
Lo Spirito, come seme portato dal vento, è presente in tutto ciò che facciamo, pensiamo, viviamo nell’amore; è sempre all’opera, anche se così di rado noi siamo consapevoli della sua azione in noi. La via maestra per accostare le epifanie dello Spirito santo consiste nell’esplorare le tracce lasciate dallo Spirito nella Scrittura. La Bibbia parla dello Spirito attraverso creature o eventi naturali noti all’uomo tanto quanto le figure familiari e quotidiane del padre e del figlio che identificano le altre due persone divine.
1. Introduzione
2. Le immagini bibliche dello Spirito
3. L’annuncio dello Spirito santo nelle Scritture. Lo Spirito creatore
4. L’unzione carismatica. Spirito santo e istituzioni in Israele
5. “Mossi dallo Spirito parlarono i profeti”. Spirito santo e profezia
6. “Dio unse in Spirito santo Gesù”
7. La rivelazione dello Spirito nei vangeli sinottici
8. La rivelazione dello Spirito negli scritti giovannei e negli Atti degli Apostoli
9. Lo Spirito santo nella vita del cristiano: gli scritti paolini
Corso biblico tenuto a Bose, 7-12 agosto 2017
Diventare uomo e umanizzare la propria umanità: questa è la vocazione consegnata alla creatura dal Dio che ha creato l’uomo a sua immagine e ha rivelato il suo volto nell’umanità di Gesù. Gesù e il suo messaggio plasmano la nostra vita di cristiani. Il suo vivere, il suo passare facendo il bene, il suo fare bene e bella ogni cosa, sono il Vangelo: siamo pronti a riandare a questa buona notizia, che è la persona stessa di Gesù?
˛ˇ U n i n t r o d u z i o n e a l p r o f e t i s m o i n d o d i c i i t i n e r a r i c h e a p p r o f o n d i s c o n o i m o l t e p l i c i a s p e t t i e i v o l t i d i v e r s i c h e l a p r o f e z i a h a a s s u n t o n e l l A n t i c o T e s t a m e n t o : u o m i n i d i D i o c a p a c i d i r i c o n d u r r e a l S i g n o r e i l p o p o l o p e r c h È f e d e l i i n t e r p r e t i d e l l a s u a P a r o l a , m e m o r i a c o s t a n t e d e l l a s u a v o l o n t ‡ , i n s t a n c a b i l i t e s t i m o n i d e l l a s u a m i s e r i c o r d i a . L a p a s s i o n e c h e a n i m a i p r o f e t i Ë s o f f i o d i v i n o , Ë l a p a s s i o n e s t e s s a d i D i o : u n a m o r e i n f i n i t o p e r l u m a n i t ‡ t u t t a , u n a m o r e t e n a c e , p i ˘ f o r t e d e l l a m o r t e , u n a m o r e s e m p r e p o s s i b i l e , n o n o s t a n t e t u t t o .
A l b e r t o M e l l o , m o n a c o d e l l a C o m u n i t ‡ d i B o s e , b i b l i s t a , d o c e n t e p r e s s o l I s t i t u t o T e o l o g i c o S a l e s i a n o d i C r e m i s a n ( I s r a e l e ) , u n i s c e a l l a c o n o s c e n z a d e l l a S c r i t t u r a l a p a s s i o n e p e r l a s a p i e n z a d i I s r a e l e . T r a i c l a s s i c i d e l l a t r a d i z i o n e e b r a i c a d a l u i c u r a t i r i c o r d i a m o : D e t t i d i r a b b i n i , I l c a n t i c o p r e s s o i l M a r e d i R a b b i J i s h m a ˛ e l , U n m o n d o d i g r a z i a e i l C o m m e n t o a l C a n t i c o d e i C a n t i c i d i R a s h i d i T r o y e s ( Q i q a j o n ) , I l d o n o d e l l a T o r a h e R i t o r n a , I s r a e l e ! ( C i t t ‡ N u o v a ) . P r e s s o l e n o s t r e e d i z i o n i h a p u b b l i c a t o i n o l t r e : G e r e m i a , I S a l m i : u n l i b r o p e r p r e g a r e e E v a n g e l o s e c o n d o M a t t e o ( c o m m e n t o m i d r a s h i c o e n a r r a t i v o ) .
