
Il presente volume offre un supporto alla lettura dell'Enciclica di Papa Francesco sull'ambiente e sulla cura della casa comune. Al suo interno sono raccolti vari contributi scientifici realizzati da - Enrico dal Covolo, Grazia Francescato, Fortunato Frezza, Paolo Portoghesi, Mario Toso - nella speranza che essa non rimanga solo all'interno delle biblioteche ma venga tradotta in progettualità e in un impegno di testimonianza che coinvolga tutti (singoli e comunità). Attraverso la sua enciclica, Papa Francesco, intende offrire - come riflette Mario Toso nella Premessa - "un metodo di discernimento indispensabile, qualora si intenda veramente risolvere la crisi ecologica, divenendo protagonisti di una nuova evangelizzazione dell'ecologia e di un nuovo umanesimo integrale, sociale, anch'esso ecologico, capace di integrare storia, cultura, economia, architettura, vita quotidiana nella città e nelle aree rurali".
"La Chiesa vuole raggiungere le famiglie con umile comprensione, e il suo desiderio 'è di accompagnare ciascuna e tutte le famiglie perché scoprano la via migliore per superare le difficoltà che incontrano sul loro cammino'". A pochi mesi di distanza dalla chiusura del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia, celebrato a Roma nell'ottobre 2015, Papa Francesco consegna alla Chiesa la sua Esortazione apostolica, tanto attesa, perché destinata a rivoluzionare letteralmente la pastorale familiare. Molte le questioni lasciate volutamente aperte dai due Sinodi sulla Famiglia, sulle quali ora Papa Francesco prende posizione, in modo particolare l'accesso ai sacramenti della Riconciliazione e dell'Eucaristia dei divorziati risposati e le unioni delle persone dello stesso sesso. Su tutte la raccomandazione di una maggiore attenzione da parte della Chiesa nella preparazione dei fidanzati al matrimonio e soprattutto un nuovo annuncio della bellezza del matrimonio cristiano, senza dimenticare i numerosi attacchi di cui oggi la famiglia è oggetto. Con Introduzione di Chiara Giaccardi e Mauro Magatti e Indici a cura di Giuliano Vigini.
Quando si vuol conoscere il cuore di una cosa, soprattutto il cuore di una persona, bisogna appunto seguire le vie del cuore, che sono le vie intime, le vie nascoste ai profani, le vie che iniziano ad una conoscenza psicologica e tanto commovente. Perché "il punto di incontro naturale con Dio è nel cuore dell'uomo" (Paolo VI). È quanto si propone di fare la raccolta di questi discorsi, annotazioni e meditazioni, che permette di conoscere alcuni lati sconosciuti della spiritualità di Paolo VI. Entrare nel suo cuore, condividere i suoi sentimenti, percepire qualche vibrazione dell'animo di uno che il Cardinale Carlo Maria Martini definiva "uomo spirituale". Come pochi, Paolo VI è riuscito a risvegliare nell'uomo d'oggi il brivido del mistero e il senso della trascendenza. Rileggere queste pagine, nell'anno del Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco, permette di assaporare qualcosa dell'esperienza spirituale di Papa Montini e del suo mondo interiore.
La gioia dell'amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa. Come hanno indicato i Padri sinodali, malgrado i numerosi segni di crisi del matrimonio, "il desiderio di famiglia resta vivo, in specie fra i giovani, e motiva la Chiesa". Come risposta a questa aspirazione "l'annuncio cristiano che riguarda la famiglia è davvero una buona notizia". (...)
