
Giuda Iscariota? Certo. San Pietro? Anche. Il re Davide? Pure lui. E, come loro, Esaù, Dalila, Saul e un'altra cinquantina di personaggi biblici. Uomini e donne che per motivi diversi hanno tradito genitori, fratelli, coniuge, figli, amici, il loro popolo e persino Dio. La Bibbia non racconta soltanto vicende ammirevoli, educative, consolanti: conosce l'«impasto» umano. E se riferisce quei fatti, il motivo è un altro: la misericordia, lo sguardo d'amore di Dio trasforma gli errori in occasione per la salvezza (e la santità) personale e degli altri. A conferma che nella vita si può sempre ricominciare da capo. Ogni giorno. Anzi, ogni pomeriggio. Perché proprio un venerdì pomeriggio, a un uomo che aveva sbagliato tutto, Qualcuno ha detto: «Oggi sarai con me nel paradiso». Importante è ricominciare sempre. Ricominciare è credere all'amore. Infatti, se ricominciamo, dimostriamo di credere nella potenza e grandezza dell'amore di Dio più che nella nostra debolezza. (Chiara Lubich)
Dalla periferia del canone biblico il libro dell'Apocalisse ha nel tempo esercitato il suo inesauribile fascino su generazioni di credenti, sostenendo la speranza dei perseguitati con il suo messaggio sovversivo. Ma non solo: poeti, artisti e visionari si sono lasciati ispirare da quelle immagini potenti che ancora oggi attraggono, a volte turbano e costantemente interrogano. Tra i molti personaggi dell'Apocalisse, le donne sembrano incarnarne tutta la forza dirompente, tanto nel bene quanto nel male. Questo saggio, attraverso una prospettiva esegetica e teologica di genere, ripercorre l'immaginario androcentrico e patriarcale delle tradizionali rappresentazioni femminili del libro, con un'attenzione particolare per quelle che riguardano Babilonia, "la prostituta". Confrontandosi con gli studi offerti da alcune bibliste e riportando al centro i loro appelli in chiave trasformativa e inclusiva, l'autrice accompagna in un percorso che permetterà a ognuna e ognuno di riconoscersi parte vitale della profezia dell'Apocalisse.
"Nell'esortazione di Francesco sulla santità Gaudete et exsultate, il papa invita i cristiani, soprattutto in famiglia e in comunità, a fare attenzione - come faceva Gesù con i discepoli - ai «piccoli particolari dell'amore». Partendo da sette riferimenti evangelici (il vino di Cana, la casa di Giairo, il gregge del pastore, le monetine della vedova, l'olio delle vergini, il pane condiviso e la «piccola colazione» sul lago di Tiberiade) l'autore, aprendo il cuore anche con esperienze personali, ci conduce alla riscoperta di quei «dettagli» che possono essere un «di più» nella vita familiare e comunitaria. Dopo la pandemia, è ancor più importante cogliere queste «piccole cose» che possono rendere più felice il prossimo, ricordando che Dio privilegia i piccoli e ama rivelarsi nella semplicità. Ricordiamo come Gesù invitava i suoi discepoli a fare attenzione ai particolari. Il piccolo particolare che si stava esaurendo il vino in una festa; [...] che mancava una pecora; [...] della vedova che offrì le sue due monetine; [...] di avere olio di riserva per le lampade se lo sposo ritarda; [...] di chiedere ai discepoli di vedere quanti pani avevano; [...] di avere un fuocherello pronto e del pesce sulla griglia mentre aspettava i discepoli all'alba". (Papa Francesco)
L'esperienza salvifica dell'incontro con Cristo inizia spesso con l'ascolto di una Parola che ci raggiunge esattamente lì dove siamo: nella vita, nelle relazioni, nel desiderio di riconciliazione. Pregare e accogliere il vangelo nelle nostre case significa sperimentarne la potenza e la creatività. Il vangelo di Luca ci introduce alla buona notizia di un Amore che non dice mai "basta". Solo un Amore così rende la vita degna d'essere vissuta. La catechesi che accompagna le pagine del vangelo di Luca ci porta sui sentieri di una lettura fraterna della Scrittura per gustarne in famiglia, in parrocchia, nelle amicizie e nei percorsi di discernimento personale e comunitario, il respiro e la potenza. Se, come la donna che dopo aver tanto cercato ritrova la sua moneta preziosa, avessimo il coraggio di invitare a casa nostra gli amici e i vicini (cf. Lc 15,8-10), riscopriremmo il gusto di fare festa insieme, celebrando la vita e la speranza. Chi ascolta cresce, cambia e trasforma il mondo. Questo è il frutto che la Parola promette.
