
In lingua spagnola.
"Nel concepimento immacolato di Maria siamo invitati a riconoscere l'aurora del mondo nuovo, trasformato dall'opera salvifica del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. L'aurora della nuova creazione attuata dalla divina Misericordia. Per questo la Vergine Maria, mai contagiata dal peccato e sempre ricolma di Dio, è madre di una umanità nuova".
(Papa Francesco, Angelus, 8 dicembre 2015, Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata vergine Maria, Piazza San Pietro)
L'opera raccoglie una serie di saggi mariologici, redatti durante gli anni della sua carriera teologica ed accademica. L'iniziativa della pubblicazione fu presa dal Padre Stefano De Fiores, di venerata memoria, riconosciuto ormai come uno dei più illustri mariologi del panorama teologico internazionale. Considerando che si tratta di un lavoro prettamente dogmatico, viene messo in evidenza che la verità su Maria, che, da una parte, trova il fondamento nell'essenziale testimonianza del Nuovo Testamento, dall'altra, necessita dell'approfondimento teologico-sistematico per la comprensione del suo ruolo nella storia della salvezza. La riflessione sui dogmi mariani, che espongono in chiave veritativa gli scarni riferimenti neotestamentari, il corposo studio sui passi biblici in cui emerge la figura della Madre di Gesù, l'attenzione alla pietà popolare, l'ispirazione poetica, sedimentata nei testi lirici riportati nella terza parte, e l'attualizzazione kerygmatica nell'omiletica, costituiscono l'assoluta novità di quest'opera. Ne scaturisce un'impresa editoriale di vaste proporzioni, non solo in riferimento all'ampiezza del volume, ma soprattutto in ordine alla forza delle provocazioni e alla profondità dei concetti.
Si racconta nella Bibbia che Rut, la moabita, andò a spigolare dietro ai mietitori di Booz (Rt 2,
a " 2-3). Anch'io vado a spigolare un piccolo tema di mariologia dietro ai bravissimi mariologi, quelli che hanno offerto i loro contributi per comporre quest'opera, pubblicata in onore della Madonna del Pianto.
Le spighe che trovo io, contengono pochissimi acini di grano, invece i docenti delle lezioni proposte in Palazzo Trinci hanno mietuto abbondanti manipoli gonfi di molti chicchi. A questi docenti, particolarmente al nostro vescovo Gualtiero Sigisrnondi, va il ringraziamento dell'intera diocesi, del clero, della Confraternita della Madonna del Pianto e del laicato. Volentieri diamo onore a tutti coloro che l'hanno meritato.
Questa mia spigolatura si riferisce a un'epoca precisa: agli inizi della storia contemporanea. Ovviamente non tratterò delle molte pubblicazioni mariane del primo Ottocento, ma ne scelgo una che mi sembra, per diversi motivi, la più significativa, la più indicativa della situazione spirituale mariana locale.
È un libretto stampato nel 1810 a Foligno da Campitelli, intitolato Atto di adorazione alla Santissima Vergine Maria Madre di Dio. Fece bene l'Autore a non mettere il proprio nome sul frontespizio, così il libretto poteva acquistare più numerosi lettori di ogni tipo, ecclesiastico e no, fino a interessare l'intera nostra diocesi.
La prima particolarità che riscontriamo in questo opuscolo consiste nell'uso, perfino nel titolo, del termine "adorazione" per qualificare la devozione a Maria Santissima.
Oggi nessuno userebbe questo termine in riferimento a Maria, tutti sceglierebbero la parola giusta "venerazione". Sappiamo, infatti, che adorazione si dice soltanto per Iddio, mentre venerazione si riferisce a tutti i santi, compresa la Madre del Signore.
