
L’autore,attraverso una lettura originale biblico-teologico e spiritualedelle maggiori lettere paoline, ci fa imbattere nell’apostolo Paolo, schiavo e prigioniero di Cristo, il quale ci travolge nel suo vangelo sperimentato, assorbito,reso vivo in pelle. Ecco alcune delle accentuazioni peculiari: – Il cristiano è chiamato a vivere il Cristo in una relazione d’amore. – Il vangelo di Paolo è tutto incentrato sulla signoria di Cristo. – La Chiesa è il corpo vivo di Cristo. – L’eucaristia come ripresentazione, rappresentazione e riproduzione di Cristo in noi.
AUTORE Antonio Pitta, nato a Lucera (Foggia) nel 1959,presbitero,ha conseguito il dottorato in esegesi biblica presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma nel 1991 e il diploma in scienze patristiche presso l’Augustinianum di Roma. Attualmente è decano della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale,sezione S.Tommaso, ed è ordinario del corpus paolinumpresso la stessa ed è invitato per la metodologia biblica presso il Pontificio Istituto Biblico.Coordinatore dei neotestamentaristi e membro del consiglio di presidenza dell’Associazione Biblica Italiana,ha al suo attivo diverse pubblicazioni, fra cui Disposizione e messaggio della lettera ai Galati (Roma 1992), Sinossi paolina (Cinisello B. 1994), Lettera ai Galati, introduzione, versione e commento (Bologna 20002), Il paradosso della croce. Saggi di teologia paolina (Casale M. 1998). Con Paoline ha pubblicato: Lettera ai Romani. Nuova versione, introduzione e commento (2001, 20093); Trasformati dallo Spirito. Lectio divina sulle lettere di Paolo(2005,20093).
Il Vangelo di Marco, costruito sulla base di un preciso progetto teologico e cristologico, dimostra la sua autorevolezza non per l’importanza dell’autore, ma per il valore del suo messaggio: riporta il vangelo di Dio manifestatosi in Gesù, il Figlio di Dio.
L’opera marciana è spesso interpretata come un testo in cui il materiale tradizionale è stato accostato senza un vero e proprio principio ordinatore. L’analisi approfondita della narrazione mostra, al contrario, come la costruzione marciana abbia una sua articolazione progressiva anche se non secondo i criteri classici. Si presenta pertanto un testo a composizione simmetrica preceduto da un prologo e chiuso da un epilogo, che contiene due ampie parti dedicate rispettivamente al ministero galilaico e a quello gerosolimitano con al centro una sezione di passaggio che presenta Gesù in cammino dalla Galilea alla Giudea.
Il titolo iniziale costituisce il programma non solo narrativo, ma anche teologico dell’opera.Lo scopo del racconto,infatti,è proprio quello di mostrare come il personaggio Gesù sia da identificare con il messia sulla linea della figliolanza divina (Mc 1,1).
Santi Grasso, nato a Udine il 13 agosto 1961, è presbitero della diocesi di Gorizia. Ha conseguito il dottorato in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico nel 1991 ed è professore di esegesi del Nuovo Testamento nel Seminario interdiocesano di GoriziaTrieste-Udine, nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Gorizia e di Udine e presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma. È autore di diverse pubblicazioni, fra le quali ricordiamo: Gesù e i suoi fratelli (Bologna 1993), Il vangelo di Matteo (Roma 1996), Luca (Roma 1999), La prima lettera ai Corinzi (Roma 2001); Il Vangelo di Giovanni. Commento esegetico teologico (Roma 2008). Con Paoline ha pubblicato: Matteo. Il vangelo narrato (Milano 2000); Il vangelo di Marco. Nuova versione, introduzione e commento (Milano 2003, 20122). Collabora anche a diverse riviste con articoli e contributi scientifici.
Si tratta di un libro su san Paolo come maestro di vita spirituale. L'autore, attraverso tre passaggi che corrispondono ai tre capitoli: - Conoscersi in Cristo - Dimenticarsi per Cristo - Compromettersi con Cristo traccia un itinerario ispirato alle lettere di san Paolo che possa aiutare a diventare cristiani; dei cristiani pronti a tutto per il Vangelo. Ma il grande missionario del primo secolo è credibile come "padre spirituale"?, si chiede l'Autore. Non è forse questa una immagine inconsueta? Certamente nella Chiesa cattolica il Paolo maestro spirituale non ha avuto tanto seguito come nel cristianesimo orientale, anche se la sua riflessione sull'azione dello Spirito Santo non ha pari in nessun altro luogo del Nuovo Testamento. Al di là delle discussioni c'è la convinzione che l'Apostolo possa essere considerato tale per i suoi drammi interiori, profondi e mai banali, e per la sua inattaccabile fiducia nel Dio che perdona e che è contento di noi quando andiamo davanti a lui a mani vuote, senza pretese di giustizia.
