
Nel libro dei Proverbi e in particolare nei primi nove capitoli c'è un ricco deposito di istruzioni su come vivere. L'obiettivo fondamentale delle istruzioni è la sapienza. Questo libro non apre solo una finestra sugli scritti sapienziali dell'Antico Testamento ma fornisce anche materiale utile per l'educazione pratica e per la riflessione pedagogica teorica.
"La mia preghiera è che ogni lettore che prenderà in mano questo libro possa essere incoraggiato a entrare per la prima volta (o a rientrare) nelle acque meravigliosamente affascinanti, ma altrettanto impegnative, della profezia biblica. Il soggetto è troppo importante per essere trascurato; le Scritture hanno così tanto da dire in proposito che tralasciare questo argomento significherebbe non ubbidire pienamente a tutto il consiglio di Dio. È tempo, quindi, di immergerci in questo tema come in tutto il resto delle verità bibliche."
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In che modo i libri della Bibbia sono stati riconosciuti come documenti della rivelazione divina? Chi ha deciso quale struttura il canone dovesse avere? Quali criteri influenzarono tali decisioni?
Dopo circa diciannove secoli il canone della Scrittura rimane un argomento dibattuto. Protestanti, cattolici e ortodossi hanno collezioni di testi che divergono tra loro seppur di poco. Lutero, una delle figure preminenti della Riforma, avanzò dei dubbi sull’inclusione della Lettera di Giacomo. Nel corso degli anni gli studiosi hanno poi sollevato numerose altre questioni riguardanti il canone. Molti cristiani oggi, mentre confessano l’autorità di tutte le Scritture, sembrano fare affidamento solo su pochi libri e temi particolari ignorando completamente il resto.
In questo significativo studio, Bruce, grazie alla conoscenza derivatagli da anni di riflessione e interpretazione biblica, risponde a queste domande e dissipa la confusione che circonda il canone delle Scritture. Sebbene molte cose siano cambiate dalla sua prima pubblicazione, questo libro rimane una pietra miliare nella critica biblica.
Il canone delle Scritture è stato premiato nel 1990 con due Christianity Today Awards e nel 1989 con il ECPA Christian Book Award.
F.F. Bruce, studioso neotestamentario di fama mondiale scomparso verso la fine del ‘900. Profes- sore di critica ed esegesi biblica presso la University of Manchester in Inghilterra. Fu autore di moltissimi libri e commentari. In italiano le Edizioni GBU hanno pubblicato il suo Commentario alla Lettera ai Romani e Possiamo fidarci del Nuovo Testamento?.
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Qual è la natura di una spiritualità che sia autentica, vera e fondata sull'Evangelo (evangelica)? Basta aver professato una fede sincera in Gesù quale Salvatore e Signore della propria vita? Oppure si ha bisogno di altre esperienze particolari?
Vaughan Roberts ritiene che il tema della «spiritualità» rappresenta una sfida per la vita cristiana nel XXI secolo. «Spiritualità» infatti è un altro nome per «vita cristiana».
Prendendo spunto dal documento neotestamentario in cui più si discute di spiritualità, la Prima Lettera di Paolo ai Corinzi, e partendo dal presupposto che tutti i cristiani sono spirituali perché «Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non appartiene a lui», l’autore illumina la completezza e la concretezza della concezione biblica della spiritualità.
Il corpo, le relazioni di genere e sociali, il tempo presente e futuro, le idee di potere e di sapere, le abilità e le identità sono i temi di una vera spiritualità evangelica.
Vaughan Roberts è il Rettore di St Ebbe's Church, a Oxford, e responsabile di diverse agenzie evangeliche volte alla fondazione di nuove chiese. Svolge inoltre un’intensa e apprezzata attività di conferenziere ed è stato uno dei relatori di Losanna III, il Congresso mondiale sull’evangelizzazione tenutosi a Città del Capo nel 2010.
Indice
Ringraziamenti
Introduzione
1. La vera spiritualità si concentra sulla croce di Cristo e non sulla sapienza umana.
2. La vera spiritualità rispetta i fedeli conduttori e non quelli che ostentano
3. La vera spiritualità richiede santità non permissivismo morale
4. La vera spiritualità afferma sia il matrimonio sia il celibato ma non l’ascetismo
5. La vera spiritualità promuove la sollecitudine spirituale e non la libertà senza regole
6. La vera spiritualità riconosce le differenze di genere ma non le divisioni sociali
7. La vera spiritualità dà la priorità all’amore non ai doni spirituali
8. La vera spiritualità mira a un futuro fisico e non solo al presente spirituale
Epilogo
Come esprimiamo la nostra fede di fronte al pericolo e in condizioni difficili? Come costruiamo e rafforziamo una comunità di fede che deve mostrare l'amore di Dio e confrontarsi con gente che non conosce questo Dio e osteggia la stessa fede? Meditando tra le righe dell'esperienza di Neemia, Jonathan Lamb guida il lettore in un lucido e incoraggiante percorso di riscoperta delle fondamenta della fede ebraico-cristiana.
