
Figlia di Maria Ausiliatrice (1907-2008), suo Antonietta fu donna dalla fede granitica, ricca di carità verso tutti. La sua figura ci ricorda la missione di Maria, presente nella nostra vita e nella storia dell'umanità.
A Palidoro (Roma) il 23 settembre 1943 il vice brigadiere dei Carabinieri Salvo D'Acquisto sacrificò la sua vita, salvando così 22 ostaggi rastrellati dai soldati tedeschi come rappresaglia per la morte di un commilitone. Con il suo gesto diede suprema ed eroica testimonianza di carità e di fede cristiana.
Nato nel 1825 da una famiglia di antica nobiltà: piemontese, partecipa da giovanissimo, come ufficiale, alla Prima guerra di indipendenza. Alla Sorbona di Parigi studia poi scienze naturali. Entra in contatto con i membri della Conferenza di San Vincenzo e conosce Federico Ozanam. Tornato a Torino, nel 1853 lascia definitivamente la carriera militare e, senza dimenticare gli interessi scientifici, comincia a interessarsi ai problemi sociali della città:, diventando il fulcro di una serie di iniziative efficaci e spesso originali. Ordinato sacerdote a Roma, morirà: a Torino nel 1888.
La caratteristica di Armida Barelli, come ricordava padre Agostino Gemelli, è stata la fede; una fede semplice e audace, autentica e confidente, forte e tenera, capace di dare forma a tutta la sua vita ricca di opere, di incontri, di viaggi, di iniziative creative, di gioie e di dolori. La sua preghiera è quella di una donna appassionata, che segue il Signore vivendo nel mondo e che, per questo, impara a contemplare la presenza di Dio nei solchi della storia, nelle vicende della sua vita, del suo paese, della Chiesa. Le sue parole possono aiutare anche noi a pregare, vivendo da cristiani nel tempo che Dio oggi ci dona.
A cavallo tra XIX e XX secolo, il prete bresciano G.B. Piamarta (che sarà canonizzato il prossimo ottobre), impegnato con i più poveri fra i giovani, si mette alla ricerca della volontà di Dio per dare dignità e futuro ai suoi ragazzi. E inventa nuove strade di annuncio, modi innovativi di servizio alla città, opere capaci di esprimere una fede attiva e contemplativa. La sua storia continua ancor oggi. E consiste nel ridire, con i giovani di oggi, la passione per quel Regno di Dio fatta di sguardo fiducioso al Cielo e piedi ben piantati per terra.
«Le vite dei santi appartengono alla storia, perché sono loro stessi a fare la storia e, meglio ancora, la fanno come piace a Dio. La storia senza i santi si riduce a guerre, battaglie, nazioni soggiogate o liberate, leggi e decreti, paesi che si avvicendano nella supremazia reciproca. Di tanto in tanto, però, Dio mostra la strada, e ogni volta per indicarla si avvale di un santo.» (Louis de Wohl)
Il frate guaritore, di anima e corpo, padre Daniele Hechich è entrato nella storia recente dei grandi carismatici, divenendo una garanzia di vita, sopravvivenza e speranza. Affetto da sclerosi multipla, il frate, nonostante abbia lottato accettando la sofferenza, ringraziava comunque sempre il Signore: “Grazie Signore per il dono della sofferenza, non ti chiedo di non soffrire”.
La piccola Nennolina ci rende un’autentica testimonianza di fede e ci insegna che l’Amore, quello vero, non conosce limiti di età e si esprime e si consuma nei modi più diversi, a volte incomprensibili a chi li osserva in modo superficiale. La vita della bambina, breve ma intensa, è stata una piccola Via Crucis, intessuta di colloqui affettuosi con il Cielo e di visioni mistiche, di sofferenza e di offerta, di preghiera e di attesa. Ancora oggi, a distanza di tanti anni dal suo ingresso in Cielo, è bello ascoltare la storia di Nennolina e trarne un insegnamento utile per il nostro cammino personale.
Umanamente parlando la storia di François Nguyèn Van Thuan sembra una collezione drammatica e desolata di distruzioni umane e spirituali. Ma alla luce della fede si rinnova, ancora una volta, come ci ricorda lo stesso Cardinal Vallini, la parabola del chicco di grano che muore e produce molto frutto.
Giuseppe Molinari, Arcivescovo di L'Aquila
Autore
Agostino Card. Vallini, nato a Poli, diocesi di Tivoli, il 17 aprile 1940; ordinato presbitero il 19 luglio 1964; eletto alla Chiesa titolare di Tortiboli e nominato ausiliare di Napoli il 23 marzo 1989; ordinato vescovo il 13 maggio 1999; rinuncia ad Albeno ed è nominato PRefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica con titolo personale di arcivescovo il 17 maggio 2004; creato cardinale nel Concistoro del 24 marzo del 2006; nominato vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma il 27 giugno 2008.
Biografia di Anfrosina Berardi: una vita vissuta al di sopra di ogni umana, ordinaria prospettiva. La storia di una bambina di tredici anni che mostra una capacità di saper vivere intensamente e con dignità strabiliante la patologia che l'ha strappata all'affetto dei suoi cari e dei suoi amici.
Poche realtà possono contare su una istituzione così immutabile ma allo stesso tempo sempre efficace come il Conclave, il “luogo chiuso in cui si riuniscono i cardinali per eleggere il Pontefice”. Nel volumetto una breve storia dei Conclavi, alcune curiosità e le norme per eleggere il papa aggiornate all’ultima modifica apportata dal motu proprio di Benedetto XVI “Normas Nonnullas”, firmato il 22 febbraio 2013.
La figura di Giorgio La Pira è un esempio mirabile di incrocio tra centralità del Vangelo, vita di preghiera, amore per la Chiesa, militanza associativa e dedizione per gli altri. La passione per Dio e la passione per i fratelli nella vita di Giorgio La Pira furono una cosa sola. In questo testo, semplice, immediato e insieme efficace, l'autore propone un primo approccio alla figura di La Pira, che speriamo possa essere utile a far conoscere la santità della sua vita, quella santità che non lo portò ad allontanarsi dalla realtà ma a sapervi essere dentro in modo più profondo.