
L’acqua compare fin da subito nella storia della Creazione: all’inizio del Libro della Genesi Dio si libra su acque misteriose e primordiali alle quali darà presto ordine e confini. Da quel momento, la presenza dell’acqua segnerà i ritmi e le fortune della vita sulla Terra. Lo sapevano bene i grandi protagonisti della Bibbia che, nel confronto quotidiano con le asperità del deserto, si fecero rabdomanti e scavatori di pozzi. Cercatori d’acqua, appunto.
Nell'epoca del terrorismo globale le credenze religiose sembrano particolarmente legate a forme di violenza. La stagione del nuovo ateismo ha infatti sostenuto che la religione avvelena ogni cosa. Sul banco degli imputati è finito il monoteismo con tutti i suoi difensori che è considerato una sorta di premessa alla violenza religiosa di cui c'è traccia abbondante anche nella Bibbia. Il cristianesimo, come fede monoteistica non sfugge a questa serie di accuse, al punto che sono state proposte molte strategie apologetiche tra cui spicca il tentativo di rintracciare una cesura tra Bibbia ebraica e Nuovo Testamento. Ma la domanda torna sorgere sempre prepotentemente: Il Dio della Bibbia è un Dio violento? L'autore di questo volume, già docente di Antico Testamento affronta il tema in tre capitoli: 1. Dio è coerente? 2. Monoteismo e violenza 3. La Bibbia: una risposta alla violenza?
Le donne appaiono nella trama biblica in luoghi e ruoli chiave. Nell'AT troviamo Eva in Eden; le matriarche Sara, Rebecca e Lea e Rachele; al tempo dei giudici Debora e Rut; la profetessa Cula al tempo della riforma di Giosia; la donna virtuosa di Proverbi e quella sensuale del Cantico dei Cantici. Nei Vangeli molte donne sono coinvolte nella vicenda terrena di Gesù, non ultime Maria sua madre e le prime testimoni della risurrezione. Nel libro degli Atti troviamo Lidia e Priscilla, l'indomita insegnante. Entrambi i Testamenti contemplano svariati insegnamento sulla vita e e sul ministero femminile nella preghiera, nel culto, nel matrimonio e nella leadership. Derek and Dianne Tidball, consapevoli della complessità dei dati, delle sfide e delle controversie cercano un approccio umile e integro al testo biblico nel mentre si confrontano con un tema molto caldo, anche per il cristianesimo contemporaneo. Derek Tidball, è Visiting Scholar, presso lo Spurgeon College, di Londra; Dianne Tidball è Regional Minister (Team Leader), della East Midlands Baptist Association.
A Efeso prosperavano culti che usavano il linguaggio del vangelo e si appellavano a Gesù. Essi mettevano a tal punto in pericolo la chiesa che Paolo inviò Timoteo ad affrontarli. In queste Lettere vediamo come Paolo rivesta il ruolo di “preparatore” (coach) nei confronti di questo giovane conduttore.
In questo processo affronta però argomenti che riguardano tutti noi e non solo i conduttori.
Pete Sommer è responsabile dell’insegnamento e dei corsi di discepolato in una chiesa evangelica presbiteriana della California.
Come può essere plausibile chiedere a un giovane che è attratto verso lo stesso sesso e che è anche un cristiano pieno di zelo, che deve dire per sempre no al sesso? Come può essere plausibile chiedere a Jane, una donna di mezz'età che ha ritrovato una famiglia grazie alla relazione con un'altra donna, di rinunciare a una tale relazione che le ha portato così tanta gioia? E come si può continuare a insistere sul fatto che l'insegnamento della Bibbia (la sua etica sessuale) indica che il sesso è solo per il matrimonio tra un uomo e una donna, e che quindi entrambi dovrebbero rimanere single o celibi? Questo libro parla di come rendere plausibile questo tipo di vita cristiana per loro, per altri come loro e per il resto di noi.
