
La profezia di Gesù riguardo alle sue parole si va realizzando lungo il corso dei secoli. Due millenni dopo che sono state pronunciate, sono più vive e attuali che mai. Quali altre parole potrebbero essere paragonate a quelle di Gesù? Parole semplici, che tutti possono comprendere. Parole vive, pronunciate dal Risorto, dal Vivente, che è sempre presente in mezzo a noi. Ma sono pochi i cristiani che se ne rendono conto. Nel loro cuore pare essersi spenta la fiducia nella potenza del vangelo.
Queste pagine vogliono risvegliare la speranza e rendere consapevole una generazione stanca e incredula che, senza il lievito quotidiano delle parole di Gesù, il mondo non sopravvivrebbe.
L'autore
Padre Livio Fanzaga, nato a Bergamo nel 1940, ordinato sacerdote fra i Padri Scolopi nel 1966, si è laureato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma) e in filosofia presso la Cattolica (Milano). Per anni si è impegnato nella pastorale giovanile
in una parrocchia di Milano. Nel 1987 assume la direzione dei programmi di Radio Maria. Attualmente è direttore della medesima emittente, ormai divenuta un network di dimensioni internazionali.
Il libro prende in considerazione il prezioso e suggestivo contributo che Giovanni Paolo II, uomo e pontefice, ha lasciato con la sua riflessione sulla questione umana e cristiana della morte. Una morte compresa come risposta radicale ad una chiamata ancora più radicale che Dio rivolge all'uomo.
Il "Regolamento interiore", scritto dal beato Francesco Pianzola (1881-1943), sacerdote della diocesi di Vigevano (PV), per le Suore Missionarie dell'Immacolata Regina della Pace da lui fondate nel 1919 a Mortara (PV), è stato pubblicato per la prima volta nel 1940: la "storia" della redazione, durata vent'anni, fa del testo il "luogo" più significativo della sintesi del vissuto cristiano dell'autore, elaborata gradualmente attraverso un'incessante ricerca personale e un'azione missionaria a tutto campo. La ricerca si apre con la ricostruzione contestualizzata del percorso biografico del beato, passando poi alla presentazione del testo e all'analisi di alcuni temi spirituali per cogliervi elementi fondamentali e aspetti originali di una esperienza spirituale che presenta i valori comuni ad ogni spiritualità cristiana, accesi dal "colore" di un carisma specifico, e può essere fecondamente proposta, ancor oggi, ad ogni cristiano che vuole vivere secondo il Vangelo.
Questo libro racconta la storia e la vita di J.H. Newman, dai primi anni fino alla conversione al cattolicesimo. Il punto di partenza del volume è la provocazione lanciata da Benedetto XVI durante il suo viaggio in Gran Bretagna nel 2010, quando ha invitato a guardare a Newman come esempio di cristiano che ha vissuto tutto il problema della modernità e a imparare dalle sue tre conversioni, che sono di fatto tre conversioni alla realtà. Gli autori di questo profilo della vita di Newman hanno giustamente posto l'accento sul tema del "reale" e dell'"irreale" come chiave per comprendere Newman. "Possano le parole di questo volume permettere al beato J.H. Newman di parlare a voi, oggi: e ancor di più permettere alla sua conoscenza e al suo amore per Dio di raggiungere, attraverso di lui, i vostri cuori." (Dall'introduzione di Richard Duffield)
L'autore, con queste riflessioni, vuole riportare soprattutto i giovani ad "inseguire i propri obiettivi". Attraverso una serie di riflessioni su vari argomenti quali: tolleranza, condivisione, coraggio, solidarietà, concretezza, fede, religione, politica, onestà, innovazione, assuefazione, operosità, vuole insegnare a dare fiducia, speranza nella vita che è bella e merita di essere vissuta pienamente e con determinazione.
Nella terza apparizione di Lourdes Bernadette chiese: «Signora, se avete qualcosa da farmi sapere, compiacetevi di scrivere su questo foglio chi siete e che cosa desiderate». La Vergine Maria sorrise e disse: «Ciò che ho da dirti non è necessario che lo scriva! Vuoi avere la bontà di venire qui per quindici giorni?». Bernadette accettò e Maria aggiunse: «Non ti prometto che sarai felice in questo mondo, ma nell'altro». In questo sussidio per le comunità che vivono la spiritualità mariana di Lourdes, vengono proposti giorno per giorno, dal 27 gennaio al 10 febbraio, i 15 appuntamenti o visite che Bernadette ha avuto con «la Bella Signora». I suoi dialoghi o silenzi diventano momenti di preghiera che i singoli o le comunità, i pellegrini o le associazioni che coltivano la spiritualità di Lourdes possono vivere in preparazione alla festa della Vergine Maria di Lourdes (11 febbraio).
In questo libro vengono riportate storie vere di persone che si trovano in situazioni di malattia o di sofferenze di altro genere. Esso nasce infatti dall’esperienza maturata dall’autore come cappellano di ospedale.
Il «filo conduttore» che caratterizza queste testimonianze è quello della «speranza». Sono queste persone stesse che manifestano la «gioia di vivere», la carità e la fede nonostante i gravi fardelli da portare.
