
Dopo la morte di Gesù si diffuse in tutto il Medio Oriente una rigogliosa fioritura di narrazioni sulla vita e gli insegnamenti del Messia: la pluralità delle voci rifletteva il mondo composito delle primitive sette cristiane, e i racconti corrispondevano alla dottrina delle correnti gnostiche, o più semplicemente alla curiosità popolare intorno alla figura del Nazareno. Nei secoli successivi la Chiesa mise ordine all'interno di questa congerie di testi, eleggendo a Vangeli di riferimento quelli di Giovanni, Luca, Marco, Matteo. Ritenuti portatori di tradizioni misteriose o esoteriche, e quindi in contrasto con l'ortodossia, i Vangeli cosiddetti apocrifi (cioè "da nascondere") furono messi da parte e sono stati e continuano a essere poco considerati dalla Chiesa e dalla teologia ufficiale. Eppure sono moltissimi i dati e le informazioni in essi contenuti che la tradizione cristiana ha fatto propri nel corso dei secoli: dalla presenza del bue e dell'asino accanto alla culla di Gesù alla storia della Veronica fino a veri articoli di fede come la presentazione al tempio e l'Assunzione in cielo di Maria. In questo libro Vito Mancuso sceglie e presenta i più importanti apocrifi che tratteggiano la vita di Gesù: l'infanzia (evocata in pagine di grande poesia), l'affettuosa vicinanza ai genitori anche nella malattia e nella morte, la vita pubblica, la passione e la risurrezione...
Questo volume vuole essere un primo aiuto a chi si accosta alla Bibbia con senso critico cercandone non solo il messaggio religioso, ma anche le coordinate storico-geografiche. Un lavoro utile a quanti si avvicinano per la prima volta al Testo Sacro, soprattutto all'Antico Testamento, e desiderano una guida semplice e pratica che li aiuti a superare le prime difficoltà poste dalla datazione e dalla natura dei testi biblici; nello stesso tempo, che permetta loro un raffronto storico-letterario dei contenuti; infine che li provochi a nuove domande sul testo e sulla sua attendibilità storica. Con l'aiuto di biblisti e archeologi dello Studio Biblico Francescano di Gerusalemme, il dvd "Dio parla" introduce e illustra il processo di formazione del testo biblico. Con immagini della Terra Santa e di antichi manoscritti e reperti archeologi. Contiene il dvd "Dio parla. Viaggio alle origini della Bibbia" a cura del Franciscan Media Center - Gerusalemme Durata: 35' circa.
Il 17 settembre del 1998, nella basilica di Santa Giustina a Padova, un piccolo gruppo di studiosi assiste all'apertura di una cassa di piombo, sigillata da oltre 500 anni. Dentro ci sono i resti di uno scheletro senza testa, di un uomo vissuto nel I secolo. La sua identità, attribuita dalla tradizione va verificata dalla scienza: sono davvero i resti di san Luca evangelista? O la reliquia autentica è custodita altrove? La risoluzione dell'enigma è affidata dal vescovo a storici, filologi, archeologi, e infine fra pochi scienziati in un mare di umanisti, a Barbujani, chiamato ad analizzare il DNA dello scheletro e sancirne la compatibilità con le tramandate origini del santo. Una straordinaria e divertente avventura, non solo intellettuale: un lungo viaggio che lo porterà fino in Siroa, ad Aleppo, città millenaria, tra colonnelli corrotti, campioni di sangue clandestini e inconvenienti climatici. Ma anche nei recessi, a volte prosaici, a volte entusiasmanti, del lavoro dello scienziato, tra viaggi, congressi e sorprendenti incontri con grandi ricercatori. Una vicenda sul confine tra Oriente e Occidente, ma anche su quello tra cultura umanistica e scientifica, ove la penna del Barbujani scienziato si confonde con quella, estremamente abile, del narratore.
Gli Atti degli Apostoli costituiscono un pilastro fondamentale per comprendere la comunità cristiana delle origini e sono fonte di ispirazione per una Chiesa che impara a definirsi confrontandosi con le domande degli uomini e delle donne del suo tempo.
Per ognuna delle otto meditazioni raccolte in questo libro, il monaco Sabino Chialà propone una parola chiave: sottrazione, compaginazione, crescita, uscita, obbedienza, elaborazione, confronto, viaggio. Sono termini per una Chiesa costituita non da uomini perfetti, ma da «discepoli che cercano e che proprio per questo sono capaci di aiutare altri a cercare». Questi primi credenti, lungi dal lasciarsi intimorire da fallimenti e sfide nel confronto con l’alterità e la pluralità, invitano a superare l’incomunicabilità crescente tra gli spazi della fede e gli spazi della vita. Rimettersi in ascolto degli Atti significa porsi alla scuola di una comunità che ha saputo trasformare sconfitte e fallimenti in orizzonti inattesi.
