
Che tipo di uomo era Gesù di Nazaret? Come ha interagito dinamicamente con le fondamentali condizioni dell'esistenza umana? Accostando i Vangeli con lo strumento della psicoanalisi emerge che Gesù ha incarnato e proposto un'arte di vivere, una pratica di umanità, che spesso non è stata colta dai suoi stessi seguaci e da coloro per cui la vita religiosa è austerità, ascetismo, mortificazione, lotta contro le passioni. Egli si è lasciato interrogare dalle dimensioni in cui si snoda la vita umana: l'essere padri, madri, figli, fratelli, amici, discepoli interagendo con esse, lasciandosene arricchire e arricchendole a sua volta introducendo nuovi punti di vista. La sua umanità-prototipo è accogliente, non preservata a priori dalle intemperie della vita, è sapiente e ricca, capace di amicizia con la vita e con "le cose" della vita, capace di bellezza. Essa lotta contro ciò che avversa l'uomo, e per il primato dell'amore; difende le prerogative del Padre suo, e libera dai falsi involucri della religiosità di facciata. La sfida di chi si accosta ai testi biblici con la prospettiva di una lettura psicoanalitica sta proprio in questo: esplicitare i dinamismi interiori che si sono generati negli incontri tra Gesù e alcuni suoi interlocutori, le dinamiche che hanno portato a una rilettura dei comportamenti reciproci; la rivisitazione di ruoli e modelli standardizzati, la liberazione del desiderio di essere uomini e donne, padri, madri, figli, amici e seguaci in modo diverso.
Giobbe ci parla ancora oggi, come uomo del nostro tempo. I suoi interrogativi sono tumultuosi e carichi di dubbio, abbandono, preghiera, rabbia, resilienza, audacia, speranza, incessante richiesta di un dialogo. Un turbine psicologico e teologico da cui si leva infine la luce della consolazione, nella riscoperta della vicinanza della Parola di Dio, unica verità sanante cui affidarsi.
Il libro di Tobia narra le vicende di un uomo che affida la propria vita a Dio e nella preghiera trova la forza per affrontare le difficoltà e le sofferenze. Dio interviene con la sua mano provvidente e fa trovare nelle forze della natura la potenza della guarigione. Tobia è l'immagine di chiunque si trovi a percorrere strade sconosciute e situazioni che sarebbe meglio evitare e che trova nella fede la possibilità di dare un senso alla vita, così da rialzarsi e proseguire.
Giona è un profeta particolare, che fugge da Dio e dalla missione che gli è stata affidata. Messo alla prova, riallaccia la relazione con il Signore e porta ai "nemici" il messaggio di salvezza. Ma, al momento della loro conversione, non gioisce: non riesce a capire perché il "suo" Dio possa e voglia perdonare. E resta così incastrato in una compassione mancata. La figura e la vicenda di Giona sono capaci di interrogarci in modo vivo ancora oggi sul nostro modo di vivere e di intendere la fede e la misericordia.
Negli ultimi decenni, la letteratura apocrifa ha catturato l'interesse del grande pubblico. Questo volume raccoglie un itinerario catechetico sull'immagine di Gesù Cristo a partire dagli scritti che la tradizione non ha accolto all'interno del canone del Nuovo Testamento. Il lettore sarà introdotto in modo semplice e rigoroso all'affascinante ricchezza delle cristologie della letteratura apocrifa dal primo secolo sino ai giorni nostri, permettendogli di apprezzarne i contesti e l'attualità pastorale. Il viaggio lo porterà ancora oggi a distinguere "Gesù" dagli "altri Gesù", e a riscoprirsi sedotto dalla voce di Cristo custodita e tramandata fedelmente dalla tradizione vivente della Chiesa.
