
«Un dono veramente speciale, offerto alla Chiesa con Giovanni XXIII, fu il Concilio Ecumenico Vaticano II, da lui deciso, preparato e iniziato. Siamo tutti impegnati ad accogliere in modo adeguato quel dono, continuando a meditarne gli insegnamenti e a tradurne nella vita le indicazioni operative» (Benedetto XVI).
A cinquant’anni dall’apertura ufficiale, il Vaticano II costituisce un punto di svolta nel rapporto storico del cattolicesimo con la modernità. Raccogliendo i fermenti di una ricerca e di una metodologia teologica che faticosamente prendeva le distanze dalla contrapposizione antimodernista, il Concilio sollecita ancora oggi a ripensare, in un contesto culturale e civile in forte cambiamento, i fondamentali della fede.
Gli Autori
Angelo Bertuletti: Direttore del Ciclo di Specializzazione della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano e docente di Teologia filosofica e Teologia sistematica presso la Scuola di teologia del Seminario di Bergamo.
Franco Giulio Brambilla: dopo aver svolto il ruolo di Preside ed aver insegnato Cristologia presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano, attualmente è vescovo della diocesi di Novara. Luca Bressan: docente di Teologia pastorale presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano e il Seminario Arcivescovile di Milano (sede di Venegono).
Maurizio Chiodi: docente di Teologia Morale presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano e la Scuola di teologia del Seminario di Bergamo.
Alessandro Cortesi: docente di Teologia sistematica presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale, Priore del Convento San Domenico di Pistoia e Direttore del Centro Espaces “Giorgio La Pira”.
Massimo Epis: docente di Teologia fondamentale presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano e la Scuola di teologia del Seminario di Bergamo.
Giovanni Rota: docente di Teologia sistematica presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano e la Scuola di teologia del Seminario di Bergamo.
Goffredo Zanchi: docente di Storia della Chiesa presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano e la Scuola di teologia del Seminario di Bergamo.
A cura di Giuseppina Avolio
Ogni anno i Cappellani Militari delle Forze Armate italiane si radunano a convegno sotto la direzione del loro Ordinario Militare, Mons. Vincenzo Pelvi, e approfondiscono un tema: quest’anno hanno privilegiato Annuncio del Vangelo e Comunione, una specie di lascito e di impegno per tutti loro, visto che Mons. Pelvi è al termine del suo mandato.
"La nuova evangelizzazione potrà germogliare solo da una vera e più intensa comunione ecclesiale. Diversamente Dio non è palpabile e il Vangelo non converte. È la fede a esigere la comunione, slancio che porta nel cuore del Vivente, manifestando una volontà “ecclesiale di concordia e di pace. Dove non c’è comunione, lì non c’è neppure fede. Credendo, la comunione cresce e si rafforza: non c’è altra possibilità per dare senso alla vita se non abbandonarsi, in un crescendo continuo, nelle mani di un amore che si sperimenta grande perché ha la sua origine in Dio".
(dalle riflessioni conclusive di Mons. Vincenzo Pelvi)
La curatrice
Giuseppina Avolio, consacrata dell’Ordo virginum, è direttrice dell’Ufficio comunicazioni sociali dell’Ordinariato militare per l’Italia. Per le Edizioni San Paolo ha curato: Alle vergini consacrate (2009); Annuncio del Vangelo e mondo militare (2009); Nella Verità la Pace (2010); Parola di Dio e accompagnamento spirituale (2010); Si avvicina agli uomini chi sa andare verso Dio (2010); Annuncio del Vangelo e preghiera (2011); Annuncio del Vangelo e testimonianza della carità (2012).
Il presente volume raccoglie gli interventi ufficiali tenuti da Mons. Vincenzo Pelvi, Ordinario militare in Italia, negli ultimi tre anni.
Alcuni testi sono interventi che intrecciano pagine dolorose della vita della nazione; altri sono la testimonianza del lavoro di formazione e catechesi che egli ha proposto ai sacerdoti e a quanti, diversamente impegnati in questa pastorale, accompagnano la vita quotidiana di una comunità cristiana nel succedersi dei tempi liturgici e delle feste. Queste pagine sono un valido aiuto per quanti desiderano vivere con intensità e in comunione con tutta la Chiesa la grazia dell’Anno della fede
ed essere confermati nell’impegno di testimonianza. Una via per affrontare con audacia l’entusiasmante sfida della nuova evangelizzazione.
