Suor Maria della Trinità, l'amica di Teresa di Gesù Bambino, ripercorre in questo libro la sua avventura: essere stata novizia di Teresa e aver avuto al Processo per la Canonizzazione un ruolo importante.
La "Regula Monachorum" è un documento spirituale di straordinaria importanza, nel quale è confluito il meglio delle tradizioni monastiche occidentali e orientali che la precedono. Adattandolo alle necessità del suo tempo, Benedetto ha saputo armonizzare il tutto in un felice equilibrio caratterizzato da esemplare discrezione: discretione praecipua, come la definisce nei Dialoghi san Gregorio Magno. Quello che san Benedetto presenta nella sua Regola è un cammino ben orientato, con una meta ben precisa. È un cammino di ritorno presentato con i tratti specifici della conversione, che si muove in continua tensione verso Dio. È un cammino di salvezza di cui la Regola costituisce lo strumento pedagogico. È il cammino della vita cristiana, che si muove entro e in forza della signoria di Dio: per ducatum Evangelii.
lettere e documenti delle sue opere come testimonianza del carisma vincenziano della carita. Le lettere, le conferenze e i documenti relativi alle sue opere costituiscono la testimonianza del generarsi del carisma vincenziano della carita. Il piano dell'opera prevede la p ubblicazione nella traduzione italiana dei 12 volumi dell'o pera omnia pubblicata negli an
I due volumi della collana Studia Pontificiae Universitatis a S. Thoma Aquinate in Urbe, Nuova Serie: Persona Humana Imago Dei et Christi in Historia. Sentieri (n.5) e Cantieri (n.6) si contestualizzano nell'atmosfera del Giubileo, del quale intendono essere un seguito significativo, ma offrire al contempo una riflessione continuata nel segno di quel novum che ogni Giubileo celebra e ripropone.
Grazie anche al ricco patrimonio letterario che ci ha lasciato, Leone Magno è uno dei Padri della Chiesa la cui voce è risuonata ininterrottamente nei secoli della storia cristiana. La dottrina, l’azione pastorale e la personalità di questo papa sono testimoniate soprattutto dai 98 sermoni pronunciati a Roma durante il pontificato (440-461), in occasione di varie ricorrenze liturgiche. "Biblioteca patristica" offre per la prima volta al lettore italiano l’intera raccolta, di cui sono già stati pubblicati I sermoni del ciclo natalizio (1998) e I sermoni quaresimali e sulle collette (1999). I 21 sermoni pasquali – l’insieme dei sermoni pronunciati nell’arco della settimana santa – si mostrano particolarmente indicati per osservare gli elementi che caratterizzano la predicazione di Leone, sia nel metodo che nel contenuto. Quanto al metodo, esso può essere rintracciato e compreso all’interno del triplice principio del reiterare, comprendere, sentire, che emerge a più livelli e ripetutamente nei sermoni. Circa il contenuto, il papa del concilio di Calcedonia affronta qui i nodi più complessi della dottrina cristologica: le invocazioni che Gesù rivolge al Padre nell’orto degli ulivi e sulla croce rappresentano un elemento centrale dell’elaborazione teologica che porterà alla definizione della perfetta natura umana e perfetta natura divina sussistenti nell’unica persona di Cristo.
L’introduzione critica e la costituzione del testo sono di Elio Montanari, mentre a Elena Cavalcanti si devono l’introduzione, la traduzione e il commento.
Note sui curatori
Elio Montanari è professore di Filologia classica all’Università degli Studi di Firenze.
Elena Cavalcanti è ordinario di Letteratura cristiana antica presso l’Università di Roma Tre.
Quest'opera dell'ascetica cristiana attribuita a Tommaso da Kempis, è proposta in quattro libri: il primo sollecita il ritorno al primato assoluto della carità, la conformità a Cristo, il distacco dalle cose visibili; l'obbedienza, la contrizione. Il secondo insiste sulla inevitabile necessità della sofferenza per entrare nel regno di Dio. Nel III e nel IV libro il genere letterario muta e diventa dialogo tra il discepolo e il Signore.
Quest'opera dell'ascetica cristiana attribuita a Tommaso da Kempis, è proposta in quattro libri: il primo sollecita il ritorno al primato assoluto della carità, la conformità a Cristo, il distacco dalle cose visibili; l'obbedienza, la contrizione. Il secondo insiste sulla inevitabile necessità della sofferenza per entrare nel regno di Dio. Nel III e nel IV libro il genere letterario muta e diventa dialogo tra il discepolo e il Signore.
Il volume, curato da G. della Croce e L. Borriello, ripropone il Cammino di perfezione, così come è uscito dalla penna di Teresa, nella sua primitiva stesura del 1566, senza i tagli e gli interventi del teologo censore.
In 73 capitoli Teresa, con lo stile immediato della conversazione, presenta alle monache del monastero di S. Giuseppe i capisaldi della sua opera di riformatrice del Carmelo. In queste conversazioni ella affronta problemi scottanti: le guerre di religione, la donna e la preghiera, tema allora molto dibattuto a causa di correnti di pensiero diffidenti circa le virtù e le capacità della donna, le false pretese di persone entrate in monastero per motivi sociali...