INDICE
Introduzione
1. Il cuore svelato: dalla lettera allo spirito
2. Le nozioni di scuola
3. Grammatica e retorica
4. Fisica
5. Etica
6. Dialettica
7. Metafisica
8. Rivelazione
9. Enoptica
10. Musica
11. Legge
PARTE PRIMA
IL COMMENTO A MATTEO DI ORIGENE
La tradizione manoscritta, le edizioni, gli studi
1. Premessa
2. Le testimonianze antiche
3. La tradizione diretta e indiretta
3.1. I τόμοι greci- 3.2. I frammenti nelle catene – 3.3. L’antica traduzione latina
4. Le edizioni (1668-1862)
4.1. Pierre Daniel Huet – 4.2. Charles Delarue, – 4.3. Karl Heinrich Eduard Lommatzsch – 4.4. Jacques Paul Migne
5. L’edizione di Erich Klostermann
5.1. L’antefatto – 5.2. Il Commento a Matteo – 5.3. L’edizione
5.4. I Nachträge di Ludwig Früchtel
6. Gli studi sull’antica traduzione latina
6.1. Autore, datazione, provenienza – 6.2. Il valore
7. Un nuovo frammento palinsesto
8. Le diverse redazioni
9. Testo greco e testo latino
10. Conclusioni
PARTE SECONDA
IL CUORE SVELATO: DALLA LETTERA ALLO SPIRITO
Elevazione
1. Premessa
2. Parabole e similitudini
2.1. Fuori della casa, dentro la casa – 2.2. Parabole e similitudini
3. προαίρεσις e λόγος
3.1. Il tesoro della sapienza – 3.2. Gli esercizi preparatori e la conoscenza superiore – 3.3. La conoscenza elementare e la sapienza
3.4. La tessitura delle Scritture
4. «Ogni scriba istruito nel regno dei cieli…» (Mt 13, 52)
4.1. γραμματεῖς e ἀγράμματοι καὶ ἰδιῶται
4.2. ἀναγωγή: il regno dei cieli – 4.3. μετάνοια: dalla lettera allo spirito
4.4. Il tesoro incorruttibile – 4.5. συναγωγή e σύγκρισις: le cose nuove e le cose vecchie
Attrazione
1. Premessa
2. Fede e potenza divina
2.1. «Da dove mai viene a costui questa sapienza…?» (Mt 13, 54)
2.2. «Non vi compì molti prodigi…» (Mt 13, 58) –
2.3. Attrazione e contatto
2.4. Sinergia
3. Malattie e compassione
3.1. «Si ritirò in disparte in un luogo deserto» (Mt 14, 13 –
3.2. La compassione di Gesù –
3.3. Le malattie dell’anima
Lontananza
1. Premessa
2. Tradizione degli uomini e comandamento di Dio
2.1. «Allora si avvicinano a lui farisei e scribi…» (Mt 15, 1) –
2.2. La tradizione degli antichi –
2.3. Il comandamento di Dio
3. «Questo popolo mi onora con le labbra…» (Mt 15, 8)
3.1. «Chiuderà gli occhi loro» (Is 29, 10)
3.2. «Saranno come le parole del libro sigillato» (Is 29, 11) –
3.3. «Il suo cuore è lontano da me» (Is 29, 13)
4. La Legge e il cuore
4.1. «Non quello che entra nella bocca rende impuro…» (Mt 15, 11)
4.2. «Ogni pianta che non è stata piantata…» (Mt 15, 13)
4.3. «Sono ciechi e guide di ciechi» (Mt 15, 14)
4.4. I due ministeri
4.5. «Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi…» (Mt 15, 19)
Traversata
1. Premessa
2. Le folle e i discepoli
3. La tentazione e la fede
3.1. Partire per l’altra sponda
3.2. Tra l’una e l’altra sponda
3.3. La tentazione
3.4. «Signore, salvami!» (Mt 14, 30)
4. L’alimento spirituale
4.1. I pani dell’altra riva
4.2. Il lievito vecchio e la pasta nuova
4.3. Il lievito e il pane
Svelamento