Nello zaino mettiamo le cose importanti ed essenziali che ci servono per la scuola, per il lavoro, per una gita, per un viaggio. Noi sentiamo che c'è lo zaino sulle nostre spalle, ma, al tempo stesso, ci lascia i movimenti liberi. Così è per la fede: siamo consapevoli che è importante per la nostra vita, perché è un valore grande, ma Dio ci lascia liberi di abbracciarla, di approfondirla, di viverla. Dentro lo zaino che è questo libro ci sono gli argomenti più importanti della nostra fede. È uno strumento per tutti coloro che desiderano conoscere i principi fondamentali del cristianesimo, da usare in famiglia, a catechismo, perché contiene i concetti essenziali da consegnare ai ragazzi che si preparano a ricevere i sacramenti. Lo zaino del cristiano è anche indicato per i ragazzi del post-Cresima e per tutti coloro che fanno un cammino di fede all'interno dei gruppi e dei movimenti della Chiesa, perché offre una sintesi di ciò che dobbiamo conoscere e vivere per poterci chiamare cristiani, cioè discepoli di Gesù Cristo. È il bagaglio di fede da portare nel cammino della vita.
"La Bibbia, mi sembra, non è mai stata pensata per funzionare come un manuale di istruzioni punto per punto. Piuttosto, si propone a noi come un invito ad esplorare. O meglio, la Bibbia, semplicemente per il suo essere antica, ambigua ed eterogenea, ci distoglie dal semplice percorso di aspettarci da essa risposte chiare e ci guida verso una ricerca più sottile, interessante e soprattutto sacra. Questa ricerca si riassume in un'idea biblica bella, profonda, troppo spesso non considerata, ma assolutamente centrale e liberatoria, che dà forma a tutto ciò che intendo dire in questo libro: la saggezza. Guidarci verso la saggezza, scalciando e urlando se necessario: questo è lo scopo della Bibbia. Peter Enns Con uno stile leggero, al limite dell'impertinente, Peter Enns ci accompagna in questo viaggio avventuroso alla riscoperta della Bibbia. La domanda di fondo che lo muove è: si può immaginare Dio in un modo diverso da come ce lo hanno presentato queste pagine sacre? La risposta è che non solo si può, ma si deve, perché questo è esattamente ciò che hanno fatto gli scrittori biblici rispetto a quelli che li avevano preceduti. Ogni epoca richiede una faticosa ridefinizione di chi sia Dio e di cosa dice alle nostre vite. [...] La comprensione del volto di Dio è l'oggetto di una sfida interminabile che coinvolge ogni nuova generazione che si affaccia a questo mondo. Non si tratta, certo, di archiviare le visioni precedenti considerandole irrimediabilmente superate, ma di saper cogliere quali aspetti della rivelazione hanno un valore permanente e quali possono (e devono) essere ricompresi alla luce della crescita umana. Il cantiere entro cui siamo invitati a entrare potrebbe non avere mai fine, ma è il prezzo da pagare quando si sceglie di costruire una cattedrale e non limitarsi a una cappellina." (Dalla Prefazione di Gian Luca Carrega)
L'interrogativo posto come titolo del libro è quello che la donna samaritana rivolge ai suoi condittadini mentre racconta loro l'esperienza del proprio incontro con Gesù (Gv 4,29). È una domanda che esprime bene lo spirito del testo, orientato a incoraggiare la ricerca personale e a stimolare l'interesse nei confronti di una proposta, quella del Vangelo, sempre da riscoprire nella sua novità e nella sua vitalità, con una particolare attenzione alla sensibilità dei giovani. Il libro nasce da riflessioni maturate a partire dall'esortazione apostolica Christus vivite dal documento della CEI Incontriamo Gesù. Orientamenti per l'annuncio e la catechesi in Italia, e ha al centro proprio il tema dell'incontro con la persona di Gesù, evento fondante di ogni autentica esperienza di fede. Viene quindi proposta la lettura di testi evangelici nei quali sono narrati alcuni incontri che hanno per protagoniste le persone più diverse: da Zaccheo a Pilato, dalla donna samaritana a Matteo, fino al "buon ladrone" sulla croce... Per ciascun racconto viene offerta un'analisi intesa a cogliere le dinamiche e le caratteristiche tipiche di ogni incontro, accompagnata da considerazioni che focalizzano l'attenzione sulla dimensione della testimonianza, decisiva nel portare all'incontro con Cristo oggi. Prefazione di Maristella Bellosta.
