
Non c'è bisogno di sottolineare quanto papa Giovanni Paolo II fosse devoto a Maria e come la sua devozione si fosse ancora accresciuta e affinata dopo i giorni drammatici dell'attentato subito in piazza San Pietro e a cui il pontefice polacco era sopravvissuto «grazie a una mano materna», come lui stesso disse, «che aveva deviato il proiettile». E che la preghiera del Rosario fosse una delle sue pratiche predilette lo sottolinea il fatto di aver egli stesso voluto dedicarvi una lettera apostolica specifica, la Rosarium Virginis Mariae, pubblicata in occasione dell'inizio del venticinquesimo anno di pontificato, nell'ottobre 2002.
Madre Anna Maria Cànopi (al secolo Rita Cànopi) si è spenta il 21 marzo del 2019. Questo libro ci permette di riprendere qualche trama della sua sapienza spirituale: un lascito che, anche per quanto riguarda la devozione mariana, ha molto ancora da offrire. Anzi, ancora di più oggi, mentre la memoria collettiva tenta di riannodare le tracce della testimonianza di una donna che ha istruito il mondo religioso per oltre mezzo secolo. Madre Cànopi, come molte figure della tradizione monastica, ha saputo coniugare con estrema lucidità e coerenza le necessità delle "fondazioni" da lei seguite e la ricchezza dell'interiorità, nutrita da una conoscenza profonda e concretissima del testo biblico.
Padre David Maria Turoldo apparteneva all'Ordine dei cosiddetti Serviti, i Servi di Maria. Recitare il Rosario facendosi accompagnare dalle sue riflessioni e provocazioni non è, dunque, soltanto una memoria della sua capacità di ricondurre sempre il Vangelo alla storia, alla vita concreta, ma anche il riprendere un filo mariano mai interrotto e, forse, per quel che lo riguarda, a volte lasciato comodamente nell'oblio. Così, le meditazioni che accompagnano in questo volumetto i misteri del Rosario ci spingono a fare i conti con la nostra storia: la preghiera si fa carne e i silenzi si accompagnano a quelli di molti, donne e uomini, che non hanno voce. Quello di padre David è un Rosario meditato con gli ultimi del mondo; un Rosario "politico", oseremmo dire, nel senso più alto a cui l'incarnazione ci spinge: quello di coniugare preghiera e impegno per la città.
Dopo la ricostruzione della storia degli eventi dalle origini a oggi (nel primo volume) e l'indagine sui messaggi e i segreti che hanno accompagnato i quarant'anni di apparizioni (nel secondo volume), questo terzo testo dedicato al "caso Medjugorje- completa la ricognizione che Saverio Gaeta fa sulla vicenda della Regina della Pace. L'esperto studioso delle rivelazioni mariane qui analizza tutte le iniziative medico-scientifiche che, negli anni, sono state attuate per verificare le condizioni fisiche e psicologiche (e di conseguenza la credibilità) dei veggenti durante le apparizioni. Ricostruisce inoltre accuratamente la dialettica tra accettazione e negazione dei fenomeni da parte del Magistero della Chiesa: a partire dalle polemiche tra frati francescani e la diocesi di Mostar, fino a una rilettura e interpretazione della sorprendente "Relazione finale-, scaturita dal lavoro della Commissione vaticana, guidata dal cardinale Camillo Ruini, incaricata di fare luce sui fenomeni delle apparizioni. Con il suo stile, giornalistico ma ben consapevole delle questioni ecclesiastiche, politiche e scientifiche in gioco, l'Autore offre, in questa trilogia, una rilettura di quarant'anni di polemiche, accoglienze, rifiuti, dibattiti sull'evento di Medjugorje, offrendo come sempre una pista originale per la comprensione di uno dei fenomeni insieme più partecipati e più sconcertanti di tutta la tradizione mariana.
Prendendo spunto dalla tensione creatasi quindici anni fa con la ormai famosa lectio magistralis di Regensburg del 2006, a seguito della quale papa Benedetto XVI fu attaccato con estrema forza per quella che, allora, a molti sembrò una presa di posizione anti-islamica, padre Perrella, guardando con preoccupazione ma con speranza insieme alle tensioni tra islam e cristianesimo (e tra islam e mondo occidentale), cerca una strada che possa offrire una prospettiva comune tra le due religioni. E la rintraccia, primariamente, nella figura di Maria: la Madre di Gesù diventa, in questo libro e in questa prospettiva, la donna del dialogo per una ritrovata fratellanza tra le due fedi. Ma il libro di Perrella è anche molto di più, poiché prende occasione per presentare l'islam a chi non ne conosce bene le tematiche e offre una casa comune in cui inquadrare la fede cristiana e musulmana, mostrandone somiglianze e divergenze. Perrella firma un libro importante che rivela le prospettive di una possibile fratellanza ecumenica "mariana".
«Ho pensato di proporre a tutti di riscoprire la bellezza di pregare il Rosario a casa nel mese di maggio. Lo si può fare insieme, oppure personalmente; scegliete voi a seconda delle situazioni, valorizzando entrambe le possibilità. Ma in ogni caso c'è un segreto per farlo: la semplicità». (Papa Francesco)
La santa di Calcutta, che sempre abbiniamo al servizio e alla dedizione ai poveri, è stata una donna centrata su Maria, non a caso il sari bianco e blu, l'abito delle Missionarie, per attestazione stessa della fondatrice, è un preciso riferimento alla Madonna. In queste pagine è raccontato come dietro la devozione della piccola ragazza albanese che diventerà uno dei giganti del XX secolo, c'è una storia in cui Maria appare come guida nei momenti più difficili.
