
Il presente volume vuole essere un esame approfondito di due lettere di San Paolo che presentano notevoli spunti di riflessione su argomenti che toccano da vicino alcuni tra i maggiori problemi di ordine morale ed esistenziale: la lotta tra le forze del bene e quelle del male, il senso della sofferenza e delle prove della vita, il valore della fede in Cristo, la via della salvezza, il giudizio finale, il trionfo di Cristo, l’avvento del Regno alla fine dei tempi. Certamente il tema escatologico costituisce il motivo dominante delle due lettere e si innesta nel fine parenetico e consolatorio delle epistole. La comunità di Tessalonica è provata dalla persecuzione, dall’ostilità e dall’avversione dell’ambiente in cui vive. L’Apostolo vuole infondere fiducia e coraggio. Esorta alla pazienza e alla fermezza, invita ad operare con sollecitudine per la diffusione del Vangelo, incita all’esercizio delle virtù cristiane per una vita integra e santa che sia di testimonianza e di sprone alle altre comunità e al mondo, e non tralascia di lodare i Tessalonicesi per i traguardi lusinghieri che hanno raggiunto nella vita spirituale e nella testimonianza evangelica. Rinfranca quindi gli sfiduciati e i dubbiosi rassicurandoli della venuta prossima del Signore e del ricongiungimento con i fratelli che nel frattempo hanno lasciato questo mondo. Le due lettere sono dunque percorse da una vena di speranza e da un anelito verso la patria beata e l’eterna unione con Cristo. Si avvicina sì il giorno del giudizio, ma coloro che vivono secondo l’insegnamento di Gesù nella fede e nella carità, non hanno nulla da temere, il giudizio finale sarà una sentenza di benevolenza e l’annuncio del premio atteso e sperato da chi con solerzia e fedeltà ha accolto e vissuto il Vangelo di Cristo e ha vinto le forze del male e delle tenebre con la luce intramontabile dell’Amore e della Verità del Signore Gesù.
La vegetazione - in tutte le sue varie forme - è un'espressione della vita, che deriva a sua volta dal concetto biblico di creazione, proprio alla Bibbia. Le piante infatti sono organiche e viventi e quindi nel testo sacro appaiono come immagini della forza vitale del cosmo. Nel Salmo 1, nella dialettica vita-morte, si scelgono immagini di piante per descrivere la qualità del vivente. Il salmista dice: l'uomo pio è «come un albero che su rivi d'acqua è piantato, che dà i suoi frutti ad ogni stagione, le cui foglie mai appassiscono» (Sal 1,3c). E il profeta Geremia soggiunge: «L'uomo che confida in Jahve» è «come albero piantato presso l'acqua, verso il ruscello spinge le sue radici; non se ne accorge quando giunge il calore e permane verde il suo» (Ger 17,7-8). In territori privi d'acqua e aridi, le piante non solo sono immagine di vita, ma anche metafora della crescita, contrapposta alla stagnazione. Il profeta Isaia, per esempio, paragona Jahve, che semina «la giustizia e la lode» al modo in cui «la terra produce i suoi germi e il giardino fa germogliare i suoi semi» (Is 61,11). E il Cantico dei Cantici, inno alla primavera, descrive il quadro di come «riappaiono i fiori sulla terra [...] il fico emette le sue gemme e le in fiore eano profumo» (Ct 2,12-13). E il profeta Hoseaea parla di piante che sbocciano, germogliano e fioriscono (Os 14,5-7). Le piante inoltre significano «abbondanza». È quanto descrive il profeta Ezechiele: «Sul torrente, sulle sue sponde, cresce di qua e di là ogni albero da frutto, le sue foglie non avvizziscono mai né si esauriscano i suoi frutti; essi maturano ogni mese», in armonia di quanto si afferma in Deuteronomio: «Poichè Jahve, tuo Dio, sta per introdurti in una terra di frumento, orzo, viti, fichi e melograni, terra di oliveti» (Dt 8,7-8). Le metafore delle piante infine si proiettano nelle similitudini della vita umana. (Estratto dell'Introduzione).