Emerge chiara l’importanza e l’efficacia della clownterapia, praticata dall’autore stesso: impegno vissuto come missione fra gli ammalati, bisognosi dei colori e del sorriso di Dio.
Il messaggio che emerge è soprattutto un invito a «guardare oltre» per sapere scorgere la mano di Dio che sostiene, incoraggia, e sperimentare che le sue braccia sono sempre aperte a sorreggere la croce insieme a noi.
"Queste pagine sono storie di vita vera, di speranza e di luce per tutti. Coloro che sono nella sofferenza, nella malattia o nella difficoltà possano sentire la mano di dio che sorregge la loro vita. egli sostiene, incoraggia e chiama a vivere, al di là di ogni sofferenza, la verità e
la bellezza del suo «esserci» fra noi e in noi.
(L’autore)
Destinatari
Per chi si occupa della pastorale del malato o fa volontariato.
Per chi vuol conoscere più da vicino l’efficacia della clownterapia.
Educatori/Studenti/Catechisti
Sacerdoti/insegnanti/associazioni di volontariato /gruppi
Autore
Gianni Mattia, nato nel 1971, è stato ordinato sacerdote nel 1997. Specializzato in teologia pastorale sanitaria al Camillianum di Roma, svolge il suo ministero come Cappellano all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, dall’ottobre del 1998. Precursore della clownterapia a Lecce e formatore, egli stesso, di numerosi gruppi di volontari clown, ha fondato, nel 2001, l’Associazione Cuore e mani aperte verso chi soffre, onlus della quale è attuale presidente e che opera all’interno dello stesso Presidio attraverso gruppi di volontari impegnati in accoglienza, counseling, clownterapia e altro. L’associazione gestisce, con la collaborazione della comunità delle Suore Figlie della Carità di San Vincenzo De Paoli, la Casa di Accoglienza Santa Caterina Labouré, che ospita i parenti dei degenti che abitano lontani dall’ospedale e/o che versano in condizioni di disagio economico-sociale. Ormai completato è anche il progetto Bimbulanza: un’ambulanza a misura di bimbo per il trasporto dei piccoli pazienti da e per lo stesso ospedale. Ha pubblicato Un angelo tra le favole, 2007, storie di fantasia dai significati intensi che hanno fatto grande il sorriso di una piccola paziente che ora veglia su di noi.
"Soffrire Dio è lasciar venire, lasciar uscire, lasciar partire. È il generare. Dio è la mia sofferenza e io sono la sua. Questo vincolo salvifico non appartiene all'ordine dell'espiazione, ma dell'espirazione. È espirando che si libera lo spazio che sarà occupato dal fato. Ecco perché io incontro Dio come mia sofferenza". Così s'annuncia la predicazione di Maestro Eckhart.
Picchetti, case dell'ospitalità, file per la zuppa: così Dorothy Day (1897-1980) - giornalista, ragazza-madre, attivista, anarchica e pacifista - si è presa cura degli scartati d'America, di quelli che vivono ai margini estremi, di senza fissa dimora inavvicinabili per il loro odore, di madri che perdono il senno vedendo i figli morire di fame, di disoccupati annichiliti che arrivano brandendo coltelli. Per evitare di addomesticare una figura complessa e incredibile, Giulia Galeotti ritrae Dorothy Day in una biografia che è tante cose insieme: un viaggio nella letteratura e nella storia del Novecento (dal Village degli anni Dieci alla morte di papa Luciani, passando per la Grande depressione, Hiroshima, Cuba e il Vietnam), un trattato di sociologia, uno studio sui molti tipi di pidocchi umani, un poema di vangelo incarnato, un'inedita guida di New York e una storia del difficile rapporto tra una madre e sua figlia. Donna dalla vita avventurosa, scomoda, difficile e di un'attualità sconcertante (tra disuguaglianze, non-violenza, maternità e aborto, ecologia e difficile legame con la Chiesa) Day non solo ha accolto gli ultimi, ma ha vissuto nelle stesse case, mangiato alla stessa tavola, usato gli stessi bagni, vestito gli stessi abiti. Perché alla domanda «sono forse io il custode di mio fratello?», Dorothy Day ha risposto sì.
Dalla fede di Maria ha avuto inizio la nostra salvezza. La storia e il presente del nostro popolo documentano in tantissime donne,uomini, famiglie, cosa significhi il "mite coraggio del sì", che esprime la fede e l'umanità compiuta del credente.
Il testo invita a leggere e pregare la Parola di Dio, affinché illumini il cammino di ogni persona. Il suo taglio narrativo stimola nel lettore il desiderio di accedere personalmente al testo biblico: nasce così il dialogo con il Signore. Infatti, lo Spirito che ha ispirato le Sacre Scritture è lo stesso che abita nel battezzato. Il continuo «esodo» al quale è chiamato ogni cristiano quando prende in mano le Scritture, viene percorso in questo libro attraverso la vicenda di personaggi del libro dell'Esodo: Mosè, Aronne, Giosuè, Maria, il popolo, il Faraone e... Dio stesso. Anche Lui, che non ha ricusato di farsi personaggio fra gli altri, per mostrarsi come «vicinanza» e «presenza salvifica» nella storia.