
Il culto del Sacro Cuore di Gesù nell'insegnamento di Paolo VI offre una vera e propria scuola di spiritualità, il punto focale per chi vuole capire il cristianesimo, per farne la luce della propria vita spirituale.
L'apostolato dei laici è un tema molto presente nel magistero di Montini, prima da Arcivescovo e poi da Papa. Per lui, nessuno è inutile, nessuno può essere del tutto passivo, nessuno può rimanere inerte e insensibile nella vita della Chiesa. Nessuna categoria di cristiani può sottrarsi a questa vocazione apostolica. L'apostolato è vocazione, è dovere per ogni cristiano. Il discorso del lontano 1957 dell'Arcivescovo Montini conserva ancora oggi tutta la sua freschezza e originalità. La missione è una tensione che coinvolge tutti i fedeli. Un cristiano non può dire "io non c'entro"; sarebbe un insensibile ad un suo proprio personale dovere fondamentale. Possa la lettura di queste parole di Montini risvegliare nei laici il desiderio di dare nuova, entusiastica, attraente testimonianza a Cristo. Perché la società moderna vuole vedere e quasi toccare il messaggio cristiano realizzato concretamente nella vita di chi lo annuncia.
Questa edizione curata da p. Leonardo Sapienza vede la luce in occasione dell'anniversario dell'istituzione della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Pur nel loro carattere occasionale dettato da urgenze di anno in anno differenti, i Messaggi alla fine contengono tutti quegli elementi e quei principi sufficienti per una riflessione completa sulla vocazione - e sugli aspetti pastorali ad essa collegati - secondo una legge della crescita" che caratterizza ogni organismo vivo e vitale. Lo stile e particolarmente incisivo: brevi elementi concettuali e indicazioni operative; slogans come piccoli condensati di verita e appelli alla responsabilita; interrogativi per stimolare la riflessione. Questa opera che si rivela utile per lo studio e la consultazione, raccoglie i 15 messaggi dal 1964 al 1978 di PapaPaolo VI e i 25 messaggi, dal 1979 al 2003, di papa GiovanniPaolo II per la Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni. "
Nel quadro di una diffusa e larga disaffezione verso la “Cosa Pubblica” da parte del cittadino questo volume esamina le cause che portano le persone ad allontanarsi dalla politica: il costituirsi di una casta politica chiusa ai nuovi, il cumulo di più incarichi nelle mani dei soliti pochi prescelti, la corruzione morale e la netta separazione tra etica e politica, le leggi che tolgono ai cittadini il diritto di scegliere candidati. In un simile contesto non stupisce che molto spesso si giunga ai toni aspri della cosiddetta antipolitica. L’autore sottolinea l’urgenza di uscire da una simile condizione in cui facilmente i cittadini hanno deleghe in bianco e pone la sua riflessione nell’ambito della Dottrina Sociale della Chiesa.
I lettori troveranno nel volume uno spaccato del pensiero di autori illustri e illuminati, da Rosmini a Sturzo, da Maritain a La Pira, che aiuteranno a comprendere alcune problematiche ancora oggi molto scottanti come, ad esempio, il rapporto tra impegno politico dei cristiani e laicità, la relazione tra Chiesa e Stato, il nesso inscindibile tra etica e politica.Il magistero di Benedetto XVI, fino all’ultima enciclica sociale Caritas in veritate, e prima ancora l’insegnamento di Giovanni Paolo II, nonché i documenti sociali degli ultimi venti anni della Conferenza Episcopale Italiana, stanno a dimostrare, come sottolinea l’autore, che i cristiani, insieme a tutti gli uomini di buona volontà, hanno il dovere di esercitare una cittadinanza attiva.
L’opera suggerisce un percorso per educare cristiani adulti che, senza complessi di inferiorità, sappiano stare nel <posto> che Dio ha loro assegnato nelle complesse strutture del mondo per costruire una società più giusta e fraterna.
La raffinata riflessione del cardinale Sarah analizza, quasi disseziona, una celebre frase di Romano Guardini, "Vorrei aiutare gli altri a vedere con occhi nuovi", assumendola come compito, oggi più di ieri necessario, della guida dei fedeli verso la comprensione dei Misteri Cristiani. L'evento da vedere e da cui si è visti è sempre Cristo; è Lui che ci dà la forza di trasformare il mondo. Gli occhi nuovi, scrive il cardinale Sarah, richiamando il pensiero di Benedetto XVI, sono quelli che riescono a vedere che la bellezza è una forma superiore di conoscenza, che tocca l'uomo con "tutta la grandezza della verità". Perché non pensare quindi che la bellezza sia anche una missione affidata alla Chiesa di "continuare a convertire, dunque a umanizzare il mondo"?
In un'epoca sempre più rumorosa, in cui tecnica e consumismo irrompono nella nostra vita, è senza dubbio una follia voler scrivere un libro dedicato al silenzio. Eppure, il mondo fa tanto di quel rumore che la ricerca di qualche goccia di silenzio diviene ancora più necessaria. Per il Cardinale Robert Sarah, a forza di respingere il divino, l'uomo moderno si ritrova in una dimensione angosciante e opprimente. Sarah vuole ricordare che la vita è una relazione silenziosa tra la parte più intima dell'uomo e Dio. Il silenzio è indispensabile per l'ascolto del linguaggio divino: la preghiera nasce dal silenzio e senza sosta vi fa ritorno sempre più profondamente. In questo colloquio con Nicolas Diat, il Cardinale s'interroga: gli uomini che non conoscono il silenzio potranno mai raggiungere la verità, la bellezza e l'amore? La risposta è senza appello: tutto ciò che è grande e creato è plasmato nel silenzio. Dio è silenzio. Dopo il successo internazionale di Dio o niente, tradotto in quattordici lingue, il Cardinale Robert Sarah cerca di ridare al silenzio la sua dignità. Il testo è seguito da un colloquio con Dom Dysmas De Lassus, Priore della Grande Chartreuse e Ministro Generale dell'Ordine dei Certosini. Prefazione di Benedetto XVI.
