
La Settimana Santa di Procida ha nella processione dei Misteri il suo acme. Tale processione, policroma, fortemente teatralizzata, coagulo di molteplici istanze ed aspettative della parte marinara e terrestre dell'isola, al contempo liturgiche e devozionali ma pure laiche e secolari, si identifica nel maestoso sfilare di gruppi statuari portati a spalla, i Misteri, appunto, ogni anno rinnovati, ispirati dai temi della Passione di Cristo ma, allo stesso tempo, dall'attualità. Frutto di due anni di lavoro, il volume tenta quindi una lettura delle festività pasquali procidane che, dalla consueta impostazione di un'agiografia strettamente religiosa, cerca di cogliere in una prospettiva antropologica gli investimenti di una popolazione procidana che, a differenti livelli di coinvolgimento, individua nella lunghissima, lucente e sfinente processione un'opportunità di riaffermazione identitaria, attentamente declinata e giocata su molteplici e diversi piani.
Quando la fede è compresa come un credo, un culto, delle prescrizioni, ma niente di tutto questo è collegato alla vita, Schmemann afferma che si tratta di una questione di memoria. Ma quale memoria? Non la nostra memoria psicologica – una delle facoltà più ambigue dell’uomo, capace di risuscitare il passato, nella consapevolezza tuttavia che si tratta di qualcosa che non c’è più, che la nostra vita è frammentata e scompare nella morte –, ma la memoria che ci è svelata nella liturgia. Cristo ha collegato la sua presenza tra noi al comando “Fate questo in memoria di me”. Attraverso la celebrazione dell’Eucaristia, che rinnova la memoria della persona del Signore – quindi di quanto Egli ha comunicato agli uomini come salvezza e pienezza di vita –, noi abbiamo accesso, nella frammentarietà della nostra esperienza, alla pienezza della memoria divina, dove tutto vive. L’anamnesi liturgica è quindi la realtà del regno presente in mezzo a noi che ci è dato come anticipo della pienezza escatologica e come forza di attrazione per camminare verso questa pienezza. È a partire da questa memoria che Schmemann vede il senso della teologia, della missione e anche quello della vita personale.
Con quali parole accompagnare l’inizio e la fine di ogni giornata? In che modo sostare in silenzio davanti all’infinito per trovare il coraggio e la spinta giusta per vivere? La Fraternità di Romena propone in questo libro il suo stile originale di preghiera, uno stile che può interpretare i bisogni di tutte le persone, qualsiasi sia il loro cammino di vita. Si tratta di Lodi, quindi di preghiere che esprimono un grazie e che accompagnano i giorni della settimana: ogni giorno una lode del mattino e una della sera con un tema.
La Parola di Dio ogni giorno 2018 accompagna questo anno, nel quale la Comunità di Sant'Egidio ricorda i suoi cinquanta anni di vita. È nella fedeltà all'ascolto della Parola di Dio e nella preghiera quotidiana che Sant'Egidio ha tratto la sua forza per vivere e comunicare il Vangelo, servire i poveri e lavorare per la pace. Questo libro vuole essere un aiuto per la preghiera quotidiana, unendola idealmente a quella che ogni sera si svolge nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma. È anche una porta per entrare in un santuario spirituale, dove un popolo di credenti, di lingue, paesi e storie diversi, ma unito dall'ascolto della stessa Parola, non smette di intercedere per il mondo intero. I brevi commenti a un brano della Bibbia che sono proposti alla meditazione quotidiana, mentre aiutano a comprendere il senso del testo, cercano di far giungere la Parola sino alle porte del cuore. Ne abbiamo bisogno ogni giorno.
Mons. Vincenzo Paglia commenta le letture giornaliere della Parola. Un aiuto per la preghiera quotidiana che si unisce idealmente a quella che ogni sera si svolge nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma. I brevi commenti a un brano della Bibbia che sono proposti alla meditazione quotidiana aiutano a comprendere il senso del testo e cercano di far giungere la Parola sino alle porte del cuore.
L’anno cristiano non può che essere sempre e soprattutto un anno liturgico! Questo nuovo lavoro è precisamente un invito a prendere sul serio la citata indicazione di Sacrosanctum concilium: Dio è all’opera nella Chiesa e nella storia e non c’è altro compito, da parte nostra, che quello di rendere grazie e innalzare un canto di lode e di ammirazione. Ecco il senso e la ricchezza delle considerazioni di mons. Giuseppe Liberto, che apre la prima parte del suo percorso, Riflessioni per l’Avvento e il Natale, con un’acuta meditazione sul tempo che si inscrive nel divenire della historia salutis, aperta verso il futuro in cui Dio è eterno perché è Signore del tempo. La seconda parte, dedicata alla Quaresima, ci conduce immediatamente nel deserto dove Gesù è tentato dal nemico: l’atteggiamento di Gesù ci invita a una radicale presa di distanza da ogni rischio di idolatria. E’ la Pasqua, la definitiva vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, a costituire il tema della terza parte di queste Meditazioni. Nella quarta e ultima parte, dal titolo Riflessioni per le solennità e le feste, Liberto ci offre puntuali approfondimenti sulle varie solennità e feste che punteggiano l’anno liturgico e in cui trovano particolare attenzione quelle dedicate alla Vergine Maria.
