
La posizione di Gesù nei confronti delle donne del suo tempo e l’identità storica e letteraria delle figure femminili dei vangeli canonici sono già da diverso tempo al centro dell’interesse delle studiose e degli studiosi. I risultati fin qui raggiunti sono diversamente significativi, a seconda del peso riconosciuto all’ermeneutica critica femminista o all’approccio di genere. All’interno della collana La Bibbia e le donne. Esegesi, storia, cultura, il primo volume della seconda sezione, dedicato a I Vangeli. Narrazioni e storia, si pone dunque come punto di arrivo di una indagine che...
"C'è effettivamente un robusto filo femminile che percorre non solo i testi sacri, ma anche la grande tradizione successiva: esso rivela non soltanto un'ermeneutica originale, ma anche un'appropriazione personale della Scrittura da parte delle donne, molto maggiore di quanto si immaginasse, sia pure attraverso il superamento di barriere, la faticosa conquista di varchi, la cancellazione di sospetti e di riserve... I percorsi sono molteplici, spesso affascinanti, non di rado sorprendenti, le iridescenze sono varie, le figure che vengono fatte salire sulla ribalta sono ora celebri, altre volte escono dal buio dell'anonimato." (dalla premessa di Gianfranco Ravasi)
Le più belle storie della Bibbia amate dai più piccoli. Età di lettura: da 3 anni.
La storia raccontata nel c. 16 di Nm è il 'resoconto' della contestazione capeggiata da Core, Datan e Abiram contro l'autorità di Mosè e Aronne durante la traversata del deserto. I ribelli, con argomenti apparenti, mettono in dubbio la legittimità della loro guida e insinuano il sospetto che Mosè e suo fratello si siano attribuiti da sé, sin dall'inizio, l'autorità e il potere che ne deriva. La reazione divina non tarderà a manifestarsi nella punizione più drastica e impressionante del cammino esodale. Il presente studio riabilita il testo, affrancandolo dal giudizio di maldestra compilazione di fonti e incoerente intreccio di tradizioni, e, attraverso le tappe dell'analisi narrativa, fa emergere l'importanza teologica e la perenne attualità del racconto. La sua strategia, infatti, stabilisce ironicamente che chi aspira disonestamente al comando terreno 'scende' vivo sottoterra, e chi brama un potere spirituale che non gli compete 'sale' al cielo bruciato come un sacrificio. La ricostruzione del complesso processo editoriale del testo, poi, permette di situarlo nel contesto storico più ampio della formazione del Pentateuco. In particolare permette di percepire la contemporaneità del dibattito teologico sull'autorità, focalizzando gli elementi che caratterizzano la comunità in relazione alla mediazione umana dell'autorità divina.
Se l'abito dice qualcosa di chi lo indossa - perché ne esprime lo stile, le attitudini e i gusti - anche il cristiano è invitato a scegliere un abbigliamento spirituale che confermi e racconti la sua appartenenza a Cristo. La metafora del vestito intesse dunque questo percorso spirituale in sei tappe rivolto a quei giovani e quegli adulti desiderosi di un rinnovamento interiore. Sei sono infatti gli indumenti di Gesù offerti per rinnovare il proprio look spirituale. Ogni indumento presentato ci permetterà di conoscere meglio l'abito di Gesù, o meglio, il suo habitus: la vasta gamma di atteggiamenti, modi di pensare e sentimenti che sono di Cristo (cf. Fil 2,5). Scegliere di indossarli vorrà dire scegliere di far sempre più nostro lo stile di vita di Gesù. L'evangelista Matteo, stilista del regno di Dio, ci sarà guida e compagno alla ricerca di un rinnovato stile di vita cristiana, più consapevole e responsabile.
I primi undici capitoli della Genesi sono da millenni al centro dell'attenzione di esegeti e teologi e costituiscono per molti aspetti un vero e proprio codice della cultura occidentale all'interno delle Sacre Scritture di Israele e della Bibbia cristiana. L'interpretazione delle note vicende di Adamo ed Eva, di Caino e Abele, del Diluvio, della Torre di Babele esige una costante attenzione al testo biblico e alla sua corretta esegesi. La crisi della teoria documentaria, accolta una tempo come spiegazione completa ed esauriente circa la formazione dell'attuale racconto biblico, ha decretato nell'ambito degli studi biblici degli ultimi cinquant'anni un'attenzione prevalente all'arte narrativa e ad una lettura canonica di quegli scritti. Questo volume propone una rilettura esegetica attenta che non rigetta il valore di oltre due secoli di critica letteraria e anzi ne mette in risalto il contributo per una feconda interpretazione del testo, proponendo tuttavia una diversa relazione tra le fonti letterarie rispetto alla classica teoria documentaria. Tutto ciò senza rinunciare alla fecondità dell'approccio narrativo al testo come racconto così come si presenta nella forma definitiva della Bibbia.
