
Una semplice, chiara e avvincente biografia di un’affascinante figura di sacerdote del secolo scorso. «Padre Semeria? Chi non lo conosce oggi? – scrive di lui Edmondo De Amicis – È attualmente il più celebre oratore sacro d’Italia, il più forte genio filosofico del clero italiano. È il più popolare rappresentante di quella evoluzione verso le idee moderne che viene effettuandosi nel clero colto. Un vero prodigio di lavoro e di eloquenza».
Ma non era soltanto un affascinante predicatore, nel cui cuore ardeva il fuoco dello Spirito, attraendo al suo pulpito ogni categoria di persone; era anche un grande apostolo della carità, che esercitò con mirabile eroismo soprattutto a favore dei bambini orfani della Grande Guerra: «Sono povero, voglio vivere povero, voglio lavorare per i poveri», diceva. Si definiva «il commesso viaggiatore della carità», perché era sempre in movimento per tutta l’Italia e anche all’estero per reperire aiuti a favore della sua “Opera”.
L’attitudine a porsi in ginocchio di fronte alle esigenze del prossimo, è una delle chiavi di lettura della sua vita. «Andiamo!», fu l’ultima sua parola sul letto di morte: era davvero pronto ad andare incontro al suo Signore, accompagnato dalla grande schiera dei suoi assistiti.
Roberto Italo Zanini, originario di Monterosso al Mare nelle Cinque Terre, è nato a Milano il 6 maggio 1960. Laureato in Economia e Commercio, sposato, tre figli, è giornalista e lavora presso la redazione romana di Avvenire. Si occupa di politica dei mass media. Ha collaborato con la rivista Popoli e Missione, settimanali diocesani e quotidiani locali. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Bakhita. Inchiesta su una santa per il 2000 (2001; 20053); «Io sono nessuno». Vita e morte di Annalena Tonelli (2004; 20053); Il cuore ci martellava nel petto. Il diario di una schiava divenuta santa (2004); Annalena Tonelli. Un amore più forte di ogni odio (2006).
L’Ottocento è il secolo dell’unità d’Italia, delle grandi crisi agricole e sociali, degli imponenti movimenti migratori verso le Americhe, della rottura fra Stato e Chiesa, dell’attrito aspro fra ideologia liberale e pensiero cristiano, del difficile rapporto fra tradizione e modernità. Giovanni Battista Scalabrini (1839-1905) si muove in questi ambiti con l’intuito dell’innovatore, l’equilibrio e la dirittura morale del vescovo che ha come unico obiettivo il bene delle anime, l’efficacia dell’imprenditore, la profondità spirituale, la capacità di dialogo e la visione del futuro propria dei grandi santi. Pone le basi per la riforma catechistica nazionale, rivede alla radice la formazione del clero, diventa punto di riferimento per l’intellighenzia cattolica. Fondatore di congregazioni religiose, amico e ispiratore di letterati, uomini di Chiesa e grandi santi come Fogazzaro, Bonomelli, Semeria, Pio X, Francesca Cabrini,Toniolo, coglie per primo le emergenze dell’epoca imponendole all’attenzione della Gerarchia e del Parlamento. Le sue iniziative e le idee in favore dei migranti sono, ancora oggi, di incredibile attualità.
Destinatari
Un pubblico interessato a un edificante esempio di vita cristiana.
Autore
Roberto italo zanini, originario di Monterosso al Mare, è nato a Milano nel 1960. Sposato, tre figli, è giornalista, esperto di mass media, lavora alla redazione cultura di Avvenire. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Bakhita. Inchiesta su una santa per il 2000 (2001; 20053), dal quale è stata liberamente tratta la fiction televisiva della Rai “Bakhita”; Il cuore ci martellava nel petto. Il diario di una schiava divenuta santa (2004); Io sono nessuno.Vita e morte di Annalena Tonelli (2004; 20053); Annalena Tonelli. Un amore più forte di ogni odio (2006); Padre Semeria. Destinazione Carità (2008); Gina Tincani. Sulla strada delle alte cime (2008); Più forti del male. Il demonio, riconoscerlo, vincerlo, evitarlo (con G. Amorth, 20101-2).
