
Il volume raccoglie alcuni scritti ciprianei: L'unità della Chiesa cattolica a difesa dell'unità della Chiesa. La preghiera del Signore sul significato della preghiera e commento del Padre Nostro. La condizione mortale dell'uomo, uno degli esempi più illustri di consolatio cristiana. Le opere di carità e l'elemosina, un'esortazione alle opere di carità; A Demetriano, una dimostrazione della superiorità del Dio cristiano. La virtù della pazienza sulla questione del battesimo degli eretici. La gelosia e l'invidia sulla gravità di questi peccati. A Fortunato: che intende offrire una guida che fortifichi i cristiani ad affrontare la persecuzione.
In continuità con i due tomi Ambrosius Episcopus, apparsi in questa stessa Collana in occasione del XVI centenario della elevazione di Ambrogio alla cattedra episcopale di Milano, si colloca il presente volume, che raccoglie gli Atti delle intense giornate del Congresso internazionale di studi tenutosi a Milano dal 4 all'11 aprile 1997 per celebrare i milleseicento anni del transitus del grande vescovo. Il Congresso celebrativo, che per di più si pone alla fine di un secolo che ha visto la ricerca scientifica penetrare decisamente e senza resistenze ideologiche nel campo degli studi sul cristianesimo antico con una strumentazione critica prima sconosciuta, ha inteso svolgere innanzitutto una funzione di sistemazione storico-critica. I contributi di studiosi ricchi di una produzione pluridecennale su Ambrogio tracciano un bilancio esaustivo della figura del santo e della sua opera, e al contempo aprono nuovi orizzonti e prospettive ulteriori di ricerca, quasi per rispondere al compito che Ambrogio assegna all'intelligenza dell'uomo: nova semper quaerere et parta custodire (de paradiso 25). Il notevole numero degli apporti testimonia l'interesse che continua a rivestire questa grande figura e la sua inesausta complessità.
Una dettagliata e documentata storia del pensiero cristiano dalla sua genesi primitiva - in opposizione alla filosofia pagana - fino al VI-VII sec. d.C. Un libro che completa la "Storia della Letteratura cristiana antica", dello stesso autore.
Si tratta di un'esposizione dottrinale dei principali argomenti della filosofia morale. E' l'unica traduzione in italiano del commento all'etica nicomachea. Il primo dei due volumi comprende il commento ai libri 1-5. Le tematiche morali, gia presenti nell'etica eudemia, vengo no riprese e ampliate dall'au tore. L'etica nicomache e`il frutto di uno corso di filosofia morale che e`stato tenuto non una sola volta, ma certamente ripetuto, con le correzioni che qualsiasi professore diligente apporta alle sue tracce quanto tiene nuovamente le stesse lezioni. Gli argomenti su cui si snoda questo scritto il lettore li trova in un quadro sintetico che e`stato redatto e posto prima della traduzione. L'originale greco h diviso in 10 libri, ma tale suddivisione non va attribuita ad aristotele, bensi`all'edi tore, cosi`come la divisione di ogni libro in capitoli: situandoci nella civilta dell'epo ca ci rendiamo conto che gli scritti, composti com'erano da rotoli di carta, dovevano conservare una dimensione che ne agevolasse la lettura. Il presente volume raccoglie i primi 5 libri.
Si tratta di un'esposizione dottrinale dei principali argomenti della filosofia morale. E' l'unica trad. In italiano del commento all'etica nicomachea. Questo II volume comprende il commento ai libri 6-10. Le tematiche morali, gia trattate da aristotele nell'etica eudemia, vengono riprese e ampliate nell'etica nicomache (c he prende il nome da nicomaco, figlio di aristotele). Si pur dire che quest'opera rappres enti uno dei punti di partenza di tutta la filosofia morale che si e`sviluppata nel mondo occidentale, e cio`grazie anche al commento che ne ha fatto s. Tommaso. Prendendo l o spunto dal testo di aristotele, s. Tommaso precisa e approfondisce concetti come quello di felicita, virtu`e vizio, piacere, prudenza, fortezza, giustizia e di tante altre virtu`collegate. E' da sotto lineare la particolare efficacia e profondita delle pagine dedicate al tema dell'amicizia , che rivelano una fine conosc
Libro fotografico sulla grande santa carmelitana, Dottore della Chiesa.
I martiri di Roma sono quelli sul cui sangue è stata edificata la Chiesa: ricordati nel Canone romano della messa nonché in tante delle antiche basiliche ancora esistenti nella città. I tre volumi dedicati da Michael Lapidge a questi santi, taluni celeberrimi, contengono quaranta 'passiones' latine di donne e uomini martirizzati nei primissimi secoli, sino alla «Pace della Chiesa» del 312-313 e dopo. Questo primo volume ci presenta Felicita; Anastasia e Crisogono; Sebastiano; Cecilia; Papa Clemente; Sisto, Lorenzo e Ippolito; Papa Cornelio; Nereo e Achilleo. «Martire» vuol dire «testimone», e tutti i protagonisti dei tre volumi hanno presumibilmente dato testimonianza della loro fede sino alla morte. Poiché le 'passiones' sono state composte molto tempo dopo gli eventi che raccontano, la loro veridicità storica è tuttavia assai relativa. Nell'oscurità che l'avvolge, questa prima narrativa agiografica ci fa comunque intravedere squarci della vita e della società romane, di come il cristianesimo dei primi secoli si stesse diffondendo all'interno delle varie classi sociali, del modo in cui venivano condotti i processi e delle torture che essi comportavano, ma rivela anche la spesso commovente testimonianza di fede che l'ha originariamente dettata.
Frutto di lunghe meditazioni su alcuni autori di ascetica e mistica (i Padri della Chiesa; Angela da Foligno; Caterina da Siena; Teresa di Gesù) e della nascita dell'Ordine della Visitazione, fondato con Giovanna di Chantal, il Trattato si propone come nutrimento spirituale per le Visitandine. Capolavoro della spiritualità salesiana, opera di straordinario spessore teologico, filosofico e spirituale, si presenta come una lunga lettera indirizzata all'amico "Teotimo", tesa a presentare ad ogni uomo la sua vocazione essenziale: vivere è amare. L'ampia introduzione è un'ottima guida alla lettura.
Il volume contiene le lettere di san Francesco di Sales degli anni 1605-1610; queste lettere nell'edizione di Annecy sono pubblicate nei volumi XIII, XIV e XXI. Nell’epistolario salesiano per un verso ritroviamo rispecchiata la poliedrica e versatile personalità del santo, in un umanità sempre più impregnata del beneplacito divino. Per altro verso, ci affacciamo su una balconata speciale da cui guardare molti avvenimenti che hanno caratterizzato in quegli anni la storia franco-savoiarda: una straordinaria testimonianza culturale dell’epoca. La caratteristica spesso informale dell’epistolario salesiano, che talvolta indugia anche ne toni familiari, getta una luce vivida sia sull'uomo e sul pastore sia sui fatti e sulle persone cui si rivolge. Sintetico e valido il giudizio degli editori nel 1623: "Il lettore abbraccia in una sola vista i principali avvenimenti dell'epoca, gli affari più gravi che l’agitano, viene a contatto con la stessa società e penetra fin nel segreto delle coscienze. Ma soprattutto ritrova san Francesco di Sales intero e vivente".
un grande affresco storico della chiesa di aquileia a partire dalle origini fino al xv secolo, nato nel clima della nuova fioritura di studi sull organizzazione ecclesiastica e sulla vita religiosa.

