
Il testo contiene la riflessione di Joseph Ratzinger, Benedetto XVI, sulle radici della liturgia. Con due importanti saggi inediti.
I nostri sacerdoti si trovano spesso di fronte a nuove sfide, cioe' alle difficolta' e insieme alle opportunita' che l'attuale situazione sociale, culturale e religiosa ci pone. Certo l'obiettivo e il contenuto stesso dell'impegno pastorale e' sempre lo stesso: l'annuncio del Vangelo, la comunicazione della fede, l'educazione alla fede. Ma questo giunge oggi in una situazione assai modificata rispetto al passato.
In questo libro sono pubblicati tutti gli scritti oratoriani di Newman ricavati direttamente dai suoi manoscritti autografi. Per la prima volta in assoluto si offre al lettore la possibilita' di poter leggere e conoscere il Newman oratoriano, permettendo a chi legge di comprendere appieno l'identita', e la continuita' della sua vita sacerdotale. Quindi un Newman inedito che si scopre leggendo le pagine straordinarie di questo libro: la spiritualita', l'umanita', la vocazione sacerdotale, la conversione di un Newman fino ad oggi sconosciuto.
Riflessioni a partire dal discorso di Benedetto XVI all'Università di Ratisbona. Studiosi provenienti da diverse parti del mondo riflettono in prima persona sulle implicazioni di una fede ragionevole per il rapporto tra la Chiesa e la società moderna multiculturale.
Questo volume offre una serie di riflessioni sulla legislazione concepita da Benedetto XVI. La sua opera come legislatore, ispirata al principio della riforma nella continuità, mette in luce l'essenzialità del diritto nella vita della Chiesa. I temi giuridici qui affrontati sono tra i più importanti e dibattuti: la liturgia, il matrimonio, il diritto penale canonico, la riammissione di comunità anglicane, la prevenzione dei reati finanziari, il lavoro umano, la cittadinanza vaticana. Dalle riforme legislative del Pontefice emerge, in maniera limpida, la duplice funzione del diritto nella dimensione ecclesiale: da un lato, la giusta regolazione dei rapporti tra le persone e le istituzioni e, dall'altro, il suo orientamento al principio del perseguimento della salvezza delle anime.
A mezzo secolo dal suo svolgimento, il Concilio Vaticano II, pur con le sue peculiari caratteristiche, si colloca all'interno della lunga storia conciliare, in continuità con i Concili che l'hanno preceduto. Rinnovamento, o riforma, nella continuità è il tema trattato alla luce del binomio inscindibile, per la Chiesa Cattolica, "nova et vettura".
È del resto la corretta ermeneutica la prima "chiave" indicata da sua Santità Benedetto XVi nel famoso discorso alla Curia romana, qui riproposto, quale faro per una corretta interpretazione del Vaticano II.
Né poteva mancare, a motivo dell'Anno della Fede, un approfondimento sulla fede stessa quale ulteriore "chiave" per interpretare e ricevere il Vaticano II.
In occasione del centenario della nascita di don Giuseppe dossetti, il card. Biffi offre questo libro che ne ripercorre le tappe fondamentali del pensiero, della vita, della teologia.
La Summa teologica di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI sul potere, la politica, la legge. Un libro in cui è raccolto il pensiero di Benedetto XVI su tutto ciò che ha a che fare con la gestione della cosa pubblica, la legislazione ispirata ai principi fondanti la dignità umana, l'amministrazione e il bene comune, la società orientata ai principi di solidarietà e sussidiarietà, la democrazia, l'ordine internazionale, la buona politica, l'etica della politica, i diritti umani, la responsabilità del legislatore, i principi che devono ispirare i cattolici impegnati in politica.
Nel maggio del 2007 Jorge Mario Bergoglio partecipa alla Quinta conferenza generale dell'episcopato latinoamericano in cui ebbe un ruolo fondamentale. I rapporti del futuro Papa Francesco con il filosofo uruguayano e la loro profonda amicizia intellettuale hanno già percorso un lungo tratto di strada. Questa lunga conversazione con lo scrittore italio-argentino Alver Metalli rappresenta il contributo che il filosofo ha inteso dare al dibattito di quei giorni, un affresco tematico dell'America Latina contemporanea con la convinzione che l'attualità si comprende solo allargando lo sguardo al tempo passato.
