
˛ˇ S È f Ë r T e h i l l – m - L i b r o d i L o d i Ë i l t i t o l o d a t o i n e b r a i c o a l L i b r o d e i S a l m i . P e r c h È c h i a m a r e c o s Ï u n l i b r o c h e r i s u o n a d i g r i d a e d i s u p p l i c h e ? P e r c h È d e f i n i r e i n t a l m o d o u n a r a c c o l t a d i p o e m i d o v e a b b o n d a n o g e m i t i e l a m e n t i ? P e r c h È , d a t o c h e v i t r o v i a m o a d d i r i t t u r a a p p e l l i a l l a v e n d e t t a ? F o r s e p e r c h È g l i e d i t o r i d e l S a l t e r i o h a n n o c o l t o c h e c i Ú c h e c o n s e n t e d i e s p r i m e r e d a v a n t i a D i o s u p p l i c h e , l a m e n t i o s e t e d i v e n d e t t a , Ë p r o p r i o l o s p i r i t o s t e s s o d e l l a l o d e c h e c a n t a l a v i t a p i ˘ f o r t e d e l l a m o r t e .
L o b i e t t i v o d e l v o l u m e Ë f o r n i r e a l c u n e c h i a v i p e r e n t r a r e n e l m o n d o p o e t i c o e t e o l o g i c o d e i s a l m i . D o p o u n a b r e v e d e s c r i z i o n e d e i p r i n c i p a l i p r o c e d i m e n t i l e t t e r a r i c u i r i c o r r e l a p o e s i a s a l m i c a , l a u t o r e s i s o f f e r m a a p r e s e n t a r e l e d u e m o d a l i t ‡ e s s e n z i a l i i n c u i q u e s t a p r e g h i e r a s i e s p r i m e : l a s u p p l i c a e l a l o d e . S u c c e s s i v a m e n t e , a t t r a v e r s o l a l e t t u r a d i a l c u n i t e s t i , i l l u s t r a l a s i n t e s i p r o p o s t a , m o s t r a n d o a l t e m p o s t e s s o c o m e i l S a l t e r i o s i s n o d i i n q u a n t o l i b r o c h e s v i l u p p a u n p r o g e t t o t e o l o g i c o p r o p r i o . I n f i n e , c o n s a p e v o l e c h e a l c u n i s a l m i " v i o l e n t i " c r e a n o d i f f i c o l t ‡ a l l e t t o r e c r e d e n t e , t e n t a d i m o s t r a r e i n c h e m o d o l a l o r o l e t t u r a p o s s a c o m u n q u e d i m o s t r a r s i i s p i r a t r i c e e p r o f i c u a .
N o t e s u l l a u t o r e
A n d r È W È n i n , h a c o n s e g u i t o i l d o t t o r a t o i n s c i e n z e b i b l i c h e a l P o n t i f i c i o I s t i t u t o B i b l i c o ; Ë p r o f e s s o r e d i e s e g e s i d e l l A n t i c o T e s t a m e n t o a l l a F a c o l t ‡ d i t e o l o g i a d e l l U n i v e r s i t ‡ c a t t o l i c a d i L o v a n i o e i n v i t a t o p e r l a t e o l o g i a b i b l i c a a l l U n i v e r s i t ‡ G r e g o r i a n a d i R o m a . » a u t o r e d i n u m e r o s i s t u d i e o p e r e : t r a q u e s t e r i c o r d i a m o L H o m m e b i b l i q u e ( C e r f 1 9 9 5 ) , P a s s e u l e m e n t d e p a i n ( C e r f 1 9 9 8 ) e I s a a c o u l È p r e u v e d A b r a h a m . A p p r o c h e n a r r a t i v e d e G e n Ë s e 2 2 ( L e s s i u s 1 9 9 9 ) . S p e c i a l i s t a d e l l a p p r o c c i o n a r r a t i v o d e l l a B i b b i a , h a r e d a t t o c o n J e a n - L o u i s S k a e J e a n - P i e r r e S o n n e t i l C a h i e r E v a n g i l e n . 1 0 7 , i n c u i p r e s e n t a q u e s t o n u o v o m e t o d o c h e i l l u s t r a p e r a l t r o i n a l t r i d u e C a h i e r s : S a m u e l ( n . 8 9 ) e R u t h ( n . 1 0 4 ) .