Di fronte alla vastità del compito esegetico la Pontifica Commissione Biblica sostiene la necessità di una cooperazione interdisciplinare tra specialisti in diversi campi onde evitare quegli inconvenienti eventualmente apportati da rigide specializzazioni. Alla luce di ciò in questo volume è mio desiderio mostrare come una scienza profana quale l'assiriologia possa agevolare nella comprensione di testi veterotestamentari.
Il presente saggio esamina il rapporto tra «dottrina» e «pastorale» nel ministero di Gesù nel Vangelo secondo Matteo. Con l'uso del metodo narrativo si analizzano il punto di vista e la cristologia dell'Evangelista, la trama del suo Vangelo, la caratterizzazione del personaggio principale (Gesù), il ruolo dei personaggi, per chiarire che il titolo di «Maestro» riferito al Nazareno non è separato dalla sua azione di promozione di «percorsi di discepolato». Matteo propone Gesù come «Maestro» di sequela perché guarisce, libera, predica, dialoga, disputa, chiama alla conversione e invita i suoi interlocutori ad aderire al suo progetto di salvezza e a decidersi per il Regno. Questa sua scelta pastorale rivela un insegnamento su Dio e delinea un «volto» di Dio, che senza staccarsi dalla tradizione, mette in crisi gli antagonisti.
Leggere il Vangelo in casa dovrebbe diventare una necessità per ogni famiglia cristiana che, dal Matrimonio nasce come «chiesa domestica».
In questo libro l’autore è attento ad accostare i genitori al Vangelo con le preoccupazioni di ogni giorno: i figli, il lavoro, l’educazione, la scuola, la sofferenza, le gioie, la vita di coppia nel quadro concreto della famiglia.
Alle varie riflessioni sulla parola di Dio sono stati aggiunti i momenti di preghiera e utili spunti per il dialogo familiare con il Signore: in genere, a partire dai numerosi documenti del Magistero sul matrimonio e sulla famiglia pubblicati in questi ultimi anni.
INDICE
Il Vangelo: libro da leggere in famiglia – Il Vangelo: libro sempre aperto in ogni casa
La famiglia cristiana: chiesa domestica
Matrimonio: rivelazione dell’amore di Dio – La coppia alla sequela del Signore – La famiglia: Chiesa in ascolto della Parola – La famiglia: Chiesa che prega – La famiglia al servizio del regno di Dio
Il servizio educativo dei genitori
Educatori si diventa ogni giorno – Ogni bambino è un dono – a ogni figlio un nome nuovo – a servizio del progetto di Dio – Il bambino: modello per i genitori – il distacco del preadolescente – L’educazione familiare – il figlio disabile – a ognuno la propria vocazione – il primo seminario la vocazione alla vita consacrata
Momenti della vita di fede in famiglia
il lavoro di ogni giorno – la ricerca del benessere – la sofferenza – il perdono – il giorno del Signore – L’ospitalità – Gli anziani – La partecipazione alla vita della comunità.
Prefazione di Bruno Maggioni
Proprio come ognuno di noi Gesù usava le mani, gli occhi, il viso, il corpo. Questa affascinante realtà, documento esplicito dell’Incarnazione, viene per la prima volta messa in risalto con un’attenta ricerca nei testi dei Vangeli.
In un mondo in cui il segno, l’espressione esteriore rimanda come un corto circuito solo a se stessa, questo libro tenta di ridire cos’è la corporeità, sollecitando il lettore a una riflessione sulla propria e presentando la figura di Gesù e di altri personaggi dei vangeli, in una veste inedita, e originale. Arricchisce il volume un elenco in ordine alfabetico dei gesti compiuti da Gesù nei vangeli.
