
Vengono definiti "secoli dell'infanzia" quelli immediatamente successivi all'origine della parrocchia, perché in quel tempo essa ha subito, come un bambino, una specie di tutela e di ingerenza da parte di regni e imperi che ne hanno condizionato l'autonomia e la funzionalità. Il volume, procedendo con una scansione cronologica, tratta della parrocchia dapprima nei regni barbarici, poi nell'impero carolingio, infine nelle entità territoriali sorte dopo Carlo Magno. Di ogni momento storico l'autore delinea il quadro politico-sociale e i problemi relativi. Su questo sfondo ricostruisce il diffondersi e l'organizzarsi delle parrocchie, la documentazione sul clero, la vita dei fedeli, le linee pastorali complessive.
La parola "crescita" sintetizza bene la storia della parrocchia nei secoli del Medioevo maturo. In tale periodo assistiamo al prodursi di una legislazione specifica sulla parrocchia da parte dei grandi concili della Chiesa latina, di concili provinciali e di sinodi; la parrocchia assume connotati differenti a secondo di singoli paesi (il volume esamina Francia, Spagna, Inghilterra, Boemia, Ungheria, Polonia e l'Italia, caratterizzata dal ruolo pastorale della pieve); con la "riforma gregoriana" la visita pastorale diventa uno strumento di governo ordinario e di formazione di documentazione disponibile per lo storico. Clero e fedeli, con l'analisi delle rispettive caratteristiche, risultano gli altri due grandi temi del volume.
Il volume prende in considerazione il periodo che va dalla fine della "cattività avignonese" alla celebrazione del Concilio di Trento. La parrocchia è coinvolta in due movimenti antitetici e in rapporto tra loro di causa ed effetto. Da una parte nella Chiesa emergono vistosi fenomeni degenerativi (a livello dogmatico, morale e giuridico) che impediscono alle strutture pastorali e di governo di raggiungere le proprie finalità. Dall'altra e come reazione, nasce nella Chiesa un moto di riforma che coinvolge vescovi, clero, religiosi e laici. Ora la storia della parrocchia diventa soprattutto storia dei suoi due elementi costitutivi: clero e fedeli, che vengono esaminati nelle sfaccettature e nella qualità della loro presenza.
Il concilio di Trento termina nel 1563 e l’anno dopo Pio IV ne conferma tutti i decreti, rendendoli esecutivi per l’intera cristianità. Nasce la parrocchia tridentina, che ha avuto il merito di creare, per la prima volta nella Chiesa, un’omogeneità pastorale. Per descriverla l’autore non segue il metodo cronachistico, ma quello che privilegia la vita nel suo complesso.
Il volume – quinto e conclusivo di una serie che ha visto i primi quattro pubblicati dalle Edizioni Dehoniane Roma e ora acquisiti dalle EDB – presenta una documentazione unica sulle scelte pastorali che hanno avviato una vera «riforma tridentina» attraverso le parrocchie. Mette a fuoco «le vie praticate per l’attuazione della riforma», con dati d’archivio documenta la pastorale, la vita quotidiana del clero in cura d’anime, i redditi della parrocchia, il suo rapporto con il territorio. I capitoli su feste di precetto, devozioni, anno liturgico, ciclo della vita (nascita e battesimo, matrimonio, esequie) offrono materiale prezioso per la riflessione antropologica e pastorale.
Parrocchia è un vocabolo in circolazione da almeno 1600 anni. Con il quinto volume l’autore conclude una ricerca che porta a quella “civiltà del campanile” tipica del nostro paese, della quale ancora vive la maggior parte degli italiani. La storia della parrocchia diventa allora un modo per capire la nostra società e la nostra Chiesa.
Sommario
Presentazione. Introduzione. 1. Le vie praticate per l’attuazione della Riforma. 2. Il concilio di Trento dalle enunciazioni ai fatti. 3. La parrocchia: realtà e problemi. 4. La lotta alle superstizioni. Bibliografia.
Note sull'autore
Vincenzo Bo, parroco di Monterosso al Mare e noto specialista di religiosità popolare, è nato a Sestri Levante nel 1922 e morto nel 1999. Laureato in scienze sociali all’Università di Lovanio, ha pubblicato Parrocchia tra passato e futuro (1977), Religiosità popolare (1979), Festa, riti e magia (1983), La religione sommersa (1986). Ha, inoltre collaborato, insieme ad altri autori, ai volumi: Dizionario di pastorale della comunità cristiana (1980), La festa (1980), Il pellegrinaggio e le tradizioni popolari (1982). È autore della Storia della parrocchia in cinque tomi, di cui sono stati disponibili finora i primi quattro volumi: 1) I secoli delle origini (sec. IV-V), 21992; 2) I secoli dell’infanzia (sec. VI-IX), 1990; 3) Il travaglio della crescita (sec. XII-XIV), 1991; 4) Il superamento della crisi (sec. XV-XVI), 1992.
È stato membro del Consiglio del COP e redattore della rivista Orientamenti pastorali. L’attuale presidente del COP così descrive la sua figura: «Vincenzo Bo aveva la stoffa di un vero intellettuale, paziente ricercatore, capace di collegare i mille fili dell’esperienza per farne apparire un disegno compiuto. Si potrebbe dire che fu prete innamorato del suo ruolo di pastore, così come fu uno studioso capace di dare dignità scientifica a quanto l’azione pastorale ha prodotto di tradizioni nel corso dei secoli».
Coed. LDC/Velar. Il volume raccoglie gli atti del Seminario di studio svoltosi a Roma nel novembre 2002. Il ricco materiale presentato e di aiuto al compito di quanti sono impegnati nella formazione spirituale dei vari soggetti ecclesiali.
Una sfida che la chiesa del nuovo millennio non puo perdere: una nuova immagine di parrocchia. Il volume esprime chiaramente l'opzione per un cristianesimo domestico", rivolto a tutti e a ciascuno, senza diventare "addomesticato". E un sogno: la possibilita per la parrocchia di rimodularsi in forme nuove dinanzi al cambiamento sociale. Le esperienze che stanno sorgendo (pastorale d'insieme, unita pastorali, zone pastorali, ecc.) ne sono una testimonianza. Esse consentono di intravedere una presenza creativa della chiesa sul territorio e di ripensare - in piena luce - la figura del prete e del diacono, dei ministeri laicali, dei collaboratori pastorali, della famiglia. "
Situazioni e prospettive della parrocchia sulla base delle sollecitazioni del mondo moderno. Il futuro della parrocchia passa attraverso le sue trasformazioni. Le proposte di rinnovamento che si muovono all'interno del modello attuale, pur lodevoli nell'intenzione, costituiscono una illusione ingannevole. Solo mutando profondamente la parrocchia puo continuare ad essere forma di comunita cristiana sul territorio, sua realizzazione storica adeguata ed efficace. Aspetto non marginale di quella conversione pastorale che e intelligenza ed ascesi, mentalita e prassi, slancio di evangelizzazione e fedelta creativa: in un mondo che cambia.
E' uno strumento a servizio della nuova evangelizzazione che, passo dopo passo, fa da guida nell'impostare il processo di evangelizzazione. Guida pratica ad una pastorale di evangelizzazione. E' composto di tre parti, ha tre obiettivi: - cambiare la mentalita missionaria e pastorale per evangelizzare nel nuovo millennio. - proporre Gesu come primo evangelizzatore e maestro. - dare alcune linee e sussidi per entrare in un processo di evangelizzazione. E' un sussidio utile per le singole persone, i gruppi e le comunita impegnati nella missione, i corsi di studio e per chiunque abbia a cuore la Grande Missione di Gesu di andare a portare la Buona Notizia in tutto il mondo. Contiene: uno studio di Gesu evangelizzatore, una sfida a dare la precedenza alla persona su ogni altra cosa, una lettura facilitata dell'Evangelii Nuntiandi, riflessioni, domande e provocazioni.
La parrocchia c’è ancora, perché domande semplici di vita ci sono ancora, perché giovani che hanno percorso tutte le strade possibili in cerca di felicità vi tornano ancora, perché gente appassionata che si mette in ascolto esiste ancora.
Dalla quarta di copertina:
La parrocchia c’è ancora, perché domande semplici di vita ci sono ancora, perché giovani che hanno percorso tutte le strade possibili in cerca di felicità vi tornano ancora, perché gente appassionata che si mette in ascolto esiste ancora.
Parrocchia è sempre sapore di casa, è tentativo onesto di comunità; anche la più scalcinata ha sempre la porta aperta; non ha paura di fare la crocerossina dei casi impossibili, perché in ogni domanda sa leggere sete di Dio e ne mette a disposizione la sorgente.
In questo agile saggio, l'Autore presenta alcune puntuali riflessioni, sintetiche ma documentate, per far ridiventare la parrocchia il luogo dell'incontro tra Dio e gli uomini.
Vengono qui presentati due interventi che il Patriarca di Venezia ha dedicato al ruolo e al valore delle comunita parrocchiali (capitolo I) e dei Gruppi di Ascolto (capitolo II). Il volumetto contiene due brevi ma preziose riflessioni in cui il Patriarca di Venezia propone alcune linee di metodo per l'azione pastorale: comunicare al mondo Cristo, passando da persona a persona, significa parlare di metodo della vita cristiana e di metodo della missione.