
Il problema del dolore, di quello innocente in particolar modo, era sentito in maniera acuta da don Carlo Gnocchi. Il "padre dei mutilatini" dedicò l'intera vita a combatterlo scientificamente, a lenirlo concretamente e a sublimarlo spiritualmente. Come per Giobbe, per i grandi tragici dell'antichità e per i pensatori di ogni tempo lo scandalo del dolore innocente non ha cessato di inquietare don Carlo fino alla fine. In questo ultimo suo scritto, le cui bozze sono state completate sul letto di morte, il dolore suscita due contrastanti interpretazioni: enigma per il non credente, mistero per chi si affida a Dio. La sofferenza dei bambini diventa per don Gnocchi l'icona stessa del dolore innocente, quello che in alcun modo può essere correlato alla colpa, e si pone come il "caso limite", la chiave per comprendere ogni dolore umano, così che "chi riesce a sublimare la sofferenza degli innocenti è in grado di consolare la pena di ogni uomo umiliato dal dolore".
Nelle pagine di questo libro il lettore, sia religioso sia laico, scopre alcune prospettive pedagogiche che l'aiutano ad avvicinarsi alla santita e a Dio, poiche Dio e l'unico veramente Santo. L'autore nel presente volume segue l'invito che il Papa fa nella lettera apostolica Novo Millennio Ineunte: raggiungere la santita attraverso un'entusiasmante opera di ripresa pastorale. Se la santita e un dono di Dio, puo essa allora essere programmata? Che cosa puo significare questa parola nella logica di un piano pastorale? Il seme della santita deposto in noi con il battesimo e il punto di partenza, ma il cammino e arduo, e personale, comunitario, e va coadiuvato da una intelligente pedagogia pastorale alla quale anche le scienze umane possono dare un sostegno.
Questo volume è già stato pubblicato, oltre vent’anni fa. Ora l’autrice ne ripropone una nuova edizione. Si tratta di un testo di fondamentale importanza per conoscere la spiritualità trappista del monastero di Vitorchiano e quella delle sue numerose fondazioni, sparse in tutto il mondo. Ma ogni comunità monastica religiosa, a qualunque Ordine appartenga, può trovare tra le pagine di questo testo i fondamenti della spiritualità monastica. Il vero corpo del libro, di cui la prima parte storica è solo un’introduzione, è costituito da sei capitoli che enucleano sei punti al cuore della pedagogia viva: la visione ecclesiale; il cammino della conversione; l’educazione all’amore; la missionarietà; l’esperienza delle fondazioni; il cammino della figliolanza. «Può esistere una conclusione nella ricerca di una pedagogia? La pedagogia è ricerca continua e continua evoluzione che accompagna l’uomo nel suo divenire e nella sua storia. Ciò su cui abbiamo riflettuto insieme è il lento cammino di una comunità che vuole trasmettere quanto ha vissuto ad altre generazioni, che continueranno ad elaborarlo nella fedeltà alla grazia della vocazione ricevuta» (dall’Epilogo del volume).
L’autrice
È nata a Genova nel 1925. Determinante per la sua formazione e per la sua passione ecclesiale fu l’impegno in Azione Cattolica negli anni ’50. Entrata nel monastero trappista di Vitorchiano nel 1958, badessa nel 1964, ha guidato la comunità per ventiquattro anni e ha dato vita a cinque fondazioni in diversi continenti.
L’instancabile tensione pedagogica, l’accoglienza delle generazioni che si susseguono nella ricerca di Dio e del senso della propria esistenza, una indomabile fiducia nell’uomo sono le coordinate dell’esperienza monastica trasmessa alla sua comunità e che si riflette nei suoi scritti. Dal 1991 al 2002 è stata badessa nel monastero fondato da Vitorchiano a Humocaro in Venezuela, dove attualmente vive.
Attraversare la Porta Santa significa: "Voglio incontrare il Signore, voglio fare un passo verso di Lui".
Ma qual è il primo passo da compiere?
Il primo passo indispensabile è riconoscersi peccatori, riconoscere che abbiamo preso tanti abbagli, ci siamo attaccati agli idoli, cioè a falsi dei, a false sicurezze, che, prima o poi, ci deludono e lasciano l'amaro in bocca. Tutti abbiamo qualche falso dio nel cassetto del cuore.
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La misericordia e il perdono divini non cessano mai, sono sempre vivi e operanti, tuttavia dobbiamo sempre chinarci davanti al Signore per chiedere tale dono. Per questo il regalo di un Anno di grazia particolare da parte del pontefice è un dono singolare, grandioso. Il Giubileo sia per noi un fatto dell' anima, un fatto del cuore, dell'amore, della salvezza; sia per tutti un risveglio spirituale.
