
Il volume sviluppa innanzi tutto il tema del «discepolo», presente nei vangeli e negli Atti degli apostoli: è attestato 78 volte in Giovanni, 72 in Matteo, 65 nell’opera lucana e 46 in Marco. Quest’ultimo pone al centro del vangelo la sequela di Gesù verso la croce, Matteo l’ascolto della Parola, Luca la vita comune in prospettiva della missione, Giovanni la fede. Nell’analisi del discepolato spiccano quattro personaggi (Pietro, Nicodemo, Maria di Magdala, la samaritana).
L’autore riserva il terzo e ultimo capitolo, a Paolo, discepolo speciale come uomo nei vari tempi della sua vita e come scrittore delle sette lettere autentiche e più ampiamente della sua teologia, sintetizzata nella liberazione dal peccato per una vita secondo lo Spirito, in prospettiva del ritorno di Cristo, vissuto in una escatologia realizzata.
Questo testo si propone tre obiettivi: analizzare il termine discepolo neiVangeli e negli Atti degli apostoli; rivelare la ricchezza e la varietà di senso del termine stesso; presentare la realizzazione in quattro personaggi, fra i più incisivi del vangelo giovanneo.
Infine, l’autore presenta a sé la figura di Paolo, che si qualifica come maestro dei discepoli convertiti durante i viaggi missionari.
«Pietro e Nicodemo, la samaritana e Maria di Magdala e poi Paolo, uomo disposto a seguire la sua coscienza a rischio della vita, danno una chiara spiegazione di chi sia il “discepolo”
e di come possa diventarlo sempre più nella vita di ogni giorno».
(Benito Marconcini)
Destinatari
A giovani in formazione e gruppi biblici e pastorali. Altri.
Autore
Benito Marconcini, sacerdote, dottore in Teologia, licenziato in Sacra Scrittura, laureato in Lettere classiche, è docente di Profetismo presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centra- le in Firenze, di cui è stato preside dal 1997 al 2003. Autore di pubblicazioni scientifiche e divulgative, si occupa soprattutto di profetismo: Profeti e Apocalittici (Leumann 20072); Il libro di Isaia (voll. I-II) (1996); Introduzione al Nuovo Testamento (Roma 2000); Atti degli Apostoli (Leumann 20023), M.A. Tabet - B. Marconcini - G. Boggio, Introducción Al Antiguo Testamento. II Libros Proféticos (Madrid 2009). Con Paoline ha pubblicato: Daniele. Nuova versione, introduzione e commento (Milano 2004); Gli amici di Dio. Nelle più belle pagine della Bibbia (Milano 2007); Alla sequela di Gesù. Il discepolo nel Nuovo Testamento (Milano 2012).
L’Autrice, con uno stile lieve e coinvolgente, tratteggia la figura dell’apostolo Paolo e l’incredibile percorso della sua vita. Il risultato è un cammeo di godibile lettura per chiunque desideri conoscere questo apostolo del Cristianesimo primitivo.
Qui Paolo viene definito un sogno, un progetto di Dio.
L’Apostolo, nelle sue Lettere alle comunità ecclesiali dell’epoca, parla sempre di un piano di Dio, di un progetto eterno, di un disegno da realizzare, di un segreto tenuto nascosto lungo i secoli e finalmente manifestato in Cristo.
Ed è tutto questo che l’Autrice definisce sogno di Dio che, nel suo amore infinito, chiama l’uomo a rispondere e a collaborare liberamente e responsabilmente affinché il suo sogno-progetto abbia compimento.
Il libro è la storia di quel progetto di Dio che si realizza nella persona di Paolo. E che ingloba realtà socio-religiose del mondo greco-romano in un annuncio di salvezza che ha il suo centro propulsore nella predicazione di Gesù di Nazaret, messo a tacere con la crocifissione, ma risorto, e che continua nei discepoli quell’annuncio salvifico rifiutato dal potere religioso dell’epoca. Paolo, ebreo osservante ma di cultura greca e cittadino romano, si schiera contro questo nuovo messaggio e coloro che lo propagano. Ma giocoforza dovrà arrendersi...
La vita di questo primo convertito della storia cristiana viene descritta seguendo le piste storiche rilevabili negli Atti degli Apostoli e nelle Lettere dello stesso Paolo. Un filo narrativo che accompagna l’instancabile Apostolo nelle sue peregrinazioni irte di difficoltà e di pericoli, ma vissute con dedizione eroica fino alla fine.
Paolo fu decapitato a Roma, alle Aquae Salviae, a causa di Cristo e del suo Vangelo, intorno all’anno 64-67 d.C.
