
“Guarda questo mio Cuore: quante ferite, quanti dolori, quante pene nasconde! Esso è il rifugio di tutte le pene; non vi è dolore, né spasimo, né offesa che non si riversi in questo mio Cuore. Son tante le mie pene che, non potendo[ne] sostenere l’acerbità, vado trovando chi vuole accettare qualche piccola particella di queste pene per avere un respiro di sollievo e, quando la trovo, me la tengo tanto cara che non so lasciarla mai più; né mi sento più solo, [perché] ho a chi far comprendere le mie pene, a chi confidare i miei segreti, ed a chi versare le mie fiamme d’amore che mi consumano. Perciò spesso ti chiedo che accetti parte delle mie pene, perché sono assai; e se non vado ai figli miei a chiedere sollievo, a chi devo andare? Resterei come un padre senza figli che, o non ha prole, oppure i figli ingrati lo hanno abbandonato”.
Grande mistica, stigmatizzata ed anima vittima, non tutti la conoscono per le sue profezie straordinarie che riguarderebbero i tempi in cui viviamo: dal cielo la morte e la salvezza per una terra che barcolla, si apre e si rinnova in se stessa, insomma un’autentica tragedia cosmica per la fine di questi tempi malati di egoismo, dove il senso della fede e l’appartenenza come figli a Dio sembra sempre più una favola...
"Proprio nell'ordinarietà dei luoghi del quotidiano si è incessantemente speso Vittorio Barducci: nella famiglia teneramente amata; nell'impegno missionario e apostolico; nella costruzione della comunità ecclesiale e nella promozione dell'Azione Cattolica, a cui ha fortemente avvertito di appartenere; nel lavoro; nell'attenzione al territorio, al sociale, al civile, alla realtà politica. Questo l'ha reso un testimone generoso, autentico e credibile, capace di comunicare mediante la sua stessa esistenza la bellezza di una fede vissuta con semplicità e forza." (dall'Introduzione al volume)
Ha scommesso su se stessa grazie a una grande fede in Dio. È stata tra gli ultimi fino all’ultimo dei suoi giorni. Lo ha fatto sporcandosi le mani, andando a vivere lì dove c’era bisogno di una parola di conforto, di un sostegno e della parola del Signore. Madre Assunta Marchetti, beata, è la cofondatrice delle Suore missionarie di San Carlo Borromeo – Scalabriniane. Qui il racconto, scritto in prima persona, della sua vita eroica. Dalla vocazione all’incontro con Monsignor Giovanni Battista Scalabrini, fino al viaggio dall’Italia al Brasile e alle scene che le si presentavano davanti nelle fazendas, luoghi della povertà e dello sfruttamento. Mai sconfortata, si è sempre rimboccata le maniche per cercare di aiutare gli orfani, i migranti, chi aveva bisogno. È un esempio quantomai attuale di una religiosa che ha vissuto il mondo delle migrazioni dell’Ottocento ma che è un modello per le missionarie di oggi. È un esempio per chi si occupa di politiche migratorie e di chi vive quotidianamente il dialogo interculturale. Religiosa dalle molte virtù, non amava parlare di sé, ma trascorreva le sue giornate aiutando gli altri. Servizievole, umile, semplice, povera. I bambini degli orfanotrofi la adoravano. Così come i tanti migranti – all’epoca italiani – che in Brasile le chiedevano aiuto. In sostanza, faceva battere i cuori di speranza. Un po’ come quel cuore che fece tornare a battere nel 1994. Era di un uomo. Un brasiliano. Una suora scalabriniana ha chiesto l’intercessione di Madre Assunta per farlo guarire. E così fu. Il cuore di Eraclide Teixeira Filho tornò a battere e il suo corpo recuperò ogni funzione, senza alcun danno fisico. Nel 2014 Papa Francesco la dichiara Beata.
Le donne del profumo ci hanno consegnato tutto il loro amore per il Signore, la loro predicazione è speranza sempre nuova, bellezza che sgorga limpida, dal cuore. Hanno seguito il Maestro dalla Galilea e insieme a Lui ci guidano fino al cuore del Mistero Pasquale. La liturgia bizantina custodisce un ricordo liturgico tutto speciale per le donne del profumo, le "myrofore". Le donne del profumo, camminando al seguito di Cristo, sono venerate dalla liturgia come "uguali agli Apostoli", testimoni della morte e della sepoltura di Cristo. Come la sposa del Cantico, hanno cercato lo sposo assente e, dopo tre giorni, lo hanno incontrano risorto, vivo, Emmanuele, Dio che cammina con noi. Inviate dal Risorto a portare l'annuncio di Pasqua, prima agli apostoli e, da questi, al mondo intero, le donne sono elette alla grande missione apostolica della Chiesa in modo tutto speciale. Esse non hanno mai avuto un posto nella struttura gerarchica e sacramentale, eppure hanno sempre assunto un ruolo di primissimo piano. Non a causa dei loro privilegi o della loro posizione autorevole, ma in virtù della loro fede nel Rabbi Nazareno.
Chiara Luce Badano, morta di tumore alle ossa nel 1990 all’età di 18 anni e beatificata nel 2010, ci conduce sul suo cammino personale, immerso in una profonda esperienza comunitaria in seno al movimento dei Focolarini. La sua testimonianza di santità continua ad espandersi, soprattutto tra i giovani che vedono in lei una luce che li guida sul proprio cammino.
Negli anni ’90, tra i monti dell'Algeria, otto monaci di origine francese vivono in armonia con i loro fratelli musulmani. Tuttavia, quando la violenza e il terrore integralista della guerra civile si diffondono nella regione, i monaci si ritrovano davanti ad un bivio: decidere se rimanere o ritornare in Francia. I monaci decidono di restare pur di aiutare la popolazione locale, mettendo così in grave pericolo la loro stessa vita per amore di Cristo. Rapiti nella notte tra il 26 e il 27 marzo 1996, il loro assassinio viene annunciato il 21 maggio dello stesso anno. La loro morte è rimasta un mistero.
Sulla loro vicenda è stato realizzato il film Uomini di Dio (2010), che ha suscitato un forte interesse del pubblico per il messaggio di pace e tolleranza dato dai monaci di Tibhirine e un bestseller, Più forti dell’odio (Qiqajon).
Fratel Luc di Tibhirine, monaco trappista, medico e martire, ha segnato il ricordo di tutti coloro che lo hanno conosciuto. Questo libro propone 15 meditazioni che prendono spunto dalle sue citazioni e testi inediti.
Biografia – Missione – Carismi
Conquistato dall’esempio e dal carisma di Padre Annibale di Francia, fondatore dei Rogazionisti, il sacerdote Pantaleone Palma (1875-1935) divenne suo valido e fedele collaboratore. La storia di fede e umiltà di Padre Pantaleone, che visse le Beatitudini evangeliche fino in fondo, può oggi costituire un grande esempio di sottomissione alla volontà di Dio e un valido e coerente modello per sacerdoti e per quanti si professano cristiani.
Biografia della Beata Maria di Gesu Crocifisso. Felice il giorno: che mai finisce... Che dite, abitanti della terra?". La vita e felice peer Suor Maria, perche e con Dio. "Il tuo nome e grande; riempie il cielo. Tutto lo loda ed e riempito di gioia in sua presenza". Vuole comunicare questa gioia a tutti gli abitanti della terra che dormono, spensierati: "Madre, tutti dormono. E Dio, cosi pieno di bonta, cosi grande, cosi degno di lodi, lo si dimentica...Nessuno pensa a lui... Vedi, la natura lo loda; il cielo, le stelle, gli alberi, le erbe, tutto lo loda; e l'uomo che conosce i suoi benefici, che dovrebbe lodarLo, dorme... Andiamo a svegliare l'universo". Il Papa Giovanni Paolo II, nella sua omelia della beatificazione, nel 1983, colloca la Beata Maria di Gesu Crocifisso, nel contesto attuale della Terra Santa: "Carmelitana scalza, nata sulla terra che vide lo svolgimento della vita di Gesu di Nazareth..." "
Un testo su Elisabetta della Trinita. Essere per la Trinita lode della sua gloria". " Elisabetta della Trinita, ritenuta una delle voci profetiche che lo Spirito Santo suscita, ha lasciato un'eco profonda nel nostro tempo, vivendo con fedelta la breve storia della sua vita e la missione cui si sentiva chiamata: essere la Trinita lode della sua gloria". Giovane donna, serena, dolce, dal cuore caldo e delicato, Elisabetta nascose nel sorriso l'eroismo delle sue virtu e persino le ore della sofferenza piu profonda, quando, straziata dal morbo di Addison, s'immolava per amore di Gesu e della sua Chiesa. Un esempio riuscitissimo di contemplazione nell'azione e di azione nella contemplazione... Una Santa "moderna", che valorizza il creato, gli affetti, l'amicizia, che non fugge il mondo ma sceglie la clausura per obbedire ad una vocazione. "