
L'attesa è un clima spirituale che si configura con la ricchezza e la complessità del vissuto di ogni uomo, in particolare nel suo rapporto con Dio. Vi sono coinvolte la religione e l'antropologia, la filosofia e la storia. Si riferisce a Dio e all'uomo, al singolo e alla comunità. In questo numero 74 di "Parole Spirito e Vita", nella terza parte il tema viene volutamente allargato oltre l'aspetto strettamente religioso, ove pure viene detta la presenza di Dio.
In concomitanza con il V centenario della Riforma di Lutero (1517-2017), il volume intende approfondire il tema della gratuità della salvezza nei due Testamenti, con alcuni rimandi alla modifica in positivo dei rapporti tra le Chiese negli ultimi decenni. Il tema della gratuità di Dio diventa particolarmente delicato in riferimento all'Antico Testamento, ove, accanto all'iniziativa di Dio, è acuto il senso del precetto, cioè della risposta umana (merito).
Il tema della gioia percorre per intero la storia della salvezza. Ricorre spesso nei testi del magistero della Chiesa, come testimoniano i titoli della costituzione conciliare Gaudium et spes, l'esortazione apostolica di Paolo VI, Gaudete in Domino, e quella di papa Francesco, Evangelii gaudium. Anche la liturgia accompagna a esprimere la gioia, quando fa esplodere il grido dell'Exultet o celebra la domenica Laetare nel corso della Quaresima. Nel Nuovo Testamento, lo scritto paolino ai Filippesi viene definita "lettera della gioia", così come tra i vangeli, è Luca a meritarsi l'attributo di vangelo della gioia. Nell'Antico Testamento, la prima testimonianza di gioia giunge nelle prime pagine della Genesi: è il compiacimento di Dio nel creare il mondo.
sommario
Editoriale (A. Filippi). I. Antico Testamento. 1. «Perché tu sia felice»: scopo del comandamento è la felicità dell’uomo (Dt 6,3) (G. Papola). 2. La gioia del culto e delle feste di pellegrinaggio (Dt 12,18; Ne 8,10; Sal 33,1; 118,24; Sal 133) (T. Lorenzin). 3. «Ci fu una gioia straordinaria a Gerusalemme» (2Cr 30,26) (C. Balzaretti). 4. «Dio danzerà con il suo popolo» (Sof 3,17; Is 62,3-5) (D. Scaiola). 5. Un finale di gioia (Is 65–66). Come succo in un grappolo (R. Virgili). II. Nuovo Testamento. 1. La gioia di annunciare il vangelo nell’opera di Luca (G. Rossé). 2. La gioia nelle parabole di Matteo (M. Crimella). 3. «Vi ho detto queste cose, perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» (Gv 15,11) (M. Mazzeo). 4. «Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti» (Fil 4,4). I volti della gioia in Paolo (R. Manes). III. Vita della Chiesa. 1. ...esultanti cantiamo. La dimensione della gioia nella liturgia eucaristica (N. Valli). 2. L’invito alla gioia per eccellenza: il canto dell’Exultet (L. Maule). 3. L’iniziazione cristiana fatta con gioia: la catechesi del Buon Pastore (F. Cocchini). 4. I santi abitano la gioia (i perfetti no) (A. Cencini). 5. «Gaudete in domino»: il magistero di una vita (C. Stercal).
Il tema della benedizione attraversa interamente la Bibbia. Sin dalla Genesi fino all'istituzione dell'Eucaristia e all'Ascensione di Gesù, che nel solo testo di Luca benedice i discepoli mentre si stacca da loro, la storia della salvezza è disseminata di gesti di benedizione da parte di Dio e dei suoi figli. Una benedizione che con Paolo si estende da Israele a tutte le genti e che ancora si esprime nella vita della Chiesa attraverso la liturgia e la carità, che rende gli uomini benedizione gli uni agli altri. Contributi di Vinicio Albanesi, Marco Cassuto Morselli, Gabriella Maestri, Tiziano Lorenzin, Rosalba Manes, Luciano Manicardi, Enrico Mazza, Vittorio Metalli, Grazia Paola, Romano Penna, Ombretta Pettigiani, Stefano Romanello, Gérard Rossé, Maria Pina Scanu, Norberto Valli, André Wénin.
Contributi di Marco Cassuto Morselli, Lisa Cremaschi, Matteo Crimella, Giuseppe De Carlo, François-Marie Léthel, Tiziano Lorenzin, Gabriella Maestri, Maurizio Marcheselli, Luca Mazzinghi, Ludwig Monti, Marcello Panzanini, Luca Pedroli, Mauro Perani, Michelangelo Priotto, Stefano Romanello, Gérard Rossé.
Il tema del corpo è argomento di grande complessità perché è la base per molti altri temi. A esso si lega la finitudine e la limitatezza dell'uomo, quindi il soffrire (e per opposizione, il piacere). Il corpo permette il contatto, l'incontro tra uomini, nonché tra uomo e donna. E solleva la questione della morte, tema certamente chiave perché pone il problema di come possa un Dio morire. Con tutto il ripensamento che questo comporta sulla figura di Gesù come Messia: poteva il Messia soffrire, essere denudato, ferito, deriso e venire ucciso? Eppure proprio di fronte al corpo del Cristo morto nasce la speranza della risurrezione. Parola spirito e vita n. 81. Quaderni di lettura biblica. Semestrale n. 1 - gennaio-giugno 2020
Oggi la Chiesa cattolica in Europa non è più maggioranza e talora è come se si sentisse in esilio. Ma l'esilio è un'esperienza che attraversa la Scrittura e la vita della Chiesa sin dalle origini. Ce ne parla l'Antico Testamento, con Dio che esce tra i deportati e l'interrogativo del Salmo «Dov'è il tuo Dio?». Nel Vangelo di Giovanni, Gesù dice al Padre che i discepoli «non sono del mondo» (cf. Gv 17,16) e la lettera agli Ebrei e la prima lettera di Pietro ne parlano come di «stranieri e pellegrini». Un tema che prosegue nella Chiesa delle origini con la lettera a Diogneto. Tornando al presente, mons. Paolo Bizzeti racconta il suo essere vescovo tra gli islamici.
Il tema della promessa è centrale nella Sacra Scrittura. Pensata nel libro dell'Apocalisse come ricompensa per il vincitore, viene sempre realizzata da Dio con mezzi deboli, donata nella difficoltà. A volte la promessa sembra non trovare compimento: anche la promessa della seconda venuta del Signore ritarda nel compiersi. Le promesse del Signore sono argomento pure per La città di Dio di Agostino. Qual è la dinamica antropologia del promettere? E, in epoca presente, che cosa promette la tecnologia per il futuro? Parola Spirito e Vita. Quaderni di lettura biblica. Semestrale - n.1 - gennaio-giugno 2021. Direttore Alfio Filippi Contributi di Paolo Benanti, Mario Cucca, Stefano Guarinelli, Tiziano Lorenzin, Franco Manzi, Michele Mazzeo, Alberto Mello, Gianluca Montaldi, Ludwig Monti, Antonio Nepi, Marcello Panzanini, Grazia Papola, Luca Pedroli, Romano Penna, Gérard Rossé, André Wénin.