Destinatari
Catechisti, Centri di Ascolto
Per chi è interessato a conoscere l’apostolo Paolo senza apparati esegetici, ma in forma piana, narrativa.
Autori
Lina Farronato, ha lavorato a lungo nella Redazione del Centro Catechistico Paolino e partecipato a diverse missioni parrocchiali in Italia. Ha pubblicato vari libri di genere biografico e narrativo e innumerevoli articoli su varie testate.
Il testo ebraico del libro di Ester ha spesso provocato un certo sconcerto fra i suoi lettori, perché si presenta privo di espliciti riferimenti religiosi. In esso, infatti, non ricorre mai la parola «Dio». Questa carenza, però, era stata rimediata dalla versione greca dei Settanta, che con le sue sei aggiunte ha reso il racconto di Ester un racconto «edificante», cui ricorre tre volte il riferimento a Dio.
Ma il testo ebraico va preso e valorizzato per quello che è: un libro drammatico, in cui alla fase del panico e dell’afflizione segue quella finale del rasserenamento e della festa con un’allegria popolare e travolgente (la festa dei Purim). Infatti, ogni anno, in occasione dei Purim si legge nella sinagoga il Rotolo di Ester, il cui racconto fornisce ormai l’eziologia della festa (per il carattere popolare e buffonesco, che comporta pure il travestimento delle persone con le maschere, la festa dei Purim somiglia al nostro carnevale).
In questo piccolo libro biblico, di soli dieci capitoli, si rivela l’abilità letteraria dell’autore, che pre- senta il suo racconto in uno stile ritmato e festante con il quale vuole incantare il suo pubblico. In questo caso, la traduzione letterale del testo aiuta a riprodurre meglio gli espedienti linguistici del suo stile un po’ artificiale, che comunque si presta a rappresentare l’incanto del mondo immaginario dello scrittore, per meglio cogliere i valori che lui vuole suggerire.
Destinatari
Biblisti. Docenti del Pontificio Istituto Biblico e docenti di Sacra Scrittura facoltà teologi- che e negli Istituti di scienze religiose. Non- ché cultori della Sacra Scrittura.
Autore
Antonino Minissale, sacerdote dal 1957, ha studiato esegesi biblica, in particolare dell’Antico Testamento, all’Università Gregoriana, al Pontificio Istituto Biblico di Roma e all’Università ebraica di Gerusalemme. In Germania ha frequentato la facoltà di Teologia evangelica di Göttingen e di Heidelberg e di Teologia cattolica di Münster.A Oxford ha partecipato a diversi corsi d’aggiornamento biblico a stretto contatto con biblisti anglicani, mentre a Washington ha studiato al seminario metodista. Docente alla facoltà teologica di Sicilia, ha insegnato esegesi dal 1962 nel corso teologico del seminario di Catania e poi Antico Testamento e lingua ebraica nello Studio Teologico S. Paolo, nell’Istituto superiore di scienze religiose S. Luca e nel corso teologico S. Euplio per la formazione ai ministeri e al diaconato.Autore di importanti e numerosi lavori scientifici, si è dedicato in particolare allo studio del libro del Siracide, sul quale ha fatto la tesi di dottorato; ha curato, inoltre, traduzioni di opere esegetiche dal tedesco e dall’ebraico moderno, frutto della sua esperienza di studioso aperto, ancor prima del concilio Vaticano Il, al dialogo ecumenico e interreligioso. È stato assistente ecclesiastico regionale del Movimento ecclesiale d’impegno culturale e cappellano-confessore dell’Istituto Leonardo daVinci.
Il volume conduce il lettore a coltivare la dimensione della consapevolezza e dello stupore in ordine alle realtà del creato: l’acqua, il fuoco, il sole, il cielo stellato, l’uccello, il gatto, la lucertola, i germogli, gli alberi, l’erba, i fiori, il bambino e altro ancora. Presenti in diversi salmi, questi elementi della natura oggi troppo spesso sono disattesi dai nostri contemporanei travolti dalla frenesia di questa società tecnologica e dalla spasmodica ricerca di beni solo materiali.
Queste pagine, nate da uno sguardo attento in clima contemplativo e, insieme, dalla gioia di scoprire con partecipazione empatica identità, vita e segreti delle creature, sono modulate su un registro di grande rilievo: ogni elemento del creato, anche il più semplice, è meraviglioso dono di Dio. Si tratta quindi d’imparare a conoscerlo, a stupirsene e a goderne, per nostra e altrui utilità e gioia.
Intende, questo testo, essere una proposta adeguata particolarmente alle nuove generazioni, che avvertono l’importanza dell’aspetto ecologico. Risponde inoltre all’urgenza di formare uomini e donne d’oggi alla responsabilità riguardo non solo ai loro simili ma a tutte le creature.
