
Riflessioni sulla preghiera nei testi sapienziali dell'Antico Testamento. La preghiera dei saggi" e una riflessione biblica sulla preghiera dei sapienti rivolta a tutte quelle persone che vogliono approfondire il loro rapporto con Dio. Dopo una introduzione generale al tema della preghiera, gli autori studiano le preghiere dei grandi popoli del Vicino Oriente Antico. A continuazione prendono in considerazione, in maniera generale, la preghiera del Pentateuco, nei libri storici e nei profeti, fermandosi sulle grandi figure di oranti come Abramo, Mose, Davide, Geremia e Anna. E cosi arrivano al cuore della loro riflessione: la preghiera nei testi sapienziali dell'Antico Testamento. Alcuni sono delle vere e proprie preghiere, altri insegnano come si deve pregare. Un volume per conoscere meglio la Bibbia e per aprire nuovi orizzonti alla preghiera quotidiana sia personale che comunitaria. "
La fede cristiana non conosce soltanto, nella preghiera, le forme della gioia e dell'elevazione spirituale. Conosce anche le forme dell'angoscia o dell'oppressione, il dolore del grido disperato, gli accenti della richiesta che viene dal profondo. In questo libro Johann Baptist Metz spiega con parole lucide un tratto irrinunciabile della preghiera cristiana: la «sensibilità al tempo e al dolore». Descrive una preghiera che è luogo dove abitare la memoria e riscoprire la concretezza del credere, uno spazio in cui le istanze di libertà, pace, giustizia, riconciliazione diventano una critica potente verso una fede forse troppo astratta. La preghiera così come raccontata da Metz tiene insieme professione di fede ed esperienza di vita. Evitando stucchevoli frasi fatte, così, il pregare si carica di una tensione e di una drammaticità che non possono lasciarci indifferenti. Il pregare ci rende responsabili proprio perché ci invita non a chiudere, ma ad aprire gli occhi sulle nostre sorelle e i nostri fratelli. Pagine in cui la preghiera perde un'aura ingenua, incantata e sognante, facendosi invece concreta e persino ruvida.
Il libro approfondisce la formazione alla preghiera cristiana, sia individuale sia comunitaria. Analizzando il repertorio migliore che i Padri della Chiesa o le comunità oranti hanno elaborato nel primo millennio di cristianesimo si afferma la consapevolezza dell'antico dialogo con Dio, rivisto attraverso tre punti prospettici: il soggetto orante, i contenuti, i modi della preghiera cristiana. Su questa base si perviene all'elaborazione di un modello di preghiera raffinato e significativo, dalle interessanti aperture antropologiche ed ecclesiologiche.
Descrizione dell'opera
La direzione spirituale non consiste nel dare consigli, in quanto il vero direttore spirituale è sempre Gesù. Il rapporto della direzione spirituale è infatti quello della persona con il Figlio e con il Padre nell'unità dello Spirito Santo: il direttore spirituale prova solo a facilitarlo. Così la direzione spirituale cristiana necessariamente si basa sulla preghiera e sulla vita di preghiera della persona.
Frutto dell'esperienza degli autori nella direzione spirituale, che essi hanno sempre incentrato sulla preghiera soprattutto contemplativa, il volume è concepito per un utilizzo pratico, quale strumento facilmente comprensibile e di indubbia validità per quanti svolgono questo delicato compito.
Sommario
Presentazione (R. Cantalamessa). Nota per il lettore: come usare questo libro. Preghiera iniziale. I. La preghiera contemplativa. 1. Uno sguardo d'amore. 2. Conoscere attraverso l'amore. 3. Il buio nella contemplazione. 4. Entrare nel cuore di Gesù. 5. Come ricevere il dono della contemplazione. 6. Condizioni: fedeltà, libertà, semplicità. 7. La contemplazione ignaziana. 8. La preghiera d'incentramento. 9. Cosa possiamo imparare da Maria? 10. Il dono delle lingue. 11. Introduzione all'itinerario della preghiera. 12. Santa Teresa d'Avila: le acque - il giardino. Schema traiettoria della preghiera. 13. Santa Teresa d'Avila: il castello interiore. 14. I doni della preghiera. 15. San Giovanni della Croce: il buio nella preghiera. 16. Mansioni e notti. 17. Doni e carismi. II. La direzione spirituale. 18. Un'esperienza che nasce dall'ascolto. 19. Direzione spirituale e amore. 20. Direzione spirituale e preghiera. 21. Primo passo: conoscere i fatti. 22. Secondo passo: tre domande. 23. Terzo passo: aiutare a pregare meglio. 24. Differenze nei direttori spirituali. 25. Trasferimento e trasferimento opposto. 26. Liberazione nella direzione spirituale. 27. Chi ne ha bisogno? Chi dovrebbe darla? 28. Casi particolari. 29. La crescita nella preghiera. 30. Il deserto. 31. Il discernimento degli spiriti. 32. L'arte del discernimento. 33. Scheda personale.
Note sugli autori
Robert Faricy, membro della Compagnia di Gesù, è professore emerito di teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e alla Marquette University di Milwauke (Wisconsin). È impegnato in Italia e negli Stati Uniti a promuovere una spiritualità carismatica con la predicazione e con gli scritti. Ha pubblicato una ventina di volumi.