"La Chiesa vuole raggiungere le famiglie con umile comprensione, e il suo desiderio 'è di accompagnare ciascuna e tutte le famiglie perché scoprano la via migliore per superare le difficoltà che incontrano sul loro cammino'". A pochi mesi di distanza dalla chiusura del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia, celebrato a Roma nell'ottobre 2015, Papa Francesco consegna alla Chiesa la sua Esortazione apostolica, tanto attesa, perché destinata a rivoluzionare letteralmente la pastorale familiare. Molte le questioni lasciate volutamente aperte dai due Sinodi sulla Famiglia, sulle quali ora Papa Francesco prende posizione, in modo particolare l'accesso ai sacramenti della Riconciliazione e dell'Eucaristia dei divorziati risposati e le unioni delle persone dello stesso sesso. Su tutte la raccomandazione di una maggiore attenzione da parte della Chiesa nella preparazione dei fidanzati al matrimonio e soprattutto un nuovo annuncio della bellezza del matrimonio cristiano, senza dimenticare i numerosi attacchi di cui oggi la famiglia è oggetto. Con Introduzione di Chiara Giaccardi e Mauro Magatti e Indici a cura di Giuliano Vigini.
Il presente volume contiene la Nota dottrinale della Congregazione per la Dottrina della Fede circa alcune questioni riguardanti l'impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica del 24 novembre 2002. Il documento è rivolto, in particolar modo, ai politici cattolici e a tutti i fedeli laici chiamati alla partecipazione della vita pubblica e politica nelle società democratiche. Sebbene molte questioni sino cambiate nell'arco degli anni trascorsi dalla pubblicazione della Nota, nondimeno le esigenze che scaturiscono dalla fede cattolica e che riguardano l'ambito della vita civile, non sono diminuite e i principi morali, che devono guidare le scelte particolari dei cattolici nelle vita politica, rimangono di grande attualità. Il testo della Nota è preceduto da un'introduzione a firma dell'attuale Prefetto della Congregazione, il Cardinale Gerhard Müller, che mette in rilievo l'attualità e l'importanza del documento. Seguono alcuni commenti preparati da esperti: il cardinale Joachim Meisner si concentra su "Significato ed attualità del documento"; il cardinale Giacomo Biffi si sofferma sul tema "Cultura cattolica per un vero umanesimo". Gli altri contributi mettono in rilievo i temi principali della Nota dottrinale: "La responsabilità del politico cattolico" a cura di Rino Fisichella; "La persona pilastro dell'impegno dei cattolici in politica" a cura di Réal Tremblay; "Laicità e pluralismo" a cura di Angel Rodríguez Luño.
Misericordiae vultus è la Bolla di Indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia. In questo documento ufficiale, papa Francesco traccia un vero e proprio percorso da vivere nei giorni del Giubileo, fatto di momenti spirituali ma anche di azioni concrete; delinea gli eventi principali dell'Anno Santo e invita tutti i cristiani a riscoprire le opere di misericordia corporale e spirituale, per curare le ferite antiche e nuove che colpiscono l'umanità, senza escludere nessuno. Perché la misericordia e il perdono sempre più devono diventare l'architrave della Chiesa nel mondo, affinché "essa si faccia eco della Parola di Dio che risuona forte e convincente come una parola e un gesto di perdono, di sostegno, di aiuto, di amore. Non si stanchi mai di offrire misericordia e sia sempre paziente nel confortare e perdonare". In questa edizione: l'introduzione in esclusiva di mons. Rino Fisichella e un ricco apparato di indici a cura di Giuliano Vigini.
"Studiare, mostrare, raccontare il Vaticano non è cosa pacifica: chi lo studiava alla fine del secolo XX e chi lo studia oggi studia infatti qualcosa che si muove: non solo, come insegnava Gregorio Magno, 'divina eloquia cum legenti crescunt', ma crescono anche gli umanissimi e ambivalenti 'eloquia rerum gestarum', il senso degli eventi che le fonti ci raccontano e di cui pian piano si scoprono in un lavoro collettivo i codici nascosti." (A. M.)
Una riflessione sulla misericordia suggerita dall'arcivescovo di Milano a tutti i presbiteri, in occasione della Messa crismale. Con la proposta di un percorso di conversione, a cura del Vicariato per la Formazione permanente del clero.