Destinatari
Giovani in particolare e adulti sensibili o da sensibilizzare alle problematiche attuali.
Autrici Maria Pia Giudici, nata a Viggiù (VA) il 30 settembre 1922, si è laureata in Lettere a Milano (Università Cattolica). Da molti anni vive a San Biagio, uno dei primi dodici monasteri d’Occidente. Con altre consorelle si dedica all’approfondimento orante della Parola in clima contemplativo, dove il creato è una nota presente e di grande aiuto alla vita semplice in armonia con il Creatore e le sue creature. Qui, dove ha avuto inizio la vita consacrata d’Occidente, offre percorsi di Lectio divina e, tramite mail, raggiunge quotidianamente le persone che vogliono trarre spunti di vita spirituale dalla Parola liturgica. In passato ha insegnato Lettere e si è interessata dei problemi educativi inerenti alla realtà mediatica. Ha unito a questa attività quella di pubblicista, collaborando ad alcune riviste e scrivendo diversi libri. Con Paoline ha pubblicato: Il viaggio irrinunciabile, Lectio divina sul passaggio dalla dispersione all’essenzialità (2007); Semplicemente vivere (2008); Elogio della vita (2009); Lettere di amicizia (2010); L’abate Egidio Gavazzi. Da ingegnere a monaco (2011). Sempre con le consorelle, offre alle coppie, ai giovani e a gente adulta percorsi tematizzati della Parola, aiutando a sperimentare che tempi di solitudine e di silenzio sono favorevoli all’ascolto della rivelazione biblica e a quella del creato, quindi a una crescita personale nella pace.
Descrizione
Il volume presenta undici meditazioni sulla vocazione e le Confessioni di Geremia. La figura di Geremia è singolare fra i profeti dell’Antico Testamento, perché è l’unica in cui si può percepire un dissidio tra la chiamata di Dio e le aspettative personali del chiamato. Tale dissidio viene rivelato nelle Confessioni: cinque brani autobiografici disseminati tra i capitoli 11 e 20 del libro biblico. Detti brani, vengono qui situati nel loro contesto canonico e letti in modo prevalentemente sincronico, ma dando attenzione anche ai lati storici, concreti della figura del profeta. Nelle Confessioni il profeta di Anatot (vicino a Gerusalemme) rivela dubbi, angosce e crisi che hanno accompagnato il suo ministero. La figura di Geremia diviene paradigmatica: in primo luogo, per il suo popolo, che ha visto in lui la strada per superare la tragedia dell’esilio; in secondo luogo, per l’uomo del NT, poiché la figura di Geremia è quella che più si avvicina a Gesù di Nazaret e alla sua passione redentrice. Ogni cristiano è un chiamato, e ogni chiamata passa, prima o poi, per qualche crisi. Così la vocazione e le crisi che Geremia ha sperimentato nella sua vita hanno un carattere esemplare non solo per l’uomo dell’Antico Testamento, ma anche per ogni cristiano e soprattutto per le persone con una chiamata particolare nel seno del popolo di Dio.
Punti forti
• Saggio di alta divulgazione biblica.
• Si fonda su uno studio scientifico serio dei testi originali, offrendone una traduzione «originale».
• Il linguaggio è chiaro e accessibile.
Destinatari
• Sacerdoti e seminaristi, religiosi e religiose, laici impegnati, cultori della lectio divina.
Autore
Gianni Barbiero, sacerdote salesiano, è nato nel 1944 a Trebaseleghe (Padova). Dopo aver trascorso un periodo nel Nordest del Brasile come missionario, ha compiuto gli studi biblici al Pontificio Istituto Biblico di Roma, all’École Biblique di Gerusalemme e alla Hochschule St. Georgen di Frankfurt (Germania), dove ha conseguito il dottorato e l’abilitazione in Esegesi dell’Antico Testamento sotto la direzione di Norbert Lohfink sj. Ha insegnato all’Istituto San Tommaso di Messina e alla Hochschule di Benediktbeuern (Germania). Dal 2003 è ordinario di Esegesi dell’Antico Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Ha scritto fra l’altro: L’asino del nemico (1991); Das erste Psalmenbuch als Einheit (1999); Il regno di JHWH e del suo Messia (2009), oltre a numerosi articoli su riviste e collettanee. Con Paoline ha pubblicato: Cantico dei cantici. Nuova versione, introduzione e commento (2004); Non svegliate l’amore. Una lettura del Cantico dei cantici (2007); Il tuo amore è meglio della vita. Salmi commentati per la preghiera (2009).