Autore:
Frère Alois di Taizé
È il priore della Comunità di Taizé dal giorno delle morte di frère Roger (16 agosto 2005). Di origine tedesca e nazionalità francese, cattolico, prima di diventare priore ha coordinato numerosi incontri internazionali di giovani promossi dalla Comunità. Interessato alla musica e alla liturgia, ha sempre dedicato anche molto tempo all'ascolto e all'accompagnamento dei giovani. È autore di "Osare Credere" (Elledici, 2011).
Contenuti:
Da più di trent'anni continua il pellegrinaggio di fiducia sulla terra, una proposta lanciata da frère Roger ai giovani che s'interrogano sul senso della vita.
Dopo la morte di frère Roger, a loro si rivolge oggi frère Alois, che con semplicità e fermezza invita a scoprire e accogliere il Risorto, un Cristo che è fermento di pace e fuoco di riconciliazione nelle Chiese e nell'intera famiglia umana.
In questo libro, frère Alois raccoglie le sue lettere dai continenti e altri scritti che danno sostanza al cammino dei pellegrini di fiducia, e li invita a una nuova tappa, che sfocerà nell'agosto 2015 a Taizé. È un percorso all'insegna di una "nuova solidarietà", affinché giovani di tutti i continenti mobilitino le loro energie, mettano in comune le loro attese, intuizioni ed esperienze, per prendere nuovo slancio verso il presente.
Pensieri per orientare il cammino di ogni pellegrino sulla via della speranza.
L'Anno Santo è la celebrazione dell'amore di Dio Padre, per Gesù Cristo, nello Spirito Santo. Solo in Dio noi sperimentiamo una speranza autentica, la misericordia senza confini che ci chiama ad una convinta conversione. Speranza, misericordia, conversione: sono tre dimensioni costitutive dell'esperienza cristiana di ogni battezzato, che ogni giorno è chiamato a donarsi generosamente per edificare il Regno di Dio, per divenire sempre più conforme a Gesù Cristo, la speranza che mai tramonta. In questo vademecum vengono offerti alcuni punti di riferimento per riscoprirci pellegrini di speranza, in cammino verso un mondo migliore.
Prefazioni di Adolfo Tito C. Yllana & Francesco Patton. Il presente volume cerca di promuovere il ripristino di un clima di speranza e fiducia in un periodo della storia segnato dall'incertezza e dallo smarrimento. Si propone non solo di diventare una fonte di ispirazione per ogni persona, ma anche di essere una risorsa per gruppi di studio, parrocchie e pellegrini durante il periodo del Giubileo. Inoltre, il testo può servire come un faro di luce per molte persone che si trovano in situazioni di frustrazione, desolazione o scoraggiamento, poiché si concentra sulla profondità spirituale e la rilevanza pratica della virtù teologale della speranza.
L'uomo è un viandante sempre alla ricerca di frammenti di senso, in particolare oggi che è collocato in una società pluralista e in un tempo di crisi. "Uomo, dove sei in rapporto a Dio, in rapporto all'uomo, in rapporto al creato, in rapporto alla morte e in rapporto a te stesso?": nel rispondere a tali domande, l'autore ci conduce in un viaggio verso la scoperta della verità che abita ognuno di noi, nella ricerca di una strada per giungere alla nostra piena umanizzazione.
Questo libro è nato da diverse esperienze ecclesiali e percorre le tappe del cammino di fede di Abramo e Sara. Nella loro storia, a tratti affascinante e a volte tortuosa, il lettore credente visita la sua storia, la interpreta alla luce della fede e apprende che, nel pellegrinaggio terreno, fede e dubbio camminano insieme.
Ogni capitolo presenta una tappa della vita dei personaggi, con alcun approfondimenti che mirano a farci comprendere meglio il testo biblico e a proiettarci nel cammino di fede.A questo seguono alcuni spunti per una sintesi e una riflessione personale.Vi è quindi una meditazione islamica dove l’esperienza di fede meditata risuona come preghiera di contemplazione, riflessione sapienziale o supplica.
La conclusione presenta l’apostolo Paolo, come modello esemplare: dopo aver incontrato il risorto, Paolo comprese che vivere è camminare nella fede di Gesù.
Filippa Castronovo, Figlia di san Paolo, Licenziata in teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana. Ha insegnato Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Superiore di Scienze Religiose «Regina Mundi» Roma. Ha lavorato nel settore catechistico Paolino, attraverso la redazione di testi catechistici e articoli e nell’animazione catechistica. Tiene corsi di approfondimento biblico, spiritualità, lectio divina. Tra i libri pubblicati presso le Paoline, La gioia di comunicare con Dio Padre, la preghiera (1999); Una missione che cambia il mondo (2005); Gesù Maestro, l’arte dell’amore (2005). Cura la rubrica Conoscere la Bibbia per il sito: www. paoline.it. Ha curato la voce “Adamo ed Eva” per il Dizionario Biblico sulla vocazione, Rogate 2009.