
Una raccolta di riflessioni, frutto dell'ascolto dei brani evangelici di Matteo, in occasione dell'Anno Liturgico del Ciclo A, suddivise secondo i tempi di: Avvento, Natale, Quaresima, Pasquale, Ordinario. L'Autore, con uno stile sobrio e di grande impatto, esplora i meandri della coscienza, a confronto con la parola di Gesù. L'obiettivo è certamente quello di rendersi consapevoli, perché l'intimo divenga familiare. Ogni meditazione si conclude con una preghiera, perchè l'accettazione della propria povertà e la riconciliazione offerta dal Pietoso, divenga occasione di pace, di riconoscenza e di gratitudine.
La parte della Bibbia conosciuta come «Gli Scritti» (Ketuvim in ebraico) raccoglie libri e tradizioni sapienziali risalenti all’epoca persiana o al primo periodo ellenista. I testi, frutto di una società patriarcale che definisce le persone a partire dal loro status socio-economico, dal sesso o dall’età, riproducono perlopiù la piramide sociale del patriarcato, ma all’interno di un ampio ventaglio di rapporti di genere dove si incontrano numerose figure femminili.
Per questo motivo emergono differenziate interpretazioni che fanno emergere le voci delle donne in polemica con le posizioni...
La Bibbia e la sua autorità costituiscono il nodo problematico sul quale si costruisce l’età moderna: intorno ad essa, infatti, e alla sua corretta interpretazione si spaccano la cristianità e l’Europa. Le donne sono indiscusse protagoniste dell’inquieta vita religiosa dei secoli XV-XVII sia nelle loro istanze di riforma del periodo umanistico sia nelle strategie di resistenza messe in atto nell’epoca della Controriforma che ostacola un loro approccio diretto con i sacri testi. Il volume affronta il cruciale rapporto donne- bibbia attraverso l’analisi di fonti...
Negli ultimi anni allo schema tradizionale che faceva della storia del primo cristianesimo un processo lineare ed inequivocabile, fondato su un suo sviluppo regolare e quasi necessario, si è sostituita l’esigenza di guardare a tale sviluppo come ad un processo complesso, di cui aspetto fondamentale è la coesistenza di forme e modalità diverse di conservare, rielaborare e tramandare la memoria di Gesù. La convinzione che il Vangelo, inteso quale forma letteraria, fosse l’esito naturale al finire della prima generazione dei seguaci di Gesù ha rappresentato per lungo tempo il presupposto ermeneutico attraverso cui leggere l’intera storia delle tradizioni su Gesù. Tale esito non solo non è dato sin dalle origini, ma trascura – se non addirittura cancella – la dimensione prevalentemente orale della storia del primo cristianesimo. È in un quadro completamente nuovo che deve porsi la nascita del vangelo e il confronto con altre coesistenti tradizioni su Gesù.
Il libro si interroga su quello che accadde prima che emergesse in via esclusiva l’opzione scritturistica e si affermasse la forma-Vangelo, facendo luce sulle modalità, in cui nella prima storia cristiana furono trasmessi gli insegnamenti, le parole e le azioni di Gesù, sul Sitz im Leben delle diverse tradizioni e sul dibattito che intorno ad esse andò sviluppandosi.
Sebbene tutto il mondo cristiano si fondasse sulla Sacra Scrittura come verità rivelata, non sempre analogo fu il modo di rapportarsi ad essa. Questo volume si propone di rappresentare in modo quanto più possibile inclusivo le relazioni con la Bibbia di donne diverse per area geografica, estrazione sociale e livello culturale. Il tema del rapporto fra la Bibbia e le donne può declinarsi in vario modo: prescrizioni bibliche sulle donne e per le donne; le donne bibliche come soggetto di azioni o oggetto di discorsi spesso esemplari; infine donne che scrivono richiamandosi alla Bibbia come autorità morale e/o come fonte narrativa che include anche gli apocrifi. I saggi qui raccolti cercano di rappresentare tutte queste modalità, rivolgendo speciale attenzione anche al ruolo svolto dalle immagini: 'raccontare' la Bibbia, trasmettere insegnamenti teologici, consentire l'instaurarsi di rapporti devozionali non necessariamente mediati dalla voce dei predicatori o dalla lettura dei testi.
Nella prospettiva del Convegno ecclesiale di Firenze In Gesù Cristo il nuovo umanesimo, gli studi raccolti in questo volume partono da un punto di vista comune: l'esistenza marginale di Israele, e in esso delle prime comunità di credenti in Gesù, rispetto ai popoli e alle culture con cui si e dovuto confrontare per consolidare e vivere la propria identità. Interrogano perciò la Bibbia e altri scritti della tradizione giudaica e cristiana sui diversi momenti del dibattito sull'umano al confine tra culture e prospettive differenti. Affrontano dunque il tema della frontiera, della sua funzione e del suo attraversamento come spazio di incontro e coabitazione e come apporto peculiare a una definizione dell'"umano" e del suo rapporto con il divino. Sono inquadrati da un intervento storico introduttivo, che traccia le coordinate su cui collocare le varie interpretazioni bibliche, e da uno studio ermeneutico conclusivo, che rilancia la ricerca nella prospettiva del conflitto delle interpretazioni. In particolare mettono a fuoco le tendenze esclusive e inclusive che caratterizzano l'agire umano nell'incontro, e molte volte nello scontro, alla ricerca o affermazione di un'identità etnica, culturale e religiosa. Abitando un mondo in cui spesso siamo più preoccupati a difendere i confini e poco attenti ad abitare le frontiere, siamo condotti all'interno di un dibattito o confronto dialettico tra interpretazioni diverse che attraversano l'uno e l'altro Testamento.
