
Quest'opera, frutto di una vita di ricerche, offre un'introduzione completa e di chiara comprensione al complesso mondo simbolico paleocristiano, bizantino e altomedievale dando al lettore le necessarie chiavi di lettura ai fondamenti primi dell'intero simbolismo cristiano, «che cerca l'Invisibile nel visibile». Le prospettive tematiche sono quelle proprie del primo cristianesimo e vengono indicate nel sottotitolo Dio, cosmo, Uomo: il simbolismo teologico, che comprende le rappresentazioni di Dio; il simbolismo cosmologico, cioè le rappresentazioni del mondo (nella sua totalità e nelle sue singole parti); e il simbolismo antropologico, che riguarda l'uomo e le sue comunità.
È ancora necessario soffermarsi sulle vicende straordinarie del fratello universale Charles de Foucauld, avventuriero, monaco ed eremita, forse oggi più di ieri. E di farlo con una preziosa bussola, l'enciclica di papa Francesco Fratelli tutti, cuore pulsante di un progetto che - mettendo a fuoco il complesso reticolo dei rapporti fra cristiani e musulmani - può fungere da cartina di tornasole di una Chiesa autenticamente, e coraggiosamente, in uscita. In entrambi i casi, per de Foucauld e Bergoglio, il solo metro di paragone, il Modello Unico (come lo chiamava il primo) è - e non può essere altrimenti - Gesù di Nazaret.
L'opera più autentica e ispirata del grande Padre Cappadoce, riproposta al grande pubblico in edizione tascabile. Nella vasta opera letteraria di Basilio, le regole morali si distinguono in modo inconfondibile. Sono tutte originariamente indirizzate agli stessi destinatari (i semplici credenti); tutte orientate al medesimo scopo: fornire "piena certezza a proposito di ciò che sono i doveri" essenziali di un cristiano che voglia vivere il vangelo con coerenza; tutte segnate da uno stile particolare. In quest'opera Basilio si rivela e dà il meglio di sé, con tutte le risorse del suo spirito, il suo sentire più profondo, in franchezza senza preoccupazione di mediare culturalmente e senza alcun artificio letterario.
La prima edizione italiana del De religione laici di Edward Lord Herbert di Cherbury è stata curata da Saturnino Muratore e pubblicata nel 2006. Divenuta presto irreperibile, viene ora riproposta in una nuova edizione arricchita della prefazione e della postfazione di Antonio Trupiano: la prima colloca l'opera di Herbert nel complesso contesto della modernità occidentale, la seconda ricostruisce il profilo esistenziale e culturale di Saturnino Muratore, dando ragione del suo interesse per la laicità e per l'autonomia della coscienza. «Per Herbert - scrive Muratore - l'uomo è, strutturalmente, homo religiosus. Dio, infatti, non è tanto Colui di cui le tradizioni religiose ci parlano, quanto Colui che da sempre ci è noto, sulla base di un sapere originario, che fonda la nostra autonomia di ricerca in ambito teoretico, come in campo etico e religioso». Di fondamentale importanza risultano le "nozioni comuni", cinque proposizioni/verità che appartengono a tutti gli uomini onesti, di tutti i luoghi e di tutti i tempi. Il Viatore è un uomo che non si affida ai propri capi rinunciando ad esaminare personalmente quali indizi si diano per il giusto cammino. Non si priva della sua ragione in nome della fede, non tollera che la salvezza coincida con l'angustia dei confini posti da una religione particolare.
Il volume narra la via mistica di San Paolo della Croce (sec. XVIII), straordinaria figura che visse in contemplazione l'intero arco della sua vita.
Questo libro propone un cammino di conversione prendendo spunto da alcune suggestioni bibliche e dall’esperienza di una grande convertita, Angela da Foligno (1248-1309), la cui straordinaria avventura umana e spirituale è come una sfida lanciata alle donne e agli uomini di ogni tempo, compresi quelli dell’attuale generazione.
Bella, brillante, intelligente, passionale, ricca, sposata e madre di figli, Angela conduce per lungo tempo un’esistenza mondana e dissipata, assapora ogni gioia della vita e imbocca la strada del peccato cadendo in colpe “gravi”, come lei stessa confessa. Ma a trentasette anni, presa coscienza che il suo vivere inconsistente, vuoto, frivolo e peccaminoso la sta conducendo alla morte, sotto l’azione dello Spirito inizia un percorso esistenziale radicalmente nuovo, in cui pone Dio al centro di ogni interesse.