L'autore
Vincenzo Pelvi è stato Vicario generale e Vescovo ausiliare dal 1999 al 2006. Giornalista e direttore del settimanale diocesano, ha insegnato per oltre vent’anni Teologia dei sacramenti, Teologia liturgica e Antropologia teologica presso la Facoltà teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. Ha pubblicato testi di dogmatica e di spiritualità, scrive per «L’Osservatore Romano» e l’«Avvenire» e collabora con varie riviste. Segretario generale del XXX Sinodo, dal 1981 al 2006 è stato Consulente dell’USMI diocesana. Delegato per l’Ordo virginum della Diocesi di Napoli dal 1998 al 2006, ha approfondito il carisma della verginità consacrata e ha tenuto relazioni a diversi incontri nazionali. Dal 14 ottobre 2006 è Arcivescovo Ordinario militare per l’Italia. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Alle vergini consacrate (2009) e Nella verità la pace (2010).
Questo volume è una sintesi preziosa di teologia e spiritualità, quale aiuto a rileggere o leggere per la prima volta il documento più esteso di tutto il Concilio Vaticano II, forse il più importante, di sicuro quello che ne costituisce l’apice magisteriale: la costituzione pastorale Gaudium et spes. Articolo dopo articolo, l’agile commento ci conduce al cuore del rapporto che la Chiesa desidera instaurare con il mondo contemporaneo dopo secoli di frattura e di distanze. Passo dopo passo, siamo introdotti
nel cuore dei problemi e delle attese degli uomini e delle donne del nostro tempo, rinnovando quella passione missionaria che si nutre di ascolto, di misericordia e di verità. Come disse Paolo VI, in questo testo la Chiesa «riscopre il segreto della sua perenne giovinezza per presentarsi sempre viva e operante in mezzo agli uomini a cui vuole recare il messaggio di fede, di carità, di salvezza. Manifestandosi in maniera accessibile agli uomini, si sforza prima di tutto di conoscerli e di comprenderli al fine di donare loro la gioia dell’incontro con Cristo» (Udienza generale, 11 agosto 1965). L’annuncio del Vangelo a tutte le genti non può più fare a meno del dovere di accostarci al mondo quali servi fedeli di Cristo e, perciò, di tutta l’umanità.
L'autore
Giuseppe Militello, dottore in ecclesiologia e docente in teologia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose della diocesi di Albenga- Imperia, è parroco nella diocesi di Savona-Noli. Relatore in trasmissioni radiofoniche e televisive, ha già al suo attivo diverse pubblicazioni, tra le quali si ricorda: Signore, perché? Via crucis (Paoline 2009); Chi legge le letture? Introduzione al ministero del lettore (Effatà 2009); Nel tuo forte abbraccio. Il Mese di san Giuseppe (Effatà 2010); Alla scoperta del Concilio Vaticano II (Sugarco 2010); I salmi. Una preghiera giovane (Il Messaggero 2010); Nostra Signora di Misericordia di Savona (San Paolo 2010); Ha innalzato gli umili (Paoline 2011). Dal 2011 è collaboratore e ricercatore del ‘’Centro studi e ricerche del Concilio Vaticano II’’ presso la Pontificia Università Lateranense (Roma).
Il concetto di rete è oggi di moda: lo vediamo utilizzato nei più variegati contesti, dall’economia alla sociologia, dalla comunicazione all’antropologia, dalla matematica alla filosofia.
A partire dalla teoria sociologica di Manuel Castells, questo saggio si chiede se sia possibile ipotizzare una relazione tra Chiesa cattolica e società in rete, cercando di individuarne le condizioni di coesistenza, tra sfide
e possibilità, rischi e opportunità. I temi affrontati esprimono l’attualità dell’indagine svolta dall’autore: il virtuale e il reale; le nuove concezioni dello spazio e del tempo; la questione dell’identità; l’antropologia e la religiosità in rete; le comunità virtuali; le sfide per la Chiesa.
L'autore
Darlei Zanon è religioso paolino brasiliano, discendente di emigranti veneti. Laureato in Filosofia presso la Pontifícia Università Cattolica di Campinas e in Teologia presso la Facoltà gesuitica di Belo Horizonte, ha conseguito il master in Comunicazione, Cultura e Tecnologie dell’Informazione presso l’ISCTE-Università di Lisbona.