Rivisto dall'Autrice alla luce della versione della Bibbia CEI 2008, questo volume di lectio divina sui salmi - pubblicato nel 1980 e rieditato nel 1997 - è presentato in una nuova edizione. Nato dall'esperienza di una comunità monastica in preghiera con gli ospiti che frequentano il monastero benedettino dell'Isola di San Giulio, il testo presenta alcuni salmi distribuiti, oltre che nel tempo Ordinario, nei tempi forti: Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua. Una proposta di preghiera e riflessione che dà spazio alla «sapienza del cuore» e vuole essere di aiuto a quanti - consacrati o laici - desiderano pregare i salmi, camminare nel tempo, trasfigurando con la fede le vicende del quotidiano e della storia.
E’ un viaggio, questo, che attraversa i due Testamenti, il primo e il nuovo, alla ricerca della relazione tra giustizia e pace. Nella storia di Israele, se il richiamo del primato di Dio e della sua giustizia, nei testi profetici e sapienziali, è una costante, la pace, frutto della giustizia, è collegata alla figura messianica del “Principe della pace”.
Tre percorsi – prospettive bibliche, riflessioni teologiche, argomentazioni politiche – a firma di 24 studiose/i, così noti da renderne superflua la presentazione. Le letture bibliche hanno un taglio inedito anche nell’affrontare temi tradizionali. Nella sezione teologica, temi ecclesiologici di rilievo (la metafora materna, l’esclusione delle donne dai ministeri ordinati) e affondi sui confini della disciplina (neuroscienze, femminismo, la teologia fra i saperi contemporanei). Infine una riflessione sulla filosofia politica del dialogo, l’ora di religione, e poi lavoro, scuola, letteratura femminile di immigrazione e fine vita.
Il volume, omaggio a Marinella Perroni, dipinge al vivo un Chiesa di donne e di uomini e il progetto di una polis inclusiva.
CRISTINA SIMONELLI è Presidente del Coordinamento Teologhe Italiane. Docente di Antichità cristiane a Milano e Verona, ha pubblicato per Paoline: Vincenzo di Lérins, Commonitorio. Fra i contributi in prospettiva di genere, insieme a Marinella Perroni, Maria di Magdala. Una genealogia apostolica (2016), tradotto già in spagnolo e portoghese. PIUS-RAMON TRAGAN, professore emerito di Nuovo Testamento nel Pontificio Ateneo S. Anselmo di cui è stato anche Rettore, ha perfezionato i suoi studi a Monaco di Baviera, a Gerusalemme e a Strasburgo. Ha insegnato anche a Milano e Barcellona. Tra le molte pubblicazioni ricordiamo La preistoria dei vangeli (1999) e Los evangelios apócrifos. Origen - Carácter - Valor (2008).
L'autore, attraverso il simbolo dello «scarto», ha messo in risalto la figura fondamentale dello «scartato», ossia lo stesso Cristo. È in lui che lo «scarto» diventa una «risorsa». Il riferimento costante alla Scrittura ci fa comprendere la logica dell'ultimo che diventa primo, del peccatore pentito che ci precede nel regno di Dio, del debole che confonde i forti, di ciò che è considerato nulla rispetto al potente. Si può vivere questa esperienza dura scegliendo la via della protesta, della rivalsa, della ribellione; si può cadere nell'apatia della rassegnazione o, peggio, della disperazione. La parola di Dio ci aiuta a superare tutto questo nella dimensione pasquale. Il Risorto si avvicina per farci fare memoria del suo amore, per fare sì che i nostri occhi si aprano al riconoscimento della sua presenza e possiamo portare a compimento - nella potenza dello Spirito - l'esodo pasquale del nostro essere trasformati da scarto a risorsa: è l'esperienza salvifica dell'incontro con il Signore.