Il presente volume offre nuovi criteri di lettura del filone mistico, valorizzandone la connotazione mariana e rilanciando la necessità e anche l'urgenza che i tempi moderni richiedono, di coltivare un legame intimo e duraturo con il Signore. La mistica si può definire la "scienza dei Santi" e sta esattamente ad indicare l'unione con Dio nell'amore, che porta addirittura a sperimentare le cose divine. L'Autore ha compiuto un percorso storico-teologico a partire dagli apporti del Concilio Vaticano II in tema di mistica e di mariologia. La Santa Madre di Dio e i Santi sono maestri di mistica. Il prof. Asti ha inteso proporre "strade" che consentono una vera esperienza di Dio, offrendo esempi concreti in cui emerge lo stile evangelico di Maria, donna spirituale per eccellenza, dalla forte esperienza mistica; uno stile caratterizzato dal silenzio e dall'ascolto, di abbandono fiducioso al progetto di Dio.
Sommersa da incessanti e ripetute domande sulle apparizioni e sui veggenti, sul Messaggio ricevuto e sulla ragione d'essere di alcune richieste in esso formulate, Suor Lucia chiese alla Santa Sede l'autorizzazione, concessale, di redigere uno scritto dove potesse rispondere in modo globale alle molteplici questioni, non riuscendo a rispondere singolarmente a tutte le persone. Così è nata quest'opera. Si tratta di una lunga lettera, di cui Suor Lucia è autrice, diretta a tutti quelli che le avevano fatto giungere i propri dubbi, domande, ansie, aspirazioni a una maggior fedeltà a quanto chiesto dal Cielo nella Cova da Iria. L'autrice si sofferma su 20 richieste, raccomandazioni e richiami, che definisce genericamente «appelli», tratti parola per parola dal messaggio già noto e che presenta in tono catechizzante interpretandoli principalmente in chiave morale ed esortativa. Il libro di Suor Lucia, a lungo meditato, che porta la data del 25 marzo 1997, è una autorevole illustrazione del Messaggio di Fatima nel suo complesso, per aiutare ad approfondire, con il senso della fede, la portata spirituale delle parole della Vergine Madre, con un ampio rimando all'unico e definitivo annunzio, quello del vangelo di Gesù, il messaggio della rivelazione, del quale le parole della Madre sono viva memoria, accorato appello, imprescindibile punto di riferimento. Maria a Fatima è venuta ad evangelizzare il nostro secolo.
La Chiesa celebra quest'anno il centenario delle apparizioni della Madonna, avvenute nel piccolo villaggio portoghese di Fatina nel 1917. Un avvenimento importante e dall'alto contenuto spirituale che in queste pagine viene mostrato ed evidenziato per la sua straordinaria attualità tracciando un solco profondo nel cammino di ogni cristiano.
Attraverso tre Congressi Mariani, i Frati Carmelitani hanno voluto far conoscere al pubblico le più importanti acquisizioni della teologia mariale di questi ultimi anni con lo scopo di incrementare gli studi di mariologia carmelitana valorizzando quelli esistenti.
Nel corso del centenario delle apparizioni di Nostra Signora a Fatima ai piccoli pastori, il presente volume desidera farsi portatore del Suo messaggio di misericordia e speranza e, allo stesso tempo, di una chiamata alla responsabilità e alla conversione. Le riflessioni contenute sul sacramento della Penitenza, appuntamento personale con la misericordia divina, hanno lo scopo di infondere fede e gioia ai penitenti, avvicinandoli, e di incoraggiare i confessori a prodigarsi per le loro anime.
Nel volume vengono esaminati i tratti del pontificato missionario di Bergoglio, le novità del suo ministero basato sulla misericordia e la tenerezza di Dio, la sua devozione verso la Vergine Maria e il suo insegnamento mariologico. Nel suo contributo, l’Autore sintetizza la mariologia che emerge dalla spiritualità e dalla pastorale di Francesco mettendo in rilievo il suo sguardo a Maria come intima connessione con il mistero di Dio in Cristo, con la Chiesa e la sua missione. Per far ciò Galli fornisce una lettura teologica di fatti e scritti collegati tra loro commentando in particolar modo i testi del Pontefice. Traccia così un itinerario discorsivo che affronta in diverse tappe: il passaggio dalla pietà mariana alla mariologia attraverso il sensus fidei del popolo di Dio; la novità del pontificato di Francesco in rapporto alla Chiesa latino-americana, alla spiritualità mariana e al progetto di Aparecida; l’integrazione del mistero di Maria nel mistero di Cristo e l’annuncio del Vangelo; la correlazione tra la maternità di Maria e il mistero della Chiesa-Madre, Popolo di Dio evangelizzatore; la presenza della Madre della Misericordia nella storia del Popolo santo che vive tra i popoli del mondo.
