
L'opera, che ha avuto numerose ristampe in lingua tedesca e che è già stata tradotta in molte lingue, sviluppa la riflessione di Romano Guardini sui "santi segni", con grande attenzione alla sua attualità. Siamo in presenza di una vera inflazione di parole e immagini, che rapidamente compaiono e altrettanto rapidamente spariscono. Anche oggi, però, in tutte le culture e in tutte le religioni ci sono la parola e l'immagine che rimangono, pur in mezzo al continuo scorrere delle parole e delle immagini.
Di questi segni, che hanno peso e durata che permangono nel tempo, parla questo libro. Essi sono particolarmente presenti e significativi nella liturgia della Chiesa cattolica, ma anche nella vita quotidiana dei suoi fedeli. Mons. Kapellari ripropone in quest'ottica domande come: che cos'è il Sacro? Che cosa sono i "segni"? Che significato hanno, in particolare, i segni che caratterizzano la liturgia e la preghiera, come i colori, i gesti, gli oggetti, i tempi…?
Vengono qui raccolti, su iniziativa dell'autore stesso, due contributi di papa Francesco di epoche diverse: un testo del 1991, intitolato Corruzione e peccato, e la Lettera ai sacerdoti della diocesi di Roma dell'estate 2023, con un'introduzione inedita dello stesso Pontefice. Ad accomunare entrambi i testi una diagnosi precisa della "mondanità spirituale", vera e propria piaga della fede, che per papa Francesco nella Chiesa assume il volto del clericalismo. Inoltre, l'autore offre alcuni consigli e suggerimenti per rifiutare questa dimensione mortifera per la vita del credente.
Il volume vuole dare un'idea di cio che si prova in un'esperienza straordinaria come il pellegrinaggio a Santiago di Compostela. Tutte le sensazioni e le emozioni del pellegrinaggio a Santiago. Il volume e illustrato con bellissime foto dei paesaggi e dei momenti piu salienti e affascinanti del percorso che conduce a Santiago.
Vicente Bosch, Santificare il mondo dall'interno, Corso di spiritualità laicale, Rialp.
«Bisogna respingere il pregiudizio secondo cui i semplici fedeli dovreb-bero limitarsi ad aiutare il clero in attività di carattere ecclesiastico.(…) Il modo specifico che hanno i laici di contribuire alla santità e all’apos-tolato della Chiesa è la loro libera e responsabile azione all’interno delle strutture temporali, nelle quali essi infondono il lievito del messaggio cristiano». (San Josemaría Escrivá, Colloqui, nn. 59 e 303 [1968]).
«Molte volte siamo caduti nella tentazione di pensare che il laico im-pegnato sia colui che lavora nelle opere della Chiesa e/o nelle cose della parrocchia o della diocesi, e abbiamo riflettuto poco su come accom-pagnare un battezzato nella sua vita pubblica e quotidiana; su come, nella sua attività quotidiana, con le responsabilità che ha, s’impegna come cristiano nella vita pubblica. Senza rendercene conto, abbiamo generato una élite laicale credendo che sono laici impegnati solo quelli che lavorano in cose “dei preti”, e abbiamo dimenticato, trascurandolo, il credente che molte volte brucia la sua speranza nella lotta quotidiana per vivere la fede».
(Francesco, Lettera al Card. Oullet, Presidente della Pontificia Commissione per L’America Latina, 19.3.2016).
Le riflessioni di Sant'Ignazio di Loyola tratte dagli Esercizi Spirituali sulla Santissima Trinita.
Queste pagine, nate da un confronto tra differenti e complementari esperienze di preghiera vissute da fratel Carlo Carretto e da padre Ernesto Balducci, «sono la testimonianza e insieme l’invocazione in cui si esprime l’esigenza più tormentosa dei cristiani di oggi: quella di una preghiera continua, trasformante, che stia all’agire come la farina, il lievito, il sale all’acqua.
Pensieri spirituali comunicati da Chiara Lubich negli anni 1994-96 ai membri del Movimento dei Focolari.