
ATTI DEL CONVEGNO SU L EVANGELIZZAZIONE INTERPELLA LE CHIESE", ANALISI E PROSPETTIVE DEI SINODI CONTINENTALI " I SINODI CONTINENTALI CONVOCATI IN VISTA DEL GIUBILEO 2000 HANNO CHIAMATO LE CHIESE AD UN MOMENTO DI PRESA DI COSCIENZA VOLTA ALLA CONVERSIONE E AL RILANCIO DELLA EVANGELIZZAZIONE UNIVERSALE. TEOLOGI E M ISSIONARI HANNO CERCATO DI ASCOLTARE, IN UN SEMINARIO DI STUDIO, CIO`CHE LO SPIRITO DICE ALLE CHIESE PER RINNOVARE SPIRITO E METODI DELLA MISSIONE. HANNO COLLABORAT O VENANZIO MILANI, GIANNI COLZANI, J.MARIE TILLARD, GIACOMO CANOBBIO, J.ILLUNGA MUYA, FRANCESCO PIERLI, ALBERTO ANTONIAZZI, MARIO MENIN, J ZEN ZE KIUN, FRANCO CAGNASSO, FRANCO MERTON, MICHEL VISI, ENNIO MANTOVA"
In seguito alla crisi economica iniziata nel 2008 molte persone e famiglie, anche nei paesi ricchi, si ritrovano in situazioni di sofferenza. E si interrogano sul modello economico attuale: "È possibile andare avanti così? Ma è davvero un andare avanti? Come mai, se la ricchezza cresce, la società e l'ambiente sembrano sempre più malati? È progresso umano essere servi del lucro?". Seguire Cristo in una società consumista significa scoprire nel Vangelo la massima realizzazione della dignità e della libertà umana e vivere alla luce di questa rivelazione. Il vangelo di Gesù ci rivela chi siamo, la realtà della nostra vita. Anche l'economia consumista ci offre un "vangelo", perché pretende di essere la realtà fondamentale e la verità, vuole dirci che tipi di esseri siamo, di che cosa abbiamo bisogno, che cosa dobbiamo fare.
In questo libro, John Kavanaugh sottopone il Vangelo di Cristo e il "vangelo consumista" a un confronto serrato. Quale dei due vangeli dice la verità su noi stessi, esprime più stima e amore per noi, ci aiuta a realizzarci veramente come persone, famiglie e società?
Nel 1965, verso la conclusione del Vaticano II, la dichiarazione "Nostra aetate" sancì che era giunto il tempo, per la chiesa, di "esaminare con maggiore attenzione la natura delle sue relazioni con le religioni non cristiane".
Nostra aetate al n. 4 afferma che il legame spirituale della chiesa con l'ebraismo è misterioso e profondo.
"La chiesa di Cristo infatti riconosce che gli inizi della sua fede e della sua elezione si trovano già, secondo il mistero divino della salvezza, nei Patriarchi, in Mosè e nei Profeti".
Il presente studio esamina i modi in cui questa parte del documento conciliare è stata recepita all'interno della chiesa italiana e fino a che punto la sua recezione ha prodotto un pensiero teologico aggiornato, secondo i dettami del concilio.
Oltre alle principali iniziative in ambito ecclesiale, l'autore prende in considerazione quanto prodotto dall'editoria cattolica sul tema del dialogo cristiano-ebraico nei quarant'anni dal 1966 al 2005. L'autore sostiene che l'incontro con il popolo d'Israele deve proseguire con maggiore coraggio e apertura, così che l'autocoscienza ecclesiale sia capace di "rivedere le nostre categorie teologiche, liturgiche, morali, ecclesiologiche, ecumeniche".
Prefazione di Paolo De Benedetti
Postfazione di Piero Stefani
Autore:
Grasso Emilio
Sacerdote della Comunità Redemptor hominis, dopo gli studi di filosofia e teologia, ha conseguito il dottorato in missiologia presso la Pontificia Università Gregoriana. È autore di varie opere in italiano, spagnolo, francese e neerlandese su temi di missiologia, vita religiosa, spiritualità, pastorale e problemi legati al Sud del mondo. Attualmente svolge la sua missione pastorale in Paraguay.
Contenuti:
«Una giusta interpretazione della Scrittura presuppone che noi la leggiamo là dove essa ha fatto e fa storia, dove essa è non testimonianza del passato, ma foza viva del presente: nella Chiesa del Signore e con i suoi occhi, gli occhi della fede.
L'obbedienza nei confronti della Scrittura è in questo senso sempre anche obbedienza nei confronti della Chiesa.
Essa diviene astratta, se si stacca la Chiesa dalla Bibbia o addirittura si tenta di farla giocare contro di essa.
La Scrittura vivente nella Chiesa vivente è anche oggi attuale potenza di Dio nel mondo. Una potenza che resta un'inesauribile fonte di speranza lungo tutte le generazioni».