1. Premessa
2. Le potenze e lo spirito
2.1. «Questi è Giovanni il Battista…» (Mt 14, 2)
2.2. «Con lo spirito e la potenza di Elia» (Lc 1, 17)
2.3. «Egli è quell’Elia che deve venire» (Mt 11, 14)
2.4. «Un velo è steso sul loro cuore» (2 Cor 3, 15)
3. Rivelazione e svelamento
3.1. «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Mt 16, 16)
3.2. «Non te l’hanno rivelato la carne e il sangue…» (Mt 16, 17)
3.3. «Quel velo sarà tolto» (2 Cor 3, 16)
4. L’imitazione
4.1. La pietra
4.2. Pietra – Pietri
4.3. Rinnegamento e professione
Illuminazione
1. Premessa
2. Credere e conoscere
3. L’insegnamento e l’annuncio
3.1. La catechesi e l’insegnamento più perfetto
3.2. L’annuncio e l’annuncio più perfetto
3.3. Il κήρυγμα
4. La trasfigurazione
4.1. λέγειν, διδάσκειν, δεικνύναι
4.2. Il Figlio dell’uomo
4.3. Il Logos e le parole umane
4.4. Elevazione e contemplazione
4.5. Le forme del Logos
4.6. Conoscenza secondo la carne e contemplazione
5. Le vesti candide e il tessuto delle Scritture
Armonia e sinfonia
1. Premessa
2. La terminologia musicale
3. La Sacra Scrittura
3.1. συμφωνία: i suoni e i cuori
3.2. ἁρμονία e συμφωνία
3.3. Dall’armonia coniugale alla sinfonia della preghiera
3.4. συμφωνία e συναγωγή
3.5. «Un cuor solo ed un’anima sola» (Act 4, 32), 170
3.6. διαφωνία e συμφωνία
3.7. Un solo corpo
4. Il corpo e lo spirito
4.1. Preghiera e nozze
4.2. «Lo spirito, l’anima ed il corpo» (1 Th 5, 23)
5. Antico e Nuovo Testamento
Unione e divorzio
1. Premessa
2. La controversia sul libello di ripudio (Mt 19, 3-9)
3. «Da principio li creò maschio e femmina…» (Mt 19, 4)
3.1. Maschio e femmina (Gn 1, 27), uomo e donna (Gn 2, 24)
3.2. «Non sono più due, ma una carne sola» (Mt 19, 6)
4. Il libello di ripudio (Dt 24, 1-4)
5. La prima e la seconda moglie
5.1. L’allontanamento e il ripudio della Sinagoga
5.2. L’unione sponsale con la Chiesa
5.3. Il ripudio della Sinagoga
6. «Per la durezza del vostro cuore…» (Mt 19, 8)
Conclusioni
1. Il mistero religioso
2. Sinergia
3. Unità
4. Conoscenza dei sensi e conoscenza dello spirito
5. Il cuore e il velo
Bibliografia
Fonti antiche
Nell’esordio del Commento a Giovanni il termine ἀπαρχή (‘primizia’) è il fil rouge del testo. Nelle Scritture la Legge di Mosè è il ‘primo frutto’, al quale seguono tutti i frutti dei profeti e infine è germogliato il Logos perfetto che è la ‘primizia’. Il termine ‘primizia’, riferito in generale ai vangeli, conviene soprattutto al vangelo secondo Giovanni: in effetti da Giovanni abbiamo appreso «il Logos che era in principio, il Logos Dio (cfr. Jo 1, 1)». Per comprendere la relazione che unisce il Logos a Dio (Jo 1, 18: «L’unigenito Dio, che è nel seno del Padre, lui ce l’ha rivelato») è necessario identificarsi con Giovanni (Jo 13, 23: «Uno dei discepoli […] era appoggiato al seno di Gesù»), che a sua volta si è identificato con Gesù (CIo 1, 4, 23: «colui che sarà un altro Giovanni diventi tale da essere indicato da Gesù come Giovanni che è Gesù»).