L’Apocalisse non è certo un testo che si presti a una facile lettura: è cibo solido per credenti adulti e non per lattanti. Questo commento, giunto alla terza edizione e frutto di numerosi corsi biblici tenuti dall’autore ai destinatari più diversi, vuole essere una lettura spirituale che aiuti la comprensione del testo per la preghiera e la contemplazione: appunti per penetrare più in profondità nello spirito che anima uno dei testi più commentati e illustrati dell’intera Bibbia.
Enzo Bianchi (1943), fondatore e priore della Comunità monastica di Bose, è autore di numerosi testi sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della chiesa. Direttore della rivista biblica “Parola, Spirito e Vita”, collabora a diversi quotidiani nazionali. Presso le nostre edizioni ha pubblicato, tra l’altro, Adamo, dove sei?, Non siamo migliori e Dare senso al tempo. Tra i suoi titoli più recenti ricordiamo I cristiani nella società (Rizzoli 2003) e Le parole della spiritualità (Rizzoli 1999), giunto alla quarta edizione e tradotto in numerose lingue. Per Einaudi ha inoltre curato le raccolte Il libro delle preghiere, Poesie di Dio, Regole monastiche d'occidente e Regole monastiche femminili.
Come hai udito e hai creduto,
come hai detto: “Avvenga di me”, così ti è avvenuto.
Dio Padre ti ha baciata con il bacio della sua bocca.
Il testo qui proposto per la prima volta in italiano ha costituito una pietra miliare nella storia della mariologia per l’interpretazione che offre del Cantico dei cantici in riferimento al mistero dell’incarnazione. In tutta l’opera traspaiono la profonda sensibilità biblica, patristica e liturgica di Ruperto (abate del monastero di Deutz all’inizio del xii secolo) e il suo sensus fidei che gli consentono di risalire alle sorgenti della Scrittura e di leggerla con profonda intelligenza spirituale. Per Ruperto, secondo il quale il Cantico canta l’amore “per cui Dio discese nella beata Vergine così da generare da lei un figlio”, è grazie alla sua fede che Maria ha accolto in sé l’opera dello Spirito santo e ha concepito il Verbo, e per questa sua fede ella è beata e diviene madre di ogni credente.
Dio crea nella dolcezza,
perché l'uomo a sua immagine
possa governare il mondo nella dolcezza.
Una raccolta di scritti che costituisce un vero e proprio “lascito” biblico e spirituale: l’autore percorre la Bibbia dalla Genesi all’Apocalisse facendone emergere una sorprendente unità di intenti. Nello scrutare le origini e il fine della storia, come nell’interpretare il legame tra chiesa e popolo di Israele o nel penetrare nel mistero di lode dei salmi, il lettore vede dischiudersi un cammino verso un’etica radicalmente biblica e una nuova comprensione degli enigmi della vita umana.
“Sono lieto di rendere omaggio a un esploratore della Bibbia che si è dedicato in qualità di esegeta di professione – così come io mi ci sono avventurato in qualità di lettore dilettante – a ‘pensare la Bibbia’. È in questa passione che ci siamo incontrati”.
(dalla prefazione di Paul Ricoeur)
Paul Beauchamp (1924-2001), gesuita, è stato uno dei più apprezzati biblisti del secolo scorso, professore di esegesi biblica alla Facoltà teologica Centre Sèvres di Parigi. Negli anni la sua riflessione si è focalizzata sempre più sull’articolazione tra Antico e Nuovo Testamento e sulla dimensione spirituale ed esistenziale della Scrittura.