La storia di Davide è certamente una delle narrazioni più elaborate e più affascinanti della letteratura biblica e, in generale, di tutta l'antichità. Giovane pastore scelto da Dio per essere il re ideale di Israele, Davide occupa un posto centrale nell'economia della salvezza e rappresenta un punto di riferimento decisivo per la comprensione della regalità e del messianismo biblici. Il volume segue il suo cammino di ascesa verso il trono secondo il filo conduttore del Primo libro di Samuele, dal momento dell'unzione a Betlemme fino alla morte di Saul che gli apre definitivamente le porte del regno. Alcuni salmi, tradizionalmente riferiti agli episodi più salienti della vita di Davide, fanno da contrappunto alla narrazione. Ne risulta una storia complessa di una figura di grande umanità e piena di fascino, degno predecessore di quel "figlio di Davide" che porterà a definitivo compimento la promessa messianica.
Descrizione dell'opera
Ogni cristiano è posto a confronto con questo interrogativo: come agire secondo il Vangelo? Attraverso uno studio sistematico sul tema dell’agire secondo i tre sinottici e il Vangelo di Giovanni, l’autore mostra la ricchezza e la profondità che una vita attiva conforme a Cristo può acquisire. Nelle varie tappe del percorso egli esamina, con grande competenza, il legame di Gesù con la tradizione ebraica, la presenza di Dio nell’uomo in azione, i vari campi dell’agire umano (denaro, società, sessualità…), per giungere quindi al centro e al coronamento del messaggio evangelico: l’amore e il perdono.
Note sull'autore
Xavier Léon-Dufour (Parigi 1912), sacerdote della Compagnia di Gesù, professore emerito di Sacra Scrittura del Centre Sèvres di Parigi, è uno dei più noti esegeti viventi. Ha pubblicato una ventina di volumi, tra cui vanno certamente segnalati la Lettura dell’Evangelo secondo Giovanni (in 4 voll.), San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), e il notissimo Dizionario di teologia biblica, Marietti, Torino 1967.
La Bibbia è il libro più letto al mondo, ma questo non significa che sia anche il libro letto meglio. Leggere bene è come risolvere un enigma: bisogna confrontare gli elementi, esaminare la storia di un personaggio, talvolta consultare un atlante. L'autore – uno dei più noti teorici della narratologia biblica – descrive in modo semplice che cos’è e come si applica un modo creativo di lettura, che mira a familiarizzare i lettori con intuizioni semplici, ma potenti, e tecniche di arte narrativa di uso corrente da diverse generazioni oltre i confini degli studi biblici.
Note sull'autore
Jan P. Fokkelman, esperto in lingue semitiche di fama internazionale, insegna letteratura classica ebraica all’Università di Leiden, nei Paesi Bassi. Le sue pubblicazioni comprendono l’opera in quattro volumi, Narrative Art and Poetry in the Books of Samuel e la trilogia Major Poems of the Hebrew Bible. Il presente volume è pubblicato in fiammingo, inglese e francese; la traduzione italiana è stata condotta sull’edizione inglese, con riscontri sulla versione francese.
La scuola giovannea fu la più pronta e la più chiara nel definire Gesù in modo inequivocabile come JHWH, il Dio che apparve a Mosè sul Sinai e che accompagnò il popolo eletto nei quarant’anni del deserto. Per la comunità che si rifaceva all’apostolo Giovanni su questa identificazione si giocò lo scontro decisivo con la sinagoga, nonché lo scontro interno, tra i veri e falsi fratelli nella fede. Gli autori recuperano e indagano questa esegesi primitiva ai fini di una riconsiderazione della cristologia, in special modo alla luce del dogma trinitario.
Note sugli autori
Walther Binni (Bologna 1960) ha studiato storia e letteratura ebraica in Israele e conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino (Angelicum). Ha pubblicato svariati articoli sul rapporto Torah-Nozrim in Israele e Stati Uniti per la Jewish Library and Bible Foundation e, recentemente, Masshiach and Torah, New York 5760-2000. Insegna teologia biblica presso lo Studio teologico accademico bolognese - sezione San Domenico e collabora con Rivista Biblica, del Centro editoriale dehoniano.
