
Emergono almeno tre grandi dinamiche dalle pagine del Vangelo di Luca dedicate al tema della ricchezza e della povertà. La prima è la logica del capovolgimento: il potente conoscerà l'abbassamento, mentre l'umile sarà innalzato. La contrapposizione ritorna continuamente nel Magnificat, nelle beatitudini e nella parabola di Lazzaro e del ricco.La seconda dinamica riguarda il modo in cui l'evangelista illustra il potere negativo della ricchezza e, in positivo, si chiede come si realizzi la salvezza del ricco. La risposta è data attraverso l'episodio di Zaccheo: il ricco si salva non tanto alienando ciò che possiede, quanto usando rettamente dei suoi beni e assumendo un atteggiamentodi condivisione.La terza dinamica, infine, èlegata alla figura reale e paradigmatica del banchetto. Il simposio greco era un'occasione d'incontro di una élite di intellettuali per discutere di argomenti filosofici. Al banchetto lucano intervengono soprattutto i poveri e avviene un vero e proprio capovolgimento dei ruoli.
Il tema del rapporto con lo straniero continua ad essere di scottante attualità. Cosa ci dice la Bibbia al riguardo? Il credente nella Bibbia è sempre uno straniero. Abramo viene da un'altra terra e Dio gli chiede di diventare un pellegrino; anche il popolo che da lui discende continuerà a essere un popolo di stranieri: prima nella vicenda dei patriarchi, poi emigrando in Egitto, nuovamente durante l'esilio in Babilonia. Anche nel momento in cui il popolo conquisterà la terra, dovrà ritenerla sempre e solo un dono, non un possesso. La testimonianza di Marco fa percepire la tensione fra Israele e le genti: Gesù si dedica anzitutto al popolo ebraico e solo a un certo punto va verso gli stranieri - i gentili - offrendo loro il pane della salvezza. Cosa significa tutto questo per noi cristiani di oggi?
È ormai assodato che il terzo Vangelo e gli Atti degli Apostoli siano da attribuire allo stesso autore, Luca. I due testi devono quindi essere considerati e letti come un'opera unica in due parti. Grazie al suo lavoro, Luca ci permette di ricostruire i primi passi del cristianesimo, il sorgere delle chiese, il formarsi dell'identità cristiana, gli interrogativi e i momenti bui che i primi credenti hanno dovuto affrontare. Fin dal principio restituisce all'opera lucana la sua integrità facendola precedere da un'ampia introduzione dedicata alla figura di Luca: prima come scrittore, poi come medico, quindi come pittore. L'opera lucana viene presentata integralmente come un racconto storico, diviso in due parti dove i capitoli biblici diventano altrettanti capitoli del racconto. Il testo è impreziosito dalle icone di suor Marie-Paul Farran, benedettina di Gerusalemme che, nella tradizione iconografica, si è distinta per la particolare luminosità delle sue icone.
Maria è al centro della storia cristiana, come Madre di Cristo e come Madre e icona della Chiesa. Se Gesù è il Figlio di Dio che viene a salvarci, Maria è colei che, con il suo “fiat”, rende possibile questa venuta, la rende concreta: offre la condizione terrena all’irruzione del celeste.
Questo volume raccoglie 365 brani che santi, poeti, martiri e autori rimasti anonimi hanno dedicato alla Vergine: Efrem il Siro, Gregorio di Narek, Francesco d’Assisi, Dante, Petrarca, Massimiliano Kolbe.
Ma la voce orante che sale a Maria appartiene anche alla devozione più semplice, quella che si è sviluppata attorno ai luoghi delle apparizioni: Fatima, Lourdes... Un coro infinito, dunque, che accompagna in questo libro, quotidianamente, il lettore e il devoto, offrendo una sinfonia mariana che attraversa i secoli.
LUCA CRIPPA, nato nel 1964, risiede a Saronno. È consulente editoriale, saggista e scrittore di fiction e docu-fiction. Collabora con tutte le principali Case Editrici scolastiche italiane nell’area umanistica per le scuole Superiori e progetta e realizza testi per l’insegnamento di storia, geografia, storia dell’arte, filosofia, letteratura italiana e religione cattolica.
La presenza degli angeli, dalla Bibbia alla devozione, è costante lungo tutta la storia cristiana: gli angeli sono gli annunciatori, ma sono anche i custodi; sono coloro che combattono accanto all'uomo le battaglie contro il male; sono gli spiriti di quiete che comunicano i misteri di Dio. Di alcuni angeli conosciamo i nomi dalla Parola di Dio; altri si accompagnano ai santi attraverso rivelazioni. In questo volume, il lettore è invitato a riprendere giorno dopo giorno la tradizione dell'accompagnamento angelico. Una riflessione quotidiana, rintracciata dal testo biblico, dalle vite dei santi, dalle esperienze mistiche e dalla preghiera.
Tutto il Vangelo di Luca commentato pagina per pagina.
Strumento utile per il lettore che vuole approfondire ogni pagina evangelica in una lettura continua.
Ottimo sussidio per preparare una meditazione, un'omelia, un intervento o una lezione di catechismo.
La Parola entra in circolo come una buona medicina: ogni dose si aggiunge a quelle precedenti e si formano così, giorno per giorno, una mente e un cuore in sintonia con il Maestro di Misericordia.
Un modo originale e nuovo per incontrare il Vangelo che verrà letto lungo il tempo liturgico dell'anno giubilare: in questo libro prezioso, il lettore troverà tutto il testo del Vangelo di Luca per una lettura continua e, insieme, un breve commento ad accompagnare ogni pagina, come una sorta di quotidiano incontro con la Parola. Luca Crippa propone, in questo testo, anche un metodo per leggere le pagine evangeliche: una lettura calma, un breve soffermarsi su un commento, e una proposta di preghiera per ogni brano. Leggere il Vangelo, in questo modo, sarà un'esperienza davvero unica e nuova, che renderà più nostro l'incontro con le parole del Maestro. Luca Crippa fa parte della Commissione biblica della Diocesi di Milano. Da anni accompagna, con il metodo mutuato da padre Silvano Fausti, il cammino di incontro con la Parola di Dio in varie parrocchie del Nord.
Quando ascoltiamo la parola "miracolo", il nostro pensiero corre istintivamente a un intervento soprannaturale che porta un beneficio. Ci viene in mente, in primo luogo, una guarigione. Considerate da questo punto di vista, le stimmate sembrano introdurre una nota stonata: qui non si parla della gioia di una guarigione, e quindi di una liberazione, ma della perdita, sebbene parziale, della salute, del benessere, persino della pace. Possibile che un "miracolo" debba "fare male"? Eppure si tratta di uno dei modi scelti dalla Grazia divina per sostenere il cammino dei fedeli in ogni epoca.
Sogni, profezie e preveggenze. Cosa potrebbe unire in un solo concetto queste tre esperienze? Probabilmente lo sforzo della natura umana per vedere l'invisibile: nel profondo di se stessi e delle proprie relazioni con gli altri e con il mondo, nel mondo dei propri desideri, nei segni dei tempi, nel futuro. E la fede? Sogni, profezie e preveggenze la arricchiscono o la impoveriscono? Da sant'Agostino a papa Leone XIII, passando per san Francesco d'Assisi, san Giovanni Bosco e Padre Pio, un testo che passa in rassegna sogni, visioni, profezie e preveggenze legate alla fede cristiana.
Il "prodigio" della levitazione appartiene ad ambiti sociali, culturali e persino religiosi diversissimi fra loro. Fenomeni di levitazione e di volo prodigiosi sono presenti anche nell'ambito dei culti stregoneschi e in alcuni esperimenti medianici, oltre che nel caso di possessioni diaboliche. Quando parliamo della levitazione in ambito cristiano, pur mantenendo il medesimo significato di "corpi o cose che vincono prodigiosamente la forza di gravità", non possiamo naturalmente fermarci solo a una descrizione del fenomeno e dei suoi effetti. La levitazione "mette in gioco" gli elementi della vita spirituale e mistica "dentro" il mondo materiale; manifesta un'unione tra spiritualità e fisicità, anziché separare i due ambiti. La levitazione, inoltre, si presenta, unica tra i fenomeni mistici, con una caratteristica singolare: è un evento visibile, testimoniabile, in qualche modo incontrovertibile.
Il miracolo eucaristico è un segno straordinario che conferma il mistero dell'eucaristia nella sua essenza più intima. I miracoli eucaristici sono di diverso tipo, e prevedono, nei diversi casi: la trasformazione dell'ostia consacrata in carne e/o vino in sangue, oppure il sanguinamento dell'ostia; l'esistenza prodigiosa e in nessun modo spiegabile di mistici che sarebbero vissuti a lungo nutrendosi esclusivamente della comunione quotidiana; presunte rivelazioni (visioni, locuzioni interiori) collegate alla comunione eucaristica; guarigioni che sarebbero avvenute in luoghi di intensa spiritualità (ad esempio il santuario di Lourdes) durante la processione con il Santissimo Sacramento.
L'interrogativo posto come titolo del libro è quello che la donna samaritana rivolge ai suoi condittadini mentre racconta loro l'esperienza del proprio incontro con Gesù (Gv 4,29). È una domanda che esprime bene lo spirito del testo, orientato a incoraggiare la ricerca personale e a stimolare l'interesse nei confronti di una proposta, quella del Vangelo, sempre da riscoprire nella sua novità e nella sua vitalità, con una particolare attenzione alla sensibilità dei giovani. Il libro nasce da riflessioni maturate a partire dall'esortazione apostolica Christus vivite dal documento della CEI Incontriamo Gesù. Orientamenti per l'annuncio e la catechesi in Italia, e ha al centro proprio il tema dell'incontro con la persona di Gesù, evento fondante di ogni autentica esperienza di fede. Viene quindi proposta la lettura di testi evangelici nei quali sono narrati alcuni incontri che hanno per protagoniste le persone più diverse: da Zaccheo a Pilato, dalla donna samaritana a Matteo, fino al "buon ladrone" sulla croce... Per ciascun racconto viene offerta un'analisi intesa a cogliere le dinamiche e le caratteristiche tipiche di ogni incontro, accompagnata da considerazioni che focalizzano l'attenzione sulla dimensione della testimonianza, decisiva nel portare all'incontro con Cristo oggi. Prefazione di Maristella Bellosta.
Felicità: cosa significa davvero? In cosa risiede? Da sempre il genere umano concentra i suoi sforzi per afferrarla, per coglierla tanto nel fascino delle grandi idee quando nella meraviglia delle piccole cose. Eppure, raramente si può dire di esserci riusciti. In questo libro - parte di un progetto più ampio, che comprende anche uno spettacolo teatrale dal titolo omonimo e un film documentario di Andrea Cocchi - si sceglie di provare a spiegare cosa la felicità rappresenti, al riparo da facili entusiasmi e conclusioni affrettate. La ricerca della felicità si sposa, infatti, con l'inesauribile curiosità di Simone Cristicchi, qui viaggiatore insieme al lettore, il quale, attraverso la filosofia, la meditazione e la fede, ci parla della bellezza, della vitalità, del tempo, del senso di appartenenza e di comunità, di musica e di storie. Ispirandosi a "Comizi d'amore" di Pasolini, Simone Cristicchi crea per il lettore un percorso in sette parole chiave - attenzione, lentezza, umiltà, cambiamento, memoria, talento, noi - in cui trovano spazio aneddoti, racconti e interviste, che ci accompagna nella sorprendente scoperta del senso profondo di questa ricerca per ciascuno di noi.