(J. Ratzinger, Cantate al Signore un canto nuovo. Saggi di cristologia e liturgia)
Questo nuovo numero della collana "Mosaico della Missione" è un'introduzione alla dottrina sociale della Chiesa. Vuole offrire la possibilità di entrare nel tema della dottrina sociale che la Chiesa propone da più di cento anni, per conoscere i suoi orientamenti e poterli mettere in pratica. Si rivolge soprattutto ai laici, in quanto chiamati a operare nella società, come cittadini preparati e ben formati, conformemente alle loro convinzioni cristiane e alla fede cattolica.
Il cardinale di Vienna individua tra Europa e cristianesimo un rapporto paradossale: il Vecchio Continente ha sempre meno credenti ma al contempo desidera che i cristiani siano sempre più fedeli al vangelo. Il cristianesimo può offrire all'Europa la libertà da ogni condizionamento; la fede può ricevere dalla cultura laica l'appello ad una credibilità oggi quanto mai urgente. Un cardinale teologo e pastore, allievo di Joseph Ratzinger, aperto alla modernità.
Un bilancio-testimonianza del Concilio Vaticano II a 50 anni dal suo svolgimento e alla luce della nuova stagione ecclesiale inaugurata da papa Francesco. Quell'evento portò salutari scosse nella chiesa e nella sua visione dell'uomo: una sintesi- rivoluzionaria ma fedele - dei venti concili precedenti. È necessaria una memoria viva del Concilio a favore delle nuove generazioni di cristiani sorte dopo quella storica assemblea.
Entro il 2025, il 75% dei cattolici nel mondo sarà non-europeo. La nuova chiesa globale avrà il suo baricentro in America Latina, Asia e Africa. Cosa comporta questa nuova geografia del cristianesimo? Proprio mentre il "romano" pontefice viene "dalla fine del mondo", l'autore indaga le metamorfosi in atto nella comunità globale dei credenti. Si scopre così che dalle "periferie" può arrivare nuova linfa a un cristianesimo spesso stanco. Il Sud del mondo sarà protagonista di una rinnovata Pentecoste, su scala planetaria.
Per conoscere e approfondire il testo che papa Bergoglio considera il suo "manifesto" di pontificato. 10 schede per organizzare incontri di formazione: - momento di preghiera - domande e riflessioni - testi della parola di Dio brani scelti dall'Evangelii Gaudium - indicazioni per la vita.
L'esperienza della Chiesa d'Algeria negli ultimi cinquant'anni - ovvero dopo l'indipendenza del paese - ha molto da dire, nella sua singolarità, a chiunque si interroghi sulla testimonianza del Vangelo nel mondo contemporaneo, in particolare dove i cristiani si trovano in forte minoranza. La diocesi di Laghouat-Ghardaïa, nel Sahara, misura 2,5 milioni di kmq, ma conta poche decine di cattolici. Abitato come fosse una cattedrale, il deserto, al centro del racconto autobiografico di mons. Rault, diviene luogo santo di preghiera e di incontro spirituale con il fratello musulmano. Era lo stile dei monaci martiri di Tibhirine e del loro priore Christian de Chergé, al quale mons. Rault è stato legato da lunga e intensa amicizia e con il quale ha condiviso dalle origini il progetto della Ribât Essalâm, il "Legame della pace".
Breve saggio sull'ecologia e il suo rapporto con l'antropologia. Lo slogan di Expo 2015 Nutrire il pianeta. Energia per la vita costituisce un invito a ripensare il creato come dimora di cui avere cura e come risorsa da usare con equilibrio. È tempo di ripensare il rapporto uomo-terra oltre ogni riduzione e contrapposizione. Questo è possibile se si riscopre la natura profonda dei bisogni umani, segno incalzante di una mancanza che lo apre oltre sé stesso. La soddisfazione dei bisogni chiede infatti il compimento integrale dell'esistenza.
Questo libro è un saggio di economia, ma si legge come un thriller. Come in un giallo l'autore indaga partendo dagli indizi (subprime, cartolarizzazioni, Collateralized Debt Obligations, identifica le prove (le scommesse fraudolente delle banche sulla pelle dei correntisti), cerca il colpevole (la crisi è morale), rintraccia il movente ("la legge del più forte"). Ma Gaël Giraud, che prima di esser gesuita è stato banchiere e conosce di persona il mondo degli hedge fund e delle Banche centrali, si spinge oltre. E traccia la strada per cercare un futuro di vita alla nostra società, rattrappita dentro lo schema del "paradigma tecnocratico" (papa Francesco) che mira a ottenere di più (risorse, prodotti, benessere) con meno (sforzi, investimenti, partecipazione).Transizione ecologica significa una società di beni comuni in cui il credito sia considerato mezzo e non fine per realizzare riforme a vantaggio di tutti e benefiche per l'ambiente: rinnovamento termico degli edifici, cambi di prassi nella mobilità, tasse più alte per chi inquina, in pratica "un'economia sempre meno energivora e inquinante". "La transizione ecologica sta ai prossimi decenni come l'invenzione della stampa sta al XV secolo o la rivoluzione industriale al secolo XIX - spiega Giraud -. O si riesce a innescare questa transizione e se ne parlerà nei libri di storia; o non si riesce, e forse se ne parlerà fra due generazioni, ma in termini ben diversi!".