
Il testo è un meraviglioso viaggio tra le Beatitudini che Gesù ha enunciato a tutti gli uoini nel famoso 'Discorso della montagna'.
Attraverso l'esperienza monastica dell'autore, che ha svolto un pluriennale ministero di predicazione di esercizi spirituali con il metodo della "lectio divina", questo volume guida gradualmente il lettore a prendere familiarità con il millenario metodo di meditazione della Parola di Dio.
Un testo sulla figura di Abramo alla luce dell'elemento costitutivo della sua vocazione. Questo nono volume della Collana 'Bibbia e Vocazione' concentra la sua attenzione su un personaggio fondamentale della storia e della fede biblica. La figura di Abramo viene letta alla luce dell'elemento costitutivo della sua vocazione, un fatto che viene richiamato piu' volte nei capitoli della Genesi a lui dedicati. Abramo accoglie la vocazione con fede viva, con generosita' esemplare, ma anche con momentanei cedimenti, e in questo modo diventa prototipo della persona chiamata da Dio, che deve continuamente purificare la propria fede per vivere in maniera autentica la vocazione ricevuta.
Il volume propone, secondo il metodo della lectio divina, la lettura vocazionale di Fil 1,12-2,18, nel contesto della celebrazione dell'anno dedicato all'Apostolo Paolo. Nel ripercorrere il messaggio teologico e l'opera missionaria dell'Apostolo viene sottolineata la "dimensione vocazionale" della sua evangelizzazione, radicata in una personale espe-rienza di Cristo. Paolo invita i cristiani di Filippi a non scoraggiarsi nella testimonianza del Vangelo, e a perseverare nell'impegno di trasmettere la Parola di Dio a tutti. Una tale testimonianza, sul piano personale e comunitario, fa risaltare la grandezza della vocazione cristiana, che Paolo trasmette ai suoi destinatari con tutta la forza e la ricchezza della sua umanità.
L'Autore fotografa undici personaggi biblici nel momento iniziale della loro esperienza vocazionale. A partire dalla chiamata di Abramo nostro padre nella fede", l'Autore segue un percorso genetico-progressivo rileggendo la soria di Israele in chiave vocazionale: dall'esodo con Mosè, ai grandi protagonisti del periodo classico come Isaia, Geremia ed Ezechiele. Chiude la rassegna l'unica imponente figura femminile, che riassume in sè il compimento delle attese messianiche: Maria di Nazareth. "
Un indovinato e assai utile sussidio per la pastorale vocazionale. Sulla scorta dell'urgenza del tema educativo nell'agenda della pastorale della Chiesa italiana per il prossimo decennio, l'Autore riflette sull'idea che non si può ipotizzare alcuna opera educativa senza passare attraverso la testimonianza dei Vangeli dove viene presentato Gesù il Maestro, l'educatore numero uno, e il suo metodo" dal quale nessun vero educatore può esimersi..."
La Prima Lettera ai Tessalonicesi risponde alle domande sul senso della vita e sul suo limite, la morte. Questo sussidio si colloca nel contesto della domanda sul senso della vita umana, la sua realtà vocazionale e la prospettiva escatologica. Dopo aver introdotto le questioni letterarie e teologiche dello scritto paolino, viene presa in considerazione la sezione di 1Ts 4,1-5,18, articolata in tre tappe: I. Chiamati alla santificazione (1Ts 4,1-12); II. La speranza della risurrezione (1Ts 4,13-18); III. Il giorno del Signore verrà (1Ts 5,1-11). Seguendo la scansione della lectio divina viene proposto un percorso centrato sul messaggio del testo paolino e sulle sue conseguenze per la vita dei credenti e il loro discernimento vocazionale, per offrire a quanti stanno vivendo la loro ricerca alcune preziose indicazioni per ritrovare il senso e il gusto della vita e della vocazione.