INDICE
INTRODUZIONE
Il Commento a Giovanni
Filosofia, esegesi, culto, religione
Dal desiderio incompiuto alla perfezione della carità
PARTE PRIMA. IL COMMENTO A GIOVANNI DI ORIGENE
TRADIZIONE MANOSCRITTA, EDIZIONI, DATAZIONE
Le testimonianze antiche
La tradizione diretta e indiretta
Le edizioni
La datazione
LA STRUTTURA DEL COMMENTO A GIOVANNI
La ‘casa’, il ‘tempio’, la ‘torre’
Le fondazioni
L’elevato
PARTE SECONDA. FILOSOFIA, ESEGESI, CULTO, RELIGIONE
FILOSOFIA
Parte prima
Cristo demiurgo: la conformazione
Il Logos: la comunicazione
La verità e la giustizia: la partecipazione
Parte seconda
Lo spirito
Il mondo materiale e il mondo immateriale: l’elevazione
Il seme e il figlio: la nascita
ESEGESI
Parte prima
Primizia della primizia
Dal modo di dire al contenuto
Dai molti libri all’unico libro
Parte seconda
Dal significato sensibile a quello intelligibile
Dalla Scrittura a ciò che è «oltre quello che sta scritto» (1 Cor 4, 6)
CULTO
L’offerta della primizia
L’offerta del sacrificio perpetuo
La pasqua
Il tempio
L’ascesa al tempio
RELIGIONE
Parte prima
Le epinoiai
Parte seconda
L’inizio, il progresso, la perfezione
Un confronto con Prin 1, 2, 1-13
PARTE TERZA. DAL DESIDERIO INCOMPIUTO ALLA PERFEZIONE DELLA CARITÀ
IL DESIDERIO CHE RIMANE INCOMPIUTO
«Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia» (Jo 1, 16)
Ascoltare, osservare, comprendere la parola
IL DESIDERIO CHE CERCA COMPIMENTO
Il pozzo e la sorgente
Le Scritture e il Logos
IL DESIDERIO CHE HA COMPIMENTO
Figli del diavolo e figli di Dio
«Voi avete per padre il diavolo» (Jo 8, 44)
«Volete fare i desideri del padre vostro» (Jo 8, 44)
LA PERFEZIONE DELLA CARITÀ
La cena e la lavanda dei piedi
Il traditore
Il discepolo amato
CONCLUSIONI
BIBLIOGRAFIA
INDICE DELLE FONTI ANTICHE
Recopilación de ensayos del gran escriturista que fue Luis Alonso Schökel. Los artículos seleccionados se reparten en un grupo de exégesis y otro de teología bíblica y se ocupan del Antiguo Testamento
Un'originale sintesi dei libri storici attorno a immagini che ne aiutano la memorizzazione: il comandante (Giosuè); il carisma del potere (Giudici); il tempo delle decisioni (Rut); ascesa, divisione e caduta del regno (1-2 Samuele e 1-2 Re); il potere del tempio (1-2 Cronache, Esdra e Neemia); lotta di liberazione o martirio? (1-2 Maccabei). Con una presentazione di mons. Luciano Pacomio
L'evangelista invita il lettore a guardare dal suo angolo prospettico e a sperimentare: - Come credendo si diventa figli di Dio nel Figlio di Dio. - Come seguendo il Figlio di Dio si consegue la vita eterna. - Come animati dallo Spirito si dimora nella vita che il Padre vive con il Figlio. Il discepolo amato ha percepito lo splendore ultraterreno del Figlio di Dio nella fragilità e umanità di Gesù, ne è rimasto affascinato e lo ha raccontato. Il vocabolario è semplice ed è aperto ad un simbolismo raffinato che narra la vita, la vita eterna e come la si raggiunge e come la si vive nella comunità credente.