
Le parabole, pietre utili per costruire la comunita' del Regno di Dio. Le parabole possono essere definite come la buona notizia rivelata con immagini anziche' con concetti. Per questo in esse non ci sono discorsi, ma realta' concrete. Perche' la parabola porti frutto in chi l'ascolta non e' sufficiente la sua comprensione, occorre anche la sua accettazione. Infatti spesso, proprio coloro che comprendevano le parabole di Gesu' gli si rivoltavano contro, perche' quanto era stato detto era contro i loro interessi. L'atteggiamento ostile delle autorita' era dovuto al fatto che molte parabole erano come pietre scagliate contro l'onnipossente apparato di un'istituzione religiosa da sempre sorda e ostile all'azione del Dio con noi"... "
Anno Paolino: passione di Paolo e prime comunità cristiane vengono analizzate in questo agile testo. La passione di Paolo per Cristo, la sua avventura di respiro universale, trovano sostegno nell'amicizia e nella collaborazione di persone fidate come Timoteo e Tito. Lavorare per l'uomo e in rete è il segreto delle prime comunità cristiane.
Traduzione e commento dal Vangelo di Matteo delle Beatitudini 1. Beati i poveri, beati gli afflitti, beati gli affamati... Quelle che dall'uomo comune sono considerate situazioni di sofferenza dalla quali si fa tutto per uscire, vennero in passato indicate come condizioni di grande privilegio nelle quali chi si trovava doveva permanere felice, per assicurarsi la futura celeste ricompensa: perche' di essi e' il regno dei cieli. Tale predicazione era inevitabilmente destinata a fallire. Quanti vivono fuori da situazioni di poverta' e afflizione si guardavano bene dall'entrare in queste categorie di beati, e chi invece si trovava in queste condizioni faceva di tutto per venirne fuori, abbandonando ben volentieri poverta' e beatitudine.
I vangeli sono stati scritti per suscitare la fede in Gesù di Nazaret. Numerosi sono gli interrogativi o i problemi che la lettura di essi comporta; problemi che sorgono anche dall'uso di un linguaggio espressione di una cultura molto diversa dalla nostra. Qui, una serie di riflessioni rivolte ai "non credenti" che tentino un primo approccio ai vangeli e ai "credenti" che desiderino scoprire le ricchezze in essi nascoste.
L'autore presenta la risurrezione di Gesu' attraverso gli occhi dei quattro evangelisti, di cui vengono riportati i relativi racconti seguiti da commento. In modo umile e discreto, quasi invitandoci ad arrestarci alle soglie del mistero, i vangeli parlano della risurrezione di Gesu'. E ne parlano con la preoccupazione di collegare sempre passione e risurrezione, due facce del medesimo evento". Certo, nei racconti della risurrezione gli evangelisti sono piu' attenti agli aspetti teologici dell'evento, anche se ne affermano con energia la "storicita'", e quindi la realta' e la concretezza. Cio' spiega come le primitive comunita' hanno potuto comprendere Gesu' e se stesse partendo dalla fede nella risurrezione. Questa fede modella tutte le manifestazioni dell'esperienza cristiana: il culto, la vita comunitaria, le scelte morali. "
Un libro per una lettura profetica del tempo presente. Il commento di Maggioni - esegeticamente rigoroso e aggiornato, stilisticamente limpido e spigliato - rimuovendo diffidenze, pregiudizi e ostacoli nel lettore, lo mette in grado di recepire il messaggio dell'Apocalisse.
L'Autore punta il dito su Eb 13,13 quale vertice di tutta l'Epistola agli Ebrei, perché le sue sole undici parole ne riprendono in sintesi i temi, i movimenti ideali, e lo scopo. E' il versetto che invita a uscire dal chiuso e a muovere verso il Cristo, il quale patì fuori dalla porta della città. Poiché si deve uscire ''portando il suo obbrobrio'' e cioè la croce, l'uscita è in realtà una sequela, così che l'epistola ha come tema centrale non solo il sacerdozio secondo l'ordine di Melchisedek ma, ancor più, quello della sequela Christi. Giacomo Violi sacerdote dell'arcidiocesi di Modena-Nonantola, ha conseguito il Dottorato in Teologia biblica presso la Pontificia Università Urbaniana. E' professore di Esegesi del Nuovo Testamento e Teologia Biblica presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose Contardo Ferrini di Modena. E' vicedirettore dell'Ufficio Biblico Diocesano e Guida di Terra Santa.
Indice: Alle nozze di Cana, l'inizio dei segni; Le discepole: l'inizio di un ethos di reciprocità; La scoperta della stranierità; Una luce nuova su peccato e salvezza; Morte e vita si affrontano; L'unzione di Betania; Le donne nell'ora di Gesù: la fine e l'inizio. Lilia Sebastiani teologa e scrittrice.
Il presente studio di carattere biblico evidenzia come nella pericope di Giovanni 11 la risurrezione di Lazzaro sia un ''segno'' non solo per i testimoni oculari e per i lettori (o ascoltatori) del Vangelo, ma anche per Gesù. Compiendo questo ''segno'' egli stesso riceve una conferma circa la propria missione di dare in dono ai credenti la vita eterna con Dio. Dall'indice: - Prospettiva di lettura di Giovanni 11 - Un segno per credenti e per non credenti - Un segno per Gesù. Franco Manzi ha conseguito il dottorato in scienze bibliche e in teologia nelle Pontificie Facoltà di Roma e il titolo di élève titulaire all'École Biblique di Gerusalemme. È docente di Sacra Scrittura nella Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale.
L'intento di Murphy-O'Connor non è quello di offrire un lavoro scientifico, ma di presentare il quadro vivo di una delle prime comunità cristiane, con la sua vitalità e il suo entusiasmo, con le sue problematicità e le sue improvvise ricadute. Lo spiccato accento spirituale, il ricorso ad esempi tratti dalla realtà e dall'esperienza quotidiana attuale, lo stile brillante e coinvolgente non fanno che riflettere il tono vivace e concitato della Lettera di Paolo, col risultato di metterci quasi naturalmente in sintonia con l'animo e la passione dell'Apostolo''(dalla Prefazione di Luca Pedroli). Jerome Murphy-O'Connor è professore di Nuovo Testamento all'Ecole Biblique di Gerusalemme. Luca Pedroli ha conseguito il Dottorato in Teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana. Per Cittadella Editrice ha pubblicato ''Dal fidanzamento alla nuzialità escatologica''.
La simbolica delineata nel Cantico dei Cantici ha contribuito a delineare il nostro linguaggio ed il nostro stesso rapporto con il mondo. Una critica serrata alla nozione di diritto e a quelle collegate di persona e democrazia. Dopo aver posto le premesse che porteranno la Weil alla critica del diritto si arriva al cuore della questione, cioè la contestazione della nozione di diritto che si sviluppa in polemica con il filosofo Maritain...
Un salto nel mondo degli antichi testi erotici dell'Occidente e dell'Oriente. La dignità di Eros è la ragione del libro. Pere attestarla vengono chiamati l'Oriente e l'Occidente con le loro sublimi parole di stima e onore. I tre contributi abbaracciano diversi testi: Il Cantico dei Cantici dalla Bibbia ebraica e cristiana; miti, frammenti di poesia lirica e di drammi pastorali dalla letteratura greca e classica e del periodo ellenistico; poesia religiosa erotica specialmente della mistica Krishnaita, dalla cultura indiana.