
Tobia e Sara: un'icona biblica sapienziale, che presenta, con gli occhi di Dio, la storia di una famiglia, nel suo nascere e nel suo maturarsi. Una famiglia inserita in una storia di generazioni e che, a sua volta, è radice di una nuova generazione. Nella Bibbia, il libro di Tobia mette al centro la santità della famiglia. Per questo l'autore lo propone come itinerario di crescita spirituale, alle giovani coppie, agli sposi che hanno appena iniziato il lungo viaggio del matrimonio, pur ritenendolo efficace anche per le famiglie di più lunga esperienza coniugale. Il percorso offerto mette a fuoco anche i possibili momenti di crisi delle coppie e, seguendoli passo passo, ne fa oggetto di riflessione e di più intenso impegno spirituale.
«Il 9 dicembre 2019, papa Francesco ha ricevuto in udienza il Seminario Regionale di Bologna, che celebrava i suoi cent'anni. Il Papa, dopo aver salutato i presenti e ringraziato il cardinale Zuppi per il suo discorso, ha voluto ricordare monsignor Bettazzi, "quasi coetaneo del Seminario". In realtà, sono nato nel 1923, ed ero stato alunno di quel seminario dal 1938 al 1942, insegnante dal 1950 al 1963. Ho approfittato dell'incontro per offrire al Santo Padre una copia del mio ultimo libro Il mio concilio Vaticano II, essendo rimasto io l'ultimo Padre conciliare italiano vivente. Un vescovo importante del Vaticano ha commentato con una battuta sorridente: "Sarà una delle sue solite eresie!". L'ho presa bene, pensando che la parola "eresia" originariamente, dal greco, significa "scelta, preferenza"».
«La Bibbia non è un sito archeologico. Noi dobbiamo imparare a leggerla come luogo da cui qualcuno ci parla adesso, nel presente, per capire il nostro mondo, interpretare la nostra realtà e poter vivere tutto questo con fede» (dall’Introduzione), ed è proprio questo che fa Giuliano Zanchi in questo volume in cui rilegge com maestria e semplicità l’Apocalisse di Giovanni partendo dalle sue origini per metterne in luce il significato sempre attuale.
Sommario
Introduzione. Sulla Bibbia e noi. Crisi della profezia, nascita dell’apocalittica. Un sentimento antico e sempre nuovo. 1. Il mondo non era il trono di Dio? Il libro dell’Apocalisse di Giovanni. Ingresso nella visione. Il grande atto penitenziale. 2. Al cospetto dei vegliardi. Il rotolo: una liturgia della Parola. I sette sigilli: sintesi della storia della salvezza. Il settimo sigillo e le sette trombe. 3. Convivere col male. Le sette visioni. La grandezza di Dio e il potere del mondo. Sette coppe. Armagheddon. La caduta di Babilonia. 4. Gran Finale. Un linguaggio speciale. Fidanzamento in città. 5. Un sentimento permanente. Quattro grandi poste in gioco. Consigli in caso di vita alla fine dei tempi.
Note sull'autore
Giuliano Zanchi (1967), prete di Bergamo dal 1993, è direttore della Rivista del Clero Italiano e docente di Teologia presso l’Università Cattolica di Milano. Membro del comitato di redazione della rivista Arte Cristiana, si occupa di temi ai confini tra estetica e teologia. Per EDB ha pubblicato: Le migrazioni del cuore (2017); Un amore inquieto (2020); La giustizia più grande (2021).
A differenza della favola, che fa parlare alberi o animali, la parabola è un racconto che mette in scena personaggi e fatti della vita quotidiana e immagini della natura. Gesù se ne serve per annunciare la vicinanza del Regno di Dio, l’appello alla conversione e l’importanza di comprendere il presente come tempo che esige una decisione esistenziale.
Molte delle parabole evangeliche esaminate in questo libro sono dedicate al volto di Dio, che offre il suo amore a tutti senza eccezione, e all’inevitabile reazione negativa da parte degli zelanti della Legge. Due parabole sull’amore del prossimo, stile di comportamento del discepolo nel tempo nuovo, concludono l’insieme.
L’analisi del testo permette di ritrovare l’insegnamento originale delle parabole narrate da Gesù e di comprendere le riletture compiute dalle comunità cristiane dei primi tempi.
