
Shaul-Paulos è uno dei grandi protagonisti del NT: uomo delle tre culture (ebraica, greca e romana), è chiamato da Cristo a una conversione fulminea e radicale che lo porterà a diventare intrepido missionario itinerante e apostolo delle genti. Nelle sue lettere egli dimostra di essere un grandissimo rabbino, un geniale pensatore e un fine teologo, oltre che un ardente innamorato di Cristo. Nel corso dei secoli il suo pensiero ha suscitato non solo grandi ammiratori, ma anche acerrimi nemici. Nel presente volume gli autori ne ripercorrono la vita, il pensiero, le lettere, immergendo il lettore nell'esperienza umana e spirituale del grande "apostolo delle genti", maestro della Torah compiuta.
Il frutto del melograno si caratterizza per i suoi numerosi chicchi, di cui si può apprezzare appieno il gusto solo se mangiati insieme. Per la sua conformazione esso ha colpito la fantasia umana e subito si è trasformato in un potente simbolo di pluralità e ricchezza ermeneutica per culture e religioni. Alla sua carica evocativa si ispira la presente serie di volumi che si articolano secondo una struttura costante: dopo aver inquadrato il personaggio in una dimensione teologica, si fornisce una descrizione generale del modo in cui esso è stato recepito nella letteratura esegetica ebraica e in quella cristiana, e si offre un'antologia commentata di testi scelti per la loro bellezza e la loro dimensione dialogica. La serie ha un duplice scopo: da un lato quello di offrire un'idea della ricchezza ermeneutica delle due tradizioni interpretative, mostrandone aspetti poco noti ma suggestivi; dall'altro far comprendere come tra di esse vi sia stato un lungo e fecondo rapporto osmotico più che una precoce e netta divisione.
Nella storia della spiritualità a più riprese si sono proposti metodi per la preghiera. In tale tradizione si colloca Pietro Bovati che in queste pagine offre un'originale guida per un percorso spirituale di preghiera, lasciando emergere la molteplicità delle strade che, pur nella loro tortuosità, conducono verso un'unica meta, quella dell'incontro benedicente con Dio. Acuto studioso della Scrittura ma anche sapiente animatore di Esercizi spirituali, l'autore assume come paradigmatica la modalità adottata dalla liturgia della Parola durante la celebrazione eucaristica: un testo dell'Antico Testamento viene messo in rapporto tematico con un brano del Vangelo, ed è accompagnato da un Salmo che invita ad assumere il messaggio biblico in contesto orante. Ciò consente di ascoltare in modo stereofonico la voce del Signore nella divina Scrittura, percependone le sintonie e le complementarità. Continui sono i richiami e gli echi di passaggi solo in apparenza distanti e differenti. Le pagine di questo libro permettono di intraprendere un percorso di sintesi tra conoscenza e amore, così da vivere una fede matura e nutrita di passione affettuosa. Il cammino della preghiera personale, al seguito della Parola, costituisce infatti una pregevole scuola degli affetti, suscitati da Dio stesso e ordinati alla comunione amorosa con il Signore.
Fino al V secolo, i Padri latini utilizzavano instrumenta per indicare l'insieme delle Scritture o loro parti: le consideravano mezzi con cui Dio si fa conoscere e tramite cui l'uomo può accogliere la proposta salvifica divina. Essi erano consapevoli della distanza linguistica e culturale che si frappone tra quegli scritti e i loro nuovi destinatari e, comunque, nutrivano il desiderio di coglierne il messaggio al fine di corrispondere alla volontà divina. Perciò, fin dall'inizio elaborarono metodologie in parallelo, in dialogo o in autonomia rispetto ai grandi interpreti ebrei o non cristiani. Tale impegno è proseguito nel tempo contribuendo a rendere l'ermeneutica una disciplina autonoma. La collana si inserisce in questo solco e offre preziosi strumenti per comprendere le Scritture di Israele e della Chiesa antica. Illustra le metodologie più aggiornate e adeguate per interpretare in modo corretto i testi biblici secondo il loro corpo di appartenenza. Gli autori, docenti del Pontificio Istituto Biblico e della Pontificia Università Gregoriana, sono tra i più qualificati esponenti dell'esegesi biblica in campo cattolico.
Una delle peculiarità del messaggio biblico sta nel fatto che Dio non si incontra nella staticità della natura ma nel dinamismo della storia. Con questo volume, Romano Penna si interroga sul tempo e sulla storia quali elementi costitutivi dell'identità cristiana a partire dall'evento di Gesù, Verbo di Dio che si fa carne e quindi anche storia. Il credente si trova a vivere già nella pienezza perché in Gesù il tempo si è compiuto. Ciò significa che il tempo storico è gravido di prospettive perché abitato da una pienezza costituita dal dono della presenza del Risuscitato; è colmo di momenti favorevoli, in cui poter vivere secondo il ritmo della speranza che apre al futuro; e quanto si realizza in esso è decisivo per la pienezza ultima, per il futuro assoluto e definitivo. La comparsa di Gesù dischiude per i suoi ascoltatori e discepoli un compimento che riguarda la loro storia personale. È in questo senso che il chrónos diventa kairós, cioè il tempo di tutti diventa il tempo di ciascuno.