Luciana Pecoraio, laica consacrata, è fondatrice della «Comunità Cuore di Gesù» e della «Fondazione di Gesù» a favore dell'infanzia abbandonata. È impegnata nel ministero di guarigione, liberazione, intercessione, direzione spirituale e dell'evangelizzazione, per una spiritualità carismatica. Da trentacinque anni opera negli istituti di pena per un reinserimento sociale dei detenuti.
Insieme, i due autori hanno pubblicato: Gesù e lo Spirito Santo nella mia vita, Cittadella, 2006; Preghiera per la meditazione contemplativa, AdP, 2009; Via Crucis e Misteri del Santo Rosario meditati alla Messa dei Malati, Vocepiù, 2008.
La vera preghiera germoglia sul terreno della fiducia.
È un esercizio di abbandono basato sulla convinzione che ogni avvenimento, per quanto incomprensibile, è finalizzato alla nostra felicità.
La gioia nasce dalla convinzione che Qualcuno, che sa e può tutto, dispone ogni cosa per il nostro bene.
Scaturisce dal sentirci significativi, valorizzati, compresi, secondo l’espressione di Karl Barth: «Sono pensato, sono amato, dunque esisto».
Se coltiviamo questi sentimenti, giorno per giorno, di fronte a ciò che ci accade, perveniamo, un po’ alla volta, a ciò che i filosofi definiscono «ottimismo ontologico» e gli psicologi chiamano «atteggiamento mentale positivo».
Allora, la mente si apre alla bellezza profonda del mondo, al significato positivo della vita.
Vivere in questo modo è compiere la più radicale psicoterapia.
Come pregare:
pregare da soli pregare in famiglia pregare con la natura la preghiera di riconciliazione L’esercizio dell’attimo presente
Punti forti
La preghiera vista come “relazione” d’amore, comunione con Dio.
Destinatari
Un pubblico giovane. Ma può interessare a chiunque stia a cuore l’argomento.
Autore
Luciano Verdone è professore di Psicologia e Filosofia. Insegna in un liceo di Teramo. Pubblicista, è guida del sito internet «Grafologia e test» nel portale Supereva. È autore di vari testi a carattere psicologico e sociologico.Tra gli ultimi, per Paoline: Come superare l’angoscia (2006); Una vita senza fine (2007); Terapia dei valori. Come raggiungere un benessere psicofisico (2007); Cucchiella-Verdone, La vita a due. Una conquista quotidiana (2008); Emergenza educativa in un mondo che cambia (2009); L’ottimismo (2009); L’autostima (2009); Se dico amore (2010); Valori che contano (2010).
Una sicura conoscenza della tradizione cristiana e una altrettanto profonda conoscenza dell'animo umano permettono all'autore di presentare in questo piccolo libro un itinerario semplice e allo stesso tempo completo, che porta alla preghiera continua. Sia che si preghi per gli altri, che si mediti la Sacra Scrittura, o che si adori e si contempli l'eucaristia, il movimento fondamentale è quello dell'incontro: uscire da se stessi per far posto all'Altro. Allora la preghiera diventa per l'uomo l'esperienza fondamentale del vivere, la scoperta di se stesso e dell'altro, guardati con gli occhi di un Dio d'amore e di misericordia.
La preghiera è diventata oggi ancor più che una necessità, una vera urgenza, se non vogliamo essere risucchiati nella spirale di un attivismo sfrenato che ci svuota di noi stessi. Vi è in gioco la nostra salute non solo spirituale, ma anche fisica e psichica. Forti quindi della convinzione che, più che i trattati sulla preghiera, sono gli esempi e le testimonianze concrete a far breccia su di noi, nella prima parte di ognuno dei sedici incontri proposti ci lasciamo guidare dall'esperienza concreta di Gesù attraverso una riflessione a partire dai Vangeli. Nella seconda parte dell'incontro siamo invitati a vivere personalmente una breve esperienza di preghiera tenendo presente che, come ci ricordano i grandi oranti, "a pregare si impara pregando". In questa esperienza di preghiera personale cercheremo di coinvolgere non solo la nostra mente ma anche il nostro corpo. Nella terza parte dell'incontro proponiamo una sintesi della vita e della spiritualità di un mistico o di una mistica in grado di dare una conferma all'aspetto della vita di preghiera di volta in volta preso in considerazione. Ci rifacciamo ai mistici classici della tradizione cristiana ma anche a mistici più vicini a noi che costituiscono un vero tesoro di spiritualità, benché purtroppo ancora poco conosciuti.
Il sussidio "Preghiera animatori" è l'utile compagno di viaggio per ogni giovane animatore che ha deciso di donare il proprio tempo alla cura dell'educazione dei ragazzi che parteciperanno alle attività estive. ll libretto contiene sedici momenti di preghiera, ognuno destinato a un tempo di riflessione dal quale l'animatore può prendere spunto per un percorso di crescita nella fede cristiana.
Il libro incomincia a spiegare dove la preghiera nasce e perché l'uomo sia religioso; segue la memoria degli uomini che secondo la Sacra Scrittura hanno pregato esemplarmente, ma soprattutto è illustrata la preghiera di Gesù che, nel Padre Nostro, ci ha espressamente insegnato a pregare; poi si tratta dell'orazione della Chiesa e dei vari momenti e modi in cui si rivolgono a Dio i discepoli del Signore; ricorrono per ultimo le formule di preghiera più semplici e comuni, ma che imparate a memoria, rappresentano per un cristiano un tesoro prezioso per tutta la vita.