Bernardo Gianluigi Boschi o.p. (Monghidoro - BO 1936) è entrato nell’Ordine Domenicano nel 1953. Ottenuto il dottorato in teologia presso la Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino (Angelicum) di Roma, ha conseguito i gradi accademici dalla Pontificia Commissione Biblica e il master all’École Biblique et Archéologique di Gerusalemme. È moderatore degli studi e preside dello Studio teologico domenicano di Bologna. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Conoscere la Bibbia oggi, Cappelli, Bologna 1988; Le origini di Israele nella Bibbia fra storia e teologia, EDB, Bologna 1989; Israele nel deserto, Paoline, Milano 2000.
È noto come il cristianesimo non sia germogliato in un terreno vergine, bensì in un ambiente religioso che aveva una propria tradizione e dal quale resta inseparabile. Molte delle allusioni bibliche disseminate nel Nuovo Testamento sfuggono tuttavia agli attuali lettori: i primi scrittori cristiani avevano infatti ereditato un modo di leggere la Scrittura che si riflette ampliamente nel loro modo di riferirsi a quello che oggi noi chiamiamo l’Antico Testamento. In che modo la conoscenza delle fonti ebraiche contribuisce quindi all’ermeneutica del Nuovo Testamento? Motivi del Vangelo, argomenti di Paolo, affermazioni della Lettera agli Ebrei ricevono una comprensibilità nuova quando sono letti sullo sfondo delle tradizioni originarie dell’ebraismo. Passando attraverso la vigilanza interpretativa del popolo ebraico, la «novità» di Cristo subisce un processo di rifrazione e viene ad assumere una nuova luce.
Evitando uno stile troppo tecnico pur senza rinunciare al carattere scientifico dell’esposizione, il volume propone alcune piacevoli ‘scoperte’ a proposito di questo o quel passo dei vangeli o degli altri scritti apostolici. Esso risulta inoltre prezioso per conoscere i metodi e le tecniche che l’ebraismo utilizza nel leggere la Bibbia.
Sommario
Prefazione. 1. Del buon uso delle fonti ebraiche per la comprensione del Nuovo Testamento. 2. Non scomparirà neppure un yod. 3. “Umile, seduto su un asino”. 4. Ciechi e zoppi. 5. Profetessa e figlia di Aser.
6. Il pronome “io” interpretato come nome proprio di Dio in alcuni midrashim sull’Esodo. 7. Le acque che salgono da sole. 8. “C’era là un giardino…”. 9. “Per tutta la terra è corsa la loro voce”. Allusioni ad alcune tradizioni ebraiche in Rm 9-11. 10. Il ricorso ai tribunali pagani. 11. “Il terzo giorno, secondo le Scritture”.
12. “Tale è la circoncisione di Cristo”. Dal sangue della Pasqua alla morte di Cristo. 13. Il “capo della fede”. 14. Lettura ebraica e lettura cristiana della Scrittura. Appendice: La Tradizione ebraica antica e l’esegesi cristiana primitiva (R. Le Déaut). Glossario.
Note sull'autore
Michel Remaud, sacerdote e religioso della congregazione dei Figli di Maria Immacolata, ha insegnato all’Istituto Ratisbonne di Gerusalemme. È stato consulente della Commissione episcopale francese per i rapporti con l’ebraismo e responsabile dei rapporti con l’ebraismo della diocesi di Parigi. Dirige oggi l’Istituto Albert-Decourtray, centro francese di studi ebraici a Gerusalemme. Ha pubblicato: Israël, Serviteur de Dieu (CCEJ Ratisbonne); À cause des Pères (Peeters); Cristiani ed Ebrei tra passato e avvenire, EDB, Bologna 2002.
Il volume è un saggio di teologia biblica sulle origini della Chiesa e del cristianesimo. Con il sottotitolo, «rilettura prospettica», l’autore intende affermare che i dati del Nuovo Testamento vanno interpretati attraverso un percorso a ritroso, che li collochi nel quadro della fede giudaica, con riferimento particolare al mediogiudaismo, all’interno del quale la fede nel Cristo è sorta e si è sviluppata, dando appunto origine alla Chiesa.