L'autore ci accompagna nel libro di Giona. È novella? Forse! Una favola esemplare, necessaria per la crescita. E il valore principe è guardare l'altro con occhio amichevole. È una parabola? Perché no! È capace di mostrare verità essenziali che richiedono un giudizio da parte del lettore. È una caricatura? Vuol ridere e far ridere; sorridendo si dicono verità troppo penose per essere dette seriamente. È una parodia satirica? Precisamente! Riconosce, in mezzo alla fiera delle debolezze umane, una velata amabilità. La storia di Giona è tutto insieme, una tavola psicologica della condizione umana. Giona assomiglia a tutti: trascina alla luce anche quello che nessuno vorrebbe fosse visto, soprattutto la nostra durezza e rigidità, il nostro risentimento. Giona ci serve per l'autoconsapevolezza: è qualcosa di noi che resta indigesto persino a noi stessi.
Svolta 365 è un modo coinvolgente per adolescenti e giovani di scavare in profondità nella Bibbia e imparare a conoscere la Parola di Dio e riflettere su come applicarla alla propria vita, con suggerimenti per la preghiera personale e per testimoniare agli altri. Il lettore potrà seguire liberamente un piano di lettura di un anno con domande e riflessioni che coprono la trama generale della Bibbia. Un apposito spazio laterale su ogni pagina consente di riportare appunti e pensieri giorno dopo giorno. Svolta 365 esplora l'inizio del mondo (Genesi 1-11), la nascita del popolo scelto da Dio (Genesi 12-50; Esodo 1-20), i Salmi (1-23), la vita e il ministero di Gesù (Luca), la nascita della chiesa (Atti), la vita cristiana (Colossesi) e la fine di tutto (Apocalisse).
Che cosa insegna la Bibbia sulle scelte morali che compiamo?
Nel campo dell’etica sono in troppi a evidenziare problemi indicando mezze soluzioni, e spesso anche soltanto accennare alle risposte contenute nella Bibbia genera reazioni scomposte.
Eppure nell’etica biblica si fondano colonne portanti della società, come i diritti umani.
Wayne Grudem, uno dei più importanti teologi evangelici, dimostra come il pensiero morale che emerge dalle Scritture sia estremamente rilevante anche in una società postmoderna piena di “zone grigie” dov’è difficile orientarsi.
Pubblicato in coedizione con Libreria Editrice Vaticana. Un cadavere scomparso dopo tre giorni, un caso impossibile, uno straordinario vangelo apocrifo. Un'indagine metafisica che non smette di interrogarci. Sul monte degli Ulivi un uomo aspetta che i soldati vengano ad arrestarlo per condurlo al supplizio. Quale potenza soprannaturale ha fatto di lui, figlio di falegname, un agitatore di popolo che fa miracoli e predica l'amore e il perdono? Tre giorni dopo, la mattina di Pasqua, Pilato conduce la più stravagante delle inchieste: un cadavere è scomparso ed è ricomparso vivo! C'è dunque un "mistero Gesù"? Man mano che avanza nelle indagini il dubbio gli si insinua nella mente. Questa nuova edizione, riveduta e corretta dall'autore, è seguita dal "Diario di un romanzo rubato", un testo inedito che ha accompagnato la scrittura del Vangelo secondo Pilato, in cui Éric-Emmanuel Schmitt racconta i suoi turbamenti, dubbi, scrupoli ed entusiasmi nel momento di far rivivere la figura e la parola sulle quali si fonda la nostra civiltà occidentale.
"Dio nessuno lo ha mai visto" è un versetto del vangelo di Giovanni (1,18) che parla di un'esperienza universale. Chi infatti potrebbe affermare di aver visto Dio? Dove quindi se ne può fare esperienza in modo da poter dire: è lì. L'evangelista Giovanni non ha dubbi: "proprio il Figlio, lui lo ha rivelato". Nella vicenda storica concreta di Gesù si può vedere Dio all'opera, così come egli veramente è, oltre ogni immaginazione dell'uomo, oltre ogni suo travisamento. Perché è facile attribuire a Dio quelle cose sono pure proiezioni dei desideri o delle paure o dei pensieri umani. E la caratteristica distintiva della manifestazione di Dio è la carità. Tutta la vita di Gesù, i suoi incontri, le sue parole, i suoi gesti, le sue scelte, sino a quella finale della morte in croce irradiano la carità e dicono: Dio in se stesso è così; non si deve immaginare nient'altro a proposito di lui, nessun'altra intenzione che quella dell'amore. Attraverso questo angolo di interpretazione il noto biblista Bruno Maggioni rilegge il vangelo di Giovanni e le sue lettere, mostrando, con i toni chiari e suggestivi di cui è capace, come Dio possa essere visto in ogni gesto concreto e semplice che l'amore degli uomini esprime. In questo sta l'originalità del cristianesimo e insieme la sua valenza universale: si tratta infatti di un linguaggio a tutti accessibile.