Il fascino e la profondità dei vangeli e degli Atti degli Apostoli attraverso un percorso chiaro e alla portata di tutti: per scoprirlo basta... un weekend! Immergendosi nel contesto storico e spirituale in cui sono stati concepiti i vangeli, questo volume mette in risalto l'unicità di ciascuno di essi, esplorando la luce particolare che ogni evangelista ha gettato sulla vita di Gesù e gli inizi della Chiesa. Lasciati guidare attraverso una serie di riferimenti storici, geografici e lessicali, forniti con la massima cura per agevolare la tua comprensione. Con tre sequenze di letture guidate e commenti illuminanti, abbraccerai un nuovo approccio nella lettura dei vangeli. Che tu sia un neofita o un esperto, questo libro ti offre un'esperienza istruttiva e coinvolgente, arricchendo il tuo rapporto con i vangeli e portandoti a una comprensione più profonda della figura di Gesù e della Chiesa nelle sue origini. Una preziosa risorsa per coloro che desiderano arricchire la propria conoscenza storica, teologica e spirituale.
Meditazioni sulla preghiera, condotte con lo stile della lectio divina, centrate intorno a figure femminili dei vangeli. «La fede dipende dall'ascolto» (Rm 10,17), e quindi anche la preghiera, che della fede è espressione, deve essere ugualmente plasmata dall'ascolto della Parola di Dio. E se la preghiera è un incontro con il Dio che si è rivelato in Gesù Cristo, fermarsi su quegli episodi evangelici che ci mostrano delle persone che incontrano il Signore può essere un buon punto di partenza. Attraverso gli incontri di otto donne con Gesù viene proposta un'introduzione agli atteggiamenti o alle forme della preghiera, disegnando un preciso itinerario della preghiera, certo non l'unico possibile, ma non privo di un suo interesse e di una sua conseguente logica spirituale, che tiene conto sia di alcuni testi chiave della storia della spiritualità sia di alcuni testi più recenti scritti da grandi maestri di preghiera. Lo scopo del testo è semplice e ambizioso al tempo stesso: aiutare qualcuno a pregare. «Il nostro essere cristiani oggi consisterà solo in due cose: nel pregare e nell'operare ciò che è giusto tra gli uomini». (Dietrich Bonhoeffer)
I testi della Scrittura meditati in questo libro presentano dei veri conflitti, delle vite avventurose, rischiose, in contesti difficili, in cui «vita» e «morte» non sono semplici parole, ma carne e sangue, luce, sempre così breve, e oscurità che non cessa mai di perdere terreno. Gli elementi che sgorgano dalla Lectio divina costituiscono l’indicazione di un cammino di salvezza. Caino e Abele, Gesù e Pilato, la Donna e il Dragone perdono la loro distanza: ci riconosciamo in loro e ci rivelano la nostra avventurosa identità, per impedirci di fuggirla e per coinvolgerci in essa con «il volto indurito», come è detto di Gesù che parte verso Gerusalemme.