Si pensa che questo libro sia stato scritto verso la fine del regno di Domiziano (95-96 d.C.), quando l'imperatore scatenò la prima grande persecuzione contro i cristiani: quella di Nerone infatti aveva colpito solo l'area della capitale. Di fronte al martirio generalizzato i credenti aspettavano un segno di Dio: un angelo si manifestò con la parola al "servo Giovanni", dettandogli l'ultimo libro ispirato della Bibbia. L'Apocalisse si presenta sotto forma di messaggio epistolare indirizzato alle "sette chiese d'Asia" proprio per intendere, con il magico numero della totalità, il mondo intero piegato sotto la violenza e l'ingiustizia. Don Chieregatti tenta di svelare nel testo quello che può dire a ognuno di noi ora, nell'ambiguità del tempo presente.
Il volume presenta il testo delle cinque conferenze tenute dal cardinale Ravasi presso il Centro culturale S. Fedele di Milano nella Quaresima 1998. Le conferenze approfondiscono il tema dello Spirito Santo, analizzando la dinamica pneumatologica così come si presenta progressivamente nelle Scritture. L'esame parte dall'Antico Testamento per seguire l'azione dello Spirito Santo nella vita di Gesù, nella Risurrezione e nella Chiesa nascente, illustrata nel Nuovo Testamento.
Descrizione dell’opera
Il volume, utilissimo strumento di facilitazione e sostegno per affrontare le difficoltà dell’ebraico e introdursi presso il testo biblico, propone:
il testo ebraico: testo masoretico della Biblia Hebraica Stuttgartensia che riporta il Codex Leningradensis B19A(L), datato circa 1008;
la traduzione interlineare: eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo ebraico, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica. Va letta da destra a sinistra seguendo la direzione dell’ebraico. Conia diversi neologismi che intendono rendere meglio il senso originario;
il testo della Bibbia CEI a piè di pagina con a margine i testi paralleli.
Note sul curatore
Roberto Reggi (1974), vive a Granarolo Faentino (RA). Dopo il diploma superiore di perito elettronico, ha frequentato un anno di ingegneria elettronica e si è laureato in filosofia con una tesi sul mito e la sua interpretazione. Negli anni universitari si è anche avvicinato alla lingua ebraica e attualmente frequenta lo Studio Teologico Accademico Bolognese. Ha pubblicato Esodo. Traduzione interlineare in italiano, EDB, Bologna 2001.
Dopo la morte di Gesù, la Chiesa mise ordine nella rigogliosa fioritura di narrazioni sulla vita e gli insegnamenti del Messia, eleggendo a Vangeli di riferimento quelli di Giovanni, Luca, Marco, Matteo. Ritenuti misteriosi o esoterici, in contrasto con l'ortodossia, i Vangeli cosiddetti apocrifi (cioè "da nascondere") sono stati e continuano a essere poco considerati dalla Chiesa e dalla teologia ufficiale. Eppure sono moltissimi i dati e le informazioni in essi contenuti che la tradizione cristiana ha fatto propri nel corso dei secoli. In questo libro Vito Mancuso sceglie e presenta con la sua inimitabile capacità divulgativa i più importanti apocrifi che tratteggiano la vita di Gesù. In pagine di grande bellezza che hanno ispirato la fede e la devozione di intere generazioni, il lettore scoprirà un Gesù più uomo, vicino alla nostra esperienza quotidiana.
«Il sentimento dell'amicizia è certamente uno fra i più forti e, nel contempo, misteriosi istinti dell'uomo (...). Siamo di fronte a una passione che, più intensamente di ogni altra, non trovando risposta al proprio desiderio nella concretezza di ciò che è effimero, punta direttamente all'eterno come al luogo della propria pace (...). Quando, nel Vangelo, leggiamo che Gesù, (...) in quell'orto, fu costretto a rivolgere, proprio a coloro dai quali aveva sperato conforto, un rimprovero carico d'agonia (Come? Non siete capaci di vegliare neppure un'ora?); e quando egli salutò, ancora una volta, e fu l'ultima (Mt 26,50), colui che lo aveva tradito e usò per lui un nome sacro (Amico, perché sei venuto?), allora riusciamo a capire ciò che per il Signore ha la massima importanza. Se c'è una cosa che non lascia dubbi nel Vangelo è proprio questa: Gesù Cristo desidera essere nostro amico.» (Robert Hugh Benson)