Questo secondo volume (dopo il primo Sui sentieri del cuore, uscito nel 2011) presenta, riunite, le omelie sul Vangelo di Giovanni che dom Guillaume ha pubblicato in Canada in due diversi testi, seguendo il percorso della fede, incarnato in Gesù,Via,Verità,Vita.
Il Gesù di Giovanni è via perché mi conduce al Padre; è verità perché mi fa conoscere chi sono io e chi è Dio; è vita perché mi guida sui sentieri del cuore. Il Gesù di Giovanni è colui che mi fa entrare nella comunione con Dio e con i fratelli.
Dom Guillaume è nato nel 1957 nel nord della Francia, da una famiglia di origine polacca. Nel 1982 entra nell’abbazia trappista del Mont-des-Cats, dove nel 1997 viene nominato abate, ruolo che riveste per dodici anni. Il suo ministero attuale lo conduce in diversi paesi, dove anima ritiri e sessioni di studio presso monaci e monache del suo Ordine. Con Paoline ha pubblicato nella stessa collana Sui sentieri del cuore. Con l’evangelista Marco (2011).
L'uomo giocherà con cielo e terra, giocherà con il sole e con le creature; esse proveranno anche un piacere, un amore, una gioia lirica e giocheranno con te, o Signore, e tu a tua volta riderai con loro.
Martin Lutero
Il Salterio è sigillato da un potente Gloria finale, il Salmo 150, nel quale all'orchestra degli otto strumenti del Tempio si associano "tutti i viventi" o, come dice l'originale ebraico, "tutto ciò che respira". Molti musicisti, hanno trasformato questa specie di Gloria in un vibrante testo musicale che esalta la libertà dell'adorazione, la gioia della fede, la pace dell'amore.
Gianfranco Ravasi
Il Vangelo di Marco, costruito sulla base di un preciso progetto teologico e cristologico, dimostra la sua autorevolezza non per l’importanza dell’autore, ma per il valore del suo messaggio: riporta il vangelo di Dio manifestatosi in Gesù, il Figlio di Dio.
L’opera marciana è spesso interpretata come un testo in cui il materiale tradizionale è stato accostato senza un vero e proprio principio ordinatore. L’analisi approfondita della narrazione mostra, al contrario, come la costruzione marciana abbia una sua articolazione progressiva anche se non secondo i criteri classici. Si presenta pertanto un testo a composizione simmetrica preceduto da un prologo e chiuso da un epilogo, che contiene due ampie parti dedicate rispettivamente al ministero galilaico e a quello gerosolimitano con al centro una sezione di passaggio che presenta Gesù in cammino dalla Galilea alla Giudea.
Il titolo iniziale costituisce il programma non solo narrativo, ma anche teologico dell’opera.Lo scopo del racconto,infatti,è proprio quello di mostrare come il personaggio Gesù sia da identificare con il messia sulla linea della figliolanza divina (Mc 1,1).
Santi Grasso, nato a Udine il 13 agosto 1961, è presbitero della diocesi di Gorizia. Ha conseguito il dottorato in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico nel 1991 ed è professore di esegesi del Nuovo Testamento nel Seminario interdiocesano di GoriziaTrieste-Udine, nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Gorizia e di Udine e presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma. È autore di diverse pubblicazioni, fra le quali ricordiamo: Gesù e i suoi fratelli (Bologna 1993), Il vangelo di Matteo (Roma 1996), Luca (Roma 1999), La prima lettera ai Corinzi (Roma 2001); Il Vangelo di Giovanni. Commento esegetico teologico (Roma 2008). Con Paoline ha pubblicato: Matteo. Il vangelo narrato (Milano 2000); Il vangelo di Marco. Nuova versione, introduzione e commento (Milano 2003, 20122). Collabora anche a diverse riviste con articoli e contributi scientifici.
L'autore commenta i principali passi dell'AT nei quali si manifestano l'azione e la presenza dello Spirito e li mette in parallelo ai testi del NT, facendo notare che è sempre lo stesso Spirito Santo: quello che anima le Scritture, che agisce in Gesù Cristo e che vive nel Padre, iniziatore della nostra salvezza. Il testo è suddiviso in tre parti:- nella prima parte sono elencati i "titoli" sotto i quali è invocato lo Spirito Santo;. nella seconda parte è presentato Gesù che parla dello Spirito;- nella terza parte, due brani di san Paolo e uno dell'Apocalisse svolgono il tema "A gloria di Dio Padre". Il libro si chiude con una preghiera allo Spirito Santo.