Stella Morra ha 47 anni, è laureata in Sociologia presso l’Università di Torino e ha conseguito la Licenza in Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Da alcuni anni è assistente presso la stessa università, collabora a varie riviste di teologia e di pastorale e ha curato numerose traduzioni di mistici.
Ha scritto Come? Un itinerario sul domandare a Dio (Editrice Esperienze, 1999), La storia di Tobia. Nascere vecchi e morire bambini (AVE, 2000), Maria icona del credente (Editrice Esperienze, 2001).
Il titolo di quest’opera è stato scelto perché si avvicinava, in forma descrittiva, al cuore del mistero a cui è dedicata ogni pagina del libro. Pur raccontando tante vicende e dibattendo tanti problemi, esso non si propone altro che porsi al servizio di quell’evento di amore: il passato è da ricordare per quanto insegna, il presente porta la responsabilità di una eredità ricca, che vuole evolvere in chiarezza di intenti, individuando nuovi obiettivi, in coerenza con quell’eredità.
Giuseppe Ghiberti ha compiuto studi teologici e biblici a Torino, Roma e Monaco di Baviera. Sacerdote della diocesi di Torino dal 1957, insegna discipline bibliche neotestamentarie alla Sezione torinese della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale e all’Università cattolica di Milano. È stato preside a più riprese a Torino e direttore del dipartimento di Scienze religiose a Milano. È stato direttore delle riviste «Parole di vita» e «Rivista Biblica»; dirige tuttora «Archivio teologico Torinese» È impegnato in campo ecumenico e segue per incarico dei suoi Arcivescovi la complessa problematica sindonologia. Ha pubblicato monografie e articoli su tematiche giovannee, della risurrezione e della sepoltura di Gesù, della storia dell’esegesi recente, di teologia biblica e di pastorale sindonica.
Gerusalemme: un nome che evoca santità e, al tempo stesso, contese e polemiche; che evoca pace in un luogo troppo spesso devastato dalla violenza; che non può lasciare indifferenti o passare inosservato, in quanto mistero che ha a che fare con la storia e con una promessa universale di salvezza. Ecco perciò l’invito a riflettere sul significato di Gerusalemme nella coscienza ebraica a partire da alcuni passi-chiave della Scrittura e della tradizione rabbinica, con la speranza che possa aiutare ad accostarsi e a confrontarsi con il mistero da lei custodito nel rispetto del contesto in cui la provvidenza divina ha voluto manifestarlo.
ELENA LEA BARTOLINI, di origini ebraiche da parte materna, è nata a Pavia nel 1958 e vive a Casalpusterlengo (LO). Licenziata in Teologia ecumenica, è membro dell'Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo (AISG), docente presso il Centro Studi del Vicino Oriente di Milano, e collabora con alcuni Atenei Pontifici e con gli Uffici Nazionali della Conferenza Episcopale Italiana (CEI). Dirige la collana «Studi giudaici» per la Casa Editrice Effatà e, insieme a Paolo De Benedetti, sta curando la sezione «Giudaismo» nell'ambito di una nuova edizione dell'Enciclopedia Filosofica promossa dal professor Virgilio Melchiorre dell'Università Cattolica di Milano. Fa parte del gruppo interconfessionale Teshuvah ed è impegnata a livello locale e nazionale per il dialogo fra le Chiese e gli ebrei.
Fra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: Gesù Ebreo per sempre (con C. VASCIAVEO), EDB, Bologna 1991; Anno sabbatico e giubileo nella tradizione ebraica, Ancora, Milano 1999; Come sono belli i passi... La danza nella tradizione ebraica, Ancora, Milano 2000. Con la Casa Editrice Effatà nel 2003 ha pubblicato Narrare giocando (con G. A. CONORI ~ E. DANELLI), e nel 2004 ha curato il volume Nello spirito di Nazareth nel quale è presente un suo saggio sulla «fede ebraica» della Famiglia di Nazareth.