Il rapporto di dipendenza e di successiva divaricazione tra il neonato cristianesimo e il suo ceppo ebraico chiama in causa la concezione del messianismo e dell’apocalittica, i due poli tematici del volume.
In un’appendice, in certo senso autonoma per lo specifico taglio archeologico che la caratterizza, il rapporto di continuità-discontinuità tra Chiesa ed ebraismo è applicato all’edificio del culto: l’affermarsi della chiesa, in quanto edificio propriamente cristiano, è utilizzato quale verifica di una divaricazione anche cultuale, in grado di testimoniare come il cristianesimo si collochi ormai al di fuori della matrice ebraica.
Sommario
Introduzione tematica. La Chiesa. I. Messianismo e Bibbia. 1. Ebraismo e cristianesimo. 2. Dal messianismo ebraico-cristiano alle origini del cristianesimo e della Chiesa. 3. Cristologia come antropologia realizzata. 4. L’Apocalittica: origini, struttura ed espansione nell’Oriente Antico e nel mondo della Bibbia. II. Origini del cristianesimo e della Chiesa. 1. Quadro storico. 2. Processo formativo del cristianesimo dal giudaismo a Gesù. 3. La Chiesa delle origini presentata nel NT. 4. Come si pone oggi il problema delle origini del cristianesimo e della Chiesa. 5. Rilettura prospettica sulle origini del cristianesimo e della Chiesa. 6. Il Dio D’Israele Padre e Madre: collegamenti fra messianismo e mariologia. 7. Bilancio e prospettive. Appendice teologica-archeologica-cultuale. Dalla teologia alla celebrazione. Dalla celebrazione ai luoghi di culto. Bibliografia.
Note sull'autore
Bernardo Gianluigi Boschi o.p. (Monghidoro - BO 1936) è entrato nell’Ordine Domenicano nel 1953. Ottenuto il dottorato in teologia presso la Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino (Angelicum) di Roma, ha conseguito i gradi accademici dalla Pontificia Commissione Biblica e il master all’École Biblique et Archéologique di Gerusalemme. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Conoscere la Bibbia oggi, Cappelli, Bologna 1988; Le origini di Israele nella Bibbia fra storia e teologia, EDB, Bologna 1989; Israele nel deserto, Paoline, Milano 2000 e, insieme a Walther Binni, Cristologia primitiva. Dalla teofania del Sinài all’Io Sono giovanneo, EDB, Bologna 2005.
Una stretta relazione tra cultura e religione conduce gran parte della riflessione scientifica di M. Douglas e, nell'ampio ventaglio dei temi da lei affrontati, il fenomeno religioso è certamente quello che nel corso del tempo ha acquisito maggiore importanza. Con lo stile stimolante che la contraddistingue, l'autrice propone un grande quadro, di tono storico-etnografico, del mondo israelitico, così come è riflesso nel libro dei Numeri. La sua analisi è attenta a rilevare nei testi le pratiche dei gruppi socio-politici e ancor più le posizioni dialettiche delle parti, il contatto conflittuale e il cambiamento, fattori nei quali si trova la radice di ogni forma culturale, inclusa quella religiosa. Il libro dei Numeri contiene racconti, leggi, resoconti, storie di personaggi, censimenti e molto altro. L'accostamento di narrazioni piene di imprevisti, disgiunzioni, collegamenti e riprese ha impegnato l'autrice in un lavoro di scomposizione e riassemblaggio, entro un quadro socialmente plausibile, del tessuto narrativo e dei diversi livelli etnografici e normativi del testo. Ella arriva quindi a identificare la comunità in cui il libro dei Numeri si forma come una enclave guidata dal ceto sacerdotale, nonché a difendere il testo come "poema" ben costruito, retto da parallelismi e alternanze di due generi letterari - quello narrativo (le storie) e quello normativo (i precetti legali) -, che seguono costumi retorici dell'antichità.
Sommario: La costituzione della comunità credente. La crisi della comunità credente dell'Antico Testamento. La speranza della comunità credente dell'Antico Testamento. Bibliografia.
