
"Giustificati per grazia" scandaglia la tematica della giustificazione in tutte le lettere di Paolo, comprese quelle delle sue tradizioni. In sintonia con il metodo storico-critico, l'analisi retorica epistolare apre nuovi orizzonti sulla giustificazione. Già prima di Paolo la giustificazione è messa in relazione a Cristo, reso da Dio strumento di espiazione, secondo la fede condivisa delle comunità protocristiane. Introdotta nel contesto polemico della Lettera ai Galati e in funzione della figliolanza divina, la giustificazione per grazia si trova al centro della Lettera ai Romani e assume un ruolo preventivo in quella ai Filippesi. Quando esplode il dilemma sulle vie della giustificazione, Paolo opta decisamente per la fede in Cristo e non per le opere della Legge. Lo Spirito vivifica l'unica giustificazione in Cristo e la rilancia in vista della giustificazione sperata. Nell'evangelo di Paolo, giustificazione e partecipazione sono non alternative, ma accomunate dalla grazia e dalla croce di Cristo. Della giustificazione per grazia non si dirà mai abbastanza, perché è universo simbolico che coinvolge diversi interlocutori. Non una dottrina, ma l'evangelo della giustificazione è quel che rende sempre attuale l'essere giustificati per grazia.
Interventi di K. Rahner, A. Deissler, R. Schnackenburg, A. Voegtle, H. Schlier, K. H. Schelkle.
I due saggi qui raccolti sono firmati da due illustri maestri dell'esegesi cattolica contemporanea.
L'autore mostra come il cristiano debba comprendere e utilizzare l'Antico Testamento nella sua vita personale ed ecclesiale.
Il volume offre una introduzione ai metodi dell'esegesi biblica.
Il libro, firmato da un eminente biblista nordamericano, fornisce un'essenziale ed esauriente spiegazione dell'avvincente scoperta dei rotoli del Mar Morto, dai suoi inizi fino alle controversie e discussioni che hanno accompagnato la loro pubblicazione.
La presente raccolta di saggi vuole essere uno strumento per cogliere i contorni esatti del dibattito sulla datazione dei Vangeli.
Le più aggiornate conoscenze sull’Apostolo delle genti e sulle origini del cristianesimo, elaborate con rigore esegetico e offerte in un linguaggio chiaro e preciso ad un vasto pubblico.
Una tra le esposizioni più complete, dal punto di vista filologico, esegetico, storico e teologico.
Dalla quarta di copertina:
Il libro riprende i contributi su Paolo scritti da Joseph Fitzmyer per il Nuovo Grande Commentario Biblico (Queriniana 20022), che costituiscono una sintesi aggiornata degli studi biblici che riguardano l’apostolo.
Lo scopo principale è di rendere accessibile ad un pubblico più vasto le informazioni e le conoscenze su Paolo e le origini del cristianesimo, qui elaborate con rigore esegetico e offerte in un linguaggio chiaro e preciso: una prima parte traccia le linee fondamentali della vita e dei viaggi dell’apostolo, presentandone il carattere e il contesto storico-culturale; la seconda parte, più ampia, ne delinea i nuclei essenziali del pensiero teologico.
Nell’insieme si propone come una tra le esposizioni più complete, da vari punti di vista: filologico, esegetico, storico e teologico.
Meditazioni sui Salmi.
Un esegeta puntualizza la sua scienza.
In questo lavoro maturo Gutiérrez offre una lettura originale del libro di Giobbe - uno dei testi più belli della Scrittura giudeo-cristiana -, fondendo vigoroso pensiero teologico e tenero linguaggio poetico. Giobbe percorre una via lastricata di dolore e solitudine, che lo porta dal linguaggio della tragedia - il lamento del povero e del piccolo, per la sofferenza umana immotivata e irragionevole -, al linguaggio della profezia - la proclamazione della verità e della giustizia che grida al cielo (e alla terra) di fronte all'innocente spogliato di tutto -, al linguaggio della gratuità - l'illuminazione della brezza leggera dell'amore gratuito di Dio. Mai Giobbe arriva a maledire Dio. Con lui sempre combatte e, alla fine della lotta, lo benedice: «Ti conoscevo solo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno visto».