Una raccolta di riflessioni, frutto dell'ascolto dei brani evangelici di Matteo, in occasione dell'Anno Liturgico del Ciclo A, suddivise secondo i tempi di: Avvento, Natale, Quaresima, Pasquale, Ordinario. L'Autore, con uno stile sobrio e di grande impatto, esplora i meandri della coscienza, a confronto con la parola di Gesù. L'obiettivo è certamente quello di rendersi consapevoli, perché l'intimo divenga familiare. Ogni meditazione si conclude con una preghiera, perchè l'accettazione della propria povertà e la riconciliazione offerta dal Pietoso, divenga occasione di pace, di riconoscenza e di gratitudine.
La parte della Bibbia conosciuta come «Gli Scritti» (Ketuvim in ebraico) raccoglie libri e tradizioni sapienziali risalenti all’epoca persiana o al primo periodo ellenista. I testi, frutto di una società patriarcale che definisce le persone a partire dal loro status socio-economico, dal sesso o dall’età, riproducono perlopiù la piramide sociale del patriarcato, ma all’interno di un ampio ventaglio di rapporti di genere dove si incontrano numerose figure femminili.
Per questo motivo emergono differenziate interpretazioni che fanno emergere le voci delle donne in polemica con le posizioni...
La Bibbia e la sua autorità costituiscono il nodo problematico sul quale si costruisce l’età moderna: intorno ad essa, infatti, e alla sua corretta interpretazione si spaccano la cristianità e l’Europa. Le donne sono indiscusse protagoniste dell’inquieta vita religiosa dei secoli XV-XVII sia nelle loro istanze di riforma del periodo umanistico sia nelle strategie di resistenza messe in atto nell’epoca della Controriforma che ostacola un loro approccio diretto con i sacri testi. Il volume affronta il cruciale rapporto donne- bibbia attraverso l’analisi di fonti...
Negli ultimi anni allo schema tradizionale che faceva della storia del primo cristianesimo un processo lineare ed inequivocabile, fondato su un suo sviluppo regolare e quasi necessario, si è sostituita l’esigenza di guardare a tale sviluppo come ad un processo complesso, di cui aspetto fondamentale è la coesistenza di forme e modalità diverse di conservare, rielaborare e tramandare la memoria di Gesù. La convinzione che il Vangelo, inteso quale forma letteraria, fosse l’esito naturale al finire della prima generazione dei seguaci di Gesù ha rappresentato per lungo tempo il presupposto ermeneutico attraverso cui leggere l’intera storia delle tradizioni su Gesù. Tale esito non solo non è dato sin dalle origini, ma trascura – se non addirittura cancella – la dimensione prevalentemente orale della storia del primo cristianesimo. È in un quadro completamente nuovo che deve porsi la nascita del vangelo e il confronto con altre coesistenti tradizioni su Gesù.
Il libro si interroga su quello che accadde prima che emergesse in via esclusiva l’opzione scritturistica e si affermasse la forma-Vangelo, facendo luce sulle modalità, in cui nella prima storia cristiana furono trasmessi gli insegnamenti, le parole e le azioni di Gesù, sul Sitz im Leben delle diverse tradizioni e sul dibattito che intorno ad esse andò sviluppandosi.
Sebbene tutto il mondo cristiano si fondasse sulla Sacra Scrittura come verità rivelata, non sempre analogo fu il modo di rapportarsi ad essa. Questo volume si propone di rappresentare in modo quanto più possibile inclusivo le relazioni con la Bibbia di donne diverse per area geografica, estrazione sociale e livello culturale. Il tema del rapporto fra la Bibbia e le donne può declinarsi in vario modo: prescrizioni bibliche sulle donne e per le donne; le donne bibliche come soggetto di azioni o oggetto di discorsi spesso esemplari; infine donne che scrivono richiamandosi alla Bibbia come autorità morale e/o come fonte narrativa che include anche gli apocrifi. I saggi qui raccolti cercano di rappresentare tutte queste modalità, rivolgendo speciale attenzione anche al ruolo svolto dalle immagini: 'raccontare' la Bibbia, trasmettere insegnamenti teologici, consentire l'instaurarsi di rapporti devozionali non necessariamente mediati dalla voce dei predicatori o dalla lettura dei testi.