
25 anni di storia, 2000 famiglie testimoniano l'esperienza di una scuola di educazione all'unita'.
In questo volume sono raccolte le lettere che suor Donata della Congregazione delle Suore di San Giuseppe scrisse tra il 1945 e il 1957 al suo direttore spirituale, padre Giovanni Costa della Compagnia di Gesù, nelle quali gli confidava i sentimenti mistici che sgorgavano nel suo cuore dalla quotidiana contemplazione di Gesù. Sono pagine piene di amore e spiritualità, di arrendevolezza e abbandono alla volontà celeste, come spesso si riscontra in quelle anime privilegiate alle quali Dio sceglie di far sentire la sua voce. Suor Donata, però, volle serbare in quasi assoluta segretezza la sua intima relazione con Dio, rivelando solo al suo direttore spirituale ciò che avveniva nella sua anima ed esprimendo il desiderio che gli scritti fossero pubblicati solo dopo la sua morte. Con il ritrovamento delle lettere originali da parte di Ignazio Bianco, possono finalmente essere fatti conoscere a tutti.
''Stare sulla terra'' con il gusto delle cose belle della vita e della nostra fede.
«Non è mortale! Tu morirai anziana, nel calduccio del tuo letto, e nessun neurochirurgo ti dovrà mai aprire la testa.
Siamo salvi, hai la Sclerosi Multipla!».
Leggere un libro è sempre un viaggio affascinante; si pensa, pagina dopo pagina, quale sarà il finale, sperando sempre in un "e vissero felici e contenti". L'autrice parla di due grandi amori così simili tra di loro e nello stesso tempo così devastanti. La "diversamente amica" ed il "diversamente amore" escono di scena e inizia il Vero Amore, quell'amore che scalda la vita, che entra dentro e ti modella, un amore che ricostruisce Rita la quale, come Giobbe, fidandosi e affidandosi, incontra il suo Amato che la veste con nuovi abiti fino a farla diventare "la principessa di Gesù".
Il testo propone una serie di riflessioni che accompagnano lungo i giorni che dalla Settimana Autentica conducono alla Pentecoste. Parole autentiche che, nella pulizia e bellezza della scrittura, sembrano onorare il mistero che raccontano; parole autentiche e sofferte di un uomo che, come tale ancora prima che come prete, si è posto con radicalità sulla strada della ricerca di senso.
Una storia semplice, essenziale, ricondotta alla sua origine necessaria e vera: ad una donna, non più giovane ma neppure anziana, di un’età quasi indefinibile, viene diagnosticata una malattia, incurabile. Il tempo diventa prezioso, ogni attimo è insostituibile ed unico. Decide: rintanarsi come un animale ferito dove nessuno la possa più rintracciare, stanare. Il male come possibilità, occasione unica per rivelare ad una vita se stessa. Trova un paesino di poche case, per lo più vuote, abitato dai sopravvissuti, come lei, in un luogo dimenticato ed impervio. Lì, tra il dolore, l’ansia e il buio, ma anche nella riscoperta di una possibile condivisione e solidarietà, tutta femminile, si dipanano i suoi giorni, si svolge la sua storia, minima e minore, ma non per questo meno degna di essere narrata, o, per lo meno, evocata. Un libro intenso, scabro: una freccia tesa nell’anima di ognuno di noi.
Parole di giustizia, di fratellanza, di verità. Parole pesanti come pietre. Sono raccolte in questo libro, introdotte da atmosfere indimenticabili come Redemption Song di Bob Marley e Imagine di John Lennon. Martin Luther King, Gandhi, Mandela, Malcolm X, Allende, Sadat, Rabin e Arafat... i grandi uomini del Novecento che hanno camminato con coraggio «in direzione ostinata e contraria». Per un mondo migliore. Per insegnarci che niente viene da solo. Che bisogna metterci del proprio. Non solo crederci, ma rischiare.
Pietro Damasceno è un solitario bizantino dell'XI/XII secolo. Della sua vita non sappiamo quasi nulla, possediamo invece un suo testo, esteso, curioso e profondo, che tratta di questioni spirituali come preghiera, meditazione, ascesi, umiltà e contemplazione. Per il suo stile lento, pacato e saggio, Pietro potrebbe essere chiamato il "Montaigne bizantino". È un autore da scoprire.
Niceforo il Solitario è un monaco vissuto nel XIII secolo negli anni tormentati del lento decadere dell’impero bizantino. È autore di un breve, ma prezioso e ormai classico testo della spiritualità, il Discorso sulla sobrietà e la custodia del cuore, entrato nella Filocalia. È proprio attraverso questo testo che si viene introdotti nella Filocalia, raccolta tanto famosa quanto poco studiata e conosciuta. Il testo di Niceforo diviene in questo libro come una finestra attraverso la quale guardare all’ambiente filocalico nelle sue varie dimensioni spirituali, teologiche, storiche. Si viene introdotti nel mondo esicasta sia nel senso storico delle persone, degli avvenimenti, sia nel senso di “mondo interiore” carico di un profondo significato esistenziale anche per l’oggi.
Colpisce che, nella prospettiva della storia della teologia, la storia e la teologia si presentino come realtà inseparabili, che s’incrociano e si sfidano a vicenda rimanendo in una necessaria coerenza. Oggi più che mai si fa chiara la coscienza che la teologia stessa è in parte frutto della storia e che ha anch’essa una sua storia. La storia bussa alla porta della teologia e chiede la sua attenzione, domandando che il discorso teologico sia completato dell’aspetto storico della teologia stessa.
I contributi presenti in questo libro cercano di mostrare l’impatto reciproco che si verifica tra storia e teologia. Stili e approcci si mescolano—lo storico e il filologo, lo speculativo e il patrologo, il liturgista e l’ermeneuta s’incontrano, si intrecciano, si sfidano e si commentano a vicenda mettendo in rilievo l’importanza e la ricchezza della storia della teologia.
Testi di: M. Sheridan * J. Driscoll * G. Lafont * D. Hombergen * E. Lanne * M. Wallraff * A. Grillo * M. Bielawski * E. Salmann * bibliografia.
30 meditazioni sulla vita della Chiesa che traggono spunto da brani del Nuovo Testamento. La meditazione e l'orazione mentale hanno lo scopo di sciogliere le durezze dell'animo. Grazie ad esse ci arrendiamo alla tranquilla ed esaltante luce di Dio e recuperiamo quella spirituale semplificazione e quella freschezza che la vita di ogni giorno purtroppo insidia e consuma. Queste trenta meditazioni traggono spunto in prevalenza da brani della Bibbia, si succedono con perfetta liberta e con fine ironia e pungenti osservazioni ci fanno riflettere sulla nostra appartenenza a Cristo e alla sua Chiesa, appartenenza che spesso suscita l'ilarita degli angeli.
Un ritratto suggestivo del cardinale Giacomo Biffi, una lettura acuta e profetica del presente in un'intervista condotta da Sergio Zavoli a fine anni Novanta e presentata in questa edizione da Francesco Botturi.