
La fonte Q (da Quelle, che in tedesco vuol dire "fonte") è una raccolta di detti di Gesù che gli studiosi, a partire dal tedesco C.H. Weisse (1838), hanno identificato nei Vangeli di Luca e di Matteo. È una fonte scritta in greco, che i due evangelisti hanno usato, insieme con il Vangelo di Marco, per comporre i loro Vangeli (teoria delle due fonti). Sono circa 225 versetti e rappresentano la prima testimonianza scritta su Gesù, anteriore ai Vangeli stessi. Questi detti esprimono il pensiero cristallino di Gesù, riportandoci più vicini a lui nel tempo.
"Il confronto, inevitabile, è con la traduzione di Guido Ceronetti, ma la nuova versione curata da Davide Brullo tiene testa egregiamente e ben spesso prevale. Si tratta, in entrambi i casi, di traduzioni letterarie, senza pretese di interpretazioni teologiche, con la differenza che Ceronetti è dichiaratamente gnostico, mentre Brullo è credente; l'uno e l'altro, in ogni caso, considerano rispettosamente i Salmi libro di preghiera". (Cesare Cavalleri)
Questo saggio raccoglie le lezioni tenute all'interno del Circolo Tomista di Torino negli anni 1945 e 1946 da padre Ceslao Pera. Riassume la critica all'idealismo gentiliano e insieme al marxismo, che caratterizza tutta l'opera dell'autore. Un rivendicazione della centralità del pensiero cattolico in contrapposizione al liberismo e al comunismo e a quella che Augusto Del Noce preconizza come "l'irreligione occidentale".
Vol. 2 - Atti degli Apostoli, Lettere di san Paolo (I) (pp. 1.008).
Programma dell'esistenza cristiana nella catechesi originaria della Chiesa, il Discorso della Montagna ha conosciuto una lenta ma innegabile erosione interpretativa, tanto che ancora in epoca recente la teologia morale, intenta a definire norme e obblighi, riserva le esigenze di perfezione espresse nel Discorso a esigue élites dello spirito. La vocazione universale alla santità, affermata dai pronunciamenti del Magistero a partire dal Vaticano II, reintegra in un certo modo il Discorso a fonte principale della catechesi nella sua parte morale e spirituale: esso è la magna charta dell'agire cristiano e le sue parole configurano i tratti autentici del discepolo di Gesù.
Conoscere la Bibbia è conoscere Dio: conoscere meglio la Bibbia è conoscere meglio Dio. Questo volume sintetizza le caratteristiche della Sacra Scrittura sotto il profilo della rivelazione, della storia, della letteratura, della salvezza e della Chiesa (pp. 184).
Il programma delle Edizioni Ares di offrire al pubblico italiano l'intero canone della Bibbia nel commento dei dottori della Facoltà teologica dell'Università di Navarra - iniziato con il Nuovo Testamento di cui è disponibile la ristampa (3 voll., euro 50 cad.; opera in tera in cofanetto: euro 130) - segna una nuova importante tappa con la presentazione del Pentateuco (nome collettivo dei primi cinque libri dell'Antico Testamento: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio), e sarà completato successivamente con la pubblicazione dei libri didattici e sapienziali, nonché dei libri storici non compresi in questo volume. Il testo del Pentateuco è quello definito dalla Cei; a piè di pagina, si riproduce il testo latino della Neo Volgata.
"Questa non è un'edizione per professori, studenti e studiosi di teologia e di esegesi. È molto di più: è un'edizione per l'uomo (e c'è da sperare che tra gli uomini sia consentito annoverare anche i professori, gli studenti e gli studiosi); per l'uomo che in Gesù di Nazaret trova l'unico approdo salvifico della sua nebbiosa e insidiata navigazione" (card. Giacomo Biffi, Arcivescovo metropolita Emerito di Bologna, AVVENIRE)
La vita, il pensiero e l’annuncio di Paolo di Tarso in una potente sintesi curata dal teologo mons. Piero Re, parroco di San Protaso a Milano, della cui diocesi è stato anche prefetto per Milano Nord-Ovest. Autore già di molti testi per Jaca Book, Marietti, Edizioni Paoline, mons. Piero Re (Sacconago, 1934) attraverso uno stile asciutto, poetico a tratti, ripercorre con estremo rigore la biografia del «tredicesimo apostolo» dalla conversione all’eroico martirio, dimostrandone, in assiduo legame con gli scritti, la possente genialità teologica (cfr le lettere ai Colossesi e agli Efesini); l’impeto missionario che rivolse a tutti i popoli della terra già nell’arco della prima generazione cristiana (cfr la seconda parte degli Atti degli Apostoli) e, per questa via, rivelando in lui il maestro della «sana dottrina» pastorale (nelle lettere a Timoteo e a Tito) e il mistico ispiratore del cristianesimo quale religione della carità.