INDICE
I. Il gesto: aspetti generali; II. I gesti di Gesù; 1. Il corpo; 2. Gli occhi, il capo, la bocca; 3. Le mani; 4. I piedi; 5. Alcuni gesti liturgici; 6. Gesti e riti di saluto; 7. La frazione del pane e le abitudini alimentari; gesti di minaccia, insultazioni, azioni punitive; concludendo: III. Elenco dei gesti presenti nei vangeli.
L’autore di questo volume, con finezza scientifica e competenza pastorale– introduce il lettore dentro il mistero della passione-morte-risurrezione del Signore secondo l’evangelista Matteo. In modo particolare si sofferma sulla Passione di Gesù come narrazione culminante di ogni Vangelo.
La lettura meditata della Passione di Gesù secondo Matteo diventa quindi il modo migliore per penetrare nel cuore del messaggio contenuto nel suo Vangelo.
La "difficile fede", esposta continuamente alle sfide e alle minacce degli avvenimenti, è quella del Popolo d’Israele il quale non si è mai stancato, nonostante tutto, di riconoscere e proclamare la presenza e l'azione di Dio nella sua storia. L’autore, tra i massimi esperti di Bibbia e di divulgazione della Parola di Dio, rilegge in questa chiave le principali figure dell’Antico Testamento - Abramo, Mosé, Elia, Isaia, Giobbe e altri – proposti come simboli della fede di un popolo. Emerge da queste pagine un invito per il credente a guardare fiduciosamente alla propria vita come al luogo nel quale Dio si fa riconoscere e agisce.
Questo libro fa parte di un’opera completa di quattro volumi (ognuno dedicato a un Vangelo) nella quale Donald Senior ha racchiuso i frutti dei suoi studi biblici, teologici e storici sui racconti evangelici della Passione.
In questa opera rigore scientifico e competenza esegetica si uniscono a una grande capacità espositiva e a un linguaggio piano e comprensibile.
Il commento di Senior è ormai divenuto un classico e rappresenta un punto di riferimento fondamentale per gli studiosi e, più in generale, per tutti i lettori della Bibbia.
Brano evangelico e commento corrispondente aiutano a seguire, e approfondire passo passo, tutti gli episodi degli ultimi giorni della vita di Gesù.
In questo libro, essenziale ed esauriente, l’autore, autorevole esperto di Sacre Scritture, spiega innanzi tutto cosa sono i Salmi, la loro struttura poetica, le immagini e i simboli in essi contenuti. Successivamente precisa gli atteggiamenti che i salmi propongono all’uomo per arrivare all’incontro con Dio e i tratti fondamentali, per certi aspetti non sempre di immediata comprensione, con i quali Dio si rivela a noi nei salmi. Infine il libro conclude il suo percorso dando suggerimenti per una lettura cristiana dei salmi, recepiti pienamente come preghiera della Chiesa nella Messa e nella “Liturgia delle Ore”, utilizzata come forma di preghiera comunitaria o singola non solo da preti e consacrati, ma anche da un numero sempre crescente di laici.
La speranza ritrovata è quella del popolo d’Israele, che – nonostante le sfide e le minacce degli avvenimenti di una storia difficile – è chiamato a cogliere in questa storia i segni dell’agire di Dio. L’autore, tra i massimi esperti di Bibbia e di divulgazione della Parola di Dio, continua in questo volume un percorso di rilettura delle figure principali dell’Antico Testamento iniziato con “La difficile fede”, edito da Àncora nel 2002. Ora, prendendo in esame il periodo che va dall’esilio babilonese (587 a.C.) sino alle soglie della venuta di Cristo, affronta figure come Ezechiele, Giona, Giobbe, descrivendoli come modelli di speranza, rappresentanti di un “nuovo inizio” per il popolo ebraico.
La Passione è l’avvenimento culminante in ciascuno dei Vangeli. Con finezza scientifica e competenza pastorale, l’autore fa rivivere il vibrante messaggio della Passione di san Giovanni nella sua ambientazione storica, restituendoci questo libro, inserito nel ciclo dei precedenti Matteo, Marco e Luca, ormai punto di riferimento per tutti coloro che vogliono conoscere a fondo i Vangeli della Passione.