La Parola di Dio ogni giorno 2020 si apre con l'icona dei "Nuovi Martiri- e dei testimoni della fede del XX secolo. Essa è venerata a Roma nella Basilica di San Bartolomeo all'Isola che san Giovanni Paolo II affidò alla cura della Comunità di Sant'Egidio perché divenisse il luogo della memoria dei "nuovi martiri- a Roma. «Alzo gli occhi verso i monti, da dove mi verrà l'aiuto?» - canta il salmista. E la risposta è posta sulle nostre labbra dalla stessa Scrittura: «Il mio aiuto viene dal Signore, lui che ha fatto cielo e terra» (Sal 121,1-2). I "nuovi martiri- hanno fatto esperienza diretta della verità di questo salmo. Pregare vuol dire ascoltare la Parola di Dio con il cuore aperto e rivolgersi a lui con le parole suscitate nel nostro cuore. La cadenza quotidiana di questo dialogo con il Signore ha un valore tutto particolare. Nella quotidianità, infatti, c'è l'espressione di qualcosa che non può essere abbandonato.
In questo volume le letture dei tre cicli liturgici sono affrontate dall'attenta e meditante lettura di Nunzio Galantino, già Segretario della CEI e oggi voluto da papa Francesco a presiedere l'Amministrazione del Patrimonio Apostolico. Galantino consegna al lettore un volume poderoso, importante, destinato a rimanere a lungo nelle librerie di tutti i parroci che cercano nuovi spunti omiletici e dei fedeli che amano prepararsi alla liturgia domenicale nutrendosi e accompagnandosi alla riflessione dei loro pastori. Diviso per i tre cicli liturgici, A, B, C, questo testo contiene tutte le meditazioni domenicali e quelle delle altre grandi feste del tempo cristiano: Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, Tempo Ordinario, Solennità del Natale, dell'Epifania, dell'Assunzione... Si tratta di una raccolta che ha anche il pregio di introdurci ai grandi temi che accompagnano la riflessione quotidiana di uno dei pastori più significativi del nostro tempo, sempre attento a costruire ponti e a operare nel concreto per una Chiesa in uscita.
È nella preghiera quotidiana che Sant'Egidio ha tratto la sua forza per vivere e comunicare il Vangelo, servire i poveri e lavorare per la pace. Nell'edizione di quest'anno de La Parola di Dio ogni giorno, i brevi commenti ai brani della Bibbia che sono proposti alla meditazione quotidiana, aiutano a comprendere il senso del testo e cercano di far giungere la Parola sino alle porte del cuore. Pregare vuol dire ascoltare la Parola di Dio con il cuore aperto e rivolgersi a lui con le parole suscitate nel nostro cuore. La cadenza quotidiana di questo dialogo con il Signore ha un valore tutto particolare. Nella quotidianità, infatti, c'è l'espressione di qualcosa che non può essere abbandonato.
I commenti di padre Ermes Ronchi per ogni domenica dell'anno: da leggere personalmente, da commentare in famiglia, con cui pregare perché la nostra festa non sia vuota ma colma della tenerezza di Cristo. "Io credo nella buona notizia di Isaia, Giovanni, Gesù. Lo credo non per un vacuo ottimismo. Il cristiano non è un ottimista, è uno che ha speranza. L'ottimista tra due ipotesi sceglie quella positiva. Io scelgo il Regno per un atto di speranza: perché Dio si è impegnato con noi, con un intreccio così scandaloso con la nostra carne da arrivare fino alla morte di croce".
La Parola di Dio ogni giorno 2022 giunge mentre il mondo - sebbene in maniera diversificata - è ancora segnato dalla tragedia della pandemia. È vero comunque che siamo tutti sulla stessa barca e tutti abbiamo bisogno di uscire da questa tragedia abbattutasi sull'intero pianeta. La Parola di Dio ogni giorno, che con l'edizione di quest'anno compie venti anni, durante i quali ha accompagnato i lettori nell'incontro con la Bibbia e con la preghiera, vuole essere un piccolo aiuto per portare nel cuore, ogni giorno, le «ingiurie di molti popoli». È l'umile ambizione de La Parola di Dio ogni giorno 2022: rendere coloro che si lasciano toccare dalla preghiera quotidiana un tempio spirituale piantato in ogni parte del mondo da cui sale ogni giorno ininterrottamente una preghiera universale di invocazione a Dio perché scenda e porti la sua salvezza a tutti.