Il tema mariano in santa Teresina ha un posto alle radici stesse della sua conversione. D'altronde, Teresa vive la propria vocazione monastica in quel "Carmelo" che fin dalle origini ha una tradizione legata a Maria. Venerata come Regina del Monte Carmelo, la Vergine è la patrona dei carmelitani e di coloro che ne indossano lo scapolare. Non poteva, santa Teresina, che nutrire per Lei un culto particolare, di cui cercheremo nelle pagine seguenti di indagare le origini e la profondità.
Adesso è facile, «basta il suo nome, Maria, perché gli uomini esagerino, non capiscano più nulla. La chiamano povera donna, Madonna, bella donna. L'Immacolata, l'Avvocata, la Regina. I poeti han grattato il fondo del barile per escogitare le parole più giuste, le meno slabbrate, le più ardite». Lei, però, ama presentarsi con passi felpati, raccontata dalle nonne ai bambini, pregata dai bambini per i nonni. Invocata da santi, delinquenti e criminali. Marco Pozza, "alla prova di Maria-, ne celebra l'unicità tessendo in armonia la devozione popolare, la teologia cattolica, i racconti paesani. Rievoca la storia di Gesuina, una vecchia amica della nonna che, solo nel nome, teneva nascosto l'agguato di Maria. Del suo Figliolo: «Perché Gesuina è la versione femminile del maschile Gesù». Maria è il Gesù in miniatura, «la versione umana più vicina al Dio (dis)umano». Dalla nonna, mentre cucinava i broccoli, impastava i dolci, faceva la pasta a mano: l'ha conosciuta lì, l'autore, la Vergine di Nazareth. L'invidia di Satàn, l'imbecille fatto carne. Il libro è un viaggio dissacrante e profondo attraverso le quattro stagioni della Vergine, con sullo sfondo i venti misteri del santo Rosario, «la corda di impiccagione di Satàn» come gli ha insegnato la nonna. Una storia ch'è tutt'ora muro di cinta tra il tempo e il non-tempo. Tra l'uomo mortale e il suo Dio. Storia di una Madre, affidata alle labbra: «Dovevate sentire nonna recitare il rosario!».
Aprire il libro della Parola di Dio è aprire una lettera di amore indirizzata a noi personalmente. Prestiamo attenzione a ogni frase, a ogni parola. Come un uomo che cerca un tesoro, una perla rara, la rivelazione che Dio vuole fargli oggi. Il Rosario biblico è una proposta di preghiera che riempie la giornata di Parola di Dio e così porta luce alla mente (Gesù Verità che illumina), forza alla volontà (Gesù Via che aiuta a camminare) e gioia nel cuore (Gesù Vita che scalda il cuore).
Il Rosario che tutte le sere viene trasmesso su Tv2000 in diretta da Lourdes. Il Rosario è la preghiera della Chiesa che, per espressa volontà di molti Papi, racchiude in sé i misteri più profondi della vita di Cristo. A Lourdes, come in ogni parte dell'umanità, costituisce la più comune forma di preghiera, quella della gente semplice. Ormai da alcuni anni, tutte le sere in diretta dalla grotta delle apparizioni di Lourdes, padre Nicola Ventriglia, su Tv2000, recita il Santo Rosario, entrando così nelle case di tanti ammalati. Il presente volume contiene i testi di questo Rosario. L'auspicio di questo strumento liturgico è che ciascuno, personalmente o in comunità, riprenda il Rosario tra le mani, nell'ambito della vita quotidiana, per riconfermare il proprio sì al Signore, insieme a Maria, e porsi al suo seguito per diventare portatore di luce là dove ci sono le tenebre della malattia, della sofferenza e di ogni forma di male.
Secondo la tradizione, la Vergine Maria raccontò all'evangelista Luca gli eventi misteriosi che accompagnarono la nascita di Gesù: l'Annunciazione dell'angelo e la concezione verginale; l'incontro con Elisabetta e il viaggio a Betlemme; l'apparizione degli angeli e la visita dei Magi; la presentazione al tempio e il pellegrinaggio quando Gesù era già ragazzo. Il Card. Comastri, con la sua sapiente narrazione, si è messo nei panni di Luca lasciandosi raccontare gli eventi ulteriori della vita di Gesù in cui Maria ebbe un ruolo decisivo: l'inizio del ministero pubblico e il primo miracolo a Cana; la passione, la morte e la risurrezione. La scena si sposta poi in cielo. Qui la Vergine, sposa e madre di Dio, vive nell'amore e nella contemplazione. Anche da lì, però, non dimentica quelli che, divenuti fratelli del Figlio suo, sono a loro volta fi gli. Eccola allora impetrare per loro. Eccola apparire, a Lourdes come a Fatima. Un volume che unisce alla sapienza del contenuto la grazia del racconto e che ci permette di ascoltare la voce di Maria come se uscisse dalle pagine del Vangelo. Un'opera riccamente illustrata con il ciclo di affreschi di Giotto della Cappella degli Scrovegni.