Fin dagli albori la sfera del sacro ha avuto un rapporto profondo con la rappresentazione scenica, rapporto che la religione cristiana ha esplicitato ulteriormente, per la sua intrinseca natura di esperienza di fede nel Dio che si è fatto uomo. Erede di una ricca tradizione, la produzione teatrale ispirata ai temi della spiritualità conosce oggi un momento di grande fecondità e si apre a nuove prospettive, come attestano gli approfondimenti e le esperienze raccolte in questo volume. Un contributo di riflessione che viene ad affiancare il crescente successo del progetto "I Teatri del Sacro".
Da sempre l'arte rappresenta una via privilegiata di apertura alla trascendenza. Il cinema, ultimo nato fra le arti nonché arte della modernità, è divenuto un testimone privilegiato sia del dramma dell'uomo senza religione, sia dell'apertura postmoderna al fenomeno religioso. Questa guida intende offrire uno sguardo ampio e ragionato sul fatto religioso nel cinema, attraverso l'analisi di oltre sessanta film, con introduzioni e commenti sui temi più profondi e sentiti di ogni tempo: l'esperienza del limite e l'apertura alla trascendenza; la scoperta e la sfida del credere; la richiesta di senso; il dolore, la colpa, la morte; la vita presente e quella futura. Un saggio di orientamento, facile da consultare, utile come sussidio di lavoro e come compagno nel viaggio verso Dio.
Uomo di fede profonda ed essenziale, prete di straordinaria preparazione, vescovo di acutissima intelligenza pastorale, da prete e da vescovo Cataldo Naro intuì l’importanza della dimensione culturale della fede, l’imprescindibile rapporto tra studio e spiritualità, la necessaria ricerca per una pastorale efficace.
La sua attività di studioso, di storico, si ancorò fortemente alla vita della sua Chiesa locale di Caltanissetta, ne studiò i fondamenti, gli eventi, i linguaggi, il cammino, i problemi. E gradualmente il suo orizzonte ecclesiale si ampliò, si arricchì. La sua ecclesiologia diventerà passione, lirismo, donazione senza limiti. Ebbe chiarissimo che lo specifico del cristiano e della Chiesa è la santità coniugata con tutti gli stati di vita, le età, le estrazioni sociali, tutti i tempi. Studioso, docente, preside di Facoltà, vescovo, impegnato nell’educare al pensare e al pensare insieme, coniugando fede e ragione, scienze umane e scienze teologiche. Attento osservatore dei mutamenti della società e della Chiesa, vigile sentinella dell’autenticità del messaggio, esigente con se stesso e con gli altri, austero e sobrio, contemplativo e operoso.
L'autore
Vincenzo Sorce è Fondatore e Presidente dell’Associazione Casa Famiglia Rosetta, dell’Associazione Terra Promessa, della Fondazione Alessia - Istituto Euromediterraneo di Caltanissetta. È stato direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano e dell’Istituto di Scienze Religiose. Ha insegnato nella Facoltà Teologica di Sicilia e, attualmente, è docente nell’Istituto Teologico di Caltanissetta. È membro del Comitato Scientifico delle Settimane Sociali dei Cattolici
e membro del Consiglio Nazionale dell’A.R.I.S. È direttore della rivista scientifica Solidarietà. Tra le sue pubblicazioni: Il coraggio di osare, Inculturazione e fede, Oltre la disabilità, Guarire le ferite, Prete per sempre.
Mentre si moltiplicano gli interrogativi sulla società della dell’informazione, questo libro invita ad attingere al cristianesimo per uno sguardo nuovo sul comunicare. Lo fa gettando luce sulle riflessioni e sulle pratiche comunicative delle tre grandi confessioni cristiane, a partire dalle Scritture, dai Padri della Chiesa e
dalla concezione di fede della persona umana. Per aiutare a scoprire che prendersi cura dell’altro significa anzitutto interrogarsi sulla validità, la pertinenza e la legittimità della propria comunicazione, prendendo come riferimento l’altro e non se stessi.
L'autore
Christophe levalois è sacerdote ortodosso della parrocchia di Saint-Séraphin-de-Sarov, a Parigi. Docente, è caporedattore del sito d’informazione www.orthodoxie.com e membro della commissione «Media e informazione» dell’Assemblea dei vescovi ortodossi di Francia.
