
È possibile interrogare un pensatore del XII secolo riguardo a istanze contemporanee di libertà di coscienza e pluralismo religioso e ricavarne modelli per comprendere il presente? Dagli anni Sessanta del secolo scorso fino a oggi, molti autori statunitensi di ambiente sia accademico sia rabbinico - quali Joseph Soloveitchik, Marvin Fox, Steven Schwarzschild, David Hartman, Menachem Kellner e Kenneth Seeskin - hanno proposto riletture impegnate, se non "militanti", di Mosè Maimonide (1138-1204). Superando le interpretazioni di Leo Strauss, hanno attualizzato la filosofia di Maimonide per affrontare questioni centrali oggi, come la dialettica tra universalismo etico e particolarismo nazionale o tra umanità, comunità e individuo. Al lettore del filosofo ebreo si propone un percorso ermeneutico di sintesi spirituale, un'integrazione tra ortodossia e laicità, Gerusalemme e Atene, in cui «il perplesso non può che stare nel mezzo».
La nuova edizione del più importante saggio pedagogico di Romano Guardini. In queste pagine ci guida alla scoperta del nucleo originale del «fenomeno dell'educazione» nelle diverse età della vita, ciascuna con i propri problemi e le proprie conquiste, con la lucidità e la sapienza di chi conosce il segreto della persona e della libertà, e la credibilità del grande educatore. Una lettura per tutti, in quanto formatori di persone e di se stessi.
Se il pensiero di Cornelio Fabro gode di ampia notorietà per i fondamentali contributi sul problema dell'essere e della conoscenza, sulla libertà e sull'ateismo, nonché per gli studi su Tommaso e su Kierkegaard, non altrettanto si può dire per i temi giuridico-politici. Nondimeno sotto questo versante la ricerca vede emergere una messe di testi di notevole interesse. Vi si palesa un itinerario sensibile alla proiezione civile della filosofia ed attento alle questioni di più viva attualità, dove si prolunga la consapevolezza dell'indagine filosofica come questione del fondamento e del compimento. Questo libro, mediante un'analisi che attraversa l'intero arco degli scritti fabriani, ne pone a tema organicamente gli sviluppi filosofici in campo giuridico-politico. Vi emerge un impegno teoretico autenticamente libero, tale da offrire sollecitazioni intellettuali senza confini. Come questione della razionalità della responsabilità e della responsabilità della razionalità.
Nel recente dibattito filosofico sta emergendo l'idea che le relazioni intersoggettive possono validamente essere considerate come il tratto costitutivo dell'umanità dell'uomo, della sua natura e identità. Tra i filosofi che, nel Novecento, hanno cercato di mettere a tema l'identità relazionale e intersoggettiva degli umani Maurice Nedoncelle, significativo protagonista del pensiero filosofico del XX secolo, è certamente un autore che offre rilevanti indicazioni per una comprensione della struttura relazionale della persona umana concretata in una dimensione compiutamente interpersonale ed espressa dalla categoria della reciprocità. Lo studio presenta la portata originale e feconda della prospettiva filosofica nédoncelliana, che riafferma l'inevitabilità del riferimento alla persona, significativamente colta nella relazione intersoggettiva come reciprocità d'amore.
Nell’incontro tra memoria e progettualità futura, tra ricostruzione critica del passato e speranza di un’umanità migliore, alcune domande rimangono ineludibili. Facciamo o subiamo la storia? Chi ne sono gli attori: le masse o i personaggi elitari? Quale influsso hanno le ideologie e le utopie nelle decisioni che incidono nell’esercizio del potere? Come e a che scopo si riscrive continuamente il passato di nazioni e continenti umani?...
Questi e altri quesiti vengono affrontati nel presente manuale che offre anzitutto lo schema temporale delle teorie sulla storia e discute successivamente le questioni teoretiche pertinenti.
Una mappa concettuale dei termini chiave ed una bibliografia ragionata completano il volume, che costituisce una valida introduzione alla comprensione dei problemi filosofici e teologici della storia.
Questo volume raccoglie i contributi presentati al Convegno dell'ADIF (Associazione Docenti Italiani di Filosofia), tenutosi a Cividale del Friuli nel 2003. Il tema generale riguarda la riflessione del rapporto tra estetica e arte. Una molteplicità di aspetti lo rendono ricco di interesse e rispondente a vari interrogativi ed esigenze che oggi si affacciano nel mondo culturale. All'estetica appartiene la dimensione ispiratrice e intuitiva del bello; all'arte appartengono il momento della formazione dell'opera e del suo godimento: lo svolgersi di questo rapporto dà vita a sempre nuove espressioni che sollecitano la riflessione filosofica a indagare il senso dell'esperienza artistica.
Questa edizione delle "Opere" segue l'ordine che diede loro Immanuel Bekker nella sua edizione per l'Accademia di Berlino. I testi sono corredati di una nota introduttiva sugli scritti aristotelici, di una cronologia della vita di Aristotele e di un indice dei nomi. I volumi che compongono l'opera raccolgono quasi tutta la produzione dello Stagirita: non solo le opere di fisica, metafisica, estetica, politica, ma anche gli scritti più importanti di storia e scienze naturali. Ne restano escluse soltanto alcune operette minori e altre di dubbia attribuzione o certamente non autentiche, mentre sono stati inclusi i frammenti delle opere giovanili e una scelta dei frammenti di quelle perdute.
Questa edizione delle "Opere" segue l'ordine che diede loro Immanuel Bekker nella sua edizione per l'Accademia di Berlino. I testi sono corredati di una nota introduttiva sugli scritti aristotelici, di una cronologia della vita di Aristotele e di un indice dei nomi. I volumi che compongono l'opera raccolgono quasi tutta la produzione dello Stagirita: non solo le opere di fisica, metafisica, estetica, politica, ma anche gli scritti più importanti di storia e di scienze naturali. Ne restano escluse soltanto alcune operette minori e altre di dubbia attribuzione o certamente non autentiche, mentre sono stati inclusi i frammenti delle opere giovanili e una scelta dei frammenti di quelle perdute.
Concepito come prima parte del secondo volume (mai comparso) di 'Essere e tempo', questo scritto introduce - attraverso il confronto con Kant - al cuore della riflessione heideggeriana. In appendice il testo del celebre dibattito svoltosi nel 1929 fra Heidegger e Cassirer.