
Il "martirio laico" di Vittorio Bachelet non è certamente stato vano. Il seme buono porta sempre frutto, passando per i tempi della storia. Egli è stato testimone di una fede che è tutt'uno con la vita. Una fedeltà al Vangelo vissuta nell'accoglienza del mistero insondabile del vivere. Una fede che si fa anche esercizio operoso di responsabilità. Dobbiamo non solo fare memoria dell'eredità intellettuale e morale di Bachelet, ma anche provare a leggere la sua straordinaria lezione umana e spirituale per trarne ancora una volta buone indicazioni per il nostro tempo e per questa difficile fase della vita del Paese.
A cinquant'anni dal Concilio Vaticano II, nell'Anno della Fede, particolarmente interessante è vedere come questo testo cerca di rileggere l'evento conciliare in chiave attuale, in particolare per i giovani. Rappresenta la voce e la risposta dei giovani alle intuizioni e agli insegnamenti del Concilio. Evidenzia la conoscenza che il mondo giovanile ha della storia e dei documenti fondamentali del Concilio e conferma la responsabilità a cui Paolo VI esortava i giovani 50 anni fa: "Costruite nell'entusiasmo un mondo migliore di quello attuale!". Semplice e scorrevole, il testo rilancia alcuni impegni per l'oggi e il futuro, impegni che possano far sperimentare a tutti che questo è ancora un tempo favorevole per l'evangelizzazione.
Una sfida per tutto il pianeta, quella lanciata da papa Francesco con la sua enciclica sui temi dell'ecologia, della cura del creato, dei nuovi stili di vita. E il libro raccoglie la sfida facendo dialogare tra loro i saperi, le diverse competenze scientifiche e le varie sensibilità culturali e religiose; ne emerge un mosaico interessantissimo che tenta una risposta organica al grido di sofferenza della terra, dei poveri, dell'umanità smarritasi nell'inseguimento insensato del mito della crescita illimitata e di un progresso tecnocratico. Con i contributi di Flaminia Giovanelli, Fabiano Longoni, Matteo Truffelli, Stefano Zamagni, Pablo Canziani, Luigi Alici, Gian Maria Polidoro Ofs, Beatrice Draghetti, Sandro Calvani, Luigi Fusco Girard, Giuseppe Notarstefano.
Atti XV Assemblea nazionale di Azione cattolica, 30 aprile - 3 maggio 2014.
«Niente di quanto un peccatore pentito pone dinanzi alla misericordia di Dio può rimanere senza l’abbraccio del suo perdono».
Papa Francesco
Si è appena chiusa la Porta Santa, ma la misericordia del Padre non è terminata…
Con parole appassionate e cariche di speranza, il papa più amato di tutti i tempi ci dà le linee guida per aiutarci a non dissolvere lo spirito del Giubileo che ci siamo da poco lasciati alle spalle.
Con la pubblicazione della Esortazione Apostolica Laudate Deum, papa Francesco precisa e porta a compimento i temi espressi nell’enciclica Laudato sì. Al centro vi è la cura dell’ambiente naturale, di tutti gli esseri viventi e in particolare delle persone. Da subito il testo ha colpito tutti, intellettuali e opinione pubblica, cattolici e non per la precisione dei riferimenti umani, culturali, scientifici e politici che ben mettono in rilievo la gravità della situazione in cui versa la nostra “casa comune”. Una lettura approfondita e attenta a tutti i suoi fattori fa capire che entrambi i documenti non si limitano all’aspetto ecologico e politico ma inquadrano tutte le precise tematiche trattate in una visione dell’uomo, dei rapporti sociali e del contatto con la realtà che nasce dalla coscienza cristiana che tutto è originato dalla volontà creatrice di Dio Padre.
L’uomo deve essere custode della realtà per curarla con lo stesso amore del Padre che gliela ha affidata come casa comune. Dal rifiuto di questa coscienza e dalla pretesa di autonomia dal Creatore nascono anche tutti i disastri e i gravi danni che l’uomo infligge alla natura e ai suoi simili quando pretende di diventarne padrone assoluto.
Nella presente edizione, accanto ad una ampia e organica selezione dei brani di entrambi i documenti, l’Editore ha voluto offrire al lettore una altrettanto ricca proposta di significative immagini che in modo ancor più immediato comunicano visivamente i temi sviluppati.
Testo base per la preparazione del 48? Congresso eucaristico internazionale (Guadalajara, Messico, 2004). Il testo propone alle Chiese particolari alcune tracce di riflessione che possano servire da base per ulteriori sviluppi ed approfondimenti negli incontri di studio e di preghiera, sia durante la preparazione, sia nella celebrazione del Congresso. Si esordisce con l'invito a sperimentare l'anelito della contemplazione di Gesu Cristo, vero Dio e vero uomo, a lasciarsi guardare da Lui e a sperimentare la sua presenza: Vogliamo vedere il tuo volto, Signore, per mezzo della contemplazione che non ci allontana dai nostri contemporanei, ma al contrario ci rende attenti ed aperti alle gioie ed alle fatiche degli uomini e dilata il nostro cuore alle dimensioni del mondo". "Culmine di tutta l'evangelizzazione e testimonianza eminente della risurrezione di Cristo", l'Eucaristia e luce e vita del nuovo millennio per la Chiesa pellegrina che si impegna nell'opera di una nuova evangelizzazione. "