Questo volume offre un panorama su scala mondiale degli studi di esegesi femminista negli ultimi 50 anni e che ha visto in Elisabeth Schüssler Fiorenza una delle sue protagoniste più importanti e rappresentative. Ricco di notizie e di spunti di riflessione, il presente lavoro mostra ampie prospettive di ricerca. Le influenze del testo sacro sui singoli e sui popoli, all’interno di un contesto post-coloniale, si intrecciano con la consapevolezza crescente delle donne e, con loro, degli oppressi del mondo, di riconsiderare in profondità il valore salvifico del testo sacro. Al di là delle diverse identità sessuali, la sacra Scrittura...
Come leggere da credenti nel Signore Gesù le nostre Scritture Sante? Come interpretare secondo lo spirito della loro attestazione cristologica, i testi che la Chiesa ha assunto da Israele e incorporato ai suoi scritti testimoniali al Crocifisso-Risorto, in un’unica realtà canonica?
Una questione antica che si pone oggi in modo inedito. Dall’epoca moderna, infatti, ciò che era distinto si è separato e le operazioni sulla lettera hanno perduto la loro intenzionalità all’intelligenza dello spirito in modo apparentemente irrimediabile.
Si è cercato così di ripercorrere la lezione degli antichi, sino alla sintesi del recente magistero biblico, studiando le variazioni assunte nei secoli dalla correlazione tra lettera e spirito, chiedendosi come possa, ancora ogg,i riflettersi su una lettura al passo con i moderni strumenti dell’esegesi, ma capace al tempo stesso di relazionarsi al mistero secondo la sapienza degli antichi.
In definitiva, bisognava studiare le variazioni del rapporto interno al binomio lettera-spirito nella storia dell’interpretazione cristiana, per rispondere, anche in campo ermeneutico, al celebre invito programmatico: «vetera novis augere et perficere». Il presente lavoro ha cercato soprattutto di precisare la portata dei vetera, aprendo alcune prospettive in direzione dei nova.
I saggi di questo volume sono come tessere di un mosaico, come erano le rappresentazioni del Tempio futuro all'epoca di Gesù. Come tessere di un mosaico è stato profetizzato il Tempio nuovo e la novità del Tempio. Come tessere di un mosaico e riconoscibile il compimento delle profezie del Tempio escatologico nella vita di Gesù, nelle sue opere e nelle sue parole, come sono state comprese e spiegate nelle prime comunità dei suoi discepoli, e come sono vissute ed attualizzate nel corso delle vicende della storia. Nei saggi raccolti nella prima parte sono trattate questioni relative all'atteggiamento di Gesù nei riguardi del Tempio di Gerusalemme, e questioni relative al significato escatologico del Tempio di Gerusalemme, soprattutto all'epoca di Gesù. Nei saggi raccolti nella seconda parte sono trattate ulteriori questioni relative ai significato del Tempio futuro ed escatologico, e sono presentate spiegazioni ed attualizzazionl di tali significati in alcune tradizioni del Nuovo Testamento. In tutte e due le parti sono presentati aspetti dell'identità messianica di Gesù. come essa puo essere capita nel contesto delle attese di un Tempio futuro ed escatologico Ira i gruppi religiosi giudaici del I secolo d.C.
Come leggere il racconto della passione nel vangelo di Marco (Mc 14,1-16,8)? Perche? il racconto della Passione e morte di Gesu? nel secondo vangelo si differenzia nettamente dal resto della narrazione? È opera dell'evangelista Marco o si puo? ipotizzare una fonte pre-marciana a cui l'evangelista avrebbe attinto? Cosa dire dei personaggi, di Gesu? e dei discepoli, come si muovono nella trama del racconto?
Questi sono alcuni degli interrogativi che Emilio Salvatore affronta nello studio sincronico e diacronico del racconto della passione nel vangelo di Marco (Mc 14,1-16). Dopo averne indagato le principali chiavi interpretative offerte dall'esegesi contemporanea, l'Autore ne offre una ricostruzione dal punto di vista della tradizione, dando consistenza all'ipotesi di una fonte pre-marciana e mostrandone i trend di sviluppo secondo vari stadi collocabili in diversi contesti di rielaborazione.
Decisiva e? la lettura del testo nell'attuale configurazione narrativa, che ne individua la duplice trama di risoluzione/rivelazione intorno alla quale i personaggi si dispongono in un sistema chiaramente intellegibile secondo due assi tematici: quello del riconoscimento e quello della corresponsabilita? circa la morte di Gesu? di Nazaret. Il narratore, attraverso molteplici segnali, spinge il lettore ad esercitare una corretta epistemologia, in modo tale che, costituito spettatore, questi possa essere in grado di riconoscere in Gesu? l'identita? messianica; il lettore deve riconoscere la fedelta? di Dio, nella risurrezione del Figlio e verificare/trasformare la sua fedeltà discepolare. L'analisi si conclude individuando le istanze teologiche del racconto (alla luce dell'influsso paolino e petrino), che ne permettono la collocazione nella traiettoria tra kerygma e vangelo e la valorizzazione in quanto gia? effettivo ???????????, ossia vangelo del Nazareno, crocifisso e risorto.