
La cornice liturgica, il culto della verità e la cultura materna sono le tre dimensioni dell'omelia prese in considerazione in questo libro. Esse sono collegate da un filo rosso - la storia della salvezza - che riconduce la predica durante la messa a un'esperienza pasquale analoga a quella del Risorto con i discepoli di Emmaus. L'omelia, infatti, ha lo scopo di far sì che la proclamazione della Parola di Dio diventi, insieme con la Liturgia eucaristica, «quasi un annunzio delle mirabili opere di Dio nella storia della salvezza, ossia nel mistero di Cristo».
Il 24 marzo 1980 Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador, viene brutalmente assassinato all'età di 62 anni mentre celebra la messa nella cappella di un ospedale. Il giorno precedente, nella cattedrale, aveva pronunciato una lunga e toccante omelia, diffusa anche via radio, nella quale aveva denunciato, in un Paese imbavagliato e violento, il tragico elenco delle ingiustizie e delle oppressioni compiute dal potere nei confronti del popolo. "La nostra Chiesa - aveva affermato con determinazione - è pienamente cosciente del fatto che proteggere con carità chi soffre è uno dei suoi obblighi principali senza tenere alcun conto né della fede che professa, né del colore politico, né del suo pensiero" perché "alla Chiesa basta che si tratti di una persona per correre in suo aiuto". Nelle sue due ultime omelie Romero affida alla Parola di Dio il compito di illuminare la realtà sociale, politica ed economica per tradurre in fatti gli insegnamenti del Vangelo e accogliere "il grido del popolo e il dolore per tanti crimini". La voce dell'arcivescovo di San Salvador, per il quale è in corso dal 1997 la causa di beatificazione, è stata spenta da un colpo di pistola sparato da un sicario al momento della consacrazione, ma la sua "messa incompiuta" è destinata a proseguire nel tributo del popolo e della Chiesa alla sua memoria e alle sue parole. Prefazione di Jon Sobrino.
Il volume, estratto da La preghiera del mattino e della sera, testo ufficiale minore per la "Liturgia delle Ore secondo il rito romano" della Chiesa in Italia, contiene: l'Ordinario della Liturgia delle ore; gli Inni propri del tempo e delle solennità; il Salterio nel ciclo delle 4 settimane per la celebrazione delle Ore; gli schemi completi della Compieta per ogni giorno della settimana; l'Ufficio del comune della B.V. Maria, relativo a Lodi, Ora media e Vespri; L'Ufficio dei defunti relativo a Lodi e Vespri; il Proprio del Tempo: Avvento, Quaresima, Pasqua, Tempo ordinario; il Proprio dei santi: le solennità e le feste che possono avere precedenza sulla domenica.
Raccolta delle prime nozioni sul canto gregoriano.
La liturgia con salmi cantati dalla domenica al sabato della prima settimana.
La liturgia con salmi cantati dalla domenica al sabato della seconda settimana.
Raccolta di preghiere per l'ora della Misericordia, ordinate secondo i tempi del calendario liturgico. Le tre del pomeriggio di ogni giorno, in tutto il mondo cristiano, diventano un tempo privilegiato nella devozione alla Divina Misericondia. In quell'ora i fedeli della Divina Misericordia si trovano con lo spirito sul Golgota, ai piedi della croce, accanto alla Madonna per adorare con Lei l'amore di Dio per suo Figlio, e per implorare la misericordia per tutto il mondo. Il libro e un'importante raccolta di preghiere per l'ora della Misericordia, utile ai fedeli e a coloro che presiedono le preghiere nell'ora della Misericordia nelle comunita o tramite la radio.
Meditazioni di Giovanni Paolo II dedicate ai Salmi e ai Cantici che compongono le Lodi della Terza Settimana. Al commento del Papa e premesso il testo di ciascun Salmo e Cantico con melodie di Mons. Giuseppe Liberto.
Meditazioni di Giovanni Paolo II dedicate ai Salmi e ai Cantici che compongono le Lodi della Quarta Settimana. Al commeno del Papa e premesso il testo di ciascun Salmo e Cantico con melodie di Mons. Giuseppe Liberto.
Il calendario liturgico per l'anno 2008-2009 in lingua latina.
Dieci catechesi preparatorie per il VII Incontro Mondiale delle Famiglie (Milano, 30 maggio - 3 giugno 2012). Elaborate dal Pontificio Consiglio per la Famiglia in collaborazione con l'Arcidiocesi di Milano. Il tema sarà La Famiglia: il lavoro e la festa". "
Pregare vuol dire pensare a Dio, parlare con Dio
Pregare vuol dire innalzare la propria mente e il proprio cuore a Dio. Vuol dire parlare con Lui con il nostro pensiero o con le nostre parole. perciò ogni pensiero a Dio, ogni sguardo, ogni parola rivolta con affetto a Lui è pregare. Ci guarda le bellezze del cielo, delle montagne, della campagna, di un fiore e pensa con ammirazione e amore a Dio che ha fatto tutto questo, costui prega. Chi guarda un'immagine del Crocifisso, e col pensiero vede Gesù sul Calvario che soffre e dà la vita per noi, e silenziosamente gli dice "grazie", costui prega. Pregare, quindi, è una cosa molto facile. In ogni luogo, in ogni momento, qualsiasi persona può sollevare il suo pensiero a Dio e dirgli "Grazie", "Aiutami", "Perdono".