Il presente volume ripercorre i venticinque anni di relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Bulgaria che sono stati riavviati nel 1990, riprendendo – come ricorda il cardinale Pietro Parolin nella Prefazione - «i contatti iniziati negli anni Venti del secolo scorso da Mons. Angelo Giuseppe Roncalli, e interrotti per oltre quaranta anni durante il regime comunista. Da allora, sei Ambasciatori della Bulgaria si sono succeduti presso la Santa Sede. E anche da parte della Santa Sede vi sono stati sei Nunzi Apostolici». L’introduzione curata dal dal Prof. Kiril Plamen Kartaloff offre utili chiarimenti sulla diplomazia pontificia. A ciò segue una raccolta di documenti organizzata in tre sezioni, che illustrano la ripresa e il rafforzamento delle relazioni tra le due Parti. La prima sezione è dedicata agli Ambasciatori bulgari e ai Nunzi Apostolici e contiene i discorsi pronunciati in occasione della presentazione delle rispettive Lettere credenziali. La seconda contiene i discorsi e i messaggi riguardanti la Bulgaria dei Sommi Pontefici da Giovanni XXIII a Papa Francesco; dei Presidenti della Repubblica in occasione delle loro visite a Roma; di Sua Santità il Patriarca Maxim e di alti rappresentanti della Chiesa ortodossa bulgara; di esponenti della Curia Romana e dei Vescovi cattolici bulgari. La terza sezione
rappresenta un’ulteriore testimonianza al contributo di Mons. Roncalli, contenendo essa una scelta di documenti relativi alla sua missione in Bulgaria. La prefazione in lingua inglese è a cura del Ministro degli Esteri della Repubblica di Bulgaria, Daniel Mitov.
L'apostolato dei laici è un tema molto presente nel magistero di Montini, prima da Arcivescovo e poi da Papa. Per lui, nessuno è inutile, nessuno può essere del tutto passivo, nessuno può rimanere inerte e insensibile nella vita della Chiesa. Nessuna categoria di cristiani può sottrarsi a questa vocazione apostolica. L'apostolato è vocazione, è dovere per ogni cristiano. Il discorso del lontano 1957 dell'Arcivescovo Montini conserva ancora oggi tutta la sua freschezza e originalità. La missione è una tensione che coinvolge tutti i fedeli. Un cristiano non può dire "io non c'entro"; sarebbe un insensibile ad un suo proprio personale dovere fondamentale. Possa la lettura di queste parole di Montini risvegliare nei laici il desiderio di dare nuova, entusiastica, attraente testimonianza a Cristo. Perché la società moderna vuole vedere e quasi toccare il messaggio cristiano realizzato concretamente nella vita di chi lo annuncia.
Giovedì 9 maggio 1974 Paolo VI inaugura la nuova sede della Conferenza Episcopale Italiana alla Circonvallazione Aurelia in Roma. Con questo dono di Montini alla Chiesa italiana, si dimostrava una volta di più il suo particolare legame con la CEI, quale Vescovo di Roma e Primate d'Italia. La sua ansia era che l'episcopato italiano fosse modello ad altri, e avesse a compiere una preziosa missione nella comunità internazionale. Per questo ha sempre incoraggiato i Pastori a far prendere alla Chiesa italiana coscienza della sua nuova esistenza storica, del suo patrimonio morale e religioso. Sorprendentemente, ricevendo la Conferenza Episcopale italiana nel maggio 2014, Papa Francesco ha voluto consegnare ai Vescovi il discorso - qui riportato - che Papa Montini aveva pronunciato il 14 aprile 1964. Le parole di Paolo VI si intrecciano con quelle di Papa Francesco, che stimola i Vescovi italiani a favorire l'apostolato dei laici, la formazione del clero, la vita pastorale, la scuola, la stampa cattolica, i migranti, i poveri, l'applicazione dell'eredità del Concilio, la famiglia, i disoccupati...