In un mondo che spesso appare senza e fuori controllo i cristiani oggi hanno un urgente bisogno di unirsi all'antico profeta Abacuc per compiere con lui un vitale pellegrinaggio spirituale. Si inizia con le domande più crude dell'esistenza e si sperimenta la necessità della paziente attesa. Ma questo pellegrinaggio conduce alla rivelazione della grandezza di Dio e alla scoperta che egli ha veramente il controllo sovrano del mondo e della storia. Mediante la lettura di questo libro, Jonathan Lamb ci invita a scoprire che ci si può ancora fidare di Dio, anche nei momenti più bui.
Tra tutti i libri del Nuovo Testamento, l'Apocalisse vanta forse la tradizione più consistente di interpretazioni diverse, contrastanti e creative. Per questo commentario, che si propone lo scopo di fornire un'esposizione meticolosa e aggiornata da un punto di vista scientifico ma anche fedele alla Bibbia considerata come Parola di Dio, ogni approccio interpretativo presenta degli importanti contributi a una corretta comprensione del libro anche se nessuno di essi si rivela sufficiente. Secondo Mounce, il Veggente prese spunto dal suo contesto immediato, per proferire profezie che avrebbero avuto un adempimento storico, ma nello stesso tempo anticipò, per loro mezzo, la fine dei tempi e rivelò i principi soggiacenti al susseguirsi degli eventi nella storia. Al di là degli approcci interpretativi, il commentario di Robert Mounce contribuisce a far godere pienamente il messaggio di speranza che il Veggente ricevette mediante le sue visioni, anche quando il lettore viene a trovarsi nel mezzo delle più grandi difficoltà.
Tra coloro che "hanno una considerazione molto alta della Scrittura", ci sono alcuni che pensano che le lingue siano il segno del battesimo dello Spirito, mentre altri pensano che il dono delle lingue sia facoltativo e altri che non esista più come dono autentico. Alcuni difendono una forma di governo della chiesa di tipo presbiteriana, mentre altri spingono verso forme di congregazionalismo... Non si capisce la ragione per l'esistenza di una pletora di opinioni escatologiche, e cosi? via. Secondo l'autore la risposta si trova, in parte, nel non avere coscienza delle fallacie esegetiche di ordine linguistico, grammaticale, logico e di altro genere. L'obiettivo di questo libro e? segnalarne alcune delle più comuni, al fine di stimolare in predicatori, pastori, conduttori, studenti e appassionati del testo biblico, la coscienza della necessita? di un impegno maggiore nel campo dell'esegesi biblica.
"Esponi le cose che sono conformi alla sana dottrina" (Tt 2:1). La chiesa ha una lunga tradizione di teologia sistematica, vale a dire di studio della teologia e delle dottrine organizzato intorno a categorie standard quali: la Parola di Dio, la redenzione, Gesù Cristo etc. Questa voluminosa Introduzione ha una serie di peculiari aspetti: una forte enfasi posta sulle basi scritturali di ogni dottrina e insegnamento, un'esposizione chiara, con i tecnicismi ridotti al massimo, un approccio contemporaneo che si confronta con soggetti di particolare interesse oggi, un tono amichevole, che si appella tanto ai sentimenti quanto allo spirito e all'intelligenza, frequenti applicazioni alla vita e risorse per l'adorazione.
Miliardi di persone nel mondo si definiscono cristiane. Nella loro vita Gesù è il centro della relazione che essi dicono di avere con Dio. In questa breve introduzione il biblista Richard Bauckham (autore di "Gesù e i testimoni oculari", Edizioni GBU 2010) esplora le azioni e gli insegnamenti di Gesù, dimostrando che ai fini della ricostruzione e della comprensione della figura del Gesù storico le prime siano importanti quanto i secondi. L'immagine storica di Gesù viene poi proiettata sul background del Giudaismo della terra d'Israele del primo secolo e da qui viene illuminato il valore che essa ha per la fede dei cristiani di tutte le epoche.
In questo libro Donald Carson si pone l'obiettivo di raggiungere coloro che desiderano conoscere meglio la trama della rivelazione biblica. In ognuno dei quattordici capitoli l'autore focalizza la sua attenzione su uno o più testi della Bibbia, li spiega e li collega al contesto immediato e poi ne rintraccia i fili che li collegano alla figura di Gesù Cristo. Non è necessaria una preliminare e profonda conoscenza della Bibbia per seguire l'autore; ciò che è indispensabile è avere una Bibbia a portata di mano, aprirla e prepararsi a usarla, per rintracciare il Dio che c'è e ritrovarsi all'interno del suo disegno.