
Stampata per la prima volta a Napoli nel 1768, la Pratica di amar Gesù Cristo entrò presto a far parte di quelle opere che, nella trattazione dell'amore di Dio, si sono acquistata una fama classica nella letteratura cristiana. Accanto agli scritti di Bernardo, Alberto Magno, Bonaventura e Francesco di Sales, quest'opera gode di una popolarità pressoché ecumenica. Tradotta nelle principali lingue, è stata ristampata più di cinquecento volte nel giro di duecento anni, a testimoniare l'ininterrotto interesse da parte dei lettori di tutto il mondo.
San Benedetto da Norcia (480/490-547) è stato uno dei grandi protagonista del VI secolo. Erede dei monaci del deserto, fu allo stesso tempo un fondatore di monasteri e il "teorico" della vita monastica al quale farà riferimento tutta la tradizione occidentale. La sua Regola diede una nuova e autorevole sistemazione alla complessa, ma spesso imprecisa, precettistica monastica precedente. Nel solco di san Benedetto sorsero centri di preghiera, di cultura, di promozione umana, di ospitalità per i poveri e i pellegrini. Diventerà così il "padre dei monaci d'Occidente", prima di essere proclamato da Paolo VI "Patrono dell'Europa cristiana". Questa biografia non si limita a narrarne la vita, ma ricostruisce anche l'importanza della sua opera per i secoli a venire.
Teresa di Gesù, della quale si è celebrato nel 2015 il V centenario della nascita, fu una pioniera della Chiesa; una donna straordinaria che ruppe gli schemi del suo tempo per diventare un archetipo di mistica e scrittrice. Pioniera in tante cose, lo fu anche nell'essere la prima donna dichiarata Dottore della Chiesa. Donna gioiosa, che chiedeva a Dio di liberarla dai santi "incappottati", piena di tenerezza, discrezione, madre e santa in un corpo tormentato da infermità per tutta la vita, prima di morire esclamò con gioia: "Finalmente, Signore, muoio figlia della Chiesa". Questa biografia, rivolta al grande pubblico, ne ricostruisce la vita e si sofferma in particolare sulla riforma carmelitana avviata da Teresa e promossa da personaggi del calibro di Giovanni della Croce e di Jerónimo Gracián, quest'ultimo il carmelitano che le fu più vicino in vita.
Il volume percorre con agilità le tematiche sempre attuali del corpo, della sessualità e dell'amore, cercando di rendere fruibile un Agostino per certi versi nuovo o almeno ripensato. Un uomo del suo tempo, che si pone come ricercatore del senso dell'amore, della sessualità e della vita, anche con significativi ripensamenti nel corso del suo cammino. Così, scorrendo le pagine di un antico autore che fonda tutta la nostra cultura, siamo indotti a porci in ricerca, a uscire dalla visione di un Agostino "preconfezionato" e offerto in versione standardizzata come nemico di ogni dimensione affettiva, cercando piuttosto nuove risposte per l'uomo di sempre e nuovi linguaggi colmi di senso e di interrogazione per l'uomo in cammino nella storia e nella cultura.
La presente ricerca verte sui grandi temi della filosofia cristiana nel "De libero arbitrio" di Agostino, tenendo presente il pensiero agostiniano nel suo complesso e nella sua portata metafisica ed etica. Le tematiche approfondite mirano a situare il "De libero arbitrio" di Agostino in un momento decisivo di maturazione del suo pensiero soprattutto antropologico. In particolare, viene approfondita l'indagine sul tema della verità nel suo porsi come verità sussistente e immutabile, come bene universale, come criterio di giudizio, come fine dell'esistenza e come felicità; inoltre, viene studiata la dialettica tra verità e amore e tra interiorità-verità-peccato-libertà.
Questa breve antologia di testi di alcuni dei più noti autori delle Chiese sire, da Efrem il Siro a Giacomo di Sarug, da Giovanni il Solitario a Filosseno di Mabbug, ci invita a conoscere la spiritualità dell'Oriente cristiano, a trarne spunti di riflessione e insegnamenti per comprendere e praticare il Vangelo. Negli scritti di questi Padri della Chiesa si ritrova tutta l'antica "inculturazione cristiana, ma anche una pedagogia e una costante applicazione della fede alla vita, feriale o monastica"; le loro accorate preghiere ornano, come gemme preziose, il nostro cammino di fede.
"Essere finito e Essere eterno" rappresenta probabilmente, tra le opere di Edith Stein, l'espressione più completa dell'itinerario culturale e spirituale della filosofa tedesca. Le riflessioni contenute nelle sue pagine sono testimonianza tangibile del tentativo di promuovere un incontro tra pensiero medievale e pensiero contemporaneo, ed eredità spirituale di una figura emblematica del XX secolo. L'aspetto che più affascina della testimonianza umana e intellettuale di Edith Stein è il costante protendersi verso la verità, in tutte le tappe decisive del suo percorso esistenziale: dalla formazione fenomeno-logica allo studio della filosofia scolastica medievale, dal professato ateismo giovanile alla conversione al cattolicesimo, dalle ricerche sull'empatia alla meditazione sull'incontro mistico.
«I testi cristiani antichi non sono di immediata lettura, ma la loro distanza pazientemente ci guida ad affrontare le tante distanze che ci separano dagli uomini e dalle donne di oggi. Se rispettati in questa dimensione, quegli scritti parlano ancora e permettono di entrare in qualche misura in dialogo con fratelli e sorelle che “ci hanno preceduto nel segno della fede”» (dall’Introduzione).
Nell’intento di confrontarsi con uomini e donne dei primi secoli cristiani, grandi figure abituate più di noi a misurarsi con ‘un mondo che cambia’, al veloce mutare degli scenari e alla presenza contemporanea di culture diverse, il volume propone alcuni brevi medaglioni, nati per le pagine di Evangelizzare, che interrogano l’esperienza antica a partire da domande, problemi, desideri attuali.
Sommario
Introduzione. I. Furono chiamati cristiani. 1. Il Vangelo di Tommaso. 2. Didachè. 3. Le Odi di Salomone. 4. Coraggio, Erma! 5. Tecla di Iconio. 6. Taziano il siro. 7. La passione di Perpetua. 8. Tertulliano: Alla moglie. 9. Origene. 10. Novaziano. II. Un secolo breve? 11. Ambrogio. 12. Pacomio. 13. Afraate. 14. Marcella dell’Aventino. 15. Cromazio di Aquileia. 16. Paolino e Terasia. 17. Santa Caterina e Ipazia. 18. Benedetto e il goto. 19. Raedegonda. 20. Nel nome di Dio clemente misericordioso. Bibliografia minima di riferimento.
Note sull'autrice
Cristina Simonelli (Firenze 1956) è docente di teologia patristica alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, allo Studio teologico San Zeno di Verona, affiliato alla Pontificia Università Lateranense, e allo Studio teologico San Bernardino, sempre di Verona. È socia del Coordinamento delle teologhe italiane. Collabora da alcuni anni alla rivista Evangelizzare.
Il volume fornisce una approfondita conoscenza dal punto di vista Biografico e storico di Santa Maria Maddalena 'de Pazzi.