Possiamo cambiare questa situazione di crisi politica, economica, morale, che investe soprattutto i giovani e le famiglie? Tre autorevoli personalità in prima linea nella denuncia e nella proposta dicono: “Sì, se cambiamo prima noi”. Cambiare noi è un progetto che coinvolge tre importanti personalità del mondo ecclesiale, unite dalla capacità di rivolgersi anche al pubblico laico grazie all’autorevolezza che viene loro riconosciuta. Ciascun autore firma un saggio che affronta problemi sociali e politici di oggi, in una prospettiva al tempo stesso critica e costruttiva.
«Sarebbe un errore pensare che per uscire dalla crisi bastino contromisure economiche. È certo necessario accorciare le distanze tra il mondo della ricchezza e il mondo sempre
più vasto della povertà, ma la crisi ci chiede altro: ci chiede di ripensare e ricostruire le basi stesse della nostra convivenza ». (Luigi Ciotti)
«Il vero guaio dei nostri giovani siamo noi adulti, che non siamo mai diventati adulti. Tutti i titoli che vergognosamente diamo ai nostri figli andrebbero appiccicati a noi». (Antonio Mazzi)
«È vero che la famiglia, oggi, ha tanti problemi, ma va detto con estrema chiarezza che non è il problema del Paese. Mettendo in atto una rivoluzione copernicana, bisogna cominciare a considerarla come una risorsa, anzi la principale risorsa del Paese». (Antonio Sciortino).
Gli Autori
Luigi Ciotti (1945), sacerdote, è fondatore del Gruppo Abele e di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Antonio Mazzi (1929), sacerdote e pedagogista, è fondatore della comunità Exodus e presidente della Fondazione Exodus, che gestisce ventisei tra comunità e centri. Antonio Sciortino (1954), sacerdote e giornalista, dal 1999 è direttore del settimanale Famiglia cristiana.
Una raccolta di saggi scelti di Karl Rahner sul Concilio; sul nuovo volto della Chiesa dopo di esso; sull’interpretazione teologica dell’evento e sul suo significato permanente per la Chiesa e per l’umanità. Scritti di grande attualità, considerando anche i richiami frequenti di papa Francesco a questo grande momento comunitario della Chiesa. Rahner denuncia con coraggio quello che, già negli anni Settanta, era considerato un grave oblio dell’eredità del Concilio.
Karl Rahner (1904-1984) fu filosofo e teologo gesuita. Comunemente considerato tra i maggiori teologi cattolici del sec. XX, partecipò come perito al concilio Vaticano II. La sua amplissima e varia produzione teologica (più di 30 volumi e, complessivamente, circa 1.600 pubblicazioni), costituisce un autentico patrimonio per la riflessione credente del nostro tempo.
Come comunicano le religioni attraverso i nuovi media, in particolare nei diversi ambienti della comunicazione assistita dal computer? Dopo aver ricostruito l’evoluzione dei nuovi media in rapporto alle religioni e situato nel tempo il punto di svolta che segna l’ingresso delle religioni nei processi di comunicazione via computer, questo libro analizza la comunicazione on line delle religioni, esaminando la presenza delle principali confessioni fino al fenomeno nuove delle religioni virtuali, sempre più diffuse. In molti casi, questi siti costituiscono un laboratorio interplanetario dove soggetti, i più diversi e lontani, interagiscono
parlando di Dio, fede, riti, credenze, esperienze mistiche e così via, facendo emergere una mappa di bisogni, aspettative, timori e speranze che, a volte, si ha l’impressione, le grandi istituzioni di salvezza non riescono più a intercettare. Nascono invece nuovi luoghi di incontro virtuale, dove nuovi credenti e praticanti si riuniscono intorno ad altari digitali, monasteri virtuali e comunità invisibili.
Si tratta di un saggio attuale, una lettura impietosa con l’occhio clinico dello specialista. Nel testo di dà particolare attenzione alla sitografia, con esempi puntuali e alle “pratiche invisibili” della religione.
L’AUTORE
Enzo Pace è docente di Sociologia delle religioni e Teorie della complessità all’Università di Padova. Già Segretario generale e Presidente della International Society for the Sociology of Religion, annovera fra i suoi ambiti di ricerca la teoria dei sistemi e
la religione, i fondamentalismi, la sociologia dell’Islam, i movimenti religiosi di tipo messianico e millenaristico, il neo-pentecostalismo. Tra le sue pubblicazioni: Le religioni pentecostali, Roma 2010; Raccontare Dio. La religione come comunicazione, Bologna 2008; Introduzione alla sociologia delle religioni, Roma 2007; Perché le religioni scendono in guerra, Roma-Bari 2004.

