
Qual'e il volto di Dio, dell'uomo, della storia, della speranza? L'autore approfondisce i testi antichi di Genesi 1-11, con particolare interesse per gli aspetti antropologici e i risvolti pastorali che essi suggeriscono. IL VOLUME RACCOGLIE LA TRASCRIZIONE DI QUATTRO CONFERENZE SUI PRIMI UNDICI CAPITOLI DELLA GENESI, TENUTE DALL'AUTORE NE LL'AMBITO DELL'INIZIATIVA I NVITO ALLA BIBBIA", CHE SI TIENE A VICENZA DA DIVERSI ANNI. OGNI CAPITOLO INOLTRE E`CORREDATO DI ALCUNE DOMANDE CHE AIUTANO L'APPROFONDIMENTO PER GRU PPI BIBLICI, CATECHISTICI E DI "
E' il quinto volume della collana. Come nei precedenti, i testi presentano delle risposte scientifiche su alcune questioni bibliche. Tutti i temi immaginabili sulla bibbia sono gia stati trattati, studiati, investigati, e hanno una risposta, la migliore che si possa offrire al punto delle attuali ricerche. Tutte le difficolta, gli enigmi, le apparenti contraddizioni, le questioni insolite, le sfide storiche e geografiche gia sono state poste e risolte, per quanto possibile. Tuttavia, e nonostante questa prolifica produzione, la gente, il popolo semplice, i laici, i catechisti, non se ne sono accorti, non hanno accesso alle nuove scoperte e non conoscono molto di qu
L'Autore affronta questo testo di difficile lettura e a prima vista sconvolgente per la fede di un cristiano, conducendo per mano il lettore attraverso le inquietanti domande di Qoélet: qual è il senso dei tempi della vita? La risposta all'enigma dell'uomo mortale? Il vantaggio del ricorso a Dio?
Questo libro, come gli altri della stessa Collana, tenta di far conoscere in modo divulgativo la moderna e attuale esegesi come la espongono nuovi studi e commentari della Chiesa cattolica.
La storia del popolo ebraico è la storia di Gesù, il Messia a lungo atteso da un popolo educato a riconoscere la presenza di Dio nella confusione della sua storia. Se non comprendiamo e non ricordiamo tutto ciò che Dio ha fatto per preparare il popolo ebraico e il mondo alla venuta di Gesù Cristo, allora Gesù ci può apparire come una figura religiosa e non come la speranza del suo popolo, compimento di aspettativa umana che va oltre ogni immaginazione: «Difficilmente può comprendere l'esperienza cristiana chi non sia disposto a rivivere in qualche modo la storia del popolo d'Israele, con tutti i suoi accenti e con tutti i suoi drammi» (L. Giussani). Queste pagine, nate dall'insegnamento nelle scuole e in parrocchia, ci guidano a scoprire la coincidenza del Dio dell'Antico Testamento con il Padre misericordioso che Gesù ci rivela, perché dalla contemplazione della sua umanità comprendiamo la verità del nostro essere uomini.
Barabba rappresenta l'uomo della nostra epoca, cinico e peccatore, che riceve lo sguardo illuminante da Cristo, ma necessita di tempo per capire, per comprendere il valore della grazia ricevuta e cambiare. Proprio come accade a Pietro Sarubbi, scelto da Mel Gibson per il ruolo di Barabba nel film La Passione di Cristo.
Il ciclo di avori conservato nel Museo Diocesano di Salerno è il più vasto giunto sino a noi dall’età medioevale. Si compone di sessantasette pezzi. Diciotto tavolette sono dedicate al ciclo iconografico dell’Antico Testamento, diciannove a quello del Nuovo; i rimanenti sono medaglioni o frammenti decorativi di quello che con tutta probabilità costituiva il rivestimento prezioso di una cattedra episcopale.
L’ampiezza del ciclo e la straordinaria raffinatezza della sua esecuzione, dovuta a maestri verosimilmente salernitani dell’XI secolo, ne fanno uno dei capolavori dell’arte medioevale.
Schede di Serena La Mantia
Fotografie di Marcello De Masi
"Ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche" (Mt 13,52). La storia del popolo d'Israele è fondamentale per comprendere Cristo. È una storia fatta di tempo e di spazio nella quale si documenta il dramma del rapporto tra l'infedeltà dell'uomo e la fedeltà di Dio che sempre trova una nuova via per realizzare il suo sì alla creazione e compiere l'attesa dell'uomo. Leggere l'Antico Testamento a partire dal suo compimento in Cristo non è "violentarlo", come suggerirebbero alcuni, ma permette di arrivare alla sua vera intelligenza, alla sua vera comprensione, come fu per i discepoli di Emmaus. I testi raccolti in questo volume sono frutto di una lettura dell'Antico Testamento nata dalla convivenza dell'autore alla "corte del re". Come lo scriba divenuto discepolo di Cristo, di cui parla la parabola, egli estrae cose vecchie e nuove dal suo tesoro, la vita della Chiesa, corpo di Cristo, città del grande re.