Sommario
Prefazione (F. Cacucci). Presentazione. I. Il secondo libro dell’evangelista Luca. II. Sottrazione (c. 1). III. Compaginazione (c. 2). IV. Crescita (cc. 3–5). V. Uscita (cc. 6–9). VI. Obbedienza (cc. 10–12). VII. Elaborazione (cc. 13–15). VIII. Confronto (cc. 16–18). IX. Viaggio (cc. 19–28). Conclusione.
Note sull'autore
Sabino Chialà, monaco della comunità monastica di Bose e responsabile della fraternità di Ostuni (Brindisi), è laureato in Lettere classiche all’Università di Torino e dottorato in Filologia e lingue orientali all’Università di Louvain-la-Neuve, in Belgio. Collabora a numerose riviste, tra cui Ricerche Storico Bibliche, Parola Spirito e Vita, Proche-Orient Chrétien, La Rivista del Clero Italiano, Cristianesimo nella Storia, Orientamenti Pastorali e Apulia Theologica. Ha pubblicato di recente per Morcelliana Perdono e speranza. Risanare il tempo (2016) e Discernimento degli uomini e giudizio di Dio (2018).
Possiamo sapere chi era veramente Gesù? È possibile distinguere verità e mito in quello che la tradizione ci ha tramandato? A venti secoli di distanza, il racconto della sua vita e del suo insegnamento continua a esercitare un grande fascino sull'immaginazione umana. L'autore ripercorre i linguaggi, le fonti contemporanee, i reperti archeologici, le strutture sociali ebraiche e romane. Tiene conto dell'evidenza espressa dai Vangeli, ma considera anche altri scritti, compresi i misteriosi «vangeli gnostici».Agli studenti di Teologia fondamentale e di Storia del cristianesimo, ma anche a chi si interroga sulla credibilità storica della figura di Gesù, questo volume offre una risposta precisa nei riferimenti e semplice nell'esposizione.
Straniera, vedova e senza figli, la biblica Rut diventa progenitrice di Davide e antenata del Messia. Qual è la forza che la fa emergere dall'anonimato della sventura alla gloria della discendenza regale? Come è accaduto che da una situazione sfavorevole sia riuscita a conquistarsi un ruolo importante? Sono le domande che guidano la prima parte di questo commento, attento a fare emergere dall'analisi letteraria i temi teologici. Alle riletture del Targum e del Midrash è invece dedicata la seconda parte del volume, che risulta dunque un dittico incentrato sul tema della forza delle donne e sulla capacità dei loro sentimenti di muovere la storia.
La prima parte del volume delinea le coordinate storico-letterarie del quarto vangelo e offre le informazioni generali sull'opera, dalla formazione alla struttura, dallo stile letterario al contesto della composizione. La seconda parte è invece più marcata dall'esegesi e dalla teologia; in particolare, l'analisi di alcuni testi consente di comprendere il cammino dell'uomo nel Vangelo di Giovanni nel senso di un percorso di ricerca che ha come motivazione profonda «imparare a credere». Dalla prima parola che Gesù rivolge a due discepoli che lo seguono («Che cosa cercate?») sino al momento supremo, quando rivolgendosi a Maria di Magdala, il Risorto le chiede: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?», l'autore del quarto Vangelo costruisce il cammino dell'uomo come un itinerario che dalla ricerca di qualcosa arriva all'incontro con Qualcuno.
Descrizione dell'opera
Il volume intende dimostrare che Paolo, mettendosi alla sequela di Gesù di Nazaret e annunciando il Vangelo, si pone in stretta continuità con l'ebraismo. Paolo è un ebreo, discepolo di Gamaliele, e il suo «cristianesimo» è una continuazione dell'ebraismo che egli vive.
Il titolo del volume, Paolo l'ebreo, ne esprime perciò la tesi: Paolo resta nella religione ebraica anche dopo l'esperienza di Damasco.
L'autore mostra, sul filo di una lettura molto attenta degli Atti degli Apostoli e delle Lettere, che Paolo è colui che, invece di spingere a una rottura, radica la fede in Cristo nella Promessa delle Scritture: in Gesù, Dio invita le genti a entrare nell'Alleanza conclusa con Abramo, a diventare membri della «famiglia di Dio».
Pur presentandosi come l'«apostolo dei gentili», Paolo si rivolge continuamente al suo popolo per annunciargli la Buona Notizia della salvezza, e secondo Bouthors egli è anche colui che pensa il mistero della coesistenza di due regimi di appartenenza - per ebrei e cristiani - alla famiglia di Dio. Il permanere di Israele è, oggi più che mai, una sfida di primordine nel mondo contemporaneo: il «legame irrevocabile» è nello stesso tempo convocazione e responsabilità, nella storia sempre in via di Salvezza.
Sommario
Prefazione (M. Rastoin). Preambolo. Avvertenza. I. Un mondo in pieno cambiamento. II. Chi è Paolo? III. La conversione di Paolo. IV. «Sarete miei testimoni». V. Il prototipo della missione. VI. Il dibattito sulla circoncisione. VII. L'opera di Paolo. VIII. Il processo di Paolo. IX. Fedeltà e Indurimento. X. Il dono paradossale di Dio e la lezione di Giobbe. Conclusione. Una comune responsabilità. Ringraziamenti.