Ogni capitolo del libro è accompagnato dalla riproduzione di quadri molto noti che raffigurano scene della vita di san Paolo. Queste tavole sono state scelte da suor Gloria Riva (Monza, 1959), religiosa tra le Adoratrici Perepetue del SS. Sacramento di cui è fondatrice, che nel dvd allegato si sofferma in particolare sulla descrizione e lettura di alcuni capolavori frutto dell’arte di Bruegel, Caravaggio, Elsheimer, Rembrandt e Beccafumi, guidandoci all’interpretazione secondo il metodo da lei già messo a punto nelle sue diverse pubblicazioni precedent
L'Esortazione apostolica postsinodale Verbum Domini di Benedetto XVI (30 settembre 2010) invita autorevolmente a riflettere sulla Parola di Dio nella Chiesa, a riscoprire la grandezza, la straordinarietà del fatto che Dio si rivela agli uomini: "Dio si fa conoscere nel dialogo che desidera avere con noi. Il Verbo, che dal principio è presso Dio ed è Dio, ci rivela Dio stesso nel dialogo di amore tra le Persone divine e ci invita a partecipare ad esso". La conversazione dell'uomo con Dio si realizza anche attraverso le pagine della Sacra Scrittura. "Umberto De Martino", scrive Michele Dolz nella Prefazione, "offre pagine semplici, per facilitare una lettura intelligibile della Scrittura. Scopo principale del libro, infatti, è invitare alla lettura della sacra pagina, fornendo elementi storici e dottrinali per un'efficace comprensione del testo. Qui non si tratta dell'analisi dei singoli testi biblici quanto del metodo per affrontare positivamente la Bibbia: l'inquadramento storico dei libri, le necessarie precisazioni filologiche e, soprattutto, il rapporto tra i due Testamenti, perché l'Antico Testamento aiuta a comprendere meglio il Nuovo che, a sua volta, illumina l'Antico".Il volume si compone di tre parti. Nella prima vengono svolte alcune agili considerazioni metodologiche; la seconda parte contiene rapide introduzioni ai libri dell'Antico Testamento; nella terza parte vengono commentati alcuni passi scritturistici, come esemplificazione del metodo interpretativo.
Programma dell'esistenza cristiana nella catechesi originaria della Chiesa, il Discorso della montagna pronunciato da Gesù ha conosciuto una lenta erosione interpretativa, tanto che ancora in epoca recente la teologia morale, tutta intenta a definire norme e obblighi, riservava le esigenze di perfezione espresse nel Discorso a esigue élites dello spirito. La vocazione universale alla santità, affermata nei pronunciamenti del Magistero a cominciare dal Vaticano II, reintegra in certo modo il Discorso a fonte principale della catechesi nella sua parte morale e spirituale: esso costituisce la magna charta dell'agire cristiano e le sue parole configurano i tratti autentici del discepolo di Cristo. È nella linea di questo rinnovamento evangelico, significativamente recepito nel Catechismo della Chiesa cattolica, che si situa la lettura delle beatitudini e della Legge nuova qui condotta da Servais Pinckaers. Con richiamo a intuizioni feconde di Agostino e di Tommaso, l'autore ravvisa nelle promesse e nei precetti del Discorso il cammino regale alla vita piena, alla felicità, una nozione che connota essenzialmente l'etica cristiana e tuttavia paradossale per il capovolgimento di valori che la parola di Dio enuncia. Sono pagine, queste, intessute di realismo e di esperienza vissuta, rivelandoci in concreto la nostra condizione esistenziale e mostrando le opere meravigliose che lo Spirito compie in noi se, con docilità, assentiamo alla sua grazia.