L'enfasi posta da Giacomo sulla necessità di mettere in pratica la Parola è importante. Le chiese del terzo mondo stanno germogliando, "l'evangelismo" americano continua ad attirare attenzione e il cristianesimo europeo sta sperimentando un rinnovamento e molti sforzi evangelistici. Eppure, le trasformazioni personali e sociali che dovrebbero accompagnare tali rinnovamenti molto spesso sono tristemente mancanti. Perché? Una delle principali ragioni è che il semplice appello di Giacomo «siate facitori della Parola» non è stato recepito.
Al contrario della maggior parte dei libri del Nuovo Testamento, la Lettera di Giacomo è maggiormente conosciuta in ragione delle persone a cui non piace. Tra tutte le persone a cui Giacomo non piaceva, il più famoso fu probabilmente, Martin Lutero. In confronto agli altri, solidi scritti del Nuovo Testamento, Giacomo, secondo lui, era ripieno di paglia. Eppure, la prima chiesa lo vedeva come un libro dotato dell'autorità di Dio. Giacomo rivolse una parola necessaria e potente alle chiese. Che cosa ha da dirci? Giacomo è pratico. Prendiamo, per esempio, i problemi che affronta. Giacomo sa che nessuno vive una vita perfetta. Così non ci spiega come vivere senza problemi, ma come vivere quando i problemi si presentano. Lo scopo di questa guida è di aiutarvi ad affrontare apertamente l'appello di Giacomo a una vita cristiana costante, a una fede pratica.
In questo libro l'autore esplora il significato veicolato da una delle espressioni più profonde del Nuovo Testamento: essere CON Cristo e IN Cristo. A differenza di altre espressioni, che pure fanno riferimento alla relazione del credente con Dio Padre e con Gesù Cristo, per esempio "vivere PER Dio", il linguaggio dell'unione del credente con Cristo ("in" e "con") veicola un messaggio radicale per chi crede mentre a chi non crede propone un modello di vita da esplorare.
12 studi biblici individuali o di gruppo con i suggerimenti per i moderatori.
Il Commentario biblico (Nuovo Testamento), secondo i curatori, è un'opera rivolta a conduttori, semplici credenti e studiosi della Bibbia; è un Commentario completo, breve ed affidabile di tutto il Nuovo Testamento. Si tratta di un volume che offre un'interpretazione delle Scritture coerente con l'approccio storico-grammaticale di orientamento premilleniale ma che, allo stesso tempo, riporta anche giudizi e pareri diversi là dove sussistono differenze d'opinione nel mondo evangelico. Secondo il curatore dell'edizione italiana, un commentario biblico ha un compito molto importante: «Se vogliamo allora dare un fondamento sicuro alla nostra vita, se vogliamo progredire nella direzione giusta e se vogliamo esperimentare una fede sicura e non sentimentale, dobbiamo assolutamente perseverare nella conoscenza delle Sacre Scritture» (S. Negri). «Coloro che hanno contribuito a questo Commentario hanno speso le loro vite nello studio di questi libri, insegnando su di essi al Dallas Theological Seminary. In molti casi hanno insegnato per anni sullo specifico libro sul quale hanno anche scritto. I commentatori sono dunque molto familiari con i libri che commentano. Conoscevano la Bibbia molto bene.» (D.L. Bock) Prefazione all'edizione italiana di Samuele Negri. Introduzione di Darrell L. Bock.
Nel Commentario Biblico trovate le risposte a interrogativi che provengono dalla lettura di tutta la Bibbia; le spiegazioni sono presentate verso per verso e a volte frase per frase. In più ci sono mappe, carte e diagrammi che vi aiutano a cogliere il significato del testo biblico. E' uno strumento utile sia per chi inizia a leggere la Bibbia sia per il lettore più esperto. La traduzione italiana di questo volume è apparsa nel 2002, pubblicata da La Casa della Bibbia con il titolo Investigare le Scritture.