Sono colpito dal talento dell’uomo moderno di deturpare ciò che tocca. Guardiamo lo spazio: le immagini dei pianeti e delle stelle hanno una bellezza mozzafiato. Ogni cosa è al proprio posto. L’ordine dell’universo ispira la pace. Guardiamo il mondo, le montagne, i fiumi, i paesaggi, tutto ispira una serena bellezza. Guardiamo il viso di un bambino che riede di gusto, il viso di un anziano pieno di rughe per l’età. Dio ha plasmato la sua creatura con tanto amore da ispirare sempre una sensazione di nobiltà e bellezza. E poi guardiamo ciò che crea il mondo moderno!
«Alla radice della decadenza dell’Occidente c’è una crisi culturale e identitaria. L’Occidente non sa più chi è perché non sa più, e non vuole sapere, chi lo ha plasmato...».
L’affermazione del cardinale Robert Sarah esprime con precisione l’intenzione del suo terzo libro di conversazioni con Nicolas Diat. La conclusione a cui perviene è semplice e insieme impietosa: il nostro mondo è sull’orlo di un abisso. Crisi della fede e della Chiesa, declino dell’Occidente, relativismo morale, mondialismo sfrenato, capitalismo selvaggio, nuove ideologie, inaridimento della politica, derive da totalitarismo islamista... È necessario tentare una diagnosi senza invocare pretestuose attenuanti. Non si tratta però soltanto di prendere in esame il grande cambiamento cui è andata incontro la nostra epoca: richiamando l’attenzione sulla gravità della situazione che stiamo attraversando, il cardinale dimostra che è possibile evitare l’inferno di un mondo senza Dio, di un mondo senza uomo, di un mondo senza speranza.
In questa ambiziosa meditazione, il cardinale Sarah si impegna senza riserve nell’analisi delle diverse crisi del mondo contemporaneo.
Robert Sarah
Dal cuore dell’Africa al centro della Cristianità: così potremmo riassumere lo straordinario percorso di vita del cardinale Robert Sarah. Ordinato prete nel 1969; consacrato vescovo nel 1979 – il vescovo più giovane del mondo – chia- mato da Giovanni Paolo II nel 2001 a Roma come Segretario della Congre- gazione per l’Evangelizzazione dei Popoli; nominato da Benedetto XVI Presi- dente del Pontificio Consiglio Cor Unum nel 2010 e infine nel 2014 chiamato da Francesco a presiedere il Dicastero vaticano che si occupa della liturgia. Guardando il povero bambino di Ourous, figlio di contadini e attratto dalla vita dei missionari, nessuno poteva immaginare il piano di Dio ma si potrebbe affermare che certo Dio sapeva quel che faceva.
"A la racine de l'effondrement de l'Occident, il y a une crise culturelle et identitaire. L'Occident ne sait plus qui il est, parce qu'il ne sait plus et ne veut pas savoir qui l'a façonné, qui l'a constitué, tel qu'il a été et tel qu'il est. De nombreux pays ignorent aujourd'hui leur histoire. Cette autoasphyxie conduit naturellement à une décadence qui ouvre la voie à de nouvelles civilisations barbares". Cette affirmation du cardinal Robert Sarah résume le propos de son troisième livre d'entretiens avec Nicolas Diat. Son constat est simple : notre monde est au bord du gouffre. Crise de la foi et de l'Eglise, déclin de l'Occident, trahison de ses élites, relativisme moral, mondialisme sans limite, capitalisme débridé, nouvelles idéologies, épuisement politique, dérives d'un totalitarisme islamiste... Le temps est venu d'un diagnostic sans concession. Il ne s'agit pas seulement d'analyser le grand retournement de notre monde : tout en faisant prendre conscience de la gravité de la crise traversée, le cardinal démontre qu'il est possible d'éviter l'enfer d'un monde sans Dieu, d'un monde sans homme, d'un monde sans espérance. Dans cette réflexion ambitieuse, le cardinal Robert Sarah se penche sans exclusive sur les crises du monde contemporain en livrant une importante leçon spirituelle : l'homme doit faire du chemin de sa vie l'expérience d'une élévation de l'âme, et ainsi quitter cette vie en créature plus élevée qu'il n'y était entré. Le cardinal Robert Sarah est une figure majeure du monde catholique d'aujourd'hui.
Aprire le porte a Cristo e aprirle anche alla sua Chiesa. Il cardinale Jose Saraiva Martins approfondisce i vari aspetti del mistero della Chiesa. Le presenti riflessioni analizzano l'argomento sia dal punto di vista teologico sia da quello pastorale.
Il ruolo e la Missione della Chiesa in questo volume del noto teologo e prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi Card. Jose Saraiva Martins. Dall'annuncio andate e annunciate la buona novella a tutti gli uomini" si ricava il mandato da cui la Chiesa trae origine e destino; cattolica, ovvero universale e quindi anche globale. La chiesa cattolica si configura strutturalmente e da sempre come "globale", a partire dai capisaldi stessi della fede e della sua vita di missione. "
Il presente commento, frutto dell'insegnamento dell'autore e della sua diretta esperienza conciliare, è stato fin dal 1966 un punto di riferimento per generazioni di studenti laici, sacerdoti e religiosi. Offre una chiara visione sulla struttura e sul disegno complessivo della "Lumen gentium", ricostruendone lo sviluppo in un attento esame dei vari capitoli.