
Questo libro suggerisce un approccio spirituale all'eucaristia, la mensa del Signore. Nel percorso che indica, Klaus Egger, da tempo abituato ad accompagnare singoli e gruppi negli esercizi spirituali, si sofferma sulle varie tappe della celebrazione eucaristica (i suoi momenti chiave), illustra come essa sia una guida fidata e ricca di spunti per la vita, offre stimoli al lettore e alla lettrice per l'approfondimento interiore. Questa introduzione è quindi un invito a riscoprire la liturgia eucaristica - e a riscoprirla con sicurezza, fiducia e forza. È rivolto a tutti coloro che si pongono domande e vogliono comprendere il significato di quel che celebrano nella messa domenicale.
Da sempre i monasteri di vita contemplativa hanno costituito una vera ricchezza per la Chiesa, un dono prezioso che Essa ha custodito e promosso con amore, nella piena consapevolezza che tali luoghi privilegiati della "Ricerca di Dio" - come scrive S. Benedetto nella sua Regola - sono per tutto il popolo santo di Dio il segreto della sua fecondità apostolica... Il presente lavoro, è il frutto di sintesi sul tema delle Federazioni e la conclusione del corso dello Studium-CIVCSVA, svolto sotto la competenza del R.P.D. Sebastiano Paciolla ocist., particolare esperto e docente, e ha avuto lo scopo di voler affrontare un tema molto vivo e attuale nella vita monastica di oggi. Il titolo "Per una nuova visione e contenuti della Federazione Monastica" presenta le esigenze del mondo monastico femminile, le sue difficoltà nel mondo contemporaneo e la dottrina e disciplina con cui la Chiesa custodisce questo tesoro... parlare di una nuova visione e di nuovi contenuti della Federazione Monastica è una necessità impellente per poter salvaguardare la vita e la sopravvivenza di moltissimi monasteri femminili contemporanei e delle Federazioni.
Se avete già capito tutto della vita e vi sentite completamente appagati, allora forse questo libro non fa per voi. Ma se siete come la maggior parte delle persone, ogni giorno avrete una montagna di cose da fare: un lavoro da svolgere, commissioni da sbrigare, bambini da crescere... Perciò tirate avanti a testa bassa, ma sapete benissimo che c'è qualcosa che non va, che nella vostra vita manca qualcosa di profondo ed essenziale. Becky Eldredge ha provato in prima persona il vostro stesso anelito e ha capito che cosa manca alle persone: coltivare il rapporto con Dio attraverso la preghiera. Nelle pagine di Vite frenetiche & anime inquiete l'autrice rilegge in modo nuovo i principi della spiritualità ignaziana per offrire strumenti abbordabili e pratici per la preghiera ritagliando uno spazio nelle vostre giornate convulse.
Frutto delle ricerche condotte in India sotto la guida di S. Dasgupta e redatto nei primi anni Trenta, "Psicologia della meditazione indiana" (Psihologia meditatiei indiene) è il primo lavoro scientifico di ampio respiro del giovane Eliade: si tratta della sua tesi di dottorato, sostenuta nel 1933, che gli aprì le porte alla carriera universitaria. Il dattiloscritto della tesi fu scoperto negli archivi dell'Università di Bucarest dallo studioso Constantin Popescu-Cadem che lo pubblicò, inizialmente sulla "Revista de Istorie si teorie literarà" (1983-1985) e, successivamente (1992), come volume indipendente. Il lettore ha davanti il testo-base o lo "Yoga zero", all'origine degli sviluppi successivi sfociati nei vari libri che lo studioso romeno avrebbe dedicato all'argomento a partire dal 1936; esso getta nuova luce sull'approccio e le fonti di una ricerca sullo yoga, pionieristica e ancora in fieri, intrapresa da Mircea Eliade durante il suo decisivo contatto con la cultura indiana.
In quest'opera il grande poeta e drammaturgo inglese descrive il suo progetto di società cristiana: non una società di santi, ma di uomini il cui cristianesimo abbia dimensione comunitaria prima che individuale, in cui sia garantito il rispetto del diritto e della verità naturali per permettere a tutti gli uomini di vivere secondo giustizia e di operare per la realizzazione di sé e del bene comune.
Nata nel 1129 in una nobile e devota famiglia renana, Elisabetta entrò nel monastero benedettino di Schonau all’età di dodici anni. Nel 1147 prese il velo ed emise la professione religiosa. Successivamente divenne direttrice spirituale e superiora del convento femminile alle dipendenze dell’abate Eckbert (suo fratello). Fu amica e confidente di santa Hildgarde di Bingen. Nel 1152, reduce da una grave malattia, cominciò ad avere visioni ed estasi, che duravano talvolta intere settimane, minando il suo fisico. Morì nel 1156 a soli 35 anni.
Con “Il libro delle visioni”, Elisabetta ci consegna un tesoro di elevatissima spiritualità, da cui possiamo ancora oggi trarre conforto, indicazioni di vita ed esempi di virtù. La santa ci offre la possibilità di gettare uno sguardo contemplativo sulla Gerusalemme Celeste, invitandoci alla purezza di cuore, alla preghiera e all’unione con Dio.
Divenuto un classico della spiritualità moderna, questo testo è qui tradotto per la prima volta in lingua italiana.
Un cammino di preghiera guidato da qualificati esponenti della Chiesa latinoamericana.