Per don Giustino, parroco di Pianura e fondatore delle congregazioni delle Divine Vocazioni, la ricerca della santità non è stata solo un impegno personale o un compito legato al suo ministero pastorale, bensì un’esigenza universale, per tutti e per tutto, che ha informato l’intera sua vita e l’intero suo operato.
«Vuoi farti santo? Invoca lo Spirito Santo! Invocalo oggi, invocalo domani, invocalo sempre ed Egli ti colmerà della sua luce e ti riempirà dei suoi doni».
Don Giustino Russolillo
L'Autore
Roberto Italo Zanini, è giornalista e lavora presso la redazione romana di Avvenire. Si occupa di politica dei mass media. Ha collaborato con la rivista Popoli e Missione, settimanali diocesani e quotidiani locali. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Bakhita. Inchiesta su una santa per il 2000 (2001; 2005); «Io sono nessuno». Vita e morte di Annalena Tonelli (2004; 2012); Il cuore ci martellava nel petto. Il diario di una schiava divenuta santa (2004); Annalena Tonelli. Un amore più forte di ogni odio (2006); Padre Semeira. destinazione carità (2008); Gina Tincani. Sulla strada delle alte cime (2008); Più forti del male. Il demonio, riconoscerlo, vincerlo, evitarlo (con G. Amorth, 2011). Della stessa forza di Dio (2011).
Chi era Natuzza Evolo? Che cosa rimane della sua eredità spirituale? Che significato bisogna dare ai fenomeni che hanno accompagnato tutta la sua vita? Come interpretare quella sorta di Bibbia vivente che era diventato il suo stesso corpo? Italo Roberto Zanini conduce il lettore a scoprire per la prima volta il mondo interiore della mistica di Paravati, ricostruendo la relazione decisiva tra la storia personale e la vicenda interiore di una donna che continua a invitare ad alzare gli occhi al cielo, verso quel Paradiso che troppo spesso dimentichiamo e verso un Dio che, come papa Francesco non smette di ripetere, ha un unico desiderio: amare le donne e gli uomini, soprattutto quelli che soffrono.
L'AUTORE
Roberto Italo Zanini, è giornalista e lavora presso la redazione romana di Avvenire. Si occupa di politica dei mass media. Ha collaborato con la rivista Popoli e Missione, settimanali diocesani e quotidiani locali. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Bakhita. Inchiesta su una santa per il 2000 (2001; 20053); «Io sono nessuno». Vita e morte di Annalena Tonelli (2004; 20124); Il cuore ci martellava nel petto. Il diario di una schiava divenuta santa (2004); Annalena Tonelli. Un amore più forte
di ogni odio (2006); Padre Semeira. destinazione carità (2008); Gina Tincani. Sulla strada delle alte cime (2008); Più forti del male. Il demonio, riconoscerlo, vincerlo, evitarlo (con G. Amorth, 20114).
Cosa rimane dell'eredità spirituale di Natuzza Evolo? Quali significati dare ai fenomeni che hanno accompagnato la sua vita? Come interpretare quella sorta di Bibbia vivente che era diventato il suo stesso corpo? Zanini conduce il lettore a scoprire il mondo interiore della mistica di Paravati, ricostruendo la relazione decisiva tra la storia personale e la vicenda interiore di una donna che continua a invitare ad alzare gli occhi al cielo. Natuzza fu come una maestra che prende per mano i credenti e indica la strada della vera sapienza. È la pedagoga di Dio, una Bibbia sempre aperta alla pagina giusta, quella che ciascuno di noi cerca per dare una risposta alle proprie inquietudini.
