
Quest'opera monumentale, divisa in due parti (Dalle Origini all'Esilio e Dall'Esilio al 135 dopo Cristo), intende riferire, servendosi di una forma narrativa piana e gradevole, gli avvenimenti accaduti al popolo d'Israele secondo la Bibbia e i documenti profani.
I 150 poemi dei Salmi sono un'alta opera di meditazione che possiede una intensa carica poetica. Da qui la difficoltà di conservare intatta nella traduzione la drammaticità, il ritmo di canzoni e carmi, nel senso magico primitivo in cui si riflette totalmente Israele e il suo destino. La versione di Guido Ceronetti, condotta sul testo ebraico fissato dai rabbini della Massorà, costituisce un invito a ripensare e sentire modernamente un testo tanto celebre, quanto imperfettamente conosciuto.
I testi dei quattro evangelisti canonici non cessano di sorprendere a distanza di millenni, e la materia che trattano è ancora fonte di interesse e di sorpresa. A spiegare questo paradosso è il valore non solo storico ma anche culturale, narrativo e letterario che i vangeli possiedono - è il talento che Marco, Matteo, Luca e Giovanni dispiegarono nella stesura dei loro "romanzi", campionari di figure, episodi, immagini che hanno ispirato generazioni e generazioni di artisti. A questo aspetto Giancarlo Gaeta ha dedicato il suo commento, un commento laico che intende evidenziare le fonti storico-culturali relative sia alla tradizione ebraica, sia alla tradizione ellenistico-popolare, e distingue il letterario dal teologico.
"Secondo un'antichissima tradizione, l'autore del terzo Vangelo era un pittore e bene hanno fatto i pittori a considerarlo sempre il loro patrono... perché sta di fatto che il suo libro ("il più bel libro che esista, a giudizio del Renan) è già esso stesso un seguito di stupende figurazioni pittoriche". Dall'Introduzione di Carlo Fruttero e Franco Lucentini.
"Il Cantico dei Cantici è un grido di desiderio erotico e una descrizione di erotica beatitudine. E' un dramma lirico in cui oratori e fatti s'incalzano reciprocamente come in un sogno o in una visione... E' un testo biblico canonico, eppure non vi si fa menzione di Dio o della religione". Dall'introduzione di Antonia S. Byatt.
Il libro biblico attribuito a Salomone, celebre lamento sulla vanità di tutte le cose materiali, presentato nella personalissima prospettiva di una grande scrittrice: Doris Lessing. "Fin dai primi versetti di Qohélet" scrive l'autrice nell'introduzione "si è trascinati da una corrente di suoni... le orecchie sono incantate, ma nello stesso tempo si è estremamente vigili". Consulenza generale di Paolo De Benedetti. Appendice storico-critica di Agnese Cini Tassinario.
"Penso ai miei avi, i figli di Israele, nei giorni immediatamente successivi al vortice che li aveva strappati all'Egitto... se ne avevano ancora la forza, avranno compreso che gli era accaduto un miracolo, che gli era stata concessa la possibilità di reinventarsi, di redimersi". Dall'Introduzione di David Grossman.
Continua la pubblicazione dei singoli libri della Bibbia, accompagnati dall'introduzione di un protagonista della letteratura (ma non solo). In questo caso, Steven Rose, docente di biologia presso la Open University di Londra. Così la Bibbia si offre come opera letteraria di immenso valore culturale e non solo teologico: l'interpretazione degli autori di oggi prescinde da qualsiasi lettura confessionale. Ne è un esempio il prologo che Rose ha scritto per il primo libro della Bibbia: la sua difficile identità (ebreo, ateo, biologo) ci permette infatti di leggere la "Genesi" in chiave moderna, legandola a problemi scientifici ed etici sempre attuali.
Scritta a Corinto, probabilmente nell'inverno dell'anno 58-59, la Lettera ai Romani occupa un posto assolutamente centrale nel pensiero paolino. Slegata da problematiche contingenti, priva di stretti riferimenti alla situazione concreta della comunità cristiana a cui è indirizzata, essa è una riflessione sul Vangelo in quanto tale, e raggiunge una profondità e un'ampiezza che non hanno riscontro in altri scritti: questa è senz'altro la più squisitamente teologica delle lettere di san Paolo, e non a caso è quella che ha avuto maggior influenza sullo sviluppo della teologia della Chiesa, da san'Agostino ai giorni nostri. Il volume si inserisce nella serie di pubblicazioni dei libri della Bibbia introdotti da famosi scrittori, in questo caso S. Vassalli.