Nel corso del tempo si è considerata la giustificazione per la sola fede come il nucleo della teologia di Paolo. Antonio Pitta, uno dei massimi paolinisti, rimette al centro un tema che percorre tutte le lettere paoline: la speranza. Ne segue il nascere e il plasmarsi, dai primi scritti (1 Tessalonicesi) fino al testamento postumo (2 Timoteo). L'analisi per ordine cronologico permette di cogliere il passaggio dal Dio della speranza a Cristo nostra speranza, fino alla speranza nella vita eterna; dalla parusia di Cristo (lettere autografe) alla sua epifania (lettere pastorali). Non dove si andrà, ma con chi si sarà, oltre la morte, è l'essenza della speranza: essere «in Cristo» per essere sempre «con il Signore». Mai riportata negli elenchi delle virtù, come invece l'amore e la fede, la speranza è evento, dono e condizione. In tale dinamica si conferma l'importanza dello Spirito: esso è la fonte della giustificazione sperata. Il volume si chiude riflettendo su quali conseguenze trarre dalla centralità della speranza nel pensiero e nella mistica di Paolo e come possa contribuire a una moderna teologia della speranza.
Per incontrare il volto vivo di Gesù, i Vangeli continuano ad essere la fonte a cui non si può rinunciare. Vanno dunque indagati e ascoltati. Ne La lettura infinita, il Card. Tolentino aveva elaborato una riflessione contemporanea sul complesso tema della lettura. In questo secondo saggio, propone un itinerario cristologico essenziale, in sette tappe, scandite soprattutto, ma non solo, da brani del Vangelo secondo Luca. Ogni capitolo rappresenta un tentativo di lettura del testo evangelico così come si presenta. Punto di intersezione tra il divino e l'umano, il volto di Gesù ci viene continuamente incontro, ci spinge alla ricerca, ci induce a aderire a Lui, soprattutto attraverso l'esperienza che si compie nella maturazione della lettura e nel dinamismo della fede. Sondando i testi, ci si addentra nel mistero di quel volto che rimane una sfida. Interrogare i Vangeli è un compito che investe ogni generazione di credenti.
Il volume del cardinale Ravasi esplora il tema della preghiera nella Bibbia, focalizzandosi su due modalità tradizionali: la preghiera dei Salmi e quella alla Vergine. Nei Salmi, cuore orante delle Scritture, troviamo la radice della preghiera monastica (e non solo), che proprio sui Salmi fonda la Liturgia delle Ore. Le preghiere della tradizione mariana, che compongono la devozione cristiana spesso più immediata e semplice, sono fondate anch'esse sulla Bibbia, ed esprimono una devozione profonda. Ravasi guida il lettore alla scoperta di come queste preghiere rispondano ai bisogni spirituali più intimi.
La Bibbia, Scrutate le Scritture offre un metodo unico per fare esperienza di Dio attraverso una ricca proposta di note, introduzioni, passi paralleli e percorsi tematici. È la Bibbia più ricca al mondo di passi paralleli in numero e in ampiezza di associazioni che permettono accostamenti tra i due Testamenti, favorendo una lettura vitale. Si tratta di una Bibbia che valorizza la via della Scrutatio, sottolineandone l'autorevolezza con riferimenti puntuali e chiari, seguendo la tradizione rabbinica e patristica. Il volume offre un'introduzione generale che illustra i principi per una sua lettura orante, aspetti storici e letterari all'interno di ogni singolo libro e 380 note di scrutatio, veri e propri percorsi tematici all'interno della Scrittura su altrettanti temi biblici. Attraverso queste molteplici possibilità, il lettore può costruire un'esperienza inedita e personalizzata e un metodo specifico di lettura del testo.
Sette autori contemporanei si mettono a confronto con sette pagine di Vangelo. L'incontro è sorprendente: Lazzaro, Giuseppe, persino il fico della parabola riprendono vita ed entrano a pieno titolo nell'avventura dell'umanità contemporanea; sì, perché la rilettura che emerge da queste pagine (a volte drammatiche, a volte ironiche, a volte semplicemente curiose) sembra riportare tempi e figure, che sono stati presenti a Cristo nella sua avventura terrena, a una nuova forza narrativa e rivelatrice. In fondo, nei personaggi anche minimi della Parola di Dio siamo un po' tutti simbolizzati; ed essi riescono a restare capaci di provocazione nei confronti della nostra realtà che ha bisogno di una novità e di parole inattese.
Una galleria di giovani personaggi dell'Antico e del Nuovo Testamento schizzati con mano rapida, felice, guidata da non comuni competenze storiche e linguistiche. Figure che fanno parte dell'immaginario di tanti lettori (dall'Isacco offerto in olocausto da Abramo al giovane discepolo Giovanni, amato da Gesù), ma anche fi gure più appartate, nascoste nelle pieghe di un libro smisurato e complesso come la Bibbia; presenze non per questo meno ricche di freschezza, di densità simbolica, di suggestione poetica (per esempio la ragazza che piange per due mesi sui monti la propria verginità sacrifi cata al voto insensato del padre Iefte). Nel cuore del libro Ravasi apre uno spazio adeguato alla giovinezza del personaggio cruciale del cristianesimo, il carpentiere e poi rabbì itinerante originario di Nazaret. Una parola è dedicata agli anni nascosti del Signore, alla sua famiglia, alla sua professione, alla sua conoscenza della scrittura e della lettura, alla cronologia della sua vita.
Questo non vuole essere un sussidio per preti pigri, che vogliono trovare qualcosa di già pronto. Si tratta di un commento alla Parola unito a un tentativo di leggerla alla luce delle situazioni che la storia ci pone di fronte, la realtà della Chiesa quale la viviamo oggi, la piccola comunità di Bivigliano di cui don Luca è parroco. Le riflessioni offerte da don Luca possono aiutare il credente a trovare nei testi della liturgia festiva un filo, anche se non certamente l'unico, che permetta di entrare più in profondità nel testo stesso e metterlo in rapporto con la propria vita, secondo il principio già proposto nella lettera La Parola di Dio corra e sia glorificata, offerta nel 1995 dai vescovi italiani: si tratta di «leggere la Bibbia con la vita e la vita con la Bibbia».