Maria è stata, lungo i secoli, l'educatrice di coloro, che, mettendo in pratica la parola di Gesú, abbracciano con entusiasmo la radicalità evangelica. È la nota mariana della santità. È grande la costellazione dei santi mariani, presenti in oriente e in occidente e appartenenti a tutte le nazioni, a tutte le epoche e a tutti i ceti sociali. Essi hanno come nota distintiva una spiritualità, che vede nella Beata Vergine Maria non solo un modello di perfezione cristiana, ma soprattutto una presenza e un aiuto efficace per vivere con eroicità la vocazione battesimale.
A questo vasto arcipelago mariano appartengono, ad esempio, sant'Agostino, san Massimo il Confessore, san Bernardo di Chiaravalle, san Francesco d'Assisi, san Domenico di Guzmán, santa Brigida di Svezia, san Luigi Grignion de Montfort, sant'Alfonso Maria de' Liguori, san Giovanni Bosco, santa Bernadette Soubirous, san Massimiliano Maria Kolbe, san Pio da Pietrelcina, santa Teresa di Calcutta, san Gabriele Brochero, i santi Pastorelli di Fatima. A questa lista, del tutto indicativa, bisogna aggiungere i numerosi fondatori e fondatrici di ordini e congregazioni religiose, che fanno della spiritualità mariana la loro carta d'identità carismatica ed apostolica.
Il volume si articola in tre parti. La prima è dedicata alla Madre di Dio, la maestra dei Santi. La seconda contiene omelie. La terza accoglie conferenze, relazioni e interviste. Nonostante la diversità dei generi letterari unico è l'argomento: la santità, riscoperta, vissuta e celebrata nella Chiesa.
La Madre di Dio è colei che contiene tutto il ministero di Cristo così da essere considerata il principio e la fine, “l’alfa e l’omega”, della stessa celebrazione liturgica. Questo riconduce al ruolo fondamentale che Maria occupa nella storia della salvezza e che continua a protrarsi nella liturgia della Chiesa, come vuole il tradizionale “Lex orandi, lex credendi”.
Questo volume può essere annoverato tra gli studi moderni finalizzati al progresso del dialogo ecumenico. Essa, infatti ci permette di conoscere maggiormente quel culto della Chiesa d’Oriente che si trova alle origini della nostra stessa liturgia occidentale. L’amore e la celebrazione della Madre di Dio permane come parte imperitura del patrimonio comune che unisce la Chiesa d’Oriente e Occidente.
Un altro motivo che caratterizza l’importanza di quest’opera è l’autorevolezza dell’autore in quanto voce viva della Chiesa cattolica di rito bizantino in Italia. Si tratta di una presenza millenaria qualche volta dimenticata dai più. Le preghiere che qui si potranno leggere e pregare sono quelle che vengono cantate nelle chiese bizantine italiane, patrimonio nazionale che dovrebbe essere riscoperto e rivalutato.
Rinaldo Iacopino, sacerdote marianista di rito greco-bizantino. Ha compiuto gli studi al Pontificio Istituto Orientale conseguendo il dottorato in Scienze Ecclesiastiche Orientali con specializzazione in Liturgia. Attualmente è docente presso lo stesso Istituto e le Pontificie Università Urbaniana e Marianum. Dal 2015 è Consultore della Congregazione per le Chiese Orientali e nel 2017 è stato nominato Archimandrita.