Descrizione dell'opera
Gesù è nato, vissuto, morto e risorto in Asia, ma viene normalmente percepito come espressione della cultura occidentale. La rapida diffusione del cristianesimo in area greco-romana e il successivo forte ridimensionamento delle Chiese d’Oriente – si pensi ad esempio all’esperienza della Chiesa siriaca – hanno fatto sì che la Buona Novella varcasse nuovamente la soglia del continente asiatico ad opera di missionari occidentali, spesso in tempo di colonizzazione.
Se l’universalità di Gesù non è più messa in discussione a livello teorico, il cammino di inculturazione del suo messaggio non si è certamente concluso. Il volume guarda alla figura del Maestro attraverso gli occhi di un orientale, utilizzando soprattutto la categoria delle immagini, già suggerita dai vescovi asiatici in occasione dell’Assemblea speciale del sinodo per l’Asia (1998).
In un’epoca in cui sempre più persone sono affascinate dalle ricchezze del pensiero dell’Oriente, il volume aiuta a riscoprire il volto orientale di Gesù, che di quella terra è figlio.
Sommario
Da Chennai. Introduzione. 1. Immagini di Gesù nella storia cristiana. 2. Immagine di Gesù proposte da credenti asiatici non cristiani. 3. Gesù, il saggio. 4. Gesù, la via. 5. Gesù, il guru. 6. Gesù, il satyagrahi. 7. Gesù, l’avatar. 8. Gesù, il servo. 9. Gesù, il compassionevole. 10. Gesù, il danzatore. 11. Gesù, il pellegrino. Bibliografia. Ringraziamenti.
Note sull'autore
Michael Amaladoss è sacerdote della Compagnia di Gesù, nato in India, a Tamil Nadu. Ha scritto 22 libri e circa 350 articoli; tra i volumi ricordiamo Making Harmony: Living in a Pluralist World; The Dancing Cosmos: A Way to Harmony; Peace on Earth e We Believe. È stato consigliere generale della Compagnia e al presente è direttore dell’«Istituto di Dialogo con le Culture e le Religioni» a Chennai (India).
La domenica, giorno del Signore in cui viene celebrata la risurrezione di Gesù, ha completamente soppiantato la festività del sabato, istituzione essenziale della Bibbia e del giudaismo. Per i cristiani rimane tuttavia importante non smarrire la ricchezza di significato del giorno che è al cuore dell’alleanza tra Dio e Israele.
L’autore propone un doppio approccio al sabato. Dapprima riassume i risultati cui sono giunte le recenti ricerche sulla storia del sabato in epoca biblica, al fine di rendere disponibili al lettore dati scarsamente accessibili ai non specialisti. In seguito mette in luce alcuni importanti aspetti relativi a ciò che la Bibbia dice del sabato, seguendo passo passo il testo della Torah e concludendo poi col resto della Scrittura, Nuovo Testamento compreso. Dall’indagine emerge come attorno al sabato si condensino in successione diversi temi teologici che, posti uno accanto all’altro, determinano un quadro dalle armonie assai ricche: la signoria di Dio, il rispetto dell’uomo, dello schiavo e della natura, il rimando all’alleanza, al dono di Dio, all’intervento salvifico nella storia, al culto nel tempio.
Sommario
Introduzione. 1. Breve storia del sabato biblico. 2. Racconti che annunciano il precetto del sabato in Genesi ed Esodo. 3. La legge del sabato nell’Esodo. 4. Lo sviluppo delle leggi del sabato (Levitico e Deuteronomio). A mo’ di conclusione... Il sabato, dai profeti a Gesù. Indicazioni bibliografiche.
Note sull'autore
André Wénin, dottore in scienze bibliche, insegna greco, ebraico biblico ed esegesi dell’Antico Testamento all’Università Cattolica di Louvain-la-Neuve. È professore invitato alla Pontificia Università Gregoriana, dove insegna teologia biblica. Presso le EDB ha pubblicato: Entrare nei Salmi (2003); Non di solo pane... Violenza e alleanza nella Bibbia (2004); L’uomo biblico. Letture nel Primo Testamento (2005). Collabora con la rivista Parola Spirito e Vita.