In occasione della ricorrenza dei 70 anni dall'Ordinazione sacerdotale del Papa emerito Benedetto XVI, il volume ripercorre il suo pontificato (2005-2013) attraverso una raccolta di testi in cui il Papa emerito ha manifestato la sua comunione spirituale con sant'Agostino. Il santo Vescovo di Ippona, insigne dottore della Chiesa riconosciuto come il massimo pensatore cristiano del primo millennio, con la sua spiritualità e dottrina, è stato per Benedetto XVI una guida e un punto di riferimento costante nella vita e nel ministero. Il libro, articolato in 8 capitoli, presenta gli elementi fondamentali della fede cristiana attraverso la sapienza di Benedetto XVI che, indicando la bellezza ineguagliata degli insegnamenti di sant'Agostino, apre degli squarci di luce. Se sant'Agostino è stato il suo faro spirituale, Benedetto XVI è stato uno specchio parabolico che ha rafforzato il fascio luminoso del faro per continuare ad orientare la vita dei credenti verso Cristo.
Luigi Giussani, geniale innovatore nel comunicare a che cosa serve Cristo, parla di politica molto spesso, persino durante gli esercizi spirituali, ma non perché miri ad una società fondata su Dio e Cesare, come alcuni si ostinano ancor oggi a sostenere per pura miopia, ma perché Cristo serve a tutti e a tutto. Perciò egli identifica l'avvenimento cristiano in un moto di amore, anzi di passione per la persona così come è, cristiana o no, con i sentimenti che ha di sé stessa e con le sue "esigenze ultime" (papa Francesco). Il manifesto del suo originale pensiero, il senso religioso, recide alla radice il dualismo moralistico tra l'avventura umana come è quella cristiana, diceva Silone, e la politica; un dualismo fornito sul piatto d'argento anche da cristiani, ai fautori di un separatismo e di una laicità che, dichiarando di volere tenere distinti ciò che è di Dio da ciò che è di Cesare, finisce solo ma qualcuno ci punta, per relegare la più umana delle esigenze fondamentali, quella del significato di tutto, nella nuova riserva indiana della modernità. Questo libro propone l'opzione di Giussani che la politica ha a che fare con l'io; il quale non può essere se stesso se non riesce a contribuire al bene dell'altro senza moralismi e senza parzialità, e ancor più se il desiderio del compimento di sé non sta altrettanto a cuore del desiderio di risolvere il bisogno materiale, cioè di avere e fare una politica buona. Il suo paradossale realismo sfida direttamente la falsificazione conflittuale della politica, con la legge fissata da Hans Urs von Baltasar che detta: "solo l’amore è credibile".
Nell'anniversario della morte l'autore ricorda Il papa teologo Benedetto XVI. Un Padre per tutti i cattolici del mondo, il più grande teologo di questo secolo, il filosofo che seppe sfidare la modernità utilizzando i suoi stessi strumenti; il difensore dei principi non negoziabili, colui che rivendicò sempre il ruolo pubblico del Cristianesimo, che seppe conciliare fede e ragione, che insistette sempre per il riconoscimento delle radici cristiane dell'Europa, che promosse con forza il dialogo tra le religione, salvaguardando l'identità del cattolicesimo. Il libro è un lavoro di approfondimento sull'eredità spirituale e culturale del grande Pontefice, ma anche un gesto di gratitudine della classe politica di ispirazione cristiana nei suoi confronti per i fondamentali che ha dato alla visione cattolica del mondo, anche dal punto di vista antropologico, rafforzando il ruolo di baricentro sociale della famiglia quale fondamento e stella polare della convivenza civile e dello sviluppo umano. Prefazione di Giovanni Battista Re. Introduzione di Gianni Letta. Postfazione di Giuseppe De Lucia Lumeno.