Si tratta di un lavoro che approfondisce il tema del «credere» e di come quest’ultimo viene trattato dall’evangelista Giovanni. L’autrice propone un percorso in sette capitoli che sviscerano il tema della fede secondo Giovanni a partire dalla testimonianza di segni e parole e di alcuni personaggi, figure della fede, attraverso la spiegazione del lessico usato dall’evangelista, soprattutto nelle seguenti dicotomie: credere e ascoltare; credere e vedere; credere e conoscere; credere e amare. L’ultima parte affronta la relazione fra fede e vita, e tra fede e ragione, presentandole come binomi inscindibili per un cammino di fede ricco di frutti. Il libro si chiude con la figura di Nicodemo.
L'AUTRICE
Patrizia Girolami è una monaca dell’ordine cistercense della Stretta Osservanza del monastero di N.S. di Valserena (Guardistallo, Pisa). È laureata in Lettere e ha conseguito il Baccalaureato in Scienze Religiose. Collabora alla rivista Vita Nostra e al Bulletin de Spiritualité.
È sul Vangelo di Matteo il percorso di questo terzo volume dell’autore, tradotto come i due precedenti dal francese. Percorso che si presenta come un’avventura spirituale del discepolo sulle orme del Maestro. Dom Guillaume ci propone in queste meditazioni di andare alle nostre radici, entrando nel nostro cuore e purificando il nostro sguardo, e di scoprire il dono che Dio ci ha fatto: entrare in un rapporto
di conoscenza e di verità con Lui, perché la sua parola trovi posto in noi. L’itinerario che l’evangelista Matteo ci indica può delinearsi in cinque tappe, corrispondenti alle cinque parti in cui è suddiviso il volume:
• pellegrinaggio nella fede, fondamento della vita spirituale;
• cammino di conversione continua di tutto il nostro essere: mente, cuore,
volontà;
• rinascita interiore che ci fa passare dalla paura alla pace;
• apertura alla nuova vita donata da Dio;
• vocazione a essere testimoni del Maestro nel cuore della Chiesa e del mondo.
L’AUTORE
Dom Guillaume è nato nel 1957 nel nord della Francia, da una famiglia di origine polacca. Nel 1982 entra nell’abbazia trappista del Mont-des- Cats, dove nel 1997 viene nominato abate, ruolo che riveste per dodici anni. Il suo ministero attuale lo conduce in diversi paesi, dove anima ritiri e sessioni di studio presso monaci e monache del suo Ordine. Con Paoline ha pubblicato nella stessa collana Sui sentieri del cuore. Con l’evangelista Marco (2011) e Toccati dall’amore. Meditazioni sul Vangelo di Giovanni (2013).
Il testo ripercorre le tappe principali della storia di Giuseppe (37,1 ss.), che fu venduto come schiavo dai fratelli a motivo della gelosia che costoro covavano verso di lui. Attraverso la pagina biblica si rivivono le vicende drammatiche di un’esistenza gravata da una serie di ostacoli di non poco conto, che tuttavia non perde mai il contatto con Dio e la fiducia in lui. Quello che rende grande Giuseppe, però, è soprattutto il fatto che egli ha saputo riconciliarsi con la sua storia di sofferenza e di dolore: finché non si riconcilia con se stesso e con la propria storia, accettando ciò che Dio gli dà da vivere e imparando ad amarsi per quello che è e non per ciò vorrebbe che fosse. L’uomo sarà sempre inquieto, insoddisfatto, pronto a esplodere;
solo se ha compiuto quel percorso di riconciliazione egli potrà fare esperienza di pace e trasmettere pace, rendendo così più bella la propria vita e quella di chi gli sta intorno.
Felice Accrocca (Cori [LA], 1959), sacerdote della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, è vicario episcopale per la pastorale e parroco a Latina. Studioso di storia medievale, docente nella Facoltà di Storia e Beni culturali della Chiesa nella Pontificia Università Gregoriana di Roma, è autore di numerosi volumi e saggi
su Francesco e Chiara d’Assisi e sul francescanesimo medievale. Fra i più recenti ricordiamo: Un ribelle tranquillo. Angelo Clareno e gli spirituali francescani fra Due e Trecento (2009); La conversione di Chiara d’Assisi (2012); Un santo di carta. Le fonti biografiche di san Francesco d’Assisi (2013). Inoltre, ha curato, insieme con Aleksander Horowski, la nuova edizione critica del Memoriale di Tommaso da Celano (Thomas de Celano, Memoriale. Editio critico-synoptica durarum redactionum ad fidem codicum manuscriptorum, 2011) e ha coordinato la sezione delle biografie nella terza edizione delle Fonti Francescane (2011).