Bernardo Commodi, nato a Gubbio (PG) nel 1945, è Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali dell’Umbria e da anni si dedica allo studio della storia e spiritualità francescane. Tra le pubblicazioni al suo attivo, prima del presente volume, segnaliamo: Il Beato Andrea da Spello discepolo di S. Francesco (1994), L’Oratorio di San Bernardino presso la Chiesa di S. Francesco al Prato in Perugia (1996), Itinerario storico francescano a Spoleto (1998), I Santi venerati nella chiesa dei Ss. Ansano e Antonio a Spoleto (2000), Francesco d’Assisi e Angela da Foligno (2001), Vita del Beato Egidio compagno di San Francesco (2003), Mons. Vittorio Maria Costantini, un frate vescovo (2004), Un tuffo nell’infinito. Spiritualità e attualità di Angela da Foligno (2006). L’autore fa parte dei gruppi che si mirano alla diffusione della conoscenza e devozione della grande mistica umbra (candidata al “dottorato”).
Il libro
Questo volume sul Padre nostro, commentato da Tertulliano, Cipriano e Agostino, offre una visione globale del ruolo avuto dalla Preghiera del Signore nelle comunità cristiane antiche dell'Africa romana, quelle comunità che segnarono della loro personalità ecclesiale l'Occidente cristiano latino. Per le comunità di Tertulliano, Cipriano e Agostino il Padre nostro non fu soltanto qualcosa di caro, perché si trattava della preghiera lasciataci dal Signore, accanto ad altri suoi desideri ed insegnamenti; ma costituì il testo base di un'educazione alla preghiera in senso cristiano, che aveva una sua novità formale e non solo di parole rispetto al modo di pregare sia del giudeo che del pagano.
Nel presente rinnovamento della catechesi, anche in merito alla preghiera, che sta esplodendo nell'oggi cristiano non sempre con la necessaria angolazione di "preghiera cristiana" bensì di un sentimento religioso in generale, una rilettura contestuata dei commenti africani al Pater potrà essere di stimolo e di guida a un recupero articolato del ruolo della preghiera nell'essere cristiani
Il libro
Molti gli aspetti toccati ed illuminati di quella Sapienza custodita quale tesoro prezioso nella Regola di San Benedetto e nelle diverse realtà di vita monastica che ne sono figlie, attraverso gli elementi propri che nel carisma benedettino la fondano e la sostanziano: la preghiera, la liturgia, la lectio divina, il silenzio, il lavoro; l'esperienza della figliolanza attraverso la paternità e maternità spirituale di chi nel monastero esercita il servizio dell'autorità; la via dell'obbedienza come recupero di una dipendenza creaturale e cammino di Verità; l'unità di fìdes et intellectus che, nel rapporto costante con la Parola di Dio, diventa intelligenza di sé e delle cose nella relazione profonda con Dio e con i fratelli e insieme sapientia uitae, itinerario di formazione e di conversione, secondo la lezione consegnataci dai grandi maestri del medioevo monastico (uno per tutti, sant'Anselmo d'Aosta) che apre nuove vie e nuovi percorsi per il nostro tempo; la realtà della vita fraterna e la dimensione della comunione come alternativa alle forze centrifughe che disgregano l'individuo e spazio di costruzione di pace e di perdono; la centralità e l'amore della Scrittura, la custodia, la meditazione, l'assimilazione e la condivisione della Parola di Dio, come pietra angolare di sapienza e di edificazione dell'esistenza personale e comunitaria.
In ultimo, e in sintesi, quella Sapienza che è pratica di vita e sviluppo integrale della persona nella luce e nella prospettiva del Vangelo e della pienezza di umanità di Cristo, l'uomo-Dio, capace di generare anche oggi una nuova civiltà e un nuovo pensiero cristiano. E per questo una "tradizione vivente": una vita, quella rinnovata, fatta nuova dall'interno, trasformata, da Cristo, che si trasmette con la vita, e genera sempre nuova vita» (dalla Prefazione).
L AUTORE E IL TESTO TESTIMONIANO LA RICCHEZZA CULTURALE E IL DINAMISMO DI UNA ETA STORICA INCREDIBILE: IL VI SEC. DOPO CRISTO. QUI E`RIPORTATO IL DISEGNO, IMMAGINOSO, DI UN UNIVERSO STRUTTURATISSIMO E COMPLESSO MA ORDINATO.