
Con Chiara Lubich in Medio Oriente
Il Santuario dedicato a Sant'Antonio, a La Spezia, sorge accanto al convento intitolato a San Francesco. È una chiesa grande e luminosa, amata dai fedeli e dai pellegrini, che si rivela adeguata sia per le grandi celebrazioni liturgiche che per la preghiera personale più intima. Negli anni Sessanta del secolo scorso è stato restaurato e arricchito di pregevoli opere artistiche. Il complesso è immerso nel verde del Parco della Rimembranza e nel silenzio della natura.
L'autore, come in tutti i suoi testi, si sofferma sulla necessità di costruirsi una personalità armonica. Una armonia tra le componenti fisiche e psichiche senza trascurare la parte spirituale. Perciò, il rispetto del corpo, l'ascolto del corpo. E poi le paure da superare nelle situazioni della vita. La vita vista come viaggio, con tutte le incognite da superare (alla maniera dei viaggi iniziatici). E tutte le cose hanno un senso perché Dio è in ogni cosa, in tutte le vicende umane.
Poche pagine, testi brevi e piccole storie, scelti da A.M. De Rosa tra i tanti scritti di A. de Mello, per aiutare chi legge, ad andare oltre le apparenze e cogliere la realtà con gli occhi innocenti e meravigliati di un bambino.
Eraldo Affinati, Elisabetta Rasy, Antonio Debenedetti, Luca Doninelli, Giovanni D’Alessandro: cinque racconti inediti di grandi scrittori italiani sulla speranza, in vista del convegno ecclesiale di Verona. I racconti sono proposti a tutti come occasione di riflessione e approfondimento sul tema che alimenta la preparazione del grande convegno di Verona previsto per il prossimo Ottobre.
Si aggiungono altri cinque testi di Remo Bodei, Giorgio Bonaccorso, Eugenio Borgna, Francesco Botturi, Tomásˇ Sˇpidlík. L’opera è a cura del Servizio Nazionale per il Progetto Culturale.
Quante volte ci sentiamo a disagio in un mondo in cui si grida, ci si scontra, si perdono le buone maniere e le virtù? Quante volte proviamo il desiderio di recuperare quei valori che una volta ci appartenevano? Questo testo al confine tra virtù cristiane e virtù umane, ci offre un galateo in cui i gesti esteriori rispecchiano il cuore e la volontà interiore; alla ricerca di un’umanità sobria e serena, che sembra così tanto fuori moda, ma a cui tutti vorrebbero abbeverarsi.
L’autore
Vivien Reid Ferrucci si è laureata con lode in psicologia all’Università di Sydney (Australia). Ha lavorato come psicologa in vari enti statali, ad esempio il dipartimento della sanità, quello dei servizi di comunità, e in diversi istituti d’istruzione professionali come counselor. Dopo la laurea ha seguito corsi di Religione Comparata presso la stessa università. Ha scritto articoli per varie riviste, e in particolare una serie di saggi per il rotocalco spagnolo Mente Sana. Ha tradotto in inglese alcuni libri, fra cui quattro opere di Piero Ferrucci. Vive vicino a Firenze con il marito e due figli.
Questo libro è scritto per chi sta elaborando un lutto, per chi fa i conti da una vita intera con le conseguenze dannose del disamore o viceversa dell'amore soffocante che ha ricevuto, per chi da sempre ha paura di non farcela, per chi è convinto di non valere nulla, per chi ha fatto del male alle persone che ama, per chi non sa a che santo votarsi per dare un'interpretazione al dolore assurdo che gli è capitato in sorte. Questo libro intende arditamente sostenere che c'è una sapienza che segue il decorso del dolore, che gli è collaterale e che può allargare la nostra capacità di amare e gli orizzonti della nostra speranza.
P. Gilbert ci offre un'interpretazione fondata esegeticamente e spirituale dei principali temi del Libro della Sapienza.