Note sull'autore
JEAN-FRANÇOIS BOUTHORS è redattore editoriale e scrittore, lettore appassionato delle Sacre Scritture. Editorialista a Ouest-France e collaboratore del Forum del quotidiano La Croix e della rivista Esprit, è autore di numerosi libri, tra cui La Nuit de Judas (L'Atelier, 2008). Ha diretto La Bible sans avoir peur (Lethielleux, 2005).
Geremia è una delle figure più affascinanti dell'Antico Testamento. La passione che affiora dai suoi oracoli e la tragicità della sua vicenda personale hanno una profondità e un fascino del tutto singolari. In un momento storico estremamente difficile, quello che precede e segue l'esilio degli ebrei nel 587 a.C., il profeta è chiamato a raffigurare nella sua carne, come sulle due facce di una stessa medaglia, la sofferenza del popolo e quella di Dio. Compreso fino in fondo nel ministero profetico, egli evoca Giobbe o il Servo sofferente di Isaia, ma appare soprattutto un typos del Cristo: per l'impeto della sua predicazione, per la ruvidità della sua sofferenza, soprattutto per la singolarità del celibato a cui è chiamato. Il cliché che da sempre ha dominato l'ambito esegetico è quello del profeta "oratore", mentre gli studi sui gesti profetici si sono finora concentrati sulla storicità, sul rapporto con alcune manifestazioni affini del mondo antico (la magia, il teatro di strada e il pantomimo) e sulla matrice retorico-persuasiva. Eppure i gesti simbolici non sono elementi secondari del ministero profetico o semplici visualizzazioni figurative, ma complessi eventi comunicativi che convocano simultaneamente tre registri espressivi: quello gestuale, quello narrativo e quello simbolico. La scelta di Geremia 16,1-9 come campione d'esame ha due motivi principali: si tratta di una pericope poco studiata nel panorama esegetico e costituisce un passaggio esemplare...
Il volume (12x17,5) propone il Nuovo Testamento nella nuova traduzione CEI, accompagnato dalla ricchezza degli apparati della nuova Bibbia di Gerusalemme: nuovi commenti, introduzioni e note degli studiosi dell'École Biblique di Gerusalemme. La versione tradizionale con copertina cartonata in tela rossa è elegante e maneggevole.
Del Primo e del Secondo libro dei Re, il volume propone: il testo ebraico: testo masoretico della Biblia Hebraica Stuttgartensia che riporta il Codex Leningradensis B19A(L), datato circa 1008; la traduzione interlineare: eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo ebraico, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica. Va letta da destra a sinistra seguendo la direzione dell'ebraico. Conia diversi neologismi che intendono rendere meglio il senso originario; il testo della Bibbia CEI a piè di pagina con a margine i passi paralleli. Non si tratta di una 'traduzione', ma di un 'aiuto alla traduzione' un utile strumento di facilitazione e sostegno per affrontare le difficoltà dell'ebraico e introdursi nel testo biblico in lingua originale.
Dei libri dei Maccabei il volume propone:
- il testo greco: è tratto dalla versione dei Settanta (LXX)che si basa sul Codex Vaticanus, risalente al IV secolo d.C., integrato da altri codici più recenti (Teodoziano, Alessandrino, Sinaitico);
- la traduzione interlineare: eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica;
- il testo della Bibbia CEI a piè di pagina con a margine i passi paralleli.
Non si tratta di una 'traduzione', ma di un 'aiuto alla traduzione': un utile strumento di facilitazione e sostegno per affrontare le difficoltà del greco e introdursi nel testo biblico in lingua originale.
Sommario
Indicazioni generali. Maccabei primo. Maccabei secondo.
Note sul curatore
Roberto Reggi (1974) è laureato in filosofia con una tesi sul mito e la sua interpretazione, baccelliere in sacra teologia, licenziato in teologia dell'evangelizzazione. Con le EDB ha pubblicato: I «fratelli» di Gesù. Considerazioni filologiche, ermeneutiche, storiche, statistiche sulla verginità perpetua di Maria (2010) e le traduzioni interlineari in italiano di Esodo (2001 22007), Genesi (2003 42011), Salmi (2004 32011), Profeti minori (2005 22010), Isaia (2005 22009), Megillot. Rut, Cantico dei cantici, Qoèlet, Lamentazioni, Ester (2006 22008), Giosuè Giudici (2007), Deuteronomio (2008), Geremia (2008), Proverbi Giobbe (2009), Daniele (2009), Ezechiele (2009), Levitico (2010), Numeri (2010), Samuele (2011), Pentateuco (2011), Profeti (2011), Re (2011), Esdra Neemia (2012), Cronache (2013), Sapienza (2013), Siracide (2013), Giuditta e Tobia (2013) e I libri sapienziali (2013).