
La nuova edizione di un piccolo libro di grande successo. Attraverso le vignette a colori di Paolo del Vaglio, vengono rappresentate ottanta scene angeliche. Questa nuova edizione è giocata su un’unica vignetta, a quattro colori, dove battuta (derivata dal testo evangelico) e disegno si uniscono per offrire al lettore in un’unica soluzione un’acuta illuminazione di una scena evangelica.
Di questo libro così scriveva il grande Nazareno Fabbretti: “È un granello di senape, ma può mettere lunghe e fresche radici in chi sia disposto a tornare bambino per entrare nel regno dei cieli”.
Paolo del Vaglio , nato a Napoli, umorista grafico, è noto soprattutto per i suoi “angioletti” che appaiono sulle più prestigiose pubblicazioni di ispirazione cattolica e, naturalmente, sul quotidiano Avvenire. Premio Consiglio d’Europa (1984), premio Thomas More per un umorista cristiano (1992), “Dattero d’oro” a Bordighera (1999). Nel suo umorismo c’è sempre un soffio di umanesimo che manifesta le sue origini di insegnante di lettere. Al suo attivo ha diversi libri incentrati per lo più sui personaggi evangelici che interpretano nell’ottica religiosa e nella dimensione del sorriso la realtà umana.
Un agile libretto che in poche pagine – attraverso immagini e testo – aiuta a scoprire con fine humour la profondità dell’amore, un amore radicato nel Vangelo.
Per un ampio pubblico.
Autore
Paolo del Vaglio, umorista grafico, è noto soprattutto per i suoi “angioletti” che appaiono sulle più prestigiose pubblicazioni di ispirazione cattolica e, naturalmente, sul quotidiano «Avvenire».
L'autrice (1856-1930) fu una semplice sarta che, con l'intuizione degli umili, ha scritto quest'opera che non si spiega se non con la speciale illuminazione che Dio concede a chi lo frequenta con intimità . Per molti cristiani, lo Spirito Santo è «il Grande Sconosciuto»: dopo la lettura di questo testo già classico, in prima edizione italiana, lo sarà un po' meno (pp. 128).
"Dio non ama anzitutto la creazione, non è l'umanità il termine ultimo del suo amore, e nemmeno la Chiesa, ma questa persona che io stesso sono; ama la Chiesa in questo membro del suo corpo che sono ancora io. E' anzitutto per questo che Egli, continuamente, dona a me lo Spirito Santo9" dall’Invito alla lettura di padre Antonio M. Sicari
Questo Decenario allo Spirito Santo, pubblicato per la prima volta a Salamanca nel 1932, è un classico della spiritualità moderna, un itinerario di preghiera in dieci giornate che è anche un itinerario di santità per tutte le situazioni umane: la sua finezza, la sua profondità, non si spiegano se non con la speciale illuminazione che Dio concede alle anime che lo frequentano con intimità, quel dono di sapienza che trascende ogni limite culturale. Con parole semplici, ma la cui forza molti teologi potrebbero invidiare, il lettore viene aiutato a conoscere, ad amare e a pregare l'unico Dio in ciascuna delle sue persone: questo infatti è un libro di meditazione sulla vita della Santissima Trinità e sulla nostra vita in rapporto alla Trinità.
Francisca Javiera del Valle (1856-1930) fu una povera sarta, vissuta nel paesino castigliano di Carrién de los Condes, presso Palencia. Un'esistenza oscura, trascorsa per la maggior parte nel laboratorio di cucito che serviva i gesuiti del Colegio del Sagrado Corazén. Ma all'umiltà della condotta e delle mansioni faceva riscontro una vita spirituale assai ricca, come provano le opere che ci ha lasciato, scritte in obbedienza al suo direttore spirituale, tra cui spicca questo Decenario particolarmente — amato da san Josemaria Escrivà.
Biografia di colui che in Francia ha ri-fondato i Benedettini, portando in auge l'abbazia di Solesmes.
«Una delle più grandi mistiche del XX secolo», così il card. Martini definisce Madeleine Delbrêl, una donna viva, radicale, senza compromessi, di cui quest'anno ricorre il centenario della nascita. A vent'anni, come lei stessa racconta, da atea che era e si professava, fu letteralmente 'abbagliata da Dio'. Visse una vita di comunità, nel celibato, nella preghiera, nel lavoro e nella testimonianza del vangelo, quasi sempre a Ivry, cittadina operaia e marxista, sobborgo di Parigi. Si prodigò instancabilmente per i più poveri come assistente sociale, battendosi per i diritti degli operai e dei minori sfruttati. Fu animatrice di movimenti e associazioni ecclesiali e frequentò attivamente il sindacato, sostenendo con forza l'attività missionaria di molti preti operai. Il contenuto di questa lettera «Missionari senza battello» è una testimonianza della vita di Madeleine: un'eredità preziosa di vita vibrante di vangelo incarnato ogni giorno; una scelta missionaria tradotta e realizzata non necessariamente in paesi lontani, ma nel proprio ambiente e nella vita quotidiana.
Destinatari
L'opera interessa tutti e in particolare quanti vogliano conoscere le motivazione della scelta missionaria di una grande pensatrice del XX secolo.
Autore
Madeleine Delbrêl nacque a Parigi nel 1904 e vi morì nel 1964. Di lei è iniziato il processo di beatificazione.
Poetessa, assistente sociale e mistica, Madeleine Delbrêl (1904-1964) è considerata una delle figure spirituali tra le più grandi del Ventesimo secolo. Il suo impegno sociale, la sua testimonianza tra gli scristianizzati e la portata dei suoi scritti, la avvicinano a un grande pubblico di lettori sensibili. Città marxista terra di missione, pubblicato dalla stessa Delbrèl nel 1957, è il suo libro principale, il libro della sua vita, quello da lei scritto come una riflessione globale sullo scontro fra il mondo cristiano e il mondo marxista. Lei stessa precisa di averlo "redatto a Ivry tra il 1933 e il 1957". Indirizzato agli operatori sociali, si situa a un livello di sua particolare maturità interiore. In queste pagine trasmette tutto il suo slancio missionario - incredibilmente attuale per noi oggi - grazie alla finezza e precisione delle sue analisi. Le terra di missione della Delbrêl ricorda le nostre periferie di oggi. In una delle più belle evocazioni del roveto ardente, Madeleine dà un'interpretazione mistica riferita alla sua esperienza a Ivry-sur-Seine, periferia di Parigi: "Per restituire Dio, per richiamarne la presenza, per riportarlo come un compagno tra gli uomini, non abbiamo bisogno di essere persone di valore, basta un cespuglio di spine. Il cristiano che vivrà così nella sua città toccherà con tutto l'essere la forza dell'amore evangelico. La realtà di questo amore si manifesterà fuori di lui come un'evangelizzazione e dentro di lui come un'illuminazione".
Testi scelti dalle monache dell'abbazia di Chambarand. Chi, meglio di Madeleine Delbrêl (1904-1964), poteva donare al rosario tutta la sua profondità mistica illuminandolo della gioia e della luce di una vita interamente dedicata a Dio? Chi meglio poteva rendere straordinaria la più ordinaria quotidianità? Attraverso la meditazione di quattro misteri, i migliori testi della grande mistica francese ci introducono a una ricerca di Dio che arriva nel profondo del cuore.
“Il convertito è quell’uomo che scopre quale meravigliosa opportunità sia Dio”.
Madeleine Delbrêl
Questo volume che continua l’Opera Omnia di Madeleine Delbrêl (1904-1964) – della quale è in corso la causa di beatificazione – raccoglie i testi missionari della mistica francese da lei scritti tra il 1938 e il 1950 e rappresentano la porta d’ingresso alla sua opera straordinaria.
Alcuni già noti come Noi delle strade e Missionari senza battello costituiscono il centro della spiritualità della Delbrêl. Altri testi sono stati pubblicati solo parzialmente o manomessi come Il nostro pane quotidiano e Perché amiamo Charles de Foucauld, mentre più di un terzo sono completamente inediti e sconosciuti come Liturgia e vita laica di straordinaria attualità