David Maria Turoldo (Coderno [Friuli] 22 novembre 1916 Milano, 6 febbraio 1992) fu predicatore, liturgista, poeta, iniziatore di attività editoriali, scrittore prolifico, polemista, religioso esemplare ma controverso, resistente e molto altro ancora. Provare a riassumerne la complessa personalità, i molteplici e talvolta contradditori interessi, le straordinarie aperture e le repentine chiusure in un unico volume appare un’impresa affascinante, ma complessa. Molti furono, infatti, le avventure umane, politiche e culturali cui il servita prese parte. Dalla giovanile adesione alla Resistenza al sodalizio con «L’Uomo», fino alla stagione del convento di San Carlo e della Corsia dei Servi, un’esperienza nella quale Turoldo si reinventò promotore di progetti editoriali e organizzatore culturale.Anche dopo l’esilio da Milano,Turoldo continuò instancabilmente la sua azione, attraverso la frequentazione della Firenze di La Pira, l’epopea di Sotto il Monte, l’assidua presenza su periodici e quotidiani nazionali, l’inesausta campagna per la pace e contro il ricorso alla guerra, portata avanti sino al 1991, nell’imminenza della morte, in occasione della prima crisi del Golfo.
Gli anni 1955-1964 della vita di Turoldo, tra l’allontanamento da Milano e l’approdo a Sotto il Monte non hanno, in generale, riscosso una grande attenzione da parte degli osservatori. In questo saggio essi, e soprattutto il soggiorno fiorentino, diventano invece particolarmente importanti nel determinare l’apertura diTuroldo alle tematiche internazionali.
Maurizio Zanini ripercorre la vita di Padre Andrea, al secolo Michel Forest, in otto incontri nei quali il fondatore della Comunità di Sant'Antimo racconta la sua vita molto intensa sia sotto il profilo spirituale che umano.
Sono qui raccolti gli interventi più significativi di don Alberto Zanini, testimonianze di un'umanità che ha come origine e metodo l'appartenenza totale a Cristo. L'eccezionalità del libro sta nella passione di vita che ci comunica: in ogni parola si percepisce la vibrazione di un uomo che ha incontrato Gesù Cristo e in questo incontro si è realizzato. Leggendo queste pagine si incontra un uomo, non il suo ricordo, ma il suo cuore, la sua tensione alla felicità, e la presenza viva del mistero che risponde, segno che l'avventura umana ha, ieri e oggi, una speranza di compimento.
Quella che Giovanna racconta in queste pagine è un'esperienza della presenza di Dio nella sua vita quotidiana. Una vita vissuta assieme al marito Piero e alle figlie con i generi e i nipoti. È la vita di una famiglia semplice, come tante altre. È la storia che ogni famiglia cristiana può sperimentare di fronte alla malattia e alla croce. In questa famiglia Dio ha potuto agire con libertà: la docilità delle persone illuminate e sostenute dallo Spirito di Dio e dalla loro preghiera ha reso possibile l'esperienza della potenza di Dio e la sua provvidenza. L'esperienza di preghiera vissuta nella famiglia, semplice, piena di fiducia, ha aiutato a guardare in su... La fede è cresciuta, e ci conferma che con Dio possiamo affrontare e vivere tutte le croci quotidiane. Giovanna con la sua semplicità e il suo abbandono di fronte alla malattia e al dolore ci insegna come si può affrontare la vita rimanendo sereni, abbandonandosi alla volontà del Signore.
“Grazie perché hai rivelato queste cose ai piccoli e le hai nascoste ai sapienti”. I dottori non sanno che è la Tua mano a guidarli. Signore, grazie perché ci fai toccare con mano la tua grandezza. Accresci la nostra fede. Queste parole, scritte poche settimane prima di morire, testimoniano la grande avventura umana e spirituale di Maria Cristina Cella Mocellin (Monza,18 agosto 1969 Bassano del Grappa,22 ottobre 1995). Giovane sposa e mamma di tre bambini,Maria Cristina muore di tumore a soli 26 anni, lasciando un’eredità spirituale di autentico spessore umano e cristiano.La diocesi di Padova,nella persona del suo Arcivescovo,monsignor Antonio Mattiazzo, ha pensato di proporre questa esperienza di vita alla Chiesa intera,aprendo ufficialmente la causa di beatificazione l’8 novembre 2008. Il libro ripercorre le tappe della breve esistenza di Maria Cristina facendo ricorso a molte testimonianze di familiari, amici e conoscenti, raccolte dall’autore,compagno di scuola e amico di Maria Cristina, e agli scritti lasciati da questa giovane donna,che propone una modalità viva e attuale di vivere il Vangelo nella società di oggi.
DESTINATARI: Giovani coppie cristiane e non; ragazzi e ragazze durante il cammino di discernimento vocazionale
AUTORE: Alberto Zaniboni (Milano, 1969) è professore di Filosofia e Musica presso le Opere Sociali Don Bosco di Sesto San Giovanni (MI). Da oltre vent’anni si occupa di teatro come autore e regista.I suoi lavori teatrali e letterari hanno ricevuto premi e segnalazioni in molti concorsi nazionali di drammaturgia e letteratura. Nel 1993 ha fondato il coro polifonico Gymnasium Harmoniae di Cinisello Balsamo, con cui ha all’attivo oltre 100 concerti.
Giovane sposa e madre di tre bambini, Maria Cristina muore di tumore a soli 26 anni, lasciando un'eredità spirituale di autentico spessore umano e cristiano. Il libro ripercorre le tappe della breve esistenza di Maria Cristina facendo ricorso a molte testimonianze di familiari, amici e conoscenti, raccolte dall'autore, compagno di scuola e amico di Maria Cristina, e agli scritti lasciati da questa giovane donna, che propone una modalità viva e attuale di vivere il Vangelo nella società di oggi. Il 30 agosto 2021, Cristina è stata dichiarata Venerabile.
Aprile 1951. Nei boschi che circondano il corso del fiume Morava, tra Slovacchia e Austria, il giovane sacerdote salesiano Titus Zeman viene arrestato dalle forze di polizia della Cecoslovacchia comunista. Catturano, con lui, alcuni sacerdoti diocesani perseguitati dal regime e molti chierici, che egli accompagnava a Torino per sottrarli alla rieducazione ideologica e permettere loro di raggiungere il traguardo del sacerdozio.
Nell’imminenza della beatificazione di Titus Zeman la Postulazione ha preparato la biografia ufficiale del prossimo beato della Famiglia Salesiana, a cura della Dott.ssa Lodovica Maria Zanet, collaboratrice della Postulazione e redattrice della Positio super martyrio del Venerabile Servo di Dio.
Titus era nato a Vajnory – allora piccolo paese agricolo alla porta di Bratislava – nel 1915. Sarebbe morto – dopo 18 feroci anni di torture, vessazioni fisiche, psichiche e morali – l’8 gennaio 1969. Era stato marchiato come «uomo destinato all’eliminazione», condannato per alto tradimento e spionaggio (ma assolto con formula piena pochi mesi dopo la morte, in un Processo di revisione); e trattato infine come «cavia da esperimento». Aveva vissuto nelle carceri più dure, accanto ad assassini e altri ergastolani. Buono sportivo, chimico e professore di materie scientifiche, animo coraggioso e intrepido che non temeva i pericoli di un itinerario tra i boschi e le montagne, dalla Slovacchia sino all’Alto Adige, Titus amava la Chiesa come un madre, «dando se stesso per lei anima e corpo». La sua vicenda – che si intreccia a quella di molti altri testimoni sofferenti della fede del Secolo dei Totalitarismi cui, pure, queste pagine danno voce – si configura come un vero e proprio martirio per il sacerdozio e la salvezza delle vocazioni. Uomo di confine e di frontiera, sempre presente dove si giocava la “Grande Storia”, Titus Zeman interpella oggi ciascuno di noi. Chiedendoci per che cosa siamo disposti a vivere, e sino a che punto la verità, la bontà, la bellezza di Cristo e del Suo vangelo meritino una testimonianza fino al supremo sacrificio della vita.
Lodovica Maria Zanet, dottore di ricerca, è docente invitato di “Antropologia della santità” presso la Pontificia Università Salesiana di Torino-Crocetta e collaboratrice della Postulazione Generale della Congregazione Salesiana, con l’incarico di redigere le Positiones sulle virtù eroiche o il martirio dei candidati agli onori degli altari. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo La santità dimostrabile. Antropologia e prassi della canonizzazione (EDB 2016).