
Giuseppe ci racconta con la sua vita che ogni padre sulla terra è solo l'ombra del Padre nostro che continua ad insegnaci che ogni gesto non è affatto scontato, ma tutte le nostre azioni sono audaci, rischiose, libere e già pagate a caro prezzo. L'esempio di san Giuseppe, padre amorevole e straordinario, ci aiuta così a comprendere il significato vero della paternità e soprattutto a viverlo con tutto il nostro impegno. Egli visse pienamente la sua missione e la continua ancora oggi a favore di tutta la Chiesa e di tutta la famiglia umana: «Tutti possono trovare in San Giuseppe, l'uomo che passa inosservato, l'uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà. San Giuseppe ci ricorda che tutti coloro che stanno apparentemente nascosti o in "seconda linea" hanno un protagonismo senza pari nella storia della salvezza» (Patris corde).
Un percorso di esercizi spirituali secondo il modello di Sant'Ignazio di Loyola. L'approccio degli Esercizi Spirituali ignaziani è un cammino di liberazione dalle pulsioni nevrotiche" per far emergere la propria personalità. Questa troverà la via per la sua realizzazione nella figura di Cristo, che la ispira e la coinvolge fino a portarla ad autotrascendersi in una comunione con sé che la divinizza. "
Un viaggio nel sacro dell’Est Europa, tra il Baltico, il Mar Nero, Il Caspio e il Mediterraneo, alle frontiere della spiritualità orientale, in bilico fra cristianesimo, islam ed ebraismo.
“In queste terre - dice Monika Bulaj - sotto le ceneri languiva l’infanzia d’Europa, il nostro oblio e le nostre paure, la storia si confondeva con il mito, il vero con l’irreale e le ombre di quelli spazzati dalla Shoah e dei deportati si mischiavano ai presenti. Mi sono spinta un po’ alla volta, sempre più a Est, seguendo i canti. Ho viaggiato tra i vecchi credenti della Polonia e i rom della Macedonia, gli armeni della Romania e i lemki polacchi, tra gli hutzuli ucraini e i tartari bielorussi, tra gli aleviti della Albania e gli Udini del Caucaso.”
Presentazione e traduzione dal russo di Maria Campatelli.
Gli angeli sono prepotentemente tornati di moda nel contesto culturale odierno. Eppure, anche se argomento classico della teologia, oggi praticamente non trovano spazio nei libri di dogmatica. Questo libro, scritto da Bulgakov nel 1929, aiuta così ad approfondire uno dei temi di sempre della teologia cristiana. La vita è un fruscio di voci e gli angeli, esseri personali che contemplano il volto di Dio, comunicano con le creature personalmente. "Scala di Giacobbe", gli angeli sono questo nesso personale che rimanda al Dio personale. In questo modo anche la vita si personalizza e diventa un continuo dialogo tra cielo e terra.
Indice: Presentazione * Nota dell'Autore * Introduzione: l'Amico celeste * 1. Cielo e terra * 2. L'angelo custode * 3. Gli angeli nella vita del mondo * 4. La natura degli angeli * 5. La vita degli angeli * 6. Teofanie e angelofanie * 7. L'incorporeità degli angeli * 8. Il mondo degli angeli e l'incarnazione di Dio * Conclusione.
Introduzione e traduzione dal russo di Maria Campatelli.
La cultura può essere spiritualmente neutra? L'evangelizzazione è usare la cultura per fini che le sono estranei, oppure esiste una giustificazione religiosa della cultura in sé? In che rapporto sta quanto è custodito dalla Chiesa e quanto si muove e si sviluppa esternamente ad essa? 11 scritti di Sergej Bulgakov che rispondono a queste domande.
Indice: Introduzione * 1. Chiesa e cultura * 2. Russia, emigrazione, ortodossia * 3. Il volto creativo della Chiesa * 4. Ortodossia e socialismo * 5. I fondamenti dogmatici della cultura * 6. Ortodossia e cultura * 7. L'idea dell'"opera comune" * 8. Nazioni e umanità * 9. "Presso il fiume Chebar" * 10. Dogma e dogmatica * Appendice: il sacerdote Pavel Florenskij.
Saggio introduttivo e traduzione dal russo di Maria Campatelli.
Espulso dalla Russia, Bulgakov scrive questi dialoghi ambientandoli in Crimea, dove il popolo russo, nella persona di san Vladimir, ha ricevuto il battesimo nel rito bizantino. Qui analizza impietosamente i mali della Chiesa russa, individuandoli in ciò che essa ha ricevuto dai greci insieme alla fede cristiana, cioè il veleno dello spirito scismatico bizantino, conseguenza della pericolosa identificazione di locale e universale, nazionale ed ecclesiale, da cui sarebbero nati l'esclusivismo ecclesiastico, una fatale chiusura, la presunzione della Terza Roma, la separazione dalla comunione dei popoli. Il testo è qui pubblicato per la prima volta integralmente in una lingua occidentale.
Indice: L'aspetto ecclesiale e sofiologico della cultura in Bulgakov (saggio introduttivo di Maria Campatelli) * I sei dialoghi di "Presso le mura di Chersoneso.
Traduzione dall'originale russo di Maria Campatelli.
Finita di scrivere nel 1916, al tempo della prima guerra mondiale, e pubblicata nel 1917 a Mosca, tra la rivoluzione di febbraio e quella d’ottobre, quest’opera è il bilancio intellettuale e spirituale di Sergej Bulgakov alla vigilia della sua ordinazione sacerdotale.
Quale pensiero e quale esperienza ci fanno entrare in contatto con Dio? Come è possibile la religione? Che cos’è la religione in ordine al sentimento, alla morale, al mito, al dogma, alla filosofia in generale? Bulgakov si pone questi interrogativi passando in rassegna le esperienze intellettuali e mistiche più significative dell’umanità. Un’opera fondamentale in cui è possibile riscontrare la gestazione di tutte le tematiche teologiche affrontate dal Bulgakov successivo.
Prefazione di Piero Coda - introduzione di Maria Campatelli
Indice: Natura della coscienza religiosa * Il niente divino * Il mondo * L’uomo.
"Gesù non è davanti a te, ma ti è vicino. Poggia la sua mano sulla tua spalla non solo per rassicurarti ma per condividere le tue debolezze, le tue paure, le tue lotte. Con gli occhi guarda avanti e invita anche te a farlo, infondendo speranza e fiducia. Imitando lui, scoprirai che anche tu puoi essere un vero amico con chi ti è accanto e sarai un tesoro per chi ti troverà" (Sir 6,14) Un piccolo libretto per riflettere su uno dei doni più importanti: l'amiciza.
"Signore, concedici di partire e trovare sorgenti, di non lasciarci attirare dall'acqua stagnante, di non perdere il gusto dell'acqua di fonte." (dalla liturgia monastica di Bose). Un agile libretto da portare sempre con sé.
Il mondo dell’iconografia cristiana, prima ancora di essere arte, è preghiera. Questo libro è un lungo viaggio che conduce il lettore alla scoperta di una tra le più famose icone della cristianità, la Trinità. Dalle sue prime attestazioni, risalenti agli albori del cristianesimo, fino alla famosa opera del santo iconografo russo Andrej Rublëv, la storia dell’arte si fonde con una lettura teologica di grande profondità. Si tratta dell’unico approccio realmente fecondo di fronte all’arte sacra: leggere e guardare si illuminano reciprocamente, in una sempre maggiore consapevolezza del significato di ogni più piccolo particolare. È una contemplazione che si trasforma in esperienza di preghiera.
Il difficile rapporto con il cibo, la possibilità di apprezzarlo senza diventarne schiavi, e il digiuno come via di ascesi.
In un mondo segnato dalla violenza tra le persone, nei rapporti tra i popoli e le etnie, nei confronti dello stesso ambiente naturale, non serve a nulla fingere di ignorare il problema o attribuirlo genericamente a un'innata aggressività umana. Bisogna invece avere il coraggio di guardare in faccia l'origine di questo demone che alimenta una vera e propria cultura del male e contrastarlo con l'umiltà e la mitezza di cuore. L'autore del libro non si limita a esporre una dottrina, ma la espone con la conoscenza del cuore dell'uomo così da dare la possibilità